Varie Maledette Omonimie!!!

Cid89

Professional Burper
Ciao, questo thread esiste da un po' perché avevo iniziato una fic semi-demenziale che poi avevo abbandonato.
Il titolo è rimasto lo stesso, perché non ho voluto creare un altro Thread (l'inflazione è un brutto problema :D), però sappiate che non c'entra nulla con la storia! (inizialmente avrei messo questa fic nell'altro thread ff7 project ma avrei creato tanto casino, e poi in fondo questa c'entra, ma in fondo neanche tanto)

E' ambientata circa 15 anni prima dei fatti raccontati nel gioco (anno più, anno meno..). E' in corso, a Wutai, la guerra con Midgar. L'esercito di Midgar è comandato dal giovane capo della Milizia, Sephiroth, e dal generale Hayes (il capo dell'esercito regolare); Wutai tenta di resistere sotto la guida di Godo (padre della neonata Yuffie). Siamo intorno alla fine della guerra, la sconfitta di Wutai è imminente.

PERSONAGGI:
Gavin Gainsbourgh: membro delle truppe regolari Shinra, marito di Elmira
Sephiroth: comandante della Milizia
Generale Hayes: capo dell'esercito regolare di Midgar
Godo Kisaragi: comandante dell'esercito di Wutai
Imari Kisaragi: moglie di Godo e madre di Yuffie (NDA: chi capisce da dove viene questo nome si merita un encomio :D)
(Elmira Gainsbourgh: moglie di Gavin, futura madre adottiva di Aeris)


L'ALBA DI WUTAI

Gavin stava terminando di scrivere, seduto in un angolo lievemente illuminato dalla luce di una candela. Procurarsi una penna era stata un'impresa, ma finalmente era riuscito a trovare il modo di dar notizie di sé ad Elmira.
"Le cose stanno andando bene, il comandante dice che entro un mese la guerra sarà finita". Gavin ne era certissimo, stavano ottenendo una vittoria dopo l'altra, senza nemmeno troppi problemi: ancora pochi giorni e sarebbero arrivati alle campagne di Wutai. Questo almeno era ciò che si vociferava tra i soldati.
I compagni di Gavin erano radunati al centro della tenda: erano riusciti ad ottenere dell'alcool da un contadino del posto, e ora se lo bevevano avidamente per resistere al freddo della notte della valle.
"Tornerò presto. Ti amo. Gavin."
Gavin nascose la preziosa penna nella sua giacca, e appoggiò la lettera, promettendosi di spedirla il giorno seguente. Si sdraiò come meglio poté e si addormentò.

Sephiroth era a colloquio con gli alti esponenti della Milizia e dell'esercito di Midgar.
-Signori, il nostro esercito sta avanzando con speditezza totale. Entro tre giorni conto di porre Wutai sotto assedio, e al massimo in dieci di costringerla alla resa. Fino ad ora si sono solo mostrati un popolo disorganizzato che viene a combatterci con sassaiole ed agguati: credo che il grosso dell'esercito lo abbiamo annientato al nostro sbarco qui.-
Il generale Hayes prese la parola, tentando di frenare l'entusiasmo del più prestigioso collega.
-Comandante, io non sarei così tranquillo. Quando la guerra si combatteva a Midgar, Wutai si era sempre dimostrata terribilmente efficiente, specialmente le truppe d'élite, i Ninja. Lei naturalmente non può ricordarsi, perché non ha vissuto quei momenti, ma...-
-Naturale che non li abbia vissuti. Ci fossi stato io, non sarebbero mai accaduti, non avrei permesso che un branco di brutti musi con gli occhi tirati battessero la mia spada.-
-Rimane il fatto che abbiamo incontrato solo pochissimi Ninja, dal nostro arrivo. E'evidente che la maggior parte di essi è asserragliata nella città, per non disperdere le forze.-
Il giovane Sephiroth abbassò la testa, e osservò i suoi lunghissimi capelli bianchi da albino cascare verso il terreno. Non sopportava di dover avere sempre a che fare con gente mediocre che "non aveva gli attributi per condurre un'azione di guerra".
-Generale Hayes: anche se fossero tutti quanti dentro la città, noi li faremo uscire, o li faremo morire dentro. Non vedo il problema: ci apriremo una breccia nelle mura con i nostri cannoni, poi i suoi uomini e i miei entreranno in città e faranno piazza pulita.-
Gli occhi di Sephiroth balenarono di una luce inquietante. Il generale Hayes aveva quasi paura... Non gli era capitato molto spesso di trovare una persona più determinata di sé.

