Varie Contest-Fic: 5°edizione

Levistone

Guru Supremo
Bene, sono lieto di annunciare l'apertura di questo nuovo contest. Avete la possibilità di scrivere la vostra storia (autoconclusiva in singolo post) entro il 2 luglio, poi tutti gli utenti del forum avranno una settimana di tempo per votare. Buona partecipazione a tutti!

Tema del contest:
Il bivio

"Se si cambia il passato, si cambia il futuro", "se si cambia il futuro, si cambia il passato": basta una piccola modifica alla storia, anche del dettaglio più insignificante, per provocare grandi cambiamenti nella linea temporale. Scopo del contest sarà immaginare quale nuova direzione potrebbe prendere una storia di FF se subisse la qualsivoglia piccola modifica.

P.S spero che questo nuovo tema possa offrire più ispirazione, perchè gradirei una maggiore partecipazione di tutti gli utenti del forum, come nel caso del tema sugli eroi.
 

Leon90...

Active Member
Ho un pò da fare ultimamente ma cercherò di partecipare anche io, compimenti per l'argomento e per il precedente contest ^^
 

Leon90...

Active Member
Mi spiace ma credo che non risucirò a partecipare perchè non mi vengono idee e non ho molto tempo, mai dire mai...ma per ora niente:/
 

Levistone

Guru Supremo
Visto che manca poco alla scadenza, e nessuno ha ancora scritto, ho deciso di prorogare la durata del contest fino al 15 luglio, così chi aveva impegni avrà tutto il tempo per poter postare.
 

daffodill

Aurora Execution!
Neanche io posso postare adesso, non ho tempo per inventare nuove cose per via dell'esame, per cui l'idea di allungare i tempi al 15 mi sembra buona, così facendo ci sono altri utenti che pensano di riuscire a postare qualcosa?
 

daffodill

Aurora Execution!
Questa storia mi è venuta di getto stasera, ho pensato che fosse adeguata al contest, e la metto così come mi è venuta, quindi se vi fa schifo, non siate troppo cattivi. Spero di non vincere a tavolino però XD

Il mare
Andava spesso a guardare il mare, nel tardo pomeriggio, dopo il tramonto, quando l'aria diventava più fresca e la luce meno vibrante. Si sedeva sulla battigia, vicino al mare che la accerazzava delicatamente dopo aver raggiunto la sabbia bianca e poi si ritraeva. Laggiù, all'orizzonte, non c'era nulla, solo acqua e aria e da li proveniva l'oscurità che avrebbe trasformato la sera in notte.
Erano lo ore migliori per pensare, per abbandonarsi ai ricordi e lasciarsi andare nella tristezza di un doloroso passato. Forse, avrebbe pianto un po'. Però quella sera era diversa, aveva voglia di cambiare qualcosa nella routine dei suoi riti giornalieri. Si alzò in piedi e andò lei incontro al mare fino a sentire il freddo dell'acqua della sera nelle ginocchia e poi salire fino alle cosce, da lì avanzò più lentamente finchè l'acqua non le cinse la vita, non le carezzo il seno e infine il collo fino a toglierle il respiro.

"Cosa si prova a morire?" Quali sentimenti si posso cogliere in quei piccoli istanti che separano l'esistenza dalla non esistenza e cosa resta dopo?"

"... e se io morissi? E se morissi adesso?"

Il suo viso emerse dal mare spaventato. Perché tanta paura della morte? Era il destino che aveva accettato e in fondo, era solo stato rimandato.

"Tutti devono morire. Per liberarsi dai legami terreni, per abbandonare il dolore, per essere liberi. La morte non è forse la fine di ogni cosa?"

Pensarlo fu triste, si costrinse a stare giù, sotto lo specchio del mare, cercando la morte a cui era stata destinata fin da principio e sarebbe stata la fine di tutto.

"Ma se morirai adesso, non sarà tutto inutile?"
"Chi sei? Come posso sentire la tua voce quaggiù, sto morendo. Rispetta il mio lutto e lasciami."
"Yuna!"

