Ex-Soldier
Vyse the Legend
Guardando tra i miei vecchi cd ho trovato questo prologo che scrissi tempo fa(probabilmente sotto l'effetto dell'alcol)...Per adesso lo posto,se poi avrò tempo lo continuerò sicuramente.
Ditemi che ne pensate,considerando però che quando la scrissi ero un pischello...
P.S.per il nome del protagonista,sappiate che all'epoca visto che non riuscivo ad inventarmi nomi decenti,decisi di tradurre in inglese il mio nome ed il mio cognome.Essendo il risultato molto buono(Leon Blacklake lo trovo powah come nome),decisi di adottarlo per il protagonista della FIC.
PROLOGO-LA TRAPPOLA
La lama del Sablazo scintillò per un attimo fendendo l'oscurità .Colto di sorpresa,Leon Blacklake non riuscì ad evitarla e fu trafitto ad una spalla,poco sopra il cuore.Com'era possibile che ci fosse qualcuno cosi rapido da riuscire a colpire lui,uno dei più abili avventurieri delle Terre del Dolore,era una domanda che non gli balzò in mente neppure per un secondo.Il vero problema adesso era un altro ed era alto sicuramente più di due metri.
"Davvero un GRAN bel problema",pensò.Tentò di reagire estraendo la sua Lama,fedele compagna di mille battaglie,ma fu tutto inutile.Il gigante era troppo veloce e con il secondo Sablazo lo colpì prima ancora che potesse anche solo toccare l'elsa della propria Lama.
"Era una trappola,una maledettissima trappola.",pensò,mentre il sangue fluiva copioso dalle ferite.
Alzò un attimo lo sguardo con enorme fatica e lo vide.Il Ragazzo era lì,proprio davanti ai suoi occhi.E rideva.Quel ragazzo che aveva salvato da morte certa un tempo,adesso lo aveva appena consegnato al suo Fato.e non sembrava provare il minimo rimorso per questo."Lo hanno addestrato bene"pensò.
Si sentì sollevare verso l'alto dalle lame,che gli trafiggevano entrambe le spalle:"Sono davvero uno stupido...sfuggire a mille pericoli,e alla fine farsi ingannare cosi da un moccioso con qualche potere magico.Dannazione,ecco perchè detesto la magia".Fu scaraventato contro il muro e sentì subito le propria ossa scricchiolare."Chissà se all'Inferno hanno del sidro",pensò,mentre vedeva il gigante che lo aveva appena scagliato contro un muro avvicinarsi a lui,sicuramente per finirlo."Tsk...che pensiero stupido proprio prima di morire...e che modo stupido di morire"
La lama del Sablazo si alzò pronta a finirlo..."Il Ragazzo...maledetto il giorno in cui le nostre strade si sono incrociate...".La sua mente viaggiò,fino al momento in cui aveva incontrato quel ragazzo che in seguito lo avrebbe consegnato al suo destino.Poi ci fu solo il buio.
Ditemi che ne pensate,considerando però che quando la scrissi ero un pischello...
P.S.per il nome del protagonista,sappiate che all'epoca visto che non riuscivo ad inventarmi nomi decenti,decisi di tradurre in inglese il mio nome ed il mio cognome.Essendo il risultato molto buono(Leon Blacklake lo trovo powah come nome),decisi di adottarlo per il protagonista della FIC.
PROLOGO-LA TRAPPOLA
La lama del Sablazo scintillò per un attimo fendendo l'oscurità .Colto di sorpresa,Leon Blacklake non riuscì ad evitarla e fu trafitto ad una spalla,poco sopra il cuore.Com'era possibile che ci fosse qualcuno cosi rapido da riuscire a colpire lui,uno dei più abili avventurieri delle Terre del Dolore,era una domanda che non gli balzò in mente neppure per un secondo.Il vero problema adesso era un altro ed era alto sicuramente più di due metri.
"Davvero un GRAN bel problema",pensò.Tentò di reagire estraendo la sua Lama,fedele compagna di mille battaglie,ma fu tutto inutile.Il gigante era troppo veloce e con il secondo Sablazo lo colpì prima ancora che potesse anche solo toccare l'elsa della propria Lama.
"Era una trappola,una maledettissima trappola.",pensò,mentre il sangue fluiva copioso dalle ferite.
Alzò un attimo lo sguardo con enorme fatica e lo vide.Il Ragazzo era lì,proprio davanti ai suoi occhi.E rideva.Quel ragazzo che aveva salvato da morte certa un tempo,adesso lo aveva appena consegnato al suo Fato.e non sembrava provare il minimo rimorso per questo."Lo hanno addestrato bene"pensò.
Si sentì sollevare verso l'alto dalle lame,che gli trafiggevano entrambe le spalle:"Sono davvero uno stupido...sfuggire a mille pericoli,e alla fine farsi ingannare cosi da un moccioso con qualche potere magico.Dannazione,ecco perchè detesto la magia".Fu scaraventato contro il muro e sentì subito le propria ossa scricchiolare."Chissà se all'Inferno hanno del sidro",pensò,mentre vedeva il gigante che lo aveva appena scagliato contro un muro avvicinarsi a lui,sicuramente per finirlo."Tsk...che pensiero stupido proprio prima di morire...e che modo stupido di morire"
La lama del Sablazo si alzò pronta a finirlo..."Il Ragazzo...maledetto il giorno in cui le nostre strade si sono incrociate...".La sua mente viaggiò,fino al momento in cui aveva incontrato quel ragazzo che in seguito lo avrebbe consegnato al suo destino.Poi ci fu solo il buio.
