Eragon-Eldest

Katerina

Polemica Pignola
25 Settembre 2007
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Vado a fare la bastian contrario (cosa che, ammetto, mi diverte alquanto)
Eragon ed Eldest li ho letti perchè li aveva mia cugina tredicenne, e visto che il fantasy mi piace e che ne avevo sentito parlare me li son fatti prestare.

Non sono assolutamente questa gran cosa.
Innanzitutto vorrei precisare che Paolini ha iniziato a scrivere il libro quando aveva quindici anni, ma che quando l'ha finito ne aveva un bel po' di più, e lo stesso vale per Eldest, che per quanto sia l'opera di un giovane non è certo il lavoro di un ragazzino. E il terzo libro men che meno.
Paolini ha uno stile neutro e semplice non per ricercatezza narrativa, come può essere il volutamente scarno ma comunque potentissimo Hemingway, ma semplicemente per incapacità.
Le parti del libro sono sfasate: inutilissime ed infinite paturnie su Eragon cotto di Arya, e mezzo paragrafo per la morte di Murthag.
I sentimenti dei personaggi sono appena abbozzati, le reazioni agli eventi pochissimo coerenti e macchinose, la capacità di descrivere la psiche semplicemente imbarazzante.

Passiamo poi alla trama.
Eragon è Guerre Stellari.
Non parlo di semplici rimandi, ma di questo: tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, c'era un regno.
In questo regno un ordine di Cavalieri, composto da pochi eletti e con poteri al di fuori dell'ordinario, proteggeva la pace e l'armonia.
Ma un giorno uno dei più potenti cavalieri impazzì, e decise di prendere il potere: sedusse al Lato Oscuro uno dei più promettenti Cavalieri, e con lui a fianco sterminò il resto dell'Ordine, prendendo il potere e istaurando un regime di terrore. Questo il prologo.

Passano gli anni, un gruppo di ribelli resiste alla crudele dittatura del Re di un Impero (wtf?). Si inizia con una Principessa, membro della ribellione, che fugge inseguita dal braccio destro dell'Imperatore: la giovane ha rubato un importantissimo oggetto, fondamentale per la sua fazione.
Ma la ragazza viene catturata, e fa appena in tempo a spedire l'oggetto lontano da sé.
Questo finisce in uno sperduto paese, dove un ragazzino orfano, allevato dallo zio che si rifiuta di parlargli dei genitori, lo trova.

Ma l'imprevedibile dramma è dietro l'angolo: gli emissari dell'Imperatore lo trovano, e uccidono crudelmente lo zio.
Il povero ragazzo viene aiutato a fuggire dal vecchio strambo del luogo, che, udite udite, in realtà è un ex cavaliere, lì andato per tenere d'occhio il giovane. Perchè il giovane è la nuova speranza, colui che potrà diventare il primo dei nuovi cavalieri e cercare di riportare l'ordine.
Il vecchio decide quindi di portare il giovane alla base dei ribelli, ma sulla strada:
_ il vecchio muore per proteggere il giovane
_ liberano la principessa
_ si unisce al gruppo un giovane dall'oscuro passato, più esperto del protagonista che è un ragazzino.

Nel secondo libro, invece, scopriamo che il vecchio non era l'ultimo dei cavalieri, ma che nascosto nel bosco ce n'era un altro, più potente e in autoesilio dopo la sconfitta, cui spetta il compito di completare l'istruzione del giovane protagonista. Istruzione che non viene completata perchè, per aiutare i propri amici in pericolo, il protagonista se ne va con la promessa di tornare.
Nel mentre scopre di essere figlio del Cavaliere traditore che aiutò l'Imperatore a prendere il potere.

Domanda: questa è la trama di Eragon o di Guerre Stellari? L'ho scritta pensando ad Eragon, ma le analogie sono un po' troppe per pensare ad un'ispirazione anzichè a una scopiazzatura.

Ma passiamo ad altro: tante volte ho sentito elogiare il meraviglioso legame che si crea tra drago e cavaliere. Un legame che nasce quando il draghetto è ancora nell'uovo, e che porta umano e rettile ad essere l'uno la metà dell'altro, con tanto di telepatia e comprensione dello stato d'animo del compagno.
Più che a Paolini credo che i complimenti vadano fatti ad Anne McCaffrey, visto che tale legame l'ha inventato lei, paro paro, nel suo Ciclo dei Dragonieri di Pern.
E direi che ha anche abbastanza similitudini con lo Spirito (o Antico Sangue) creato Robin Hobb.

Poi c'è la magia: per Paolini la magia comporta uno scambio: l'incantesimo avviene per forza, ma consuma un'energia corrispondente, per cui se il mago fa un'incantesimo fuori dalla propria portata tutte le sue energie verranno consumate portandolo alla morte. Inoltre una volta iniziato non si può fermare.
Esattamente ciò che Eddings ha creato per il ciclo di Belgariad e quello dei Mallorean.
Ma Paolini si differenzia: esiste l'Antica Lingua, che segna il vero nome di ogni cosa.
Il vero nome è la magia più potente, poichè indica la vera essenza delle cose: chiamati per il loro vero nome oggetti e uomini sono costretti ad ubbidire, e questo è il trucco della magia. Quasi originale, se non fosse che è la magia secondo Ursula LeGuin, in Earthsea.

