La storia raccontata in queste pagine è una favola rock'n'roll. Come nelle favole, l'equilibrio iniziale si incrina rapidamente, sotto l'incedere di numerose peripezie che porteranno al lieto (o quasi) fine. Non ci sono streghe cattive, incantesimi o mele avvelenate, bensì un manager sfruttatore, canzoni composte in mezz'ora, abusi di stupefacenti, tournée internazionali, tensioni interne, persino un arresto. Ma soprattutto, c'è la protagonista, Cherie Currie, ragazzina di quindici anni tramutata d'un tratto in rockstar. E Joan Jett, Lita Ford, Sandy West e Jackie Fox, sue compagne d'avventura, non sono molto più grandi. Declinazione adolescente e al femminile del "sesso, droga & rock'n'roll", le Runaways irrompono sulla scena musicale anni Settanta con una spudoratezza senza precedenti. La loro è una parabola breve quanto detonante, che anticiperà di qualche anno le istanze punk d'Oltremanica e cambierà per sempre la storia della musica al femminile. Degli anni all'interno delle Runaways, così come di quelli che seguono la sua uscita dalla band, Cherie Currie offre una testimonianza sbalorditiva, che non risparmia i dettagli più inopportuni e dolorosi. Neon Angel è l'altra faccia della vita sulla corsia di sorpasso, del glamour a base di lustrini, corpetti e zeppe, ma anche il vibrante inno alla vita di una sopravvissuta.