C’era proprio bisogno di un’altra commedia romantico-scolastico-adolescenziale per ragazzi? Beh, secondo me sì, o per meglio dire mi fa sempre piacere leggere una volta ogni tanto un fumetto leggero e divertente con il solito protagonista imbranato che non ne imbrocca una giusta ma è comunque attorniato da una quantità imbarazzante di belle figliuole. Una pubblicazione di questo genere (una per voltà però, mi raccomando) non può quindi mancare nelle nostre fumetterie, anche perché si era creato un vuoto alla conclusione di un’altra godibilissima commediola: Love Hina, ed anche se è da poco uscita la ristampa di un capolavoro del genere come Orange Road, c’è sempre bisogno di qualcosa di nuovo, almeno a livello visivo, tenendo conto che in quanto a trama c’è ben poco da inventare in opere di questo tipo…
Jumpei Manaka è uno studente di terza media che sogna di diventare regista che incontra il suo destino (o per meglio dire è il destino ad incontrarlo) quando in una pausa tra una lezione e l’altra sulla terrazza della scuola (luogo affollatissimo nelle commedie scolastiche) una bella ragazza gli cade letteralmente addosso lasciando intravedere al nostro Jumpei un conturbante quanto candido indumento intimo: un paio di mutandine con un motivo a fragoline (da cui il titolo dell’opera). Junpei è sconvolto, la ragazza immersa nei raggi del sole gli appare magnifica ma dai contorni indefiniti: si innamora!? Ma chi sarà mai la ragazza dalle mutandine fragolose? Forse la ragazza in questione è Tsukasa Nishino, la più ambita della scuola venerata anche dai compagni del Nostro (Komiyama e Okusa) che asserisce di avar indossato quella mattina proprio un paio di mutandine a fragoline? E se invece fosse la timida, occhialuta ed intelligente Aya Tojo di cui Manaka trova un quaderno proprio in quell’occasione in terrazza? Ma no, è impossibile! È una ragazza così imbranata… Il giorno successivo è fondamentale per il buon Manaka, rincontra Aya sulla terrazza e con lei si dimostra molto gentile ed entusiasta all’idea di poter leggere il romanzo che sta scrivendo sul quaderno di matematica trovato il giorno prima, d’altro canto anche lei rimane colpita nel vedere Manaka che con un’ardente eccitazione dovuta alla sua grande passione per il cinema racconta come si potrebbe utilizzare la terrazza per girare un film. Quello stesso giorno Jumpei decide che la ragazza delle fragole non può essere altri che Tsukasa e cerca di dimostrargli il suo interesse nel modo più virile che riesce ad immaginare, grazie anche al supporto dei suoi inseparabili amici: eseguire un esercizio alla sbarra davanti all’esterrefatta ragazza! Impressionata da una dichiarazione così originale Tsukasa accetta davvero la strampalata dichiarazione di Junpei che rimane di sasso… Ma ecco che proprio in quel momento riappare la ragazza dalle mutandine a fragoline, il ragazzo ha commesso un errore… Chi sarà mai la ragazza delle fragole?
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Ecco le pagine (la pagina a colori non c'è nell'edizione italiana) dove avviene l'incontro fatale
Nei giorni successivi Manaka approfondirà sempre più il suo rapporto d’amicizia con Aya, con la quale può scambiare vicendevolmente idee delle quali non aveva mai potuto conversare con gli amici, a cui il cinema non poteva proprio minimamente interessare, ed anche la timida Tojo si apre sempre di più nei confronti del ragazzo, anche in senso affettivo; in questi giorni Jumpei cerca anche d’imparare a comportarsi da fidanzato della bella TsuKasa ma con scarsi, ed imprevedibili ed altalenanti risultati.