Abbiamo poi l'unico errore commesso da Eragon nel libro: la maledizione di Elva, che conferisce alla bimba un sacco di anomale caratteristiche che salvo le minime differenze per evitare una denuncia è Alia la Strana, personaggio di Dune (Frank Herbert).

E posso dire che il gatto mannaro è taaaaaanto simile al gatto prismatico di Terry Brooks?

Insomma, Eragon è una scopiazzatura di un numero imprecisato di fantasy: Paolini ha preso a piene mani quello che gli interessava e non è riuscito a dare al suo lavoro quell'originalità che servirebbe a far pensare a una rielaborazione anzichè a una brutta copia (per fare un esempio, il Globo di Aldur ha tratti in comune con i Silmaril, ma sono così accennati e così rielaborati che quello che riconosci è l'indubbia ispirazione di Eddings a Tolkien, non un trapianto dell'oggetto da un libro all'altro)

Poi abbiamo Eragon, un Gary Stu.
E' il prescelto.
Impara la magia nel giro di una settimana.
Idem per la spada.
E' un arciere/cacciatore geniale.
Impara a leggere e scrivere in poco tempo (il giovine è illetterato allo stesso livello di Garion, quando deve andare a salvare il mondo), al punto che pochi mesi dopo aver imparato a scrivere compone un acclamatissimo poema.
E' adorato da chiunque lo veda.
Nel secondo libro diventa praticamente un elfo, con conseguente pseudo-immortalità e figaggine.

Secondo voi fa anche il caffè e le patatine fritte?

In sostanza, Eragon e seguito sono due libri nel migliore dei casi mediocri.
 
12 Marzo 2006
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uscua.splinder.com
Katerina ha detto:
Vado a fare la bastian contrario (cosa che, ammetto, mi diverte alquanto)

Secondo voi fa anche il caffè e le patatine fritte?
Anche io mi diverto a fare il bastian contrario (vedi messaggio pagina dietro. Comunque quoto l'ultima frase che mi ha fatto morire dal ridere. Nonostante il libro sia schifoso, se così vogliamo dire, bisogna ammettere che Paolini ha letto tanti libri.
 

DarkVincent

Ta'Veren
7 Maggio 2007
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Katerina ha detto:
..(per fare un esempio, il Globo di Aldur ha tratti in comune con i Silmaril, ma sono così accennati e così rielaborati che quello che riconosci è l'indubbia ispirazione di Eddings a Tolkien, non un trapianto dell'oggetto da un libro all'altro)

Aspetta un momento.... il globo di Aldur ha tutta un'altra caratteristica rispetto ai Silmaril: è praticamente umano.... guardati la scena tra le più belle, l'ultima parte dell'ultimo capitolo prima dell'epilogo della Saga dei Mallorean..... E' semplicemente fantastico.... che diventa perfino "rosso" dalla "vergogna" di essere stato scoperto dal brillo Belgarath^^ a spiare certi avvenimenti (^^)...
E' semplicemente unico, neppure una rielaborazione (forse ha alcuni tratti in comune, ma è unico)...... Eddings è semplicemente mitico (guarda la fine del secondo libro del Ciclo di Belgariad..... non esiste niente di simile in altri libri..... Silk è mitico)
 

Katerina

Polemica Pignola
25 Settembre 2007
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Quando dico "alcuni tratti" intendo "alcuni tratti": il globo ha in comune con i Silmaril il fatto di riuscire a riconoscere chi lo tiene in mano, e di scegliere (in un certo senso) da chi farsi toccare.
Gli oggetti, inoltre, bruciano chi li tocca senza previa autorizzazione (per così dire) ed entrambi vengono presi da un dio malvagio, che sì li possiede ma porta nel corpo i segni dell'appropiamento illegittimo: Melkor rimane bruciato, con la pelle bruna che mai più tornerà normale, e anche i segni di Torak sono indelebili (anche se molto più crudeli).

Come ho già detto si tratta di due oggetti distinti, in cui si riconosce un'ispirazione: Eddings si è ispirato, ma non ha assolutamente copiato come palesemente ha fatto Paolini.
 