DUE GIORNI DOPO
Godo Kisaragi, nell'alta pagoda del Leviatano a Wutai, non era affatto tranquillo. La maggior parte del suo popolo era terrorizzato, e scene di panico totale erano sempre più frequenti tra la folla. Sua moglie Imari era sempre stata una donna coraggiosa, e più di una volta aveva rincuorato le ragazze della servitù nei momenti più difficili. Ma questa volta sarebbe stata lei da consolare, non riusciva a distogliere lo sguardo dal panorama. L'ampia finestra da cui era affacciata, tenendo in braccio la piccola figlia Yuffie, di solito forniva uno spettacolo immenso nel suo tranquillo trionfo della natura. I prati erano sempre verdissimi e i boschi ricchi e lussureggianti; in lontananza le montagne, che avevano sempre difeso Wutai dai nemici, si stagliavano imperiose. Quando poi venivano i tramonti, specialmente d'estate, lo spettacolo diventava una vera opera d'arte: il cielo spaziava di sfumaturee tra il rosso e il rosa, in un'infinità di varianti diverse di giorno in giorno. Ma quel giorno non avveniva niente del genre. Laggiù, al passo di Da-Chao, c'era un assembramento insolito di colori mai visti. L'esercito di Midgar. -I nostri hanno perso, non è vero, Godo?-
Godo abbassò il capo -Sì. Abbiamo perso. Domani certamente attaccheranno la città- rispose.
-Dici che ce la faremo? Parlami sinceramente, ti prego-
-Loro sono di più. Molti di più. E ci sono quei soldati, la Milizia, che sono molto potenti: per fortuna ce ne sono solo un centinaio, a quanto mi dicono. I nostri ninja sono meno efficienti, ma di più in numero. E..-
-Godo!- sbraitò Imari -Non ti ho chiesto tutta la faccenda, ti ho solo chiesto un'opinione. Non parlarmi di strategia militare, sai bene che non ci capisco niente-
-Imari, cercavo di mettere in chiaro la situazione. Comnque, credo che potremo farcela, ma sarà davvero molto dura. L'unica nostra possibilità è eliminare i membri della Milizia, sono quelli il vero pericolo. Di certo impedirò loro di portare via la Materia, costi quel che costi.-
Yuffie sussultò in braccio ad Imari ed aprì gli occhi cercando il padre. Quando l'ebbe visto, iniziò a piangere.

IL GIORNO DELL'ATTACCO
Non era ancora l'alba. Tutto l'esercito di Midgar era già schierato sull'immenso prato, distante pochi chilometri dalle mura della città di Wutai, l'ultimo baluardo di una nazione occupata. In avanti l'esercito regolare, poi la Milizia, quindi i cannoni a lunga gittata. Sephiroth e Hayes, di fronte a tutto lo schieramento, volgevano lo sguardo a Wutai. La Città sorgeva su un monte isolato nella pianura. Le mura cingevano una zona abbastanza ampia del terreno pianeggiante, dove una volta viveva la maggior parte della popolazione. Ora, invece, tutti gli abitanti non in armi erano rintanati nei rifugi all'interno della montagna. Tutti gli altri dentro le mura, che attendevano l'arrivo dei nemici in città.
Hayes interruppe il silenzio per primo. -Sephiroth, è il momento. Do l'ordine ai cannoni di distruggere le mura.-
-No, non ancora. Non è ancora il momento. Aspetteremo l'alba. Questa per Wutai è una sentenza di morte, e sai bene che i condannati si giustiziano all'alba. Comunque, assicurati che i cannoni colpiscano SOLO le mura. A Wutai c'è una quantità di tesori inimmaginabile. Distruggerli sarebbe la nostra vera sconfitta, ora che abbiamo il trionfo a portata di mano.-
-Certamente.-
-Ora aspetta che io ti dica il momento per iniziare l'attacco.-
Un sottile raggio di sole comparve dietro la grande montagna di Wutai. Una porzione di cielo si colorò debolmente. L'alba era finalmente giunta.



