Libri La Torre Nera di Stephen King

Django

Bastardo senza Gloria
22 Luglio 2009
115
0
6
34
Velvet Room (VI)
300px-[SIZE="2"]Dark_tower_the_gunslinger_born1.jpg

Copertina della prima graphic novel.[/SIZE]

Tratto da wikipedia:

La torre nera è una serie di romanzi di fantasy, fantascienza, horror, e western dello scrittore americano Stephen King. La serie è stata definita il magnum opus di King - oltre ai sette romanzi che compongono la serie, molti dei suoi altri romanzi sono collegati alla storia, introducendo concetti e personaggi che entrano in azione con il progressivo andamento della serie. La serie è stata recentemente adattata per una miniserie di fumetti della Marvel supervisionata da King, scritta da Peter David e Robin Furth e illustrata da Jae Lee.

La serie si ispira ai poemi Childe Roland alla Torre Nera giunse di Robert Browning, The Waste Land di Thomas Stearns Eliot e, nella prefazione all'edizione del 2003 di The Gunslinger, King indica tra le fonti Il Signore degli Anelli e Il buono, il brutto, il cattivo.

Il personaggio principale, Roland, è l'ultimo membro vivente dell'ordine dei cavalieri conosciuti come pistoleri (gunslingers). Il mondo in cui vive è abbastanza differente dal nostro anche se presenta strane similitudini - organizzato politicamente secondo le linee di una società feudale, condivide caratteristiche sociali e tecnologiche con il vecchio West Americano, così come poteri e reliquie magiche appartenenti ad un'avanzata società ora scomparsa da tempo. La ricerca di Roland, la sua ragione di esistere, è trovare la Torre nera, un edificio leggendario che si dice essere il punto di snodo dell'universo. Nell'opera si dice che il mondo di Roland è "andato avanti", espressione che indica un insieme di trasformazioni e sconvoglimenti: pazze nazioni distrutte da guerre, intere città e regioni cancellate dalla faccia della terra senza lasciare traccia, e anche il sole a volte sorge a Nord e tramonta ad Est. All'inizio della serie, gli obiettivi di Roland, così come la sua età, non sono chiari, ma continuando la lettura molte cose vengono svelate.


Amo il vecchio west, non posso negarlo. Adoro, anche se in maniera minore, il medioevo, il fantasy e lo steampunk.
King ha fuso questi quattro generi in un'opera unica, unendola ad elementi visionari, personaggi magnifici e trovate geniali.
Parte in modo semplicissimo, Roland, l'ultimo cavaliere, comparabile al Monco e al Biondo di Sergio Leone più che al cavaliere spada e armatura entrato nell'immaginario comune, si addentra nel deserto all'inseguimento dell'uomo in nero. L'avventura prenderà pieghe inaspettate e i colpi di scena non mancheranno di certo.
Allo stato attuale ho avuto la fortuna di leggere solamente il primo libro, scroccandolo ad un amico, e sono rimasto stregato.
Attendendo di leggere (scroccare) i prossimi, qualcuno di voi è fan della saga? Curiosità, commenti?
 

Ex-Soldier

Vyse the Legend
10 Gennaio 2008
1.906
0
35
35
oldschoolrpg.altervista.org
Letti tutti e 7 i libri, più le varie graphic novel e devo dire che si tratta assolutamente di una delle più grandi opere di genere fantasy che ho avuto la fortuna di leggere. Nonostante alcune contraddizioni presenti nella trama (in fondo il buon King ci ha messo quasi 30 anni per finire la serie), è una serie che riesce ad unire vari generi riuscendo a non essere mai banale, soprattutto grazie ai meravigliosi personaggi presenti nella saga. Il fatto che abbia divorato tutta la serie (e si parla di quasi 4000 pagine) in meno di due settimane credo dica tutto su quanto sia piacevole questa saga.
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
1.822
0
35
38
Letti pure io i libri e le 3 graphic novel seppure in un tempo molto più lungo di Ex, visto che ho cominciato una decina d'anni fa con il secondo libro della serie e ho finito solo un paio d'anni fa con l'uscita dell'ultimo libro.

