Epyon
Did I ever exist?
Benvenuti alla prima puntata (e forse ultima) dell'Epyon's Talkshow, una serie di puntate dedicate alle più disparate discussioni sul mondo videoludico.
Lo spunto che ha dato vita a questo topic, è un piccolo dibattito che s'è venuto a creare in un topic di questa stessa sezione, tra la divinità dei videogiochi Jeegsephirot e il Profeta Enigma. Ordunque, quasi commosso da quella stessa discussione che è terminata prematuramente (era un OT dopotutto), mi sono fatto carico di questo pesante fardello e proporvi la fatidica questione:
"A vostro avviso, oggigiorno, i videogiochi sono diventati un bene di lusso, alla portata delle sole persone agiate che ad esempio possono permettersi il multipiattaforma, oppure semplicemente sono un passatempo, un hobby come tanti altri e come tali comportano il giusto dispendio di denaro e di tempo per poter essere coltivati?"
Inizio col dire la mia. I videogiochi quando nacquero, furono un prodotto di nicchia. Vendite di console e giochi che superassero i milioni di unità penso fossero cose di esclusiva proprietà della fantasia allora. Col passare del tempo poi, ovviamente le cose sono cambiate, l'informazione, la comunicazione e roba del genere insomma, hanno fatto si che il videogioco potesse essere un bene non esclusivo di pochi "conoscitori", ma accessibile a chiunque fosse in grado di poterseli permettere.
Ed è a tal proposito che prendo in causa il mio esempio, citandovi il mio primo acquisto di consolle. Io connobbi i videogiochi grazie ad un mio amico il quale era in possesso dell SEGA Master System e quando decisi di comprare una console tutta mia, era già in corso il passaggio all'era dei 16 bit e la mia scelta ricadde sul Super Nintendo. Allora lo pagai qualcosa sulle 300.000 £ (che fosse un furto o meno non lo so, dire che ero niubbo in materia di videogiochi all'epoca è farmi un complimento) e i giochi, ogni singola cartuccia, arrivava benissimo alla media delle 139.000 £ ciascuna. Capirete quindi che non era esattamente comprarsi un gelato, e se avevo in regalo 2 cartucce l'anno per me era la manna dal cielo, figurarsi tre poi.
Poi arrivò la generazione dei 32 bit, con la PSX e il Saturn. I prezzi della prima penso li conosciate tutti (o quasi), basta citare ad esempio che un gioco nuovo costava sopra le 100.000 £ ma ancora più "clamoroso" penso sia stato il Saturn, dove a volte ho sentito cifre arrivare superare le 150.000 £.
Chi poi conosce il Neo Geo sa benissimo che ciò era nulla al confronto, considerato che "leggendaria" console fosse, assieme ai prezzi delle relative cartucce.
La generazione dei 128 bit penso sia quella più alla portata di tutti in questo forum e anche lì penso non vi siano dubbi al riguardo, giochi nuovi che costano mediamente 50/60€… le prime PS2 che arrivavano sulle 800.000£ e così via.
Quindi io penso che gira e rigira, il mondo dei videogiochi sia sempre stato una specie di passatempo "lussuoso". Ovvero che se è vero da che mondo è mondo, senza soldi non si cantano messe, allora anche i videogiochi hanno avuto il loro prezzo. Quindi spettava al consumatore essere in grado di permetterselo, come qualsiasi altra cosa di questo mondo, non il contrario, ovvero che dovesse essere il mondo a mettere a disposizione i videogiochi alla massa, a parte ovviamente la loro distribuzione, la quale in verità è sempre stata operata in modo discriminiatorio, basti pensare alle miriadi di giochi coi controcosì che qui in Europa non sono mai arrivati, facendo credere che il top del top fosse roba del calibro di FFVIII (eh si, la frecciatina a FFVIII era d'obbligo ).
Dite la vostra, ovviamente argomentando in maniera chiara e ragionevole.
Lo spunto che ha dato vita a questo topic, è un piccolo dibattito che s'è venuto a creare in un topic di questa stessa sezione, tra la divinità dei videogiochi Jeegsephirot e il Profeta Enigma. Ordunque, quasi commosso da quella stessa discussione che è terminata prematuramente (era un OT dopotutto), mi sono fatto carico di questo pesante fardello e proporvi la fatidica questione:
"A vostro avviso, oggigiorno, i videogiochi sono diventati un bene di lusso, alla portata delle sole persone agiate che ad esempio possono permettersi il multipiattaforma, oppure semplicemente sono un passatempo, un hobby come tanti altri e come tali comportano il giusto dispendio di denaro e di tempo per poter essere coltivati?"
Inizio col dire la mia. I videogiochi quando nacquero, furono un prodotto di nicchia. Vendite di console e giochi che superassero i milioni di unità penso fossero cose di esclusiva proprietà della fantasia allora. Col passare del tempo poi, ovviamente le cose sono cambiate, l'informazione, la comunicazione e roba del genere insomma, hanno fatto si che il videogioco potesse essere un bene non esclusivo di pochi "conoscitori", ma accessibile a chiunque fosse in grado di poterseli permettere.
Ed è a tal proposito che prendo in causa il mio esempio, citandovi il mio primo acquisto di consolle. Io connobbi i videogiochi grazie ad un mio amico il quale era in possesso dell SEGA Master System e quando decisi di comprare una console tutta mia, era già in corso il passaggio all'era dei 16 bit e la mia scelta ricadde sul Super Nintendo. Allora lo pagai qualcosa sulle 300.000 £ (che fosse un furto o meno non lo so, dire che ero niubbo in materia di videogiochi all'epoca è farmi un complimento) e i giochi, ogni singola cartuccia, arrivava benissimo alla media delle 139.000 £ ciascuna. Capirete quindi che non era esattamente comprarsi un gelato, e se avevo in regalo 2 cartucce l'anno per me era la manna dal cielo, figurarsi tre poi.
Poi arrivò la generazione dei 32 bit, con la PSX e il Saturn. I prezzi della prima penso li conosciate tutti (o quasi), basta citare ad esempio che un gioco nuovo costava sopra le 100.000 £ ma ancora più "clamoroso" penso sia stato il Saturn, dove a volte ho sentito cifre arrivare superare le 150.000 £.
Chi poi conosce il Neo Geo sa benissimo che ciò era nulla al confronto, considerato che "leggendaria" console fosse, assieme ai prezzi delle relative cartucce.
La generazione dei 128 bit penso sia quella più alla portata di tutti in questo forum e anche lì penso non vi siano dubbi al riguardo, giochi nuovi che costano mediamente 50/60€… le prime PS2 che arrivavano sulle 800.000£ e così via.
Quindi io penso che gira e rigira, il mondo dei videogiochi sia sempre stato una specie di passatempo "lussuoso". Ovvero che se è vero da che mondo è mondo, senza soldi non si cantano messe, allora anche i videogiochi hanno avuto il loro prezzo. Quindi spettava al consumatore essere in grado di permetterselo, come qualsiasi altra cosa di questo mondo, non il contrario, ovvero che dovesse essere il mondo a mettere a disposizione i videogiochi alla massa, a parte ovviamente la loro distribuzione, la quale in verità è sempre stata operata in modo discriminiatorio, basti pensare alle miriadi di giochi coi controcosì che qui in Europa non sono mai arrivati, facendo credere che il top del top fosse roba del calibro di FFVIII (eh si, la frecciatina a FFVIII era d'obbligo ).
Dite la vostra, ovviamente argomentando in maniera chiara e ragionevole.