Divina commedia

kairi91

metallizzeremo tutti
27 Giugno 2007
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su questo ti do ragione...le letteratura straniera ha dato da offrire e a me piace molto ^^ io più che altro direi di parlare allora di quella italiana..sarebbe più giusto
 

PAYA2

sorella di Daga93
21 Agosto 2006
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kairi91 ha detto:
su questo ti do ragione...le letteratura straniera ha dato da offrire e a me piace molto ^^ io più che altro direi di parlare allora di quella italiana..sarebbe più giusto
Bè se parliamo di quella italiana allora direi che possa considerarsi una delle opere letterarie più grandi e forse anche la più grande poichè come ho già detto nel suo formato penso proprio che sia unica! Io comunque, pur non essendo una gran lettrice (preferisco la matematica, che ci volete fare sono così), prediligo altre opere, tra cui l'orlando furioso, il decamerone, ecc...
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Ho votato no...preferisco le opere omeriche, in particolare l'Iliade..
Se poi facciamo rientrare nella definizione "opere letterarie" anche la saggistica varia..allora ci sarebbero svariati libri che, sempre a mio parere, le sono superiori..tipo la "Seconda Guerra Mondiale" di Churchill o altre opere di filosofi quali Kant, Hegel...
Nulla di tutto ciò toglie che la Divina Commedia sia un'opera assolutamente stupenda, comunque.
 
21 Marzo 2007
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Teocida ha detto:
Ho votato no...preferisco le opere omeriche, in particolare l'Iliade..
Se poi facciamo rientrare nella definizione "opere letterarie" anche la saggistica varia..allora ci sarebbero svariati libri che, sempre a mio parere, le sono superiori..tipo la "Seconda Guerra Mondiale" di Churchill o altre opere di filosofi quali Kant, Hegel...
Nulla di tutto ciò toglie che la Divina Commedia sia un'opera assolutamente stupenda, comunque.
ma che li hai letti questi libri????? miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitico! un filosofo nel forum!

io ho votato no perchè non mi è piaciuta tanto...per me Dante parla troppo complicato...al liceo preferivo le traduzioni dal latino dell'iliade....o era un altro libro...boh!!!

lol
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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fzxp ha detto:
Certo
la divina commedia è per antonomasia(si scrive così?)l'opera italiana più famosa all'estero vorrei sapere il perkè dei 2 no

perchè c'è scritto di tutti i tempi e non solo italiana (e anche li avrei da ridire... dove lasciamo il decameron di boccaccio, la gerusalemme liberata di tasso, l'orlando furioso di ariosto, l'infinito e altre opere di leopardi, i sepolcri di foscolo, i promessi sposi di manzoni ecc.ecc.). è sicuramente capolavoro ma ci sono altrattante opere belle.

non esiste un opera assoluta.
 

Folken89

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26 Giugno 2007
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per me no, si ha una sua grande facciata, ma bisogna constatare che solo lo stile lo eleva, contenusticamente non ha niente di così rilevante, dante si è limitato di fare un poema sulla conoscenza e come tale bisogna vederlo dal lato dello stile...i contenuti sono semplicemente "copiati", grande poeta, grande in tutto, ma non è il + grande libro mai scritto, è una grandissima opera, ma c'è di meglio.
Per esempio Iliade e Odissea eneide e molti altri capolavori, Dante non ha scritto nulla d'originale, rispetto ai grandi capolavori del passato e del futuro, era un uomo del suo tempo, un uomo dogmatico o meglio legato alla cultura del suo tempo, dunque non si occupava dell'uomo a 360 gradi, come per esempio tasso and co, oppure i romanzieri del ottocento e novecento, è la è grande opera DEL SUO tempo non di tutti tempi.
 

