ciao ragazzi...puo sembrare strano ma vi ha mai chiamato un libro? mi è capitato di andare a qualche fiera dell'usato dove stanno le bancarelle dei libri usati e mentre buttavo un occhio qua e la all'improvviso sento una vocina piccolissima e sottile che mi dice "prendimi"...si trattava del libro IL MAGO DI OZ e fu quello il mio primo libro...
vi ha mai chiamato un libro?
- Autore Discussione gidan_87
- Data d'inizio
a me è successo con il primo libro delle cronache del mondo emerso.un giorno andai da un amico e lo vidi sulla sua scrivania e sentii qualcosa. in seguito andando in libreria mi diressi verso il reparto fantasy e subito mi salto all'occhio il libro non potei fare altro ke comprarlo e ad ora rimane uno dei migliori libri ke abbia letto
Oh sì.......
Avevo un disperato bisogno di leggere, quindi entrai in un arcinoto negozio di Torino centro (è pure francese, ma non voglio fare nomi) e subito mi è saltato all'occhio "La pietra del Cielo" di Jack Whyte...... e di lì in poi è facile capire come è andata a finire.....
E poi finito Jack Whyte....... entro in un altro negozio e vedo un piccolo tomo da 1000 pagine, intitolato "La Saga dei Mallorean" di David Eddings....... è stato amore a prima vista..... e non è stata una svista......
Poi ancora George Martin..... quello non mi è saltato all'occhio, praticamente mi è saltato in mano...... Mentre invece Brooks mi ha fatto un campo di resistenza alla mano pur di non farsi prendere..... Penso sia una cosa piuttosto soggettiva, ma mi sono bastati pochi capitoli di Brooks per farmi sentire puzza di scopiazzatura......... Invece Martin, Eddings e Whyte...... quello è stato veramente amore a prima vista......
Avevo un disperato bisogno di leggere, quindi entrai in un arcinoto negozio di Torino centro (è pure francese, ma non voglio fare nomi) e subito mi è saltato all'occhio "La pietra del Cielo" di Jack Whyte...... e di lì in poi è facile capire come è andata a finire.....
E poi finito Jack Whyte....... entro in un altro negozio e vedo un piccolo tomo da 1000 pagine, intitolato "La Saga dei Mallorean" di David Eddings....... è stato amore a prima vista..... e non è stata una svista......
Poi ancora George Martin..... quello non mi è saltato all'occhio, praticamente mi è saltato in mano...... Mentre invece Brooks mi ha fatto un campo di resistenza alla mano pur di non farsi prendere..... Penso sia una cosa piuttosto soggettiva, ma mi sono bastati pochi capitoli di Brooks per farmi sentire puzza di scopiazzatura......... Invece Martin, Eddings e Whyte...... quello è stato veramente amore a prima vista......
partendo dal presupposto che non sento bene... il libro, penso, che non mi abbia mai chiamato!!gidan_87 ha detto:
! di norma sono attratta dalle immagini... e quando vedo un colore che mi colpisce particolarmente rispetto ad altri... pppaaaauunnn... arrivo subito davanti ad esso...! invece ad un mia amica è successa una cosa del genere... si lamentava del fatto che non trovava niente d'interessante, e appena l'ha detto.. una signora è caduta, e le è volato la borsa ed il libro che aveva fra le mani( a parte le risate della caduta).. la mia amica ha preso il libro e................................vissero per sempre felici e contenti.cucciolotta ha detto:
Io avevo 13 anni e avevo appena finito di leggere l'Utopia di Thomas More e nell'andarlo a mettere al posto suo nella libreria di casa vidi due ripiani più in basso un tale Friedrich Nietzsche col suo "Così Parlò Zarathustra": attirato dal titolo lo presi e iniziai a leggerlo. Purtroppo mi resi conto di come a 13 anni non potevo capirci un bel niente e lo misi da parte con l'intenzione di leggerlo dopo un po' di tempo: l'estate appena passata, all'età di 16 anni, ho ripreso quel libro ed ecco fatto. Non m'ha chiamato, ma mi è caduto sotto gli occhi più di quanto non avessero fatto gli altri libri che decisi di leggere in quei tre anni di ponte, vedi Seneca e Flaubert.
