Prima clinica in Italia per la dipendenza dai videogiochi

Omega

Dormo sulla collina
Apre la prima clinica per dipendenza da videogiochi

In Valle d’Aosta, a Brusson, è stata aperta nella settimana appena trascorsa la prima clinica per la dipendenza dai videogiochi e, in secondo luogo, da internet.

Il proprietario della clinica è Vittorino Andreoli: ad aiutarlo nell’impresa è l’imprenditore Giovanni Caprara, oltre al Comune di Brusson e la Regione di Aosta. La clinica ospiterà 79 pazienti massimi e si occuperà di analizzare, e risolvere, i disturbi alimentari, i disturbi compulsivi, i disturbi della personalità e anche, eventualmente, impulsi suicidi spesso causati dall’eccessiva immedesimazione nella propria protesi digitale.


Apre la prima clinica per dipendenza da videogiochi


Di sicuro avrebbe fatto più comodo in altri paesi che da noi. Mandiamoci qualcuno :cheesy:
Parlando di cose serie: sono abbasstanza rattristato da questa cosa perchè davvero si va ad esasperare la tanto acclarata problematica psicologica sviluppata dall'uso dei videogiochi da parte dei ragazzi. Il dire che si combatterà, in questa clinica, anche l'impulso del suicidio è ancora più denigrante: come si fa a combattere quest'impulso? E' come Berlusconi che dice di poter curare il cancro.
 

Mr. Faz

Member
Staff Forum
Il fatto che sia pubblciizzata come "clinica per curarsi dalla dipendenza da videogiochi" è solo un discorso pubblicitario... farà scalpore perchè in molti, ancora (e purtroppo), si trovano in difficoltà di fronte a questo nuovo media che prepotentemente diventato una parte importante della società moderna.

Vedetela così: se apro una clinica per curarsi dalla droga o dagli psicofarmaci, ormai non fa più notizia. La clinica per i videogames invece sì, perchè la moda del momento per i Tg è parlare di quanto i ragazzini si rincoglioniscono su Facebook, di come passando ore e ore davanti ai videogiochi non studiano più, ecc...

La realtà è sempre la solita: ci sono poersone che purtroppo hanno dei problemi, e si sfogano nei modi più diversi. C'è chi si chiude in casa, chi fuma, chi si droga di droga, chi si droga di videogiochi. Sono tutti comportamenti sbagliati ma, guarda caso, nel 2010 chiunque può accendersi una sigaretta per strada, mentre se sul treno stai giocando con DS o Psp il vecchietto a fianco ti guarda pensando "va sto ricnoglionito, lì imbambolato davanti a quell'affare invece di godersi il paesaggio"! Sto estremizzando? Forse, ma fattostà che quando si capirà che il videogioco ha valenze positive e negative come tutti gli altri intrattenimenti di questo mondo noi appassionati ci incazzeremo molto meno sentendo queste notizie...
 

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Non penso che ne io, ne Omega ne Arrows ci siamo incazzati per sta roba. Anzi, forse noi appassionati siamo i primi a riderci su.
 

Mr. Faz

Member
Staff Forum
Il mio era un "noi" generico, come videogiocatori! Non è che me la prendo chissà quanto, ma quando leggo queste notizie mi rode sempre un po' per tutti quelli che attaccano senza comprendere appieno quello di cui stanno parlando, semplicemente perchè fa notizia. Poi certo, noi abbiamo imparato a farci scivolare addosso questo genere di cose, ma un pochino, sotto sotto, a me da sempre un po' fastidio sentirle!
 

andxel

Zero Shift
We're all doomed.
Aspettate un momento...Ecco dov'è finito Link!L'hanno deportato e ora lo staranno costringendo ad un isolamento totale dal mondo videoludico.Propongo una spedizione con i più grandi nerdoni e veterani di FFO.Naturalmente Pissio non è invitato :noworry:
 

Altar

Giocatore di vecchia data
La cosa più buffa è che poco più di un mese fa, proprio qui su GS è stato riportato un articolo universitario sullo studio riguardante il profilo del gamer italiano; che lo definiva colto e molto più attento a determinate cose rispetto alla normale massa.
E poi ci tocca sentire ste notizie, che non credo riescano a scalfirci più di tanto, se non al massimo strapparci una grassa risata !
 

Zanna

Mamoru Takamura
Interessante.
Tuttavia mi domando perchè in mezzo secolo nessuno ha trovato il tempo per aprire una clinica capace di curare la teledipendenza.
 

Mushashi

Grinding Maniac
La cosa più buffa è che poco più di un mese fa, proprio qui su GS è stato riportato un articolo universitario sullo studio riguardante il profilo del gamer italiano; che lo definiva colto e molto più attento a determinate cose rispetto alla normale massa.
E poi ci tocca sentire ste notizie, che non credo riescano a scalfirci più di tanto, se non al massimo strapparci una grassa risata !

Ma è proprio questo il punto :Troppa cultura ed informazione libera sono considerate un male da curare in Italia XD

Battute a parte mi pare che questo sia il trend generale del momento, in Italia sopratutto il videogioco è ancora visto come un intrattenimento per "bambini rintronati" .
 
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