Il mio giudizio è ovviamente positivo perchè se mi sono riletta almeno due volte l'intero ciclo, vuol dire che per me merita.

L'ultimo Cavaliere non mi è piaciuto granchè con questi continui flash back dentro altri flash back, ma è piacevole.
La Chiamata dei Tre è migliore, visto che si comincia ad intravedere la struttura e lo scopo della saga con l'acquisizione di nuovi personaggi che ci accompagneranno bene o male fino alla fine.
Terre Desolate è proprio la continuazione del secondo, un po' ostico da digerire se non si ha qualche base.
La Sfera del Buio per me è uno dei cavolari di King con la storia del primo amore di Roland e delle sue prime tragedie. E il fatto che sia quasi interamente un racconto che Roland fa al suo ka-tet lo rende molto apprezzabile pure al di fuori del contesto della saga (e non a caso è stato scelto come base per i fumetti)
I Lupi del Calla comincia a far intravedere qualche mistero del finale ma è troppo, troppo lento per i miei gusti: dopo la chicca del 4° mi aspettavo qualcosina di più, seppur la battaglia finale rimpiazzi almeno un po' la lentezza con cui ci si è giunti.
La Canzone di Susannah è quelle che mi ha scioccato di più: mai avrei pensato che King fosse così pazzo da incontrare la sua creazione. Proprio bravo (anche se ho il sospetto che qualche autore ci avesse già pensato e non sia quindi una sua idea originale)
Infine, La Torre Nera l'ultimo, mi ha lasciato lo stesso senso di malinconia che ho provato finendo il Signore degli Anelli: alcune cose le ho apprezzate immensamente, mentre per altre avrei preso King e l'avrei massacrato di botte: ad esempio la Susannah dell'ultimo capitolo non l'ho riconosciuta, tutta un'altra persona, l'ho quasi considerato un tradimento la sua ultima azione.
Ed il classico finale-non finale lascia ancora aperte tante cose e non risolve nulla se non svelare (forse) cosa ci sia nella stanza più alta della Torre.

Le Graphic Novel invece non le apprezzate moltissimo: roba da fan del genere, ma i disegni così tanto americani non mi piacciono molto, seppure la trama sia piuttosto buona
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
1.007
0
35
36
www.myspace.com
Letti tutti e sette sotto la foga di una Dark Tower mania qualche annetto fà. Davvero una saga fantastica, che mi ha rapito come poche.
Ho amato praticamente tutti e sette i libri, anche se The Gunslinger (tradotto malamente come l'ultimo cavaliere) si rivela come il meno scorrevole, vuoi anche perchè il King lo scrisse quasi 30 anni or sono, o perchè adotta un approccio molto lento. Gli altri diventano progressivamente più scorrevoli, fino ad un finale davvero geniale che non può non lasciare il lettore in uno strano stato di nostalgia.

Ci si affezziona ai personaggi e alle loro storie, come Roland, Oy, Jake, Eddie e Susanna.

I migliori libri per me rimangongono la Sfera del Buio ed i Lupi del Calla! Specialmente la Sfera del buio riesce a raggiungere la vetta di tutta la saga, una saga che si mantiene su livelli comunque alti.

La Graphic novel non mi ha entusiasmato, seppure mi è piaciuta la prima parte. Non amo i disegni di Jae Lee (troppo statici e freddi, i problemi della quasi totalità di tutte le produzioni americane recenti) e la narazzione è troppo pedante.

EDIT: da notare anche l'enorme mole di opere musicali ispirate all'opera di King, a partire dal disco Touched by the Crimson King (il re rosso) dei Demon & Wizard, sino ad arrivare alle tracce Somewhere far Beyond dei Blind Guardian, e a Seven Days to the Wolves dei Nightwish. Ma sicuramente ne esistono molte altre che non conosco!
 