Forse era stato un sogno, forse aveva desiderato la morte così tanto da averla vissuta in una visione. Perché si trovava sulla spiaggia?
La sabbia bianca era diventata di un lieve colore rosa sotto il raggi del tramonto, una delle sue più care amiche era seduta con lei. Rappresentava per Yuna l'inizio di una nuova parte della sua vità, che portava sulle spalle tutto il peso del passato.

"Paine volevo morire."
"Desiderare la morte è un peccato. Non si rifiuta un regalo. Una persona si sacrifica per donare qualcosa ad un'altra e lei la rifiuta, rifiuta i sacrifici, rifiuta i sentimenti che rappresentano... non è proprio un peccato?"
"Ma non credi che solo noi abbiamo il diritto di decidere cosa fare della nostra vita?"
"Noi? Io non c'entro nulla, dico solo che sarebbe un peccato!"
"Allora, io penso che non sia giusto! Lui ha scelto che io dovevo vivere, ma io volevo morire e lui non aveva nessun diritto!"
"Oh, questo non è vero, tu non volevi morire!"
"..."
"Non ti saresti innamorata altrimenti."
"L'amore e la morte non hanno niente in comune."
"L'amore e la morte... umh.... una bella dicotomia, inflazionata, troppo comune. "
"Io sarei dovuta morire."
"Cosa sarebbe potuto cambiare?"
"Ma.."
"Un "ma" presuppone concetti reali su cui ponderare per giungere ad una soluzione diversa dal punto di partenza, ma credimi, non c'è nulla su cui basare un "ma". Ci sono solo due individui, uno muore e uno soffre, chi dei due non importa, il risultato è sempre lo stesso!"

Il freddo dell'acqua e la sua profondità si fecero prepotentemente sentire, ricordando alla ragazza la sua condizione precaria di vittima consapevole della sua scelta. Però, forse era proprio quello il punto. Forse lei non doveva morire. Forse era destino fin dall'inizio che fosse qualcun altro a scontare il destino riservato a lei. Iniziò a scuotere le gambe ad allungare le mani per raggiungere l'aria, ma era lontana ormai. Di nuovo si rassegnò, era giunto il momento? Non ancora, una mano attraverso la superficie e la trascino di nuovo sulla costa luminosa, proprio nel momento esatto in cui il sole raggiunge la sua vetta e brilla più intensamente. E lì sulla spiagga ecco la sua amica del passato, Rikku.

"Ho sentinto che volevi morire."
"Non ne sono sicura."
" Immagino di doverti dire qualcosa di filosofico e profondo che riesca a dissuaderti dal tuo intento, ma non ho niente del genere per te."
"E cosa hai?"
"Proprio niente. Perchè dovrei avere qualcosa? Pensi che siano tutti qui per te?"
"Credi che sia colpa mia se lui è morto?"
"Cinquanta e cinquanta."
"..."
"Ti risolleverebbe se ti dicessi che non lo penso?"
"In realtà, credo di no."
"Bene, meglio così."
"Pensi che sarebbe diverso se quel giorni fossi morta io?"
"Beh credo che ci siano piccole cose che possono cambiare infinitesimali parti dello scorrere degli eventi e quindi, sì, forse alla fine potrebbe cambiare il futuro."
"Se fossi morta io, lui sarebbe vivo."
"Questa affermazione è inutile. I fatti sono evidenti, ma tu, pensi che saresti stata in grado di farlo?"
"Io..."
"Ecco, guarda li davanti a te, adesso, lui è li sul baratro e quella sei tu, devi saltare adesso se vuoi salvarlo. Se salti adesso lo salverai."
"E cosa succederà poi?"
"Questo non puoi saperlo, perché tu sarai morta."
"..."
" Guarda, sta per andare, solo l'ultimo sguardo e..."
Respira e si butta per prima, respira, ma è difficile quando si è immersi nell'acqua. Ma mi sono buttata? Si chiede mentre i suoi occhi cedono all'oscurità. Sì, si è buttata.
Un fresco risveglio sorprende Yuna all'alba sulla fresca sabbia umidiccia, bianca e pallida sotto il cielo rosa ancora senza sole.
E ora che succede? Si alza e va verso il mare.