KAKA'

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31 Marzo 2008
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io ho saputo che il terzo non sarà l'ultimo libro,perchè siccome non riesce a concludere la storia nel terzo libro,ne farà un altro
comunque io adoro sia eragon che eldest,e lo ho anche riletti un mucchio di volte
 

Doomangel

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27 Marzo 2008
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Eragon sarà anche bellissimo, però appena preso dalla biblioteca ho iniziato a leggere la prima pagina, ma ho subito chiuso il volume. Non so spiegarmi il perchè, ma non riesco a leggerlo, anche se ho provato altre due volte
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
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Doomangel ha detto:
Eragon sarà anche bellissimo, però appena preso dalla biblioteca ho iniziato a leggere la prima pagina, ma ho subito chiuso il volume. Non so spiegarmi il perchè, ma non riesco a leggerlo, anche se ho provato altre due volte
Un libro può piacere o non piacere, ma difficilmente si riesce a giudicarlo già dalla prima pagina, magari la tua è una vera allergia a Paolini =P
 

Katerina

Polemica Pignola
25 Settembre 2007
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Paolini ha su di te lo stesso effetto che Moccia ha su di me.
Tranquillo, non ti perdi niente. E se hai visto Guerre Stellari più o meno sai già la storia e molti colpi di scena.
 

KolienValeth

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22 Ottobre 2006
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odio nel significato più profondo della parola lo scrittore di queste "cose"
piazzare luoghi senza fondamenta e con nomi senza significato che non si distinguono gli uni dagli altri.
saprei fare mille volte meglio anche solo affogando in ogni tipo di droga..
presto ne avrete le prove, promesso
 

Il Bardo

Poet of Ancient Gods
18 Giugno 2008
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Bah, ho letto entrambi i libri, più che altro per curiosità, non per piacere. Non mi hanno entusiasmato, ho ritrovato moltissimi elementi presenti già in decine di altri libri, non lo vedo come un capolavoro, benchè a parer di molti sia stato così. Sempre per curiosità ho guardato anche il film, e posso dire che l'unica cosa positiva è che li ci ho conosciuto la mia ragazza XD Draghi pelosi, elfi con orecchie tonde, nani alti come uomini...vi giuro, a metà film ho insultato cast e regista (una maschera del cinema è anche venuta a dirmi di star buono :p).
Ripeto, personalmente non lo vedo come una grande opera, ho letto sicuramente di meglio.
 

Evee

>^..^
26 Aprile 2008
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Ho letto solo Eragon, sinceramente mi aspettavo di meglio, sono rimasta delusa, anche perchè è quasi tutta una scopiazzatura al Signore degli Anelli e a Guerre Stellari.
Non è un libro appassionante,è poco originale,sa di "già visto", a me poi sono rimaste tante domande aperte (e non credo le risolverò mai dato che non credo comprerò Eldest):
cosa non sappiamo su Brom? Che rapporto aveva con gli elfi e gli altri cavalieri? Che parentela ha con Eragon? Perchè conosceva sua madre? Eragon è fratello di Murtagh?
Ci son collegamenti tra l'impero e gli urgali?Che succederà a Roran,?
Insomma forse queste domande ti si devono ponere per forza per spingerti a comprare l'altro volume. (ma io non cadrò nella trappola :D )
Secondo me oggi tutti gli scrittori fantasy si ispirano (e anche qualcosa di più) a Tolkien, nel libro Eragon io ho trovato parecchie copiature dal libro di Tolkien(forse ho esagerato, però non è giusto copiare da uno scrittore veramente bravo):
Eragon mi ricorda Aragorn (c'è anche la somiglianza col nome), durante l'avventura Eragon salva l'elfa Arya (non vi ricorda Arwen?), gli Urgali ricordano gli orchi, gli elfi vivono in una terra misteriosa, i nani sono scomparsi da tempo nelle loro caverne e l'imperatore riconda Skywalker di Guerre Stellari e anche le ambientazioni sono molto sili ai paesaggi della Terra di Mezzo.
ho capito che al giovane scrittore serviva ispirazione, però ha esagerato!Insomma questo Eragon non è affatto il capolavoro che si vuole far credere, anzi penso che l'autore a 16 anni avrebbe fatto meglio a studiare e decidere di scrivere il libro quando si ha la maturità di capire che non basta copiare una trama cambiando nome ai personaggi per essere un grande scrittore.
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
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D'accordo quasi in tutto, tranne per il pezzo di Aragorn ed Arwen, che c'entrano poco o niente con Eragon-Arya a parte il nome per uno e il rango/razza per l'altra. Inoltre, a voler essere davvero pignoli, Arwen ha sangue umano nelle vene, Arya credo sia una "purosangue".
Cmq per quanto scadente sia questa saga, ho intenzione di comprare pure il 3° volume. Ho letto i primi due, scarso il primo, un po' migliore il secondo; magari col terzo Paolini mi sorprenderà
 

bahamuth

Cavaliere del Verbo
31 Luglio 2006
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Anche io li ho letti entrambi, e mi sono piaciuti nonostante le analogie con altre opere fantasy.
Ma il film mi ha fatto veramente pena... Una cosa quasi offensiva!!
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
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bahamuth ha detto:
Anche io li ho letti entrambi, e mi sono piaciuti nonostante le analogie con altre opere fantasy.
Ma il film mi ha fatto veramente pena... Una cosa quasi offensiva!!
Togliamo pure il quasi. E' il peggior film fantasy che ho visto