Varie Contest Fic - 2° Edizione

Ayrin

Stormborn
E' con grande piacere che do il via alla seconda edizione di questa gara!!! *_*
L'argomento scelto è il seguente:

Sentimenti illeciti e menti pericolose.​

Nello specifico il vostro brano dovrà interessarsi a uno qualsiasi dei cattivi di Final Fantasy. Che siano questi antefatti, memorie, esperienze passate, prequel o sequel (nel caso il vostro cattivo sia sopravvissuto ai buoni). Avete massima libertà di inventare o modificare la storia come più vi aggrada.
Il tempo a vostra disposizione è di 15 giorni. La scadenza è fissata quindi per il 29 Marzo. Dal 29 Marzo per una settimana gli altri utenti potranno esprimere il proprio voto. Chi partecipa scrivendo non può poi votare.
Resto a disposizione per eventuali domande o chiarimenti ^_^

Racconti in gara

La Genesi di Sin - di Levistone
Mutamenti - di Ayrin
Nulla deve morire - di Omegaseymour
Il Peggior Nemico - di Daffodill
Sword of Doubt - di I Love Quina Quen
 

Levistone

Guru Supremo
La genesi di Sin


La battaglia era finita, e la piana che si trovava vicino a Bevelle è tornata silenziosa come al suo solito. Ma le sue distese d'erba verde e i suoi bellissimi fiori non si potevano più scorgere: erano state coperte dai rottami fumanti delle macchine e dall'odore del sangue di chi aveva combattuto ed era caduto per stabilire quale delle due città-stato più grandi di Spira avrebbe ottenuto il dominio sul pianeta stesso.
"E pensare che fino a qualche anno fa, quei vermi di Bevelle non sapevano neanche dell'esistenza di Zanarkand. Tutta colpa di quel tipo, il fidanzato della cantante Lenne, come si chiamava? Non me lo ricordo. So solo che un giorno decise di andare via da Bevelle per tentare l'impresa di scalare il Monte Gagazet, in barba ai ronso, che abitano le sue vette da sempre e che dalla fondazione della città sono stati sempre nostri alleati, in un rapporto di reciproca stima e sostegno. Non so perchè il loro capotribù gli diede il permesso di passare; so solo che ce la fece e che raggiunse la cima. Non sapeva però che lì, per compiacere i ronso che avevano bisogno di aiuto per la protezione della montagna, costruimmo una piccola città utilizzando le nostre migliori tecnologie. Fu portato, stremato, da lì a zanarkand dalle guardie che lo avevano soccorso, e lo accogliemmo tra noi, a patto che rimanesse a Zanarkand per il resto dei suoi giorni. E così fece. Peccato che quel babbeo non si ricordava del GPS che portava con sè, dal quale a Bevelle poterono conoscere dell'esistenza della città che fino ad allora era protetta da un campo di forza che l'ha tenuta nascosta."
"Non devi dare la colpa a lui, padre, lo sai bene che si è sacrificato infiltrandosi nei sotterranei per prendere il controllo dell'arma segreta di Bevelle. E poi i "capi" potevano decidere di portare avanti rapporti amichevoli
con noi, e non dichiararci guerra nel tentativo di sottometterci!"
"Questo non accadrà mai; avranno vinto anche questa battaglia, avranno anche ucciso la maggior parte della nostra gente, ma difficilmente supereranno il monte Gagazet, perchè io, Yu Yevon, grande invocatore nonchè capo di Zanarkand, non lo permetterò"
"E io, Yunalesca, tua figlia, ti aiuterò. Vieni sono tutti pronti per il rito"
Yu Yevon e Yunalesca erano sollevati: potevano finalmente distogliere lo sguardo dallo spettacolo che vedevano dai picchi della montagna e finalmente erano pronti per vendicare tutti gli innocenti che hanno visto le loro vite stroncate per una stupida guerra.
"Popolo di Zanarkand, vi ringrazio del sostegno che mi avete dato nell'appoggiare le mie intenzioni e vi auguro buona fortuna. Iniziamo."
Yunalesca confinò le anime dei superstiti nelle statue per dare vita agli intercessori che avrebbero riportato alla luce le memorie dello splendore della città e che avrebbero permesso a Yu Yevon di attuare la sua vendetta, mentre il padre si preparava ad entrare in sogno dal quale non si sarebbe più svegliato; ma qualcosa lo fermò: era giusto quello che stava facendo? Certo, sicuramente non poteva esimersi dal salvare i ricordi della sua città, ma era il modo a renderlo dubbioso. Perchè Yunalesca gli propose di creare una corazza attorno a sè sfruttando gli intercessori, un essere dalla potenza immane capace di distruggere città intere solo per proteggere il suo sonno e il sogno degli intercessori?. Così non erano tanto diversi dalla gente di Bevelle, il cui unico desiderio era sopraffare gli altri ricorrendo anche alle guerre.
A questo pensiero, una lacrima rigò il volto di Yu Yevon,
ma poi si ricordò di una frase che quel ragazzo gli disse prima di partire per Bevelle per poter difendere la persona che amava:"la gente di Spira non cambierà mai, resterà sempre con il suo odio, con la propria avidità, tanto da arrivare a distruggere il pianeta stesso. Zanarkand è l'unico posto dove questo non succede, perchè mi avete insegnato cosa vuol dire fratellanza, amore, ma soprattutto che la tecnologia deve essere usata solo per il benessere della collettività. Ma se dovesse andare distrutta, non ci sarebbero più freni. Non biasimarmi per quello che sto per fare: servirà come briglia per le generazioni future, anche se Zanarkand non ci sarà più, Spira continuerà a vivere."
"Una "briglia", ecco cosa deve essere, o ancora meglio, la punizione per i peccati commessi, tale da permettere a Spira di non essere distrutta. Perciò la mia corazza si chiamerà Sin; Yunalesca rimarrà in vita e con il sistema dell'invocazione suprema Spira continuerà ad esserci, e non ci sarà più nessuno con sete di potere"
Così Yu Yevon si unì all'eone che era stato creato e sprofondò nel sonno, con nel cuore il sollievo di aver salvato almeno il pianeta.
Povero stolto! Era questa l'unica soluzione possibile? Cercare di eliminare il dolore generato dall'arroganza delle persone portando la sofferenza attraverso la spirale di morte, confidando, per la sopravvivenza del pianeta, solo nella speranza nelle imprese compiute da invocatori e guardiani? Ai posteri l'ardua sentenza.
 