***

Un biglietto su un tavolo recava solo la frase "Yuna è scomparsa", Rikku lo guardò velocemente senza prestargli troppa attenzione. Yuna scompariva spesso per andare a guardare il mare sulle spiagge di Besaid, dove conservava tutti i suoi ricordi. Non si preoccupò di quel messaggio finchè non ricevette la notizia della sua morte. Non chiese chi aveva trovato il corpo o come fosse successo. Non fu neanche tanto stupita, si chiese se era qualcosa che sapeva di doversi aspettare, in fondo era quello il destino di Yuna. Poi pianse. Dopo la cerimonia raccontò alla sua nuova compagna la storia di Yuna. Voleva spiegarle il perchè di quel gesto, voleva che Paine capisse, ma lei disse soltato che era un vero peccato.
Ripensandoci, Rikku si chiese se forse sarebbe potuto cambiare qualcosa se quel giorno fosse morta Yuna, anzichè Tidus, concluse che in fondo, sarebbero scomparsi comunque tutti e due.
 

Levistone

Guru Supremo
Avevo fin troppe idee che alla fine non sapevo quale scegliere. Poi ho deciso di lasciare perdere le costruzioni e scrivere d'istinto, come viene, visto che è anche l'ultimo giorno disponibile.

Tutte le strade portano a...

Lo spettacolo della colonna di cristallo che sosteneva Cocoon sembrava quello di un vetro in frantumi, se visto dagli occhi di un triste e lacrimante ragazzo che si sentiva perso, senza più una guida, senza più la sicurezza che il bozzolo offriva, senza le comodità e la protezione dei Fal'Cie. Tutto è andato in frantumi in pochi giorni.
"Maledizione, dovevano proprio trovare il vestigio di un Fal'Cie di Pulse a Bodhum? Per fortuna che io e mia madre non siamo riusciti ad andare lì per vedere i fuochi, altrimenti sarei stato epurato come gli altri. Già, epurato; come se adesso non ci trovassimo nella stessa situazione. E poi, e poi, quei L'Cie di Pulse che si dice fossero stati reclutati proprio in quei momenti? Non potevo credere al fatto che lo PSICOM se gli era lasciati sfuggire pemettendogli di girare indisturbati per le città, fino addirittura ad infiltrarsi nell'ammiraglia e poi distruggere Eden, e con esso Coccon stesso; ma i miei occhi non possono mentire: quando ho visto tre di loro girare per Palumpolum, camminare a pochi metri dalla mia casa, la rabbia mi è salita in corpo; avrei voluto intervenire, fare qualcosa, ma potevo essere maledetto anch'io, e sarei di certo diventato un'arma di distruzione e di morte.
Guarda adesso come se la ridono, come se avessero fatto qualcosa di straordinario, quando invece hanno distrutto le speranze ed i sogni di milioni di persone! Io, io...."
"Hope! Per fortuna stai bene! Grazie al cielo, io e tuo padre eravamo in pensiero per te!"
"Sì, come se a quell'alcolista gli fosse mai importato qualcosa di me"
"Sei ancora arrabbiato con tuo padre, vero? Non lo sai che lui si preoccupa sempre di te e in fondo ti vuole bene, perchè non gli dai un'altra occasione?"
"No, non voglio. Lo odio. Lo odio, non voglio più vederlo in vita mia"
"Hope, aspetta! è pericoloso allontanarsi da....No!"
Hope era talmente concentrato nei suoi pensieri, che non si avvide della presenza di una grossa testuggine che, purtroppo per il ragazzo, lo schiacciò con tutto il peso sotto una zampa...


