Appena finito
L'autore è semisconosciuto, anzi, non ho proprio idea di chi sia, ma questo romanzo è davvero ottimo, oltre che da poco uscito in Italia. È un po' lunghetto, son quasi 500 pagine, ma lo stile è molto divertente e scorrevole; voleranno via quindi.
Son rimasto incuriosito dalla classica trama messa nella sovracopertina del libro, e ho fatto bene: non solo quella scritta là è circa 1/50 della trama, ma più si va avanti a leggere più questa diventa divertente e ricca.
La storia tratta di Allan Karlsson, 99enne che vive in un ospizio in un paesino della Svezia. Proprio il giorno dei suoi 100 anni, il buon vecchietto decide che non ne può più di quel luogo e soprattutto di Alice, l'infermiera che gli è stata affibbiata. Quindi non trova di meglio da fare che saltare dalla finestra, per fortuna al primo piano, ed andarsene come se nulla fosse, senza che nessuno lo noti.
Dopo una breve camminata arriva in una stazione degli autobus, dove pensa bene, spinto da nemmeno lui sa perché, di rubare la valigia ad un ragazzotto borioso e cafone che in quel momento è impegnato in bagno, ed andarsene via anche da quel posto prendendo il primo autobus che passa facendosi portare fin dove bastavano i soldi che ha in tasca.
Questo non è che l'inizio dell'ultima avventura di Allan Karlsson, che presto si ritroverà ricercato non solo dal ragazzotto a cui ha fregato la valigia, che altro non è che un criminale facente parte di una banda di motociclisti, ma anche dalla polizia svedese perché, diamine, un vecchio non può sparire nel nulla, figurarsi se centenario!
Ultima avventura perché? Perché il libro in realtà ci racconta due storie, a capitoli alterni. Un capitolo quindi parlerà dell'evolversi della fuga dall'ospizio di Allan, mentre quello successivo verterà sulla sua vita prima che fosse costretto alla casa di riposo, una vita che l'ha fatto viaggiare dalla Svezia alla spagna, passando per gli USA, la Russia, la Nord Corea e tantissimi altri posti sparsi nel mondo. E che gli ha permesso di incontrare alcune delle personalità che hanno contraddistinto il '900.
Il romanzo è fortemente comico, ogni personaggio ha una carica ironica molto buona. Le vicende di Allan sono tutte surreali e alquanto improbabili in realtà, così come lo è stato il suo incredibile passato.
Forse come libro è un po' semplice, alla fine è solo un elogio all'avventura e non presenta chissà quali substrati riflessivi, però risulta divertente. È una sorta di Forrest Gump svedese il protagonista, anche se meno scemo.
Bon, leggetelo.
L'autore è semisconosciuto, anzi, non ho proprio idea di chi sia, ma questo romanzo è davvero ottimo, oltre che da poco uscito in Italia. È un po' lunghetto, son quasi 500 pagine, ma lo stile è molto divertente e scorrevole; voleranno via quindi.
Son rimasto incuriosito dalla classica trama messa nella sovracopertina del libro, e ho fatto bene: non solo quella scritta là è circa 1/50 della trama, ma più si va avanti a leggere più questa diventa divertente e ricca.
La storia tratta di Allan Karlsson, 99enne che vive in un ospizio in un paesino della Svezia. Proprio il giorno dei suoi 100 anni, il buon vecchietto decide che non ne può più di quel luogo e soprattutto di Alice, l'infermiera che gli è stata affibbiata. Quindi non trova di meglio da fare che saltare dalla finestra, per fortuna al primo piano, ed andarsene come se nulla fosse, senza che nessuno lo noti.
Dopo una breve camminata arriva in una stazione degli autobus, dove pensa bene, spinto da nemmeno lui sa perché, di rubare la valigia ad un ragazzotto borioso e cafone che in quel momento è impegnato in bagno, ed andarsene via anche da quel posto prendendo il primo autobus che passa facendosi portare fin dove bastavano i soldi che ha in tasca.
Questo non è che l'inizio dell'ultima avventura di Allan Karlsson, che presto si ritroverà ricercato non solo dal ragazzotto a cui ha fregato la valigia, che altro non è che un criminale facente parte di una banda di motociclisti, ma anche dalla polizia svedese perché, diamine, un vecchio non può sparire nel nulla, figurarsi se centenario!
Ultima avventura perché? Perché il libro in realtà ci racconta due storie, a capitoli alterni. Un capitolo quindi parlerà dell'evolversi della fuga dall'ospizio di Allan, mentre quello successivo verterà sulla sua vita prima che fosse costretto alla casa di riposo, una vita che l'ha fatto viaggiare dalla Svezia alla spagna, passando per gli USA, la Russia, la Nord Corea e tantissimi altri posti sparsi nel mondo. E che gli ha permesso di incontrare alcune delle personalità che hanno contraddistinto il '900.
Il romanzo è fortemente comico, ogni personaggio ha una carica ironica molto buona. Le vicende di Allan sono tutte surreali e alquanto improbabili in realtà, così come lo è stato il suo incredibile passato.
Forse come libro è un po' semplice, alla fine è solo un elogio all'avventura e non presenta chissà quali substrati riflessivi, però risulta divertente. È una sorta di Forrest Gump svedese il protagonista, anche se meno scemo.
Bon, leggetelo.