Varie Some Short Stories

Reil

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Presento qui varie cose scritte da me, prevalentemente lo scorso anno in vari momenti della vita. Sono per lo più dei brani, scritti in momenti di ispirazione. Avrei anche vari capitoli di un romanzo che scrissi però almeno 4-5 anni fa e quelli...li lascio come ricordo. Prima o poi scriverò altro XD

Alcuni titoli sono ispirati da quelli di canzoni, o da frasi in esse contenute, ed alcune magari sono più comprensibili ascoltandole ^^

The starmaker says it ain't so bad ~

Qui, dove il prato è verde, freddo e silenzioso. Solo il vento muove i sottili fili d'erba per ravvivare quel luogo. E da lì, è possibile ammirare questo splendido cielo. Non lo vedi? E' un cielo notturno, privo di alcuna nuvola che possa impedirne la visuale. E' questa notte che possiede miliardi di luci. Perchè al solo guardarle, una melodia ti avvolge e non ti lascia più andare.
Chi le ha create, le stelle? Sono belle, non è vero?
Sono tutte parte dello stesso cielo, ma nonostante per noi possano sembrare tutte vicine..Chissà quanto sono distanti. Distanti, come noi.
Ma le stelle non se ne curano, continuano a vivere la loro vita. Perchè noi non possiamo farlo? Perchè a noi è destinata una ferita incolmabile?
Mentre le labbra di numerose persone cercano di confortarla...Come le strette, gli abbracci, le coccole, e quanto di altro più dolce si possa trovare per sopperire a questo vuoto che si ha dentro...Per superare tutto.
Per andare comunque avanti, non è così? Non ci si può fermare. Divertimento, essere come gli altri.. E' una felicità, ad ogni modo.
Mentre continua questa grande battaglia che mai veramente ci sarà. Mentre i movimenti della spada danzano armoniosi, ma comunque sfogati come se non ci si possa fermare. Perchè ogni qual volta ci si ferma, si avverte una nuova stretta. Un nuovo dolore, e un pensiero. Per questo la maschera non farà notare le lacrime. E un sorriso dipinto a tutti mostrerà.
Perchè così andrà avanti.
Perchè non può fare a meno di essere così.
Solo questione di tempo, prima che si trovino faccia a faccia.
E quando avverrà ci sarà il vuoto. Perchè i loro occhi si incontreranno.
Tutto si infrangerà, e lui fuggirà.
Con le lacrime di nuovo agli occhi, urtando le gente, fuggendo da tutto ciò. E quando finirà il fiato, forse si fermerà. Disperato. E nessuno lo seguirà. O perlomeno... non lei. Perchè non saprà cosa fare. Perchè pensa di fare solo dolore...o forse perchè ormai non ha più importanza.
Devo vivere in questo futuro, quindi..?

Titolo Mancante ~

Dolce, e silenzioso, ma non per questo lento e calmo, il ballo dei due incatenati dall'Eternità continua. Passi, precisi e magici, che muovono l'abito della ragazza e lo fanno danzare anch'esso in uno strano vortice di colori. L'armatura del Cavaliere brilla nella notte, irradiata dalla fievole luce lunare. Ancora quella maschera in volto, che per il momento non vuole togliersi e gli copre parte del volto, lasciando scoperto solo uno dei suoi occhi, e la sua bocca. E le note continuano a gestire tale danza, un Valzer perfetto dei due legati da amore ed odio. Ma poi, accadde. Le loro labbra si sfiorano per un'attimo, e questo provoca esitazione. Il ballo è interrotto solo per poco, per riflettere, che già si ricomincia. Ma stavolta non si riesce nell'esibizione come nei momenti precedenti. Molto meglio allontanarsi, per il momento. Per migliorare, e magari in futuro reincontrarsi.
Lentamente, la coppia si divide mentre ancora le loro mani sono legate. Con calma si allontanano, e quell'unione delle mani si spezza. Almeno per ora, non sono più unite fra loro, e continueranno la loro strada separate. Si chiedono se mai si reincontreranno. Per il momento, però, sigilleranno ogni sentimento nel loro cuore.

Vyperpunk ~

La fioca illuminazione fornita dallo schermo si rifletteva sulla pelle ormai biancastra del ragazzo, chino sulla tastiera a digitare e digitare in sequenza senza fermarsi mai. Era la sua vita, dopotutto. Quella luce ormai gli bastava per qualsiasi cosa. La sua era una stanza vuota, e buia. Ormai la vista era calata di parecchi gradi, tanto da dover ricorrere a delle lenti per continuare a leggere in quella penombra monotona. La sua postazione era lì, ed era lì dove conduceva la sua vita. Codici e codici sfilavano davanti ai suoi occhi, compresi alla perfezione in brevi lassi di tempo. Dalla passione si passa alla genialità. Da quest'ultima, ne ricaviamo la pazzia e l'ossessione.
Quando il mondo gli ha tolto tutto, tutto per cui una persona potesse sperare. E il processo è ormai irreversibile. E di lui, non ne parliamo? Si fa chiamare Dead Lotus. E' tutto quello che resta, di lui:
Chissà quali dolori lo hanno portato a dov'è ora. Troppi, che gli hanno fatto perdere la ragione.
Cosa si fa con un Sistema che funziona male? Tabula Rasa. Lo si cancella completamente, lo si resetta e si riparte da zero.
E quale peggiore arma di una chi può infiltrarsi nelle strutture dove il mondo ruota? Mandare il mondo in tilt. Sarà un piccolo giocattolo rotto, da prendere e buttare...Oppure da ricostruire pezzo per pezzo?
L'impianto audio collegato al computer del ragazzo riempiva la stanza del suo suono forte, ritmico e ispiratore. Creiamo i diversi collegamenti, forniamoci una backdoor per mascherarci. Il sistema operativo carica il tutto, e nel mentre tramite dei programmi appositamente riscritti dall'hacker, numerose combinazioni binarie a cifre verdi si susseguivano sulla schermata nera. Ottima distrazione che rispecchiava una grafica alla Matrix per ingannare il tempo mentre le diverse combinazioni di password venivano provate e riprovate. Mentre i diversi server venivano sovraccaricati, e in alcuni si assisteva ad una completa cancellazione dei loro file.
E le mani continuavano a digitare frenetiche, mentre il suono dei tasti battuti veniva soppresso dalla musica ritmica. La musica ispirava il tutto, non c'era altro da fare.
Allarme. Lo stavano rintracciando. O ci stavano provando. Ma per uno della sua esperienza tutto ciò era come giocare a Guardie e Ladri con dei bambini. Non lo avrebbero mai preso. Si sentiva sicuro delle sue doti. Lui poteva fare tutto quello che si era prefissato.
Si sarebbe assunto le responsabilità dei cambiamenti. Ma il progetto doveva avere inizio.
Disconnesso dal sistema, i numerosi server da lui penetrati ormai contenevano tutti quello strano software dall'ingannevole sicurezza. Tempo rimanente per il via del piano: 11.54.23.
Lentamente le cifre iniziavano il countdown. Vi erano ripensamenti, in quel momento?
Doveva forse fermarsi? Il mondo meritava di rimanere così, e di andare in rovina?
Forse sì. Tanto lui poteva essere chi voleva. Lui era invisibile agli altri, e gli altri non si curavano di lui.
Ultima parte della canzone, che ripete le sue battute finali. Un piccolo sorso alla tazza ripiena di caffè presente sulla scrivania, giusto per consentirgli di andare avanti e resistere alle tentazioni di Morfeo, e poi... Tutto avrebbe avuto inizio.
Codename: Innovation
 
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