ciao, conoscete il signore degli anelli? (che domande...) comunque... mi chiedevo: ma l'anello non lo potevano portare le acquile al monte fato?? sarebbe stato tutto più facile no? che gli costava alle aquile, con l'anello ben nascosto nel becco di Gwahir, a fare una capatina al monte fato e buttarlo nella voragine? :ffx02:
domanda bizzarra (ma non stupida) sul SDA
- Autore Discussione ventolin
- Data d'inizio
si ma cosi' sarebbe stato troppo facile
cmq
ti ricordo che frodo e' riuscito a passare perche' piccolo e perche' aragor aveva attaccato mordor
e quindi l'occhio era distratto
immaggina un' aquila con apertura alare immensa che si avventura in territorio nemico
io la chiamo anatra gigante arrosto
e gli orchi mangiarono fino a saziasi!!
cmq
ti ricordo che frodo e' riuscito a passare perche' piccolo e perche' aragor aveva attaccato mordor
e quindi l'occhio era distratto
immaggina un' aquila con apertura alare immensa che si avventura in territorio nemico
io la chiamo anatra gigante arrosto
e gli orchi mangiarono fino a saziasi!!
Certo sarebbe stato molto più semplice ma non si sarebbe potuto fare un libro. Comunque per trovare una spiegazione più logica le acquile non avrebbero potuto passare vista la costante presenza dei nazgul che sorvolavano il cielo di mordor.
Ti piace un'aquila allo spiedo? Una lancia per ogni orco e voilà, l'occhio vince e gli orchi hanno le pance piene
ventolin ha detto:
non posso negare di averlo pensato anch'io
comunque le aquile sono una forza neutrale, infatti, dato che sono serve di Manwe, dopo la partenza dei Noldor da Aman non possono più interferire di molto con i conflitti..
Anche se ci sono state eccezioni, come il salvataggio di Gandalf, il viaggio di Huor e Hurin a Gondolin e il salvataggio di Maedhros...
Preferisco che non compaia nei libri delle medie(anche le fiabe e favole che vi sono presenti,di solito,sono trattate come scritti leggeri per bambini,cosa che non sono assolutamente)...
Comunque c'è da dire che nonostante Tolkien resti uno dei massimi pilastri del genere Fantasy,il livello di libri come "Le avventure di Tom Bombadil",o "Il Silmarillion",e dello stesso "Lo Hobbit"(scusate l'ordine un pò a cavolo)non è paragonabile a quello del suo libro più celebre...e forse è per questo che,facendo un discorso d'insieme,si tende a ridimensionarlo.
Detto questo,io ho sempre avuto un'opinione:quello del critico è un lavoro che entra di diritto nella Top 10 dei lavori inutili,subito prima del Ministro delle Finanze del Bangladesh,ma dopo il concorrente da Reality Show...
L'arte,e la letteratura è arte,è una cosa estremamente soggettiva,colpisce a livelli che vanno oltre la razionalità,e nessuno potra mai dirmi cosa deve piacermi e cosa no,cosa è bello e cosa no...
Prendetevi la soddisfazione che si è preso Fantozzi commentando il tanto osannato "La Corazzata Pot‘mkin"...se non vi piace ditelo,che E' UNA CAGATA PAZZESCA!!!!
Comunque c'è da dire che nonostante Tolkien resti uno dei massimi pilastri del genere Fantasy,il livello di libri come "Le avventure di Tom Bombadil",o "Il Silmarillion",e dello stesso "Lo Hobbit"(scusate l'ordine un pò a cavolo)non è paragonabile a quello del suo libro più celebre...e forse è per questo che,facendo un discorso d'insieme,si tende a ridimensionarlo.
Detto questo,io ho sempre avuto un'opinione:quello del critico è un lavoro che entra di diritto nella Top 10 dei lavori inutili,subito prima del Ministro delle Finanze del Bangladesh,ma dopo il concorrente da Reality Show...
L'arte,e la letteratura è arte,è una cosa estremamente soggettiva,colpisce a livelli che vanno oltre la razionalità,e nessuno potra mai dirmi cosa deve piacermi e cosa no,cosa è bello e cosa no...
Prendetevi la soddisfazione che si è preso Fantozzi commentando il tanto osannato "La Corazzata Pot‘mkin"...se non vi piace ditelo,che E' UNA CAGATA PAZZESCA!!!!
Chuckie ha detto:
non posso negare di averlo pensato anch'io
comunque le aquile sono una forza neutrale, infatti, dato che sono serve di Manwe, dopo la partenza dei Noldor da Aman non possono più interferire di molto con i conflitti..
Anche se ci sono state eccezioni, come il salvataggio di Gandalf, il viaggio di Huor e Hurin a Gondolin e il salvataggio di Maedhros...
io non le chiamaeri neutrali...scendono in campo nella battaglia dei 5 eserciti, e se a quel punto il Re dei Venti fosse andato da Sauron a dirgli "no, guarda, è stata un'eccezione...noi siamo neutrali" non credo che l'Oscuro Signore l'avrebbe presa bene. Diciamo che generalmente le aquile si fanno i fatti loro e intrevengono solo in caso di necessità
edit: ARGH! ho riesumato un 3d dove nessuno postava da quasi un anno
Azz, non mi ero mai accorto di questo topic!