Ultima modifica da un moderatore:
20 Novembre 2005
918
0
10
Molto, molto bella come saga. È bellissimo notare come King abbia cambiato idea un sacco di volte durante la stesura dell'opera. Praticamente si è fermato una volta arrivato ai Lupi del Calla, quando ha scritto di getto gli ultimi 3 volumi della saga.

Però devo fare il bastian contrario come al solito e dire che la Sfera del Buio è la pecora nera della famiglia. Se si esclude lo scontro con Blaine, il resto del libro è noiosissimo. Lento, pesante, allungato a dismisura con fatti e fattarelli inutili. Un intero volume ad aspettare l'avvenire d'un finale già noto. Una vera sofferenza. Meno male che i due libri che lo circondano sono di tutt'altra pasta.
Le graphic novel... Beh. Purtroppo si rifanno alla fetta peggiore della storia, c'è poco da lamentarsi.
 
20 Novembre 2005
918
0
10
Più che incongruenze parlerei di cadute di stile.
Metto in Spoiler, va.

Per l'uomo in nero, mille libri per prepararne la figura, e poi lo fa morire in quel modo umiliante, senza neanche un cavolo di scontro finale con Roland!?
E che dire della morte di Mordred, ucciso per aver mangiato un cavallo dichiaratamente malatissimo?
 

Ex-Soldier

Vyse the Legend
10 Gennaio 2008
1.906
0
35
35
oldschoolrpg.altervista.org
Più che incongruenze parlerei di cadute di stile.
Metto in Spoiler, va.

Per l'uomo in nero, mille libri per prepararne la figura, e poi lo fa morire in quel modo umiliante, senza neanche un cavolo di scontro finale con Roland!?
E che dire della morte di Mordred, ucciso per aver mangiato un cavallo dichiaratamente malatissimo?

In effetti sull'uomo in nero mi ero fatto moltissime illusioni, soprattutto dopo la fine del quarto libro.
Il modo in cui è crepato mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca, sembrava una persona totalmente diversa rispetto ai primi libri. Anche per Mordred, un personaggio che ho apprezzato nonostante la sua breve apparizione, mi è parso il tutto messo là per rendere più sbrigativa la faccenda...certo di sto passo ci sarebbe voluto un ottavo libro XD
Anche approfondire un pò la figura del Re Rosso non mi sarebbe dispiaciuto: Chi è? Come è diventato quello che è? E che ruolo ha nella rovina del mondo? Tanti interrogativi che comunque lasciano libero spazio al lettore di immaginare. Soprattutto, la cosa che più mi ha fatto pensare dopo il finale: Ma se Roland ha sempre dovuto rifare tutto da capo, in tutte le versioni c'erano Susannah, Eddie (personaggio meraviglioso) e Jack? Eppure sembrava che per loro fosse un finale autoconclusivo, non sarebbe compatibile che anche per loro ci fosse un continuo ciclo di ricerca alla Torre Nera
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
1.822
0
35
38
in realtà non è detto che Roland rifaccia sempre tutto daccapo in un'eterno ciclo. Infatti abbiamo un punto di diversità: ovvero quando la storia ricomincia alla fine del libro Roland è in possesso del corno dell'Eld, corno che nei libri non ha mai una vera importanza, ma che King lascia (molto velatamente) intendere che potrebbe rivelarsi decisivo ora che che è in possesso di Roland

Sulla figura di Walter: si, sparisce alla svelta e forse un qualcosa in più sul suo conto non sarebbe male, ma in fondo sta venendo approfondito nei fumetti, per cui non mi sento di rimpiangelo troppo.

Mordred in effetti sì, dopo tanta preparazione alla sua entrata in scena, mi aspettavo una fine molto migliore, ma vabbè, King non ha voluto darci un vero duello padre-figlio.