per ora sono arrivato qui, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: se vi piace o vi fa schifo :) è uno stile un pochino diverso, per i miei standard abituali!
 

mangofilo

Nuovo utente
ciao

bello questo tuo racconto... peccato pero' che manchi la personalitò piu' elevata che l'umanità abbia potuto concepire... ovvero quella persona che con un aforisma si è accattivato la simpatia di tutti gli appassionati del genere fantasy, tale sua massima diceva:
"Una parola è troppoa, e due sono poche"
ci mancava nonno libero... loool
 

Omega Xtreme

I FOLLow thE heart
molto bella, ti prego continuala,credo però che ci sia 1 piccola imprecisione, benchè io non conosca l'età di sephiroth 15 prima di FF7 doveva essere un giovincello o poco +, non credo che qualcuno lo avrebbe messo a capo di 1 esercito..cmq non fa nulla:D,Aspetto il seguito
 

CID_89

MEMBER OF AVALANCHE
all'inizio, leggendo il titolo, credevo ti stessi riferendo a me:D:D
no comunque è una bella storia, vedi di andare avanti così!!!
 

Cloud_Darth

Active Member
mangofilo ha detto:
bello questo tuo racconto... peccato pero' che manchi la personalitò piu' elevata che l'umanità abbia potuto concepire... ovvero quella persona che con un aforisma si è accattivato la simpatia di tutti gli appassionati del genere fantasy, tale sua massima diceva:
"Una parola è troppoa, e due sono poche"
ci mancava nonno libero... loool
.... ?_?


Comunque ottimo lavoro Cid! Sei davvero bravo a scrivere, complimenti ;)
 

Cid89

Professional Burper
(quoto cloud darth, nn capisco mangofilo... ???)


sì, l'età è sbagliata, è una fic completamente imprecisa, anche dal punto di vista della geografia, della storia del gioco, e bla bla. se mi ricordo bene ho anche accennato ad attacchi di Wutai nella zona di Midgar in anni passati, cosa di cui il gioco non parla.... anche sephiroth, in effetti, non poteva essere capo....però io dico che essendo "speciale" ha avuto la crescita accelerata :D :D
Comunque Sephiroth è solo il capo della Milizia, non dell'esercito... ed essendo il Miliziano più forte, magari la sua carica ci può stare... insomma, sto tentando di giustificarmi in tutti i modi :D :D
Poi avevo intenzione di "ingrossare" un po' di più sia Hayes che Gavin... vabbè... restate in ascolto, che magari tra un po' esce la seconda puntata (anche s in questo periodo ho molto altro da fare... a cominciare per esempio dal "pubblicare" quel maledetto ultimo capitolo di ff7 project che mi sta diventando lunghissimo -_-

Ah, CID_89, inizialmente il titolo era maledette omonimie perché parlava di una scena al bar con tanti personaggi omonimi... c'erano quindi tanti Cid, tanti Wedge e Biggs, e syccedevano un po' di casini... ma poi l'ho abbandonata perché non mi stava venendo granché bene -_-

Grazie a todos per i complimenti, mi hanno stupito perché mi ero dimenticato di aver messo questa fic qui su ffonline, dato che l'ho fatto mesi fa :D magari nella continuazione, quando la farò, inserirò una sorpresina che vi lascerà un po' di stucco :D
 
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