daffodill

Aurora Execution!
umh...posso metterne più di una? Ho diverse idee e non so decidermi.... magari aspetto un po' per vedere quali cattivi vengono usati e poi scelgo cosa fare...
 

Levistone

Guru Supremo
Ho un appello da fare. Chiedo gentilmente se qualcuno ha intenzione di scrivere qualcosa. Dai, insomma, non voglio essere sempre l'apripista, io poi che non ho mai tanto amato inventare storie. Casomai vi procuro una pozione per l'ispirazione. Permettemi di aggiungere che non sarebbe bello vincere per forfait. Se dovesse servire, sono pronto a supplicarvi. Grazie per avermi ascoltato e spero che qualcuno accolga il mio invito.
 

omegaseymour

Scaccia-nuovi utenti
Ho un appello da fare. Chiedo gentilmente se qualcuno ha intenzione di scrivere qualcosa. Dai, insomma, non voglio essere sempre l'apripista, io poi che non ho mai tanto amato inventare storie. Casomai vi procuro una pozione per l'ispirazione. Permettemi di aggiungere che non sarebbe bello vincere per forfait. Se dovesse servire, sono pronto a supplicarvi. Grazie per avermi ascoltato e spero che qualcuno accolga il mio invito.
Diciamo che per venerdì sarà scritta:D
Questa volta l'idea ce l'ho;)
 