Folken89

Member
26 Giugno 2007
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Leonhart Laguna ha detto:
Bhe... la domanda era proprio quella quindi il motivo non era manco da specificare :D. Per il discorso successivo hai perfettamente ragione ma, almeno personalmente nn credo di aver dimenticato gli stranieri... ammetto che di Baudelaire ho letto solo una poesia dei Fleurs du mal (che non ricordo nemmeno, scusate... penso che dopo sta cosa mi verrà voglia di riconsiderarlo, vedo che piace a molti ma non so: i temi trattati proprio non fanno per me) ma anche pensado agli stessi Shakespeare, Omero (che esista o no), Virgilio e Wilde non sono riuscito a pensare qualcosa di meglio. Ma questo dipende da ciò che è stato letto dei vari autori e anche dai gusti (che, volenti o nolenti, influiscono sempre su una scelta del genere)...
doppio post scusate.
Dante ha copiato molto, bisogna glorificarli lo stile, il resto è stato un cute and paste da molte altre opere visto che la sua opera doveva essere una sottospecie di enorme poema dedicato al sapere del suo tempo, i riferimenti e tutto bisogna guardarli per quel che sono riferimenti, solo la lingua è farina del suo sacco e qualche invettiva.
Shakespeare è un grandissimo poeta e grandissimo dramaturgo, è grandioso la sua poesia e la sua ricerca del carattere umano basti pensare a quanto moderno sia l'Amleto o quanto siano coevi a noi i suoi problemi. Shakespeare è al di sopra di Dante per il semplice motivo perchè può avere diverse interpretazioni in base alle diverse epoche in cui si trova, mentre dante bisogna leggerla con la mente di un uomo medioevale del 1200/1300 quando la conoscenza non andava al di là di certi limiti.
Dante è un grandissimo poeta ma bisogna darci un'interpretazione prettamente legata alla realtà oggettiva in cui si trovava, mentre l'amleto con il soliloqui To be or not Be da da riflettere ancora oggi, basti pensare che i problemi enumerati dal principe danese sono attuali e condivisibili da tutto credenti o non. Dante però ha dato grande ispirazione all'estero senza Dante non ci sarebbe la letteratura straniera, questo è un punto a favore di Dante, ma il poeta fiorentino è piuttosto limitato^_^
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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Folken89 ha detto:
doppio post scusate.
Dante ha copiato molto, bisogna glorificarli lo stile, il resto è stato un cute and paste da molte altre opere visto che la sua opera doveva essere una sottospecie di enorme poema dedicato al sapere del suo tempo, i riferimenti e tutto bisogna guardarli per quel che sono riferimenti, solo la lingua è farina del suo sacco e qualche invettiva.
Shakespeare è un grandissimo poeta e grandissimo dramaturgo, è grandioso la sua poesia e la sua ricerca del carattere umano basti pensare a quanto moderno sia l'Amleto o quanto siano coevi a noi i suoi problemi. Shakespeare è al di sopra di Dante per il semplice motivo perchè può avere diverse interpretazioni in base alle diverse epoche in cui si trova, mentre dante bisogna leggerla con la mente di un uomo medioevale del 1200/1300 quando la conoscenza non andava al di là di certi limiti.
Dante è un grandissimo poeta ma bisogna darci un'interpretazione prettamente legata alla realtà oggettiva in cui si trovava, mentre l'amleto con il soliloqui To be or not Be da da riflettere ancora oggi, basti pensare che i problemi enumerati dal principe danese sono attuali e condivisibili da tutto credenti o non. Dante però ha dato grande ispirazione all'estero senza Dante non ci sarebbe la letteratura straniera, questo è un punto a favore di Dante, ma il poeta fiorentino è piuttosto limitato^_^

No Folken... non è proprio così... Dante scrisse la commedia sotto altri intenti. Dalla sua esperienza di esule vedeva il mondo come corrotto e oscuro. lui voleva il ritorno di un imperatore ma questo se ne sbatteva altamente. la chiesa invece di perseguire il fine della salvezza delle anime pensava solo alla potenza terrena. scrivendo la commedia dante ritiene di essere stato investito da Dio della missione di indicare all'umanità la via della salvezza. per questo, obbedendo alla volontà divina deve compiere il viaggio nei tre regni dell'oltretomba (inferno, purgatorio e paradiso). esplorare e sondare tutto il male che si concentra nell'inferno, trovare la via dell'espiazione e della purificazione nel purgatorio, ascendere di cielo in cielo sino alla visione diretta di Dio. Tutto quanto apprenderà in questo viaggio miracoloso, tornato sulla terra dovrà ripeterlo agli uomini mediante il suo poema così che gli uomini possano vedere la "diritta via". quindi non era stata stilata come somma del sapere fino ad allora. se fosse così non avrebbe senso. inoltre tu insisti nella sua non innavatività. e invece anche qui ti sbagli ;) lui la chiama commedia, nonostante le commedie fino ad allora fossero opere leggere e frivole (e la commedia non mi sembra tale), l'appellativo divina gli verrà dato più avanti. poi, lui usa vari generei. usa la commedia, lepica, il dramma, ecc.ecc. (in un contetso che vuole tutti i generi letterari ben distinti lui li fonde in un'opera sola) inoltre utilizza anche stili diversi. uno basso per l'inferno, uno alto per il purgatorio, e uno sublime per il paradiso. e anche lo stile prima doveva essere unico... e dante invece lo cambia. poi... innovazione più grande. Dante disdegna il latino e predilige il volgare di firenze (se l'opera doveva essere letta dagli uomini per ridimersi, doveva esere scritta in una lingua del volgo, del popolo).
 