"Ugh. Per fortuna era solo un incubo"
Hope, preso come al solito dalle sue ricerche, si era ancora una volta addormentato nella sua stanza al 48°piano della Torre di Agastya. Era diventato ormai da un anno direttore dell'Accademia, e in quanto tale, aveva delle grosse responsabilità sulle sue spalle, ma tutto questo non gli importava: tutte le esperienze vissute con i suoi compagni L'Cie lo avevano aiutato a crescere, ad affrontare sempre le situazioni, ma soprattutto ad avere sempre speranza nel futuro. Senza queste esperienze sarebbe di certo rimasto un bambino viziato, con un odio incommensurabile verso il padre, e non avrebbe avuto di certo il ruolo che avrebbe in questo momento.
Un pensiero gli passò per la mente: sarebbe stato disposto a rinunciare a tutto questo per la vita di sua madre Nora? Ripensando all'incubo che aveva appena fatto la risposta era chiara: non si sa mai quello che può succedere nella vita, ma di certo bisogna guardarsi alle spalle solo per trarre lezioni per vivere il presente ed affrontare il futuro, invece di avere rimorsi di coscienza, ed inoltre bisogna prendere tutto ciò che di buono la vita ci offre, anche nelle situazioni critiche. Era sicuro che anche sua madre l'avrebbe pensata così, anzi, probabilmente si sarebbe sacrificata di sua spontanea volontà, pur di permettere al figlio di incontrare dei veri amici come i suoi compagni L'Cie. Inoltre, non avrebbe potuto riallacciare i rapporti con suo padre, e questo a cosa avrebbe potuto portare? Le strade della vita sono infinite, ma certamente è una sola quella che percorriamo e sta a noi scegliere quale possa essere....


"Guarda Yeul, come quel ragazzo che aiutava Noel desiderasse in realtà ripercorrere tutto ciò che aveva fatto, senza mai rinnegarlo. Eppure qui a Valhalla esistono infinite possibilità, come mai vuole rivivere esattamente la stessa vita?"
"Non lo sai? Sebbene le infinite vie che vengono offerte dall'energia del Caos siano imperanti, tuttavia una qualsiasi persona preferirebbe avere una sola vita senza rimpiangerla"
"Se lo dici tu, Yeul, ma sappi che non c'è niente di meglio che poter riscrivere le proprie vite come lo si vuole" e Caius se ne andò, lasciando lo spirito della veggente solo a pensare.
"No Caius, tu non capisci. Voler a tutti i costi cambiare il passato lascia spazio solo ai rimpianti, solo al dubbio: non è questo quello che provi adesso? Quel ragazzo ne è la prova: sebbene abbia perso la madre, tuttavia ha ottenuto tutto ciò che rese di lui tutto quello che è ora! Non è forse così? Tu rimpiangeresti di non essere stato ucciso in quella battaglia a Paddra, se questo non ti avesse concesso di diventare il mio guardiano? Rifletti bene su questo!"
Un'onda alta improvvisamente si alzò dal mare di Valhalla. Poteva essere che anche il regno delle possibilità avesse una coscienza tale da provocargli rimpianti per non essere nient'altro che entropia? Chissà, resta però il fatto che la veggente si sentiva vicino a quel ragazzo, che le ha confermato ancora una volta, che il suo ciclo di rinascita era un giusto prezzo da pagare per poter vivere nel modo in cui ha sempre desiderato.
 

daffodill

Aurora Execution!
Il contest è chiuso, chi vuole votare a una settimana di tempo per leggere ed esporre giudizio.
Propongo che ne io ne Levistone votiamo, sarebbe superfluo XD
 

Levistone

Guru Supremo
Beh, mi sembra ovvio. Comunque grazie per avermi sostituito, io ieri avevo da fare e non ho potuto scrivere della chiusura.
 

Levistone

Guru Supremo
La settimana è scaduta e nessuno ha votato. Perciò dichiaro che il contest si conclude in parità.
Visto che in quest'ultimo mese c'è stato disinteresse, credo sia il momento di chiudere con le contest-fic, se il risultato è questo e le gare vanno deserte.
 
Top