Ayrin

Stormborn
Mutamenti


Pensava.
La sua anima dominata da odio insofferenza e disgusto.
Sdraiato oziosamente su di un morbido prato sulle rive di un placido lago, osservava, combattuto tra noia e repulsione, quel mondo dominato da tinte blu con sprazzi di rosso. In solitudine, come di consueto, la sua mente continuava a tornare imperterrita su quelle creature così omologate, così prive di fascino e personalità, così irritanti… a partire dai loro capelli della medesima tonalità di biondo agli inespressivi e monotoni occhi azzurri, ed in particolare oggetto del suo odio era la loro buffa, assurda e fastidiosissima coda gialla.
La cosa che oltremodo lo irritava era in realtà la consapevolezza di essere come loro… uno nel mucchio, un numero tra tanti.
E quella coda poi! Che scopo aveva? Rovinava un’intera figura! Li accomun… LO accomunava alle bestie. Intollerabile.
Il suo riflesso nel lago gli dava il voltastomaco, lui sapeva di essere unico eppure il suo riflesso non dava alcun segno di diversità… Quale frustrazione avere tanto in comune con individui vuoti, privi di sogni, di gusti e di pensieri, di anima
Ogni tanto volgeva il suo sguardo su Gaya, un altro pianeta privo di interesse che brulicava di individui inetti e repellenti.
Garland ripeteva sempre che Gaya e Tera sarebbero dovute diventare una cosa sola... Quale piacevole unione…
Il pensiero lo faceva rabbrividire.
Kuja si coricò sulla schiena e fece uscire sbuffi di Sancta dalle mani; uno dei pochi suoi piaceri derivava dal suo potere ma anche quello dopo un po’ non bastava e tornava inquieto.
Era sopraffatto dalla noia e dall’insofferenza.
Quanto tempo era che osservava quelle inutili forme di vita senza capirle? Lì su Tera quegli essere tutti uguali eseguivano sempre le stesse azioni giorno dopo giorno…
Su Gaya invece erano diversi, erano più attivi, più… vivi! “Perché loro possiedono l’Anima, come te…” ripeteva sempre Garland; ma lui non era come loro! Come osava paragonarlo a simili esseri ripugnanti?!
Di certo non aveva nulla in comune con gli inutili automi di Tera, lui dentro era pieno di vita e di brama…
Ma anche le creature di Gaya erano… inferiori. Lui era di più! E lo avrebbe dimostrato prima o poi.
Mentre continuava a riflettere giocava distrattamente con una foglia di una grossa pianta accanto a lui, anch’essa blu come quasi tutto nello spazio circostante.
Ad un tratto spalancò gli occhi e sorrise; si alzò di scatto e la foglia arse fra le sue mani. Si avvicinò al lago con una nuova idea: Lui era diverso, e poteva renderlo evidente. Lui doveva distinguersi!!
La coda... anche quella doveva sparire! Non poteva certo tagliarla, non voleva causarsi del dolore per colpa di quell’appendice, ma degli abiti adeguati alla sua persona avrebbero ovviato a quel fastidioso dettaglio.
In momenti di noia eccessiva, Kuja era solito usare la magia per scolorire le foglie di quelle grosse piante blu quasi per pulire via il marchio della loro appartenenza a quel pianeta; Ma la magia poteva applicarsi a qualsiasi altro elemento, e lui sapeva piegarla con maestria ai propri desideri…
Iniziò quindi ad incanalare il suo potere e a rilasciarlo delicatamente lungo la sua capigliatura, la mano percorreva come a carezzarli i lunghi capelli rilasciando bagliori; presto il tanto odiato biondo iniziò a scomparire sostituendosi con un luminoso e brillante color argento … era come se il suo potere risplendesse adesso tra i suoi capelli, era perfetto!
Si specchiò compiaciuto dei risultati ottenuti, e finalmente si sentì padrone e orgoglioso di sé. Era unico, bellissimo. Innegabilmente e drammaticamente bello!
Avrebbe continuato a specchiarsi per ore, ma era tempo di agire. La monotonia di Tera lo stava indebolendo e lui aveva bisogno di nutrire la sua brama di potere.
Forse per un po’ avrebbe assecondato Garland, avrebbe giocato ad interpretare l’Angelo della Morte che quel vecchio sciocco voleva che fosse.
Ma il suo destino era grande, il suo futuro glorioso, il tempo ne sarebbe stato testimone.
Una folle cristallina risata uscì dalle sue labbra scuotendo la fauna circostante.
E stette lì ancora a lungo mentre ridendo guardava il suo nuovo riflesso ridere con lui, folli piani vorticavano nella sua mente… piani che presto si sarebbero compiuti.
 

I Love Quina Quen

Texas Hold'em Player
Vanno bene anche antagonisti secondari e/o mezzi antagonisti?