Folken89

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26 Giugno 2007
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Knukle ha detto:
No Folken... non è proprio così... Dante scrisse la commedia sotto altri intenti. Dalla sua esperienza di esule vedeva il mondo come corrotto e oscuro. lui voleva il ritorno di un imperatore ma questo se ne sbatteva altamente. la chiesa invece di perseguire il fine della salvezza delle anime pensava solo alla potenza terrena. scrivendo la commedia dante ritiene di essere stato investito da Dio della missione di indicare all'umanità la via della salvezza. per questo, obbedendo alla volontà divina deve compiere il viaggio nei tre regni dell'oltretomba (inferno, purgatorio e paradiso). esplorare e sondare tutto il male che si concentra nell'inferno, trovare la via dell'espiazione e della purificazione nel purgatorio, ascendere di cielo in cielo sino alla visione diretta di Dio. Tutto quanto apprendera in questo viaggio miracoloso, tornato sulla terra dovrà ripeterlo agli uomini mediante il suo poema così che gli uomini possa vedere la "diritta via". quindi non era stata stilata come somma del sapere fino ad allora. se fosse così non avrebbe senso. inoltre tu insisti nella sua non innavatività. e invece anche qui ti sbagli ;) lui la chiama commedia, nonostante le commedie fino ad allora fossero opere leggere e frivole (e la commedia non mi sembra tale), l'appellativo divina gli verrà dato più avanti. poi, lui usa vari generei. usa la commedia, lepica, il dramma, ecc.ecc. (in un contetso che vuole tutti i generi letterari ben distinti lui li fonde in un'opera sola) inoltre utilizza anche stili diversi. uno basso per l'inferno, uno alto per il purgatorio, e uno sublime per il paradiso. e anche lo stile prima doveva essere unico... e dante invece lo cambia. poi... innovazione più grande. Dante disdegna il latino e predilige il volgare di firenze (se l'opera doveva essere letta dagli uomini per ridimersi, doveva esere scritta in una lingua del volgo, del popolo).
L'intento primario era quello di fare una raccolta del sapere dell'epoca se noti la divina commedia è colma di riferimenti che vanno dall'antichità miti compresi e bibbia, fino al medioevo, non era un'ignorante dante.
De vulgari eloquentia dice l'opposto, il latino era una lingua superiore al volgare ma non era nata per volontà di Dio, dante la definisce artificiale.
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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Folken89 ha detto:
L'intento primario era quello di fare una raccolta del sapere dell'epoca se noti la divina commedia è colma di riferimenti che vanno dall'antichità miti compresi e bibbia, fino al medioevo, non era un'ignorante dante.
De vulgari eloquentia dice l'opposto, il latino era una lingua superiore al volgare ma non era nata per volontà di Dio, dante la definisce artificiale.

no. l'intento primario è proprio quello di redimere gli uomini. Dante crea questa volontà durante l'esilio. la divina commedia non è una summa del sapere. non lo è proprio e non ne ha le caratteristiche. spesso si lascia andare perchè immetere il suo sapere è un atto di dimostrazione della sua erudizione (molti poeti lo facevano... era naturale farlo). in ogni caso Dante stesso nel poema ammette di essere, diciamo, sborone XD.

Da Wikipedia:
Tematiche e contenuti
* Personale universale (redenzione dell'umanità)
* Autobiografico: redenzione dell'anima del poeta dopo il periodo di traviamento (selva oscura)
* Redenzione politica: l'umanità con la guida della ragione (Virgilio) e dell'impero raggiunge la felicità naturale (Paradiso terrestre = giustizia e pace)
* Redenzione religiosa: la guida della fede (Beatrice), porta alla felicità soprannaturale (Paradiso)
 

Leonhart Laguna

7th KnightOfTheRound
12 Ottobre 2007
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Knukle ha detto:
in ogni caso Dante stesso nel poema ammette di essere, diciamo, sborone XD
Sborone è dir poco... si mette in compagnia di Omero, Virgilio, Lucano, Ovidio e Orazio (credo siano questi e che nn manhi nessuno...)

Folken89 ha detto:
Shakespeare è al di sopra di Dante per il semplice motivo perchè può avere diverse interpretazioni in base alle diverse epoche in cui si trova, mentre dante bisogna leggerla con la mente di un uomo medioevale del 1200/1300 quando la conoscenza non andava al di là di certi limiti.

