Bon altro libro.
"La vita finanziaria dei poeti" è di Jess Walter, un autore americano ed un giornalista. È un libro rapido da leggere, nonostante le pagine (circa 300), dato che la storia è molto simpatica.
Matthew, il protagonista, era un giornalista finanziario di un piccolo giornale, una bella casa, una bella moglie e due bei figli che vanno in una bella scuola privata.
Fino a che Matthew, spinto dalla sua passione per la poesia e dalla crisi americana post 9/11 che minaccia gravemente il giornale, decide a 46 anni di licenziarsi e dedicarsi al suo sogno: mettere su un sito, poetfolio.com, di consigli finanziari in poesia.
Un sogno che è destinato a crollare ben presto: a chi possono interessare poesie sui bond, sulle azioni o sugli investimenti da fare?
Quindi Matthew si ritrova catapultato in una girandola di sfighe: disoccupato, con un mutuo che lo strozza, la retta della scuola dei figli da pagare, un conto in banca di appena 9000 dollari, un padre ripulito da una spogliarellista straniera da mantenere in casa ed ormai sotto demenza senile, una moglie che chatta troppo spesso con l'ex delle superiori ed i banchieri che gli danno un ultimatum di 7 giorni prima di portargli via la casa.
Questo fino a che il nostro protagonista non incontra, andando a prendere il latte una sera, due adolescenti che lo (re)iniziano al mondo della Marjiuana. Sarà questa la sua salvezza? Matthew da eterno sognatore pensa di si, e decide quindi di investire gli ultimi 9000 dollari tutti in erba e darsi quindi allo spaccio per recuperare una solidità economica ormai perduta.
Come libro, come ho già detto, è molto simpatico e ben condito di situazioni comiche ed ironia. Un suo "difetto" (ma solo perché a me come stile non piace molto) è che è scritto in prima persona, quindi vediamo il mondo intorno esclusivamente con gli occhi del protagonista; a volte la narrazione è molto confusionaria, ma penso che sia una cosa voluta dato che i momenti di maggior confusione coincidono sempre con quelli in cui Matthew si è appena fatto un bel cannone d'erba. Certo, è l'ennesimo romanzo che tratta della crisi finanziaria che ha investito prima l'america e poi il mondo, ma lo fa in un modo originale e molto accattivante. Il libro è spesso condito con le poesie del protagonista su svariati argomenti (di solito sono sempre ad inizio capitolo e lo introducono), non sono male e spezzano un po' la narrazione, ma alla fine ti fanno rimpiangere di leggere il libro in Italiano, dato che avrebbero sicuramente reso meglio in lingua originale quindi inglese.
Il finale, poi, è ottimo.
Ed ovviamente non lo leggerà nessuno di voi! :approved:
"La vita finanziaria dei poeti" è di Jess Walter, un autore americano ed un giornalista. È un libro rapido da leggere, nonostante le pagine (circa 300), dato che la storia è molto simpatica.
Matthew, il protagonista, era un giornalista finanziario di un piccolo giornale, una bella casa, una bella moglie e due bei figli che vanno in una bella scuola privata.
Fino a che Matthew, spinto dalla sua passione per la poesia e dalla crisi americana post 9/11 che minaccia gravemente il giornale, decide a 46 anni di licenziarsi e dedicarsi al suo sogno: mettere su un sito, poetfolio.com, di consigli finanziari in poesia.
Un sogno che è destinato a crollare ben presto: a chi possono interessare poesie sui bond, sulle azioni o sugli investimenti da fare?
Quindi Matthew si ritrova catapultato in una girandola di sfighe: disoccupato, con un mutuo che lo strozza, la retta della scuola dei figli da pagare, un conto in banca di appena 9000 dollari, un padre ripulito da una spogliarellista straniera da mantenere in casa ed ormai sotto demenza senile, una moglie che chatta troppo spesso con l'ex delle superiori ed i banchieri che gli danno un ultimatum di 7 giorni prima di portargli via la casa.
Questo fino a che il nostro protagonista non incontra, andando a prendere il latte una sera, due adolescenti che lo (re)iniziano al mondo della Marjiuana. Sarà questa la sua salvezza? Matthew da eterno sognatore pensa di si, e decide quindi di investire gli ultimi 9000 dollari tutti in erba e darsi quindi allo spaccio per recuperare una solidità economica ormai perduta.
Come libro, come ho già detto, è molto simpatico e ben condito di situazioni comiche ed ironia. Un suo "difetto" (ma solo perché a me come stile non piace molto) è che è scritto in prima persona, quindi vediamo il mondo intorno esclusivamente con gli occhi del protagonista; a volte la narrazione è molto confusionaria, ma penso che sia una cosa voluta dato che i momenti di maggior confusione coincidono sempre con quelli in cui Matthew si è appena fatto un bel cannone d'erba. Certo, è l'ennesimo romanzo che tratta della crisi finanziaria che ha investito prima l'america e poi il mondo, ma lo fa in un modo originale e molto accattivante. Il libro è spesso condito con le poesie del protagonista su svariati argomenti (di solito sono sempre ad inizio capitolo e lo introducono), non sono male e spezzano un po' la narrazione, ma alla fine ti fanno rimpiangere di leggere il libro in Italiano, dato che avrebbero sicuramente reso meglio in lingua originale quindi inglese.
Il finale, poi, è ottimo.
Ed ovviamente non lo leggerà nessuno di voi! :approved:
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