La Spia di Shandar.
Vidi la copertina e mi colpì in maniera incredbile, rimasi un po' indecisa se prenderlo o meno, ma alla fine mi ha ispirata talmente tanto che l'ho preso.
Sostanzialmente è il motivo per cui non comprerò mai più un libro per via della copertina che mi chiama in maniera irrefrenabile: son stati i soldi peggio spesi in un libro di tutta la mia vita.
Vidi la copertina e mi colpì in maniera incredbile, rimasi un po' indecisa se prenderlo o meno, ma alla fine mi ha ispirata talmente tanto che l'ho preso.
Sostanzialmente è il motivo per cui non comprerò mai più un libro per via della copertina che mi chiama in maniera irrefrenabile: son stati i soldi peggio spesi in un libro di tutta la mia vita.
Mi è successa la stessa cosa per la Spada di Shannara. I soldi peggio spesi della mia vita.Katerina ha detto:
E stavo per ricascarci con l'ultimo libro di Brooks, per fortuna ho visto in tempo il nome dell'autore.
L'ultimo libro che mi ha colpito, senza sapere un tubo nè dell'autore nè della trama è stato Nihal della Terra del Vento. Ed è stata una scelta azzeccatissima
Eccomi tornata dopo un luuungo periodo in cui il mio computer ha detto addio al mondo!
Sono due i libri che mi hanno 'chiamata'. Il primo, L'Ombra del Vento (Carlos Ruiz Zafon), l'ho trovato direttamente in libreria, in primo piano su uno scaffale in fondo a destra. Ad attirarmi sono stati principalmente il titolo (l'ombra del vento cos'è? ha per caso un'ombra il vento? in tal caso quale sarebbe, i ricordi che porta via? le emozioni e le sensazioni...?...è stata questa la prima cosa che ho pensato) e l'impaginazione (la tonalità di grigio e celeste mi ha colpita). Più che chiamarmi questo libro ha destato interesse fin dal principio, e la prima impressione è stata confermata in seguito alla lettura: se la storia non è sublime (ne esistono di migliori) lo stile lo è.
L'altro libro, Le Vie dei Canti (Bruce Chatwin), invece mi ha chiamata urlando. La prima volta l'ho visto in mano ad un ragazzo che lo stava leggendo (mi aveva colpito il titolo). La seconda volta l'ho trovato in metro (sembra la scena di un film!) abbandonato sul sedile accanto a me. La terza ed ultima volta l'ho trovato in libreria, quasi per caso, mentre cercavo altri titoli. Dopo averlo visto per la terza volta ho detto "ormai lo devo comprare!" e così ho fatto, anche se ancora non l'ho letto...
Sono due i libri che mi hanno 'chiamata'. Il primo, L'Ombra del Vento (Carlos Ruiz Zafon), l'ho trovato direttamente in libreria, in primo piano su uno scaffale in fondo a destra. Ad attirarmi sono stati principalmente il titolo (l'ombra del vento cos'è? ha per caso un'ombra il vento? in tal caso quale sarebbe, i ricordi che porta via? le emozioni e le sensazioni...?...è stata questa la prima cosa che ho pensato) e l'impaginazione (la tonalità di grigio e celeste mi ha colpita). Più che chiamarmi questo libro ha destato interesse fin dal principio, e la prima impressione è stata confermata in seguito alla lettura: se la storia non è sublime (ne esistono di migliori) lo stile lo è.
L'altro libro, Le Vie dei Canti (Bruce Chatwin), invece mi ha chiamata urlando. La prima volta l'ho visto in mano ad un ragazzo che lo stava leggendo (mi aveva colpito il titolo). La seconda volta l'ho trovato in metro (sembra la scena di un film!) abbandonato sul sedile accanto a me. La terza ed ultima volta l'ho trovato in libreria, quasi per caso, mentre cercavo altri titoli. Dopo averlo visto per la terza volta ho detto "ormai lo devo comprare!" e così ho fatto, anche se ancora non l'ho letto...