Spyro diventa un drago vero. Dimenticate il draghetto con la sua libellula, con la sua faccia buffa: nel nuovo trailer di Spyro, l'alba del drago (dawn of the dragon, titolo originale), il pacco confezionato dalla Sierra si presenta in volo, sputando fiamme e carico di nuove abilità, alcune poco gradite, altre facili riproposizioni che però male non fanno ai fan del vecchio stampo.
Trailer di Spyro: l'alba del drago (in inglese senza sottotitoli)
[YT]KjRxl9htprg[/YT]
Gameplay di Spyro: l'alba del drago
[YT]yMW4C8IL54Y[/YT]
Spyro non è più solo: Cyndar, compagna di viaggio, sarà la sostituta di Sparky, e chi desiderava una libellula al posto di un altro drago si appelli pure al buonsenso della Sierra. Il viaggio in due forse diventa più piacevole, ma forse più confusionario, e come per Crash avremo la possibilità di giocare in cooperativa con qualche compagno. Ma questo nuovo capitolo quanto influisce sulla fama di Spyro? Crash delude, perde il suo marchio, usato in malo modo dopo la vendita dei diritti, dopo la caduta di Jason Rubin, Spyro invece pare riprendersi, vuole riscattare le critiche negative ricevute da quando è caduto sul monolite nero planando con le sue sottili ali: una svolta decisiva. Mancano i compagni di un tempo, Hunter in primis, Sparky al secondo posto, se ne aggiungono di nuovo e il nostro drago cresce. Spyro diventa un drago vero, forse un drago che può lasciare qualcosa alla next gen su multipiattaforma, perchè stavolta almeno nessuno s'è preso la briga di farlo diventare un'esclusiva.
Trailer di Spyro: l'alba del drago (in inglese senza sottotitoli)
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Gameplay di Spyro: l'alba del drago
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Spyro non è più solo: Cyndar, compagna di viaggio, sarà la sostituta di Sparky, e chi desiderava una libellula al posto di un altro drago si appelli pure al buonsenso della Sierra. Il viaggio in due forse diventa più piacevole, ma forse più confusionario, e come per Crash avremo la possibilità di giocare in cooperativa con qualche compagno. Ma questo nuovo capitolo quanto influisce sulla fama di Spyro? Crash delude, perde il suo marchio, usato in malo modo dopo la vendita dei diritti, dopo la caduta di Jason Rubin, Spyro invece pare riprendersi, vuole riscattare le critiche negative ricevute da quando è caduto sul monolite nero planando con le sue sottili ali: una svolta decisiva. Mancano i compagni di un tempo, Hunter in primis, Sparky al secondo posto, se ne aggiungono di nuovo e il nostro drago cresce. Spyro diventa un drago vero, forse un drago che può lasciare qualcosa alla next gen su multipiattaforma, perchè stavolta almeno nessuno s'è preso la briga di farlo diventare un'esclusiva.
