JkAll7Fever ha detto:
mi piacciono quelle cupe e cruente, sono le più realistiche. apprezzo comunque la bravura dimostrata da molti autori moderni( e in parte passati) e di tanti genitori nel tentativo di indottrinare e plagiare con scemenze inverosimili le giovani menti ancora vergini, facilitando così il compito dei futuri plagiatori(scuola, chiesa, società) che troveranno meno resistenza nel far ingoiare ai futuri adulti tutta la massa di palle improbabili necessarie a sottometterli... come disse un bimbo un pò strafottente e saggio "guarda che ho 2 anni, sono piccolo ma mica idiot@!" :>
Curiosità: ma l'hai detta tu a 2 anni quella frase?
A proposito del tuo modo di pensarla coglio citare Edoardo Bennato: l'isola che non c'è, ho selezionato i pezzi che mi sembrano più significativi
[...]
Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
[...]
Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
[...]
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!
Come vedi alcune cose ti danno anche ragione ma altre vanno contro di te (rispecchia un po' quello che penso: diciamo che le fiabe bisogna saperle leggere, ma questo banalmente vale per ogni umana attività: le potenzialità sono tutte per il bene, poi se ne può fare un uso sbagliato).
Mio giudizio sulle fiabe? Non ne sono appassionato (anche perchè non saprei ben distinguere il limite tra fiaba e qualcosa che non lo è) ma obiettivamente penso che siano una buona cosa.