SPOILER EVIDENZIARE:Il vero nome di Garnet, datole dai suoi veri genitori quando ancora si trovava nella sua città natale, è scritto sul Muro dell'Invocazione di Madain Sari. Per leggerlo, inserite Daga nel party e andate a Madain Sari. Raggiungete la cucina di Eiko e affacciatevi al balcone: troverete Lanì, che però se la darà a gambe. A questo punto uscite da Madain Sari, togliete sia Daga che Amarant dal party, e rientrate. Così facendo potrete parlare con Lanì per due volte. Raggiungete la piccola stanza dov'era nascosto il gioiello ancestrale e premete fino a che non riuscirete leggere il messaggio ("Uno avanti nel tempo, uno indietro nel tempo, il nove è l'ultimo numero e anche quello iniziale").
A questo punto raggiungete il Muro dell'Invocazione, dove vi accorgerete della visuale diversa rispetto al solito. Ora correte verso destra fino ad effettuare un giro completo dell'area (sentirete un suono quando l'avrete fatto), quindi fate la stessa cosa andando però verso sinistra (sentirete di nuovo un suono). Ripetete il procedimento facendo il giro dell'area una volta andando verso destra e una volta andando verso sinistra per un totale di nove volte. Alla fine i vostri HP e MP verranno ripristinati totalmente, e ogni alterazione di status verrà curata. A questo punto potrete leggere tutte le scritte presenti sul Muro dell'Invocazione. Dopo aver letto le informazioni riguardanti i vari Eidolon, vicino all'iscrizione riguardante Ifrit potrete leggere questo messaggio: "Sono sopravvissuto al tifone, e mi auguro lo stesso per voi. Socchiudendo gli occhi vedo i vostri sorrisi. Spalancando gli occhi vedo invece i vostri sogni. Una ferita di causa ignota non mi lascia molto da vivere. Non ce la farò a rivedervi. Forse è la mia freddezza di un tempo a farmi ora soffrire così? Vi lascio un messaggio affinché un giorno voi possiate trovarlo. Jane tesoro mio, abbiamo discusso a lungo e ti ho trattata male, ma ricorda ti ho sempre amato! Sara, adorata figlioletta mia, la tua nascita ha reso felice ogni giornata del tuo papà, ci tenevo a dirtelo!".