Mi dispiace ma, se hai argomentato bene tutto (poi si può essere o no d'accordo) penso che parlare di Divina Commedia come cut&paste da Bibbia, poemi epici (Eneide soprattutto) e preghiere sia quantomeno riduttivo ma credo che l'hai detto per mettere molto in risalto la frase senza pensarlo veramente (cioè senza pensare che la Divina Commedia sia veramente solo c&p). Per quanto riguarda il quote qui sbagli: cosa ci può essere di più assoluto dei temi che tratta (che, come ho detto in un post precedente, sono TUTTI i temi umani)? Secondo me l'interpretazione da dare alle parole di Dante resta la stessa nel tempo e ancora oggi molte cose non si sono capite. Oppure volevi dire che COME espone i temi è 2-3centesco? Anche se volevi dire questo direi che si può controbattere: Alcune frasi non vennero capire nè allora nè oggi (celebre è "Un punto solo mi fu maggior letargo che venticinque secoli all'attesa che fè Nettuno ammirar l'ombra d'Argo", forse non l'ho scritta perfettamente ma mi pare di ricordarla proprio così), poi lo stile è uno stile tutto suo: non credo che lo si possa inscatolare nel 2-3centesco: Pur subendo influenze saranno molti di più quelli che le subiranno da lui. Credo di essere stato un po' confuso nel dire quesato, se è così ditelo. Infine, se è vero che lui inserisce nozioni di qualsiasi genere è pur vero che non lo fa certo al solo scopo di fare una Summa della conoscenza: faccio un esempio: Pur, I, 13-18 "Dolce color d'oriental zaffiro [...] alli occhi miei ricominciò diletto, tosto ch'i usci fuor dell'aura morta che m'avea contristati li occhi e il petto". Qui ci sono almeno due segni dell'erudizione di Dante: la petrologia (medievale) e la medicina: petrologia perchè parla di colore dello zaffiro rivolgendosi al cielo. Nel medioevo ogni pietra aveva un significato particolare e lo zaffiro significava: purificazione. (a dire il vero qui c'è anche un punto a tuo favore che dici che la DC va vista con gli occhi di un medievale). poi parla degli occhi: i suoi occhi vengono purificati dal colore del cielo (appunto zaffiro) perchè è ormai uscito dall'Inferno. Perchè gli occhi? la vista, è risaputo, è il più importante dei sensi umani (punto a me: questa è una cosa riconosciuta anche oggi). Scusate se nn finisco il post con decenza ma sto scappando, se è riprendo il discorso dopo, cmq ilo sensso vuol'eser quello. Se poi l'ho esposto male (probabile) ditelo.
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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giovannali3103 ha detto:
ma che li hai letti questi libri?????

A dir la verità...della seconda guerra mondiale di Churchill ho letto solo i primi due tomi (anche perchè gli altri mio nonno non li aveva)...comunque sia è un'opera veramente fantastica che vorrei leggere tutta, quando troverò i restanti quattro volumi..
Di Hegel e Kant non ho letto tutto...ma alcune cose si, di Hegel solo la fenomenologia e alcuni di Kant (non ti sto a far l'elenco, sono molti...).
 

Mobius

Ulisse
13 Maggio 2007
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Inutile dire che, come nella massima parte dei casi, la domanda posta per il sondaggio è da cambiare.

"La Divina Commedia è la più grandee opera letteraria di tutti i tempi?"

A parte l'errore grammaticale, quando finiremo di argomentare le cose solo in base al fatto che sono le migliori in circolazione o no? E' successo con Squall, è successo con tante altre cose. Ci credo che poi iniziano i Flame! Io avrei scritto:

"La Divina Commedia è davvero una pietra miliare della Letteratura Mondiale?"

"Pietra miliare" la pone su un piano elevato senza dire, senza mezzi termini, che si tratta dell'opera massima della Letteratura Mondiale. Eviteremo post del tipo "Italiana, sì. Mondiale, no" che non dicono niente di speciale.

Tornando all'argomento principale(anche se ciò che ho detto non è OT)dico che la Divina Commedia di Dante è un'opera incredibile. Ha influenzato molti scrittori stranieri. Chi prova a leggerla è affascinato dal linguaggio di Dante, che si serve di metafore e latinismi con abilità stupefacente. L'opera è enorme, e rispetta la metrica alla perfezione(trucchetti permettendo, anche se non tolgono niente all'abilità del poeta). Una delle cose più importanti è senz'altro l'abilità di Dante nel trattare fatti e misfatti suoi e degli altri. Non mi trovo d'accordo con chi dice che Dante ha copiato. La religione avrà messo le basi, ma tutto il resto è fondato sull'immaginazione dell'autore.

Proprio in questi giorni ho letto i passi del Paradiso nei quali Dante chiedeva a Piccarda Donati(che si trovava nel Primo Cielo)se lei fosse gelosa di chi stava su un piano più vicino a Dio, o di come Costanza di Altavilla, essendo un'anima beata, non abbia esaltato ciò che lei è stato nella vita sulla Terra. Sono cose molto profonde, cose che lasciano meravigliati.

Una cosa è certa, frasi come quelle di Dante non sono comuni.