Quello che rimpiango davvero è stato il mancato approfondimetno del Re Rosso, anche se il modo in cui viene "ucciso" ha del geniale XD
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
1.007
0
35
36
www.myspace.com
In effetti anche io sono rimasto sbalordito quando King
ha fatto morire Mordred in maniera tanto veloce e poco drammatica. Mi aspettavo un duello all'ultimo sangue, visto anche tutto lo spazio che ha dato al figlio di Roland/Re Rosso/Susanna/Mia dal momento del concepimento sino alla nascita (bellissimo il parto nella Canzone di Susanna). Ma tant'è. Ah, e naturalmente non poteva scegliere nome migliore per il personaggio, visto che Mordred è il figlio illegittimo di Artù che alla fine uccide il padre

Inoltre, non ho molto amato poi tanto l'inserimento
di Padre Callahan, personaggio preso di peso da Salem's Lot (bel libro anche quello). I suoi monologhi, la sua storia e la sua vicenda mi hanno sempre annoiato in tutta la saga (dal quinto in poi si intende), anche se è bello il modo in cui esce di scena, ritrovando la fede e combattendo contro i vampiri nel settimo libro!

Per quanto riguarda l'uomo in nero (Randal Flagg), sono daccordo. Avrei preferito gli fosse concesso maggior spazio.

In ogni caso la fine del settimo libro è stupenda, quando riesce finalmente a battere il Re Rosso grazie all'aiuto di un'altro personaggio di King (che letteralmente lo cancella) e cammina nel campo di rose verso la Torre chiamando tutti i nomi di tutte le persone morte o perdute nel suo viaggio. Quella parte è davvero toccante.
 

Django

Bastardo senza Gloria
22 Luglio 2009
115
0
6
34
Velvet Room (VI)
Il thread è illeggibile per me, che ho iniziato il secondo solo ieri :cheesy:.
Prime impressioni dopo una cinquantina di pagine: stupendo, un King in forma e un Roland che adoro sempre di più. Peccato non se la stia passando troppo bene (cartucce bagnate+aragosta).
Era da "Intervista col Vampiro" che un libro non mi catturava così.
 

teo9

Alpha and Omega
22 Ottobre 2008
1.593
0
35
31
Stando al fatto che per me i libri di King sono noiosi, leggendo questo topic mi sono tentato di leggere la saga, ma volevo chiedervi: in questa saga king si dilunga nei particolari come negli altri libri che scrive?
 

artemide86

...lunatica...
19 Novembre 2006
1.822
0
35
38
Stando al fatto che per me i libri di King sono noiosi, leggendo questo topic mi sono tentato di leggere la saga, ma volevo chiedervi: in questa saga king si dilunga nei particolari come negli altri libri che scrive?

A me King non è mai parso eccessivamente lungo nei particolari (non ha la scrittura scarna di Hemingway ma non è neppure un allungatore di brodo come Dumas: direi che è una via di mezzo)
Comunque imho la Torre Nera in questo frangente non si differenzia molto dal resto delle sue opere
 

Django

Bastardo senza Gloria
22 Luglio 2009
115
0
6
34
Velvet Room (VI)
Finito stanotte il secondo. Mi è piaciuto di più il primo, forse perchè "La chiamata dei tre" è quasi interamente basato sulla raccolta dei tre, appunto. Ho apprezzato la porta di Eddie, un po meno Detta/Odetta, si è risollevato con Jack.
Ora dovrò attendere che il mio amico finisca il terzo per scroccarglielo, nel frattempo mi dedico ad American Psycho :cheesy:.
 

Sevzaet

Nuovo utente
1 Febbraio 2010
17
0
1
34
Bologna
Finito proprio pochi giorni fa' il primo libro, è il tipo di storia che adoro... spero che non andrà calando il livello del racconto man mano che avanzerò con la storia.