Il tempo corre via veloce, gli esami d’ammissione al liceo sono alle porte e tocca ad Aya provvedere ad inculcare un po’ di nozioni a Jumpei e amici (compresa Tsukasa!) per poterli così superare. Proprio ora le strade tra i ragazzi e le ragazze sembrano dividersi i primi decisi ad andare all’Izumizaka dove si vocifera di un fantomatico e prestigioso club di cinematografia pluripremiato che potrebbe aiutare Manaka nei sui progetti di diventare un novello Kurosawa, mentre le seconde (specialmente Aya per la quale la scelta sembra fisiologica, un po’ meno per Tsukasa) sono decise ad andare al prestigioso liceo femminile Omi. Ma ecco il colpo di scena: all’esame d’ammissione per l’Izumizaka si presenta anche la ragazza con le mutandine a fragoline che non si rivela altri che Aya Tojo senza occhiali e coi capelli sciolti, chi poteva immaginarlo…! Tojo quindi decide di abbandonare l’Omi per il meno facoltoso liceo scelto da Manaka proprio per stare a fianco del ragazzo (di cui è palesemente cotta) e realizzare quindi i loro rispettivi sogni da regista e scrittrice, Tsukasa invece pur provando ancora affetto per Junpei decide (sinceramente dimostrando più maturità del previsto…) di pensare al suo futuro.
Si conferma quindi un punto cardine fondamentale della commedia: IL TRIANGOLO, anche se in questo caso col passare del tempo si potrà benissimo parlare di quadrilatero e forse anche di pentagono… ma è meglio non svelare troppo. Col proseguire della storia Junpei incontrerà nuovi amici e soprattutto amiche come la prorompente (in tutti i sensi) Satsuki Kitaoji di cui si innamorerà… non certo di più delle altre ovviamente…
Questo è più o meno l’incipit della storia di questa gustosa opera dove l’originalità non regna di sicuro ma che fa divertire ed emozionare in qualche passaggio, le ragazze poi sono tutte splendide ed ognuna rappresenta il tipo ideale di donna:la dolce, timida ed intelligente: Aya; la pratica, alla moda e decisa: Tsukasa; la sportiva, impulsiva e con un carattere da ragazzaccio: Satsuki (che personalmente preferisco…). Manaka vorrebbe fondere i caratteri delle tre ragazze ma dovrà imparare a decidersi e a crescere.
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I tre amori di Manaka e la sua amica d'infanzia (per ora?) sulle copertine dell'edizione italiana. Nell'ordine Aya, Tsukasa, Satsuki e Yui.
Tecnicamente, per quanto riguarda il disegno la Kawashita, alla sua prima opera lunga, ha una mano fenomenale: l’uso dei retini è frequente e ben utilizzato ma non eccessivo, specialmente sulle figure umane; il tratto è morbido ed estremamente pulito, cosa che apprezzo in un fumetto del genere e che si addice perfettamente soprattutto alle figure femminili che risultano così adorabili…; gli sfondi sono curati e funzionali alla storia ed i particolari dettagliati. La nostra Kawashita inoltre si diletta ad inserire scene di fan-service (sederi e seni esplodono letteralmente dai vestiti, ma nei licei Giapponesi la divisa non ammette gonne più lunghe di 10 cm?) praticamente ovunque con somma gioia di noi maschietti… Solo gli occhi dei personaggi femminili nelle immagini a colori mi sembrano privi di “vita” ma all’interno del fumetto questa impressione scompare. Per quanto riguarda la sceneggiatura invece ho riscontrato qualche problemino, infatti oltre alla già detta mancanza di originalità spesso ho avvertito la mancanza di coesione tra i diversi blocchi di capitoli che racchiudono eventi diversi come ad esempio la gita al mare slegato in qualche modo dal festival della scuola dopo di cui ci troviamo direttamente alle vacanze di Natale… Apprezzabili e divertenti anche gli interventi dell’autrice a fine volume.
L’edizione è la solita della Panini nel formato tankabon originale senza copertina, quello che mi ha turbato sono i frequenti scambi di nomi dei personaggi all’interno delle vignette, il che mi fa dubitare dell’adattamento anche per un fumetto dall’intreccio così semplice… Bah!
Ragazzi, se sentivate come me la mancanza di qualcosa di leggero e divertente con le solite ma sempre benvenute scene imbarazzanti ed inverosimili correte a comprare 100% fragola! Se non amate particolarmente il genere date comunque un’occhiata ai disegni e se proprio odiate le commedia adolescenziali fate finta che 100% fragola non esista…
Hai capito di più? =P