Perché la mia idea era su Kain o su Beatrix. Anche perché mi hai fregato Kuja :D
 

omegaseymour

Scaccia-nuovi utenti
Nulla deve morire

Il vento soffiava leggero nella piccola radura, muovendo di tanto in tanto l'acqua del laghetto. Piccole farfalle blu e rosse volavano sui fiori appena sbocciati, fiori talmente belli, teneri, profumati, che al solo vederli avrebbero reso felice chiunque. I maestosi alberi del bosco di Macalania, vecchi di centinaia di anni, incorniciavano il tutto, donando, a chiunque fosse passato di lì, una vista idilliaca, che le avrebbe fatto amare ancor più la vita. Ma il ragazzo seduto sulla grossa pietra, al limitare del lago in cui si specchiavano rigogliose, magnifiche, le chiome verdi degli alberi, non era certo chiunque, e sapeva, e capiva ciò che tutti facevano finta di non conoscere. Quel giovane figlio, metà uomo, metà Guado, sapeva che quel paesaggio idilliaco, quei fiori splendidi, quelle farfalle, sarebbero morti, distrutti dall'avanzare inesorabile del tempo. Non che non apprezzasse quella bellezza, anzi, ma come poteva gioirne, oramai? Come poteva gioire della vita, ora che aveva capito che sarebbe finita, prima o poi? Da quando il suo unico amico era morto, ucciso da una malattia contro cui sia i Guado, sia l'uomo erano impotenti, Seymour non gioiva più di nulla. Ma non perché era rimasto ferito dopo la morte dell'amico, queste sono cose da persone che si affezionano ad altre persone, che le amano, ma lui non era certo quel tipo di persona. Per carità, non che non avesse pianto per la morte del compagno, ma non era certo quello il suo problema principale, era un altro: Seymour aveva già assistito alla morte di altre persone, in passato, ma a quel tempo era troppo giovane per capire, ma ora sapeva, sapeva che tutto, da quel paesaggio idilliaco, all'ultimo degli ******* su questo pianeta, sarebbe morto, distrutto, ingoiato dalla morte che regolava la vita su Spira.
-Non voglio morire. Non voglia che tutto muoia.-
Il ragazzo si mise la testa tra le mani e inizio a piangere, per se, per l'amico, per il destino di Spira. Ma ben presto il suo animo forte, risoluto, lasciò il posto alla frustazione, alzò la testa, si asciugò le lacrime e si alzo in piedi sulla grande roccia. Poi alzò lo sguardo al cielo, carico d'odio, e parlò, rivolgendosi alla morte che intorno a lui dominava:
-Così questo deve essere il nostro destino? Nascere, morire, divenire terra, concime, che darà vita ad un fiore che a sua volta dovrà morire!? No! No! Io non lo accetto! Se non posso fermare questo circolo durante il suo momento più bello, la vita, allora impedirò che questo riprenda a girare in continuazione, impedirò che il dolore della morte debba ripetersi in eterno! Io, Seymour Guado, ti sfido, o morte, e farò di te la tua stessa sconfitta: ucciderò ogni singola forma di vita su questo mondo, ma non gli permetterò di morire realmente, la fermerò in uno stadio tra vita e morte, in cui te non potrai fare nulla per ucciderla definitivamente, ma in cui neanche la vita potrà compiere il suo terribile ciclo! E il mondo intero mi dovrà riconoscere come suo salvatore, colui che aprì gli occhi ai vivi, e li salvò dalla morte, uccidendoli.-
Così disse il ragazzo dai lunghi capelli, e scese dalla roccia, dirigendosi da quella che sarebbe stata la prima persona da salvare, colei che li aveva dato la vita, ed a cui lui, ora, ne dava un'altra, eterna.
 

I Love Quina Quen

Texas Hold'em Player
Va bene qualsiasi cattivo, anche i secondari :D (ma Beatrix non è poi così cattiva °_°)
Comunque puoi anche utilizzare i cattivi già usati :)

Beh, Beatrix è un'antagonista (e che antagonista), fino a metà del CD2. Kain idem, entra ed esce dal party, sono entrambi ambigui (anche se per Beatrix si parla più di crisi di coscienza) per quanto riguarda lo schieramento.

Comunque perfetto, sceglierò lo shogun (na, non mi piace avere lo stesso soggetto degli altri, con le tonnellate di nemici che ci sono nella saga)
 
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