Varie Hi-Tech - una mia breve composizione

MrPsykarl88

Paranoid android
Hi-Tech

Giaceva immobile al buio con le braccia incrociate, come in una bara.
Non aveva mai conosciuto altra posizione, ne' aveva ben chiaro da dove gli si dipartissero gli arti; in che punti specifici del corpo gli si connettessero quei cavi sottopelle che, fusi a livello delle fibre muscolari, gli permettevano di esistere all'unica maniera che potesse concepire.
A vederlo da fuori, non si capiva se somigliasse più a una bambola annegata in un mare di spilli, che non a uno scintillante gomitolo di fili intrecciati dotato di fattezze umane. Non che fosse molto diverso dai suoi simili; unica cosa che si potesse vedere dal momento della propria nascita era, ed era sempre stato, un pannello ottico.
Immobile, enorme; uno per ciascuno degli individui immobili e altrettanto immersi nell'oscurità che giacevano in quel posto a braccia incrociate.
Precludeva la vista a ogni cosa, forse era anche meglio così.
Non esisteva una cosa come il tempo, in quel posto, la vita poteva essere allungata e accorciata a proprio piacimento.
Che significato riveste più il tempo senza la minaccia della morte?
Quando l'eternità è a portata di bottone e nulla fa' intendere che ci siano le condizioni per fuggirla e temerla?
Tempo, spazio, morte, vita, buio, luce: tutto così in equilibrio nel suo essere ugualmente privo di significato.
Si veniva generati con la massima efficienza e minima probabilità d'errore, in maniera automatica e casuale.
Dal nulla si veniva rigurgitati grazie alle cure materne della tecnologia, e al nulla si poteva star certi che nessuno sarebbe più voluto tornare: era così bello starsene indefinitamente in contemplazione dei pixel, in fusione diadica con essi senza il più sfuocato spettro di un possibile amante.
Dove finiva l'uomo e dove iniziava la macchina?
Fumisterie per intellettuali di altri tempi. Non c'erano più domande sulla lista delle cose di cui occuparsi; ora, e da ora per sempre, una serie incorruttibile di risposte era stata organizzata in un tripudio di chip e di cavi; fulcro di ogni ragione di vita.
La differenza sostanziale tra il nuovo mondo e quello antico era da ricercarsi nel magico mondo della probabilità; un tempo tiranno di ogni livello dell'esistenza, aveva ora ceduto il passo al noioso mondo delle certezze.
Certezze - Il software inalterabile cui soggiacevano i pannelli ottici. Per qualche oscura ragione, l'insaziabile mente dell'uomo si ostinava a stordirsi con sogni e aspettative nonostante gli arrecassero più dolore che altro; fino al momento in cui non si rese conto dell'immenso potere della tecnologia.
Ciò che un tempo si chiamava Uomo era inconsapevole del modo in cui le probabilità venivano distrutte secondo dopo secondo dalle certezze. In fin dei conti, saperlo sarebbe forse stato d'aiuto nel tradurre un desiderio in realtà?
L'atto stesso di sapere, siamo onesti, andava contro ogni possibilità di essere felici e soddisfatti. Fenomeno interessante che spingeva le menti più acute a interrogarsi sull'esistenza di un Dio, o perlomeno di un Dio che avesse dotato di organi di senso congruenti ai suoi dogmi.
Fu così che ogni tipo sapere, figlio delle differenze e degli opposti, fu risucchiato nella solida e perpetua percezione di un unico monitor immobile. Era il nuovo Dio, persino più efficace di quello vecchio nell'esaudire le preghiere di chi si rivolgeva a lui. Se far credere che ciò fosse in suo potere, tramite interposta persona, era infatti la specialità di quello vecchio; la specialità di quello nuovo era molto semplicemente farlo all'istante.
Non da ultimo perchè ora, Sua Altezza, veniva a coincidere in tutto e per tutto con ciò che un tempo si chiamava Uomo.
A sua immagine e somiglianza: mai era stato così vero.
E chi mai potrebbe aspirare a morire sapendo di essere Dio?
 

Ayrin

Stormborn
Lol Il Monitor Immobile :D
Il Dio del futuro...
Molto carino e lungimirante questo pezzo :)
Chi sa che l'uomo non finisca davvero per ridursi così...
 

MrPsykarl88

Paranoid android
Lol Il Monitor Immobile :D
Il Dio del futuro...
Molto carino e lungimirante questo pezzo :)
Chi sa che l'uomo non finisca davvero per ridursi così...

Ti ringrazio ^^
Preciso subito a tutti che ho deciso di chiamare questo mio pezzo "composizione" per distinguerlo dagli altri che ho scritto che sono dei racconti. Infatti questo, come avrete capito, non è un racconto vero e proprio :D
E' più una suggestione visiva su cui si dirama un insieme di riflessioni.
Lo spunto iniziale in realtà mi è venuto così. Mi ero semplicemente chiesto come mi rappresentassi visivamente le regioni più estreme del futuro; e la prima parte di questo pezzo, quella più descrittiva, è in effetti il modo in cui la mia immaginazione ha risposto a quella domanda :D
In ogni caso tutto era così fermo e immobile che non ci sarebbero potuti essere i presupposti per una trama, breve o lunga che fosse; e così il resto del pezzo è diventato un insieme di riflessioni ^^
 
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