Cmq, sulla questione delle acquile penso sia stata data una risposta più che esauriente, quanto sulla questione Tolkien sottovalutato concordo con Ventolin, in Italia dal punto di vista della critica letteraria siamo messi maluccio, non tanto per la scarsità di studiosi quanto per la ristrettezza di vedute, ma d'altronde in un paese che per il Romanzo ha assunto come pilastro Manzoni (isolando Pirandello, Svevo e Gadda) risulta sicuramente complicato riuscire a guardare oltre i propri confini nazionali.
La grandezza di Tolkien è stata quella di dare una forma romanzesca al genere epico.
I riferimenti ai poemi epici come l'Edda o il Beowulf sono riscontrabili già ne "Lo Hobbit", chi ha comprato l'edizione annotata può facilmente rendersi conto dell'enorme tradizione che sta alle spalle della creazione di Tolkien.
Tutto ciò che viene dopo Tolkien finge di assumere lui come modello, dico finge perchè sembra non conoscere minimamente l'epica, nè la tradizione folkloristica anglosassone come il grande professore di Oxford. Il mio parere è che il Signore degli Anelli possa essere letto a tutte le età, se pensiamo che tale capolavoro nacque da una fiaba che Tolkien scrisse per i figli (Lo Hobbit), direi che leggerlo alle medie non rappresenti un declassamento. Penso che un bambino possa rimanere affascinato dal mondo e dalle creature di Tolkien, un adolescente possa riuscire a cogliervi la continua lotta tra il bene e il male, e anche un adulto potrebbe rimanere affascinato dalla mitologia della terra di mezzo e scorgervi parecchie parentele con un desueto genere letterario (l'epica).
Grazie al cielo esistono degli studiosi e dei filologi che non sono abbastanza ciechi da snobbare Tokien, a tal proposito è uscito un saggio chiamato "il Medioevo e il fantastico" (l'ho già comprato e spero prima o poi di avere il tempo di leggerlo) che tratta proprio di questo e mette in luce l'incredibile cultura e i riferimenti che stanno alle spalle dell'universo Tolkieniano.
Questa a mio parere è una sciocchezza, e non me ne volere, ma se un libro, o un quadro venissero giudicati in sè e per sè senza fare un minimo di comparazione e senza studiare ciò che sta alle spalle della creazione artistica, allora anche il più ignorante della terra potrebbe avere voce in capitolo, e il suo giudizio sarebbe autorevole come quello dei maggiori studiosi. Qualisasi giudizio si ridurrebbe a "per me è bello, per me è brutto".
Anche se a leggere certe baggianate che si scrivono pare che l'assoluta libertà di parola anche dove non vi è nessuna competenza abbia già portato a questo.
Cmq, sulla questione delle acquile penso sia stata data una risposta più che esauriente, quanto sulla questione Tolkien sottovalutato concordo con Ventolin, in Italia dal punto di vista della critica letteraria siamo messi maluccio, non tanto per la scarsità di studiosi quanto per la ristrettezza di vedute, ma d'altronde in un paese che per il Romanzo ha assunto come pilastro Manzoni (isolando Pirandello, Svevo e Gadda) risulta sicuramente complicato riuscire a guardare oltre i propri confini nazionali.
La grandezza di Tolkien è stata quella di dare una forma romanzesca al genere epico.
I riferimenti ai poemi epici come l'Edda o il Beowulf sono riscontrabili già ne "Lo Hobbit", chi ha comprato l'edizione annotata può facilmente rendersi conto dell'enorme tradizione che sta alle spalle della creazione di Tolkien.
Tutto ciò che viene dopo Tolkien finge di assumere lui come modello, dico finge perchè sembra non conoscere minimamente l'epica, nè la tradizione folkloristica anglosassone come il grande professore di Oxford. Il mio parere è che il Signore degli Anelli possa essere letto a tutte le età, se pensiamo che tale capolavoro nacque da una fiaba che Tolkien scrisse per i figli (Lo Hobbit), direi che leggerlo alle medie non rappresenti un declassamento. Penso che un bambino possa rimanere affascinato dal mondo e dalle creature di Tolkien, un adolescente possa riuscire a cogliervi la continua lotta tra il bene e il male, e anche un adulto potrebbe rimanere affascinato dalla mitologia della terra di mezzo e scorgervi parecchie parentele con un desueto genere letterario (l'epica).
Grazie al cielo esistono degli studiosi e dei filologi che non sono abbastanza ciechi da snobbare Tokien, a tal proposito è uscito un saggio chiamato "il Medioevo e il fantastico" (l'ho già comprato e spero prima o poi di avere il tempo di leggerlo) che tratta proprio di questo e mette in luce l'incredibile cultura e i riferimenti che stanno alle spalle dell'universo Tolkieniano.
DareCrow ha detto:
Questa a mio parere è una sciocchezza, e non me ne volere, ma se un libro, o un quadro venissero giudicati in sè e per sè senza fare un minimo di comparazione e senza studiare ciò che sta alle spalle della creazione artistica, allora anche il più ignorante della terra potrebbe avere voce in capitolo, e il suo giudizio sarebbe autorevole come quello dei maggiori studiosi. Qualisasi giudizio si ridurrebbe a "per me è bello, per me è brutto".
Anche se a leggere certe baggianate che si scrivono pare che l'assoluta libertà di parola anche dove non vi è nessuna competenza abbia già portato a questo.
bè...in questo modo non ci sarebbe mai stata questa stupenda storia...poi comunque le aquile sarebbero state facilmente abbattute appena messo piede(ala!)a mordor...sarebbero state un bersaglio troppo facile, e invece serviva un essere più piccolo, più discreto, più insospettabile...insomma, un hobbit!