Libri Libertà - Jonathan Franzen -

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Bon apro un nuovo topic. Mi ero promesso da “Il cimitero di Praga” di aprirne uno per ogni libro letto, giusto per ravvivare la sezione, ma poi con “L’Adepto” di Lugli mi era passata la voglia, dato che è stata una mezza delusione, simpatico ma nulla di ricordabile.
Diverso è il caso di questo libro. Libertà è un capolavoro. È un libro superbo e scritto benissimo, che penso tutti dovrebbero leggere. L’opera di Franzen è probabile che sarà ricordata nei secoli futuri come un ottimo romanzo di questo inizio secolo, e a buon merito.

La trama a grandi linee può sembrare incredibilmente noiosa, le vicende ruotano attorno a Walter e Patty, i protagonisti, e trattano del loro matrimonio e della loro vita, con tutti gli altri personaggi che fanno da contorno. La narrazione si struttura in una serie interminabile di flashback sui protagonisti che si rincorrono tra loro, accavvallandosi spesso per creare un piccolo spaesamento nel lettore nella ricostruzione del filo temporale degli eventi, senza però confonderlo mai del tutto e mantenendo comunque la narrazione fluida e chiara.
Con la scusa di ricostruire la storia di Walter e Patty il narratore ci offre un lucidissimo specchio della società americana, partendo dai tempi reaganiani fino ad arrivare alle prime albe dell’era Obama, e lo fa trattando in modo eccezionale i vari personaggi che animano la vita dei protagonisti: le loro famiglie, i loro due figli, i vicini e i nuovi e vecchi amici, tra cui spicca la figura di Richard, l’amico di famiglia ed un protagonista a sua volta. Questo libro dovrebbe essere d’esempio su come curare il background dei personaggi, dato che ogni figura (di una certa importanza) che si muoverà nella storia sarà sottoposta ad un’accurata vivisezione, in modo che il lettore può letteralmente entrare nella mente del personaggio e comprendere alla perfezione le loro azioni . Oltre a spiegare i modi di vita americani di fine secolo il matrimonio tra i protagoniste serve a Franzen per trattare il tema della libertà, che dà nome al romanzo, intesa come libertà delle proprie azioni, libertà spesso accompagnata dal dolore che la limita ma allo stesso tempo la rende tale: non c’è libertà senza dolore, quindi qual è il prezzo che bisogna pagare per la propria libertà?

Solita domanda, chi l'ha letto? Immagino nessuno, beh in tal caso dovreste farlo.