Varie Storie brevi

daffodill

Aurora Execution!
Sto aprendo miriadi di topic in questa sezione, ma capitemi, devo sfogare la mia fantasia ^^

In questo topic posterò qualche fan fiction breve (cioè non più lunga di 5 capitoli) dalle ispirazioni del momento. Quindi saranno di generi diversi, ispirate a vari personaggi di vari capitoli o crossover.

La prima storia devo dedicarla alla mia musa ispiratrice: BahamutdiFF8__Girl
Non so come intitolarla, quindi datemi delle idee voi se ne avete. Per ora si intola:

Racconto n°1
Ispirazione FFVII e FFVIII

- Capitolo 1° - Squall
Quell'uomo mi guardò avvicinando il suo volto al mio. Era un ometto piccolo dai contorni indefiniti.... mi sembrava avesse le antenne o era la mia immaginazione. Comunque stavo steso per terra, sul pavimento di una stanza... o era l'ascensore... mi chiese se mi ero fatto. Io lo guardai sperando si togliesse dai piedi, lui mi rassicurò dicendo che avrebbe chiamato un medico. Non mi sentii rassicurato. Gli dissi di levarsi dai piedi e lui mi rispose che non poteva, che io avevo bloccato l'ascensore. Io non me lo ricordavo, ma ne approfittai per dormire un po', ero a pezzi.

Mi svegliai nel mio letto. Doveva esserlo per forza perché c'erano ancora le lenzuola verde vomito che mi aveva portato Quistis qualche settimana fa. Dopo non era più venuta e io non avevo voglia di cambiarle.
E il resto dell'appartamento... era tutto uno schifo. I muri umidi e scoloriti, la poltrona piena di roba da lavare... Quistis non lo aveva lasciato così, si arrabbierà molto quando le vedrà, se tornerà. Il nostro ultimo incontro non era stato molto carino. Non che avesse così importanza.
Oddio, detesto la gente che mi disturba quando sto pensando. Pensare è un'attività complessa e c'è sempre qualcuno che bussa alla mia porta quando mi sveglio o quando penso e di solito è per rompere.
"Sono Il tuo vicino. Ti ricordi? Siamo rimasti chiusi in ascensore insieme ieri sera, tu stavi male."
Ieri sera? Che ore sono adesso... che giorno è oggi?
"La ragazza del secondo piano fa l'infermiera, ti ha visitato lei ricordi?"
No, non mi ricordo e non mi interessa.
"Volevo sapere se ti eri ripreso."
"Si."
"Ah bene."
Che vuole questo tizio? Perché non se ne va? Chiudo la porta, così andrà via per forza.
Ascolto i passi che si allontanano sul pianerottolo, poi posso finalmente tornare a ciò che stavo facendo prima... cos'era? Ah già, stavo pensando.
Non mi ricordo più a cosa pensavo, l'ascensore...giusto, devo scoprire che giorno è oggi. La data sul calendario è segnata in rosso, c'è una nota che dice "Non dimenticartelo Squall."
L'ho scritta io, quella è la mia scrittura...cos'è che non dovevo dimenticarmi? Forse ho lasciato qualche altro indizio in giro per la casa... forse in bagno... oltretutto puzzo, mi serve una pillola.
Sul foglietto illustrativo ho scritto qualcos'altro. Devo smetterla di essere così misterioso con me stesso.
"Rinoa è morta."

...

...

Il primo anniversario della morte di Rinoa. Ora me lo ricordo. Mi viene da piangere porca miseria. Dove sono i miei vestiti?
La maglietta nera, i pantaloni neri, le solite scarpe. Voglio essere elegante per Rinoa, con la giacca sarà meglio. Una qualsiasi, tanto sono tutte nere. Il nero è il mio colore preferito.

Il sole mi da fastidio, era da tanto che non uscivo di giorno. Al mattino l'aria è più profumata, non voglio dimenticarmi di questa sensazione. Opprimente e asfissiante, non voglio dimenticarla. Prendo un'altra pillola mentre vado. Solo un'altra, anche se dovrei aspettare almeno sei ore, non so quanto tempo è passato, di certo non sei ore, ma non importa, non voglio piangere. Voglio sentire questa cosa spappolarmi il cervello e godermelo fino alla fine. Rinoa.
Rinoa.

"Squall!"
Eccolo li, il padre di Rinoa. Non sarà felice di vedermi. Viene verso di me con aria minacciosa agitando quel fottuto braccio. Non lo sopporto. Se fa un altro passo verso di me, gli do un pugno.
La sua faccia disgustosa di fronte la mia, mi fa venire il nervoso, continua ad urlarmi bestemmie e mi sputa anche in faccia, non credo che questo l'abbia fatto di proposito.
Il mio pugno lo fa sobbalzare. Lui è vecchio, io no. Si arrabbia di più, per me possiamo anche continuare. Continua ad insultarmi e ad urlare ed io continuo a picchiare più forte.

"Non ti pago più la cauzione. Lo sai quanto ti costerà questo?"
Quistis rompe sempre le palle. Non mi piace Galbadia, finisco sempre per ritrovarmi in ospedale o in prigione...
"Mi sono difeso."
"Ha si? Lui ti ha colpito per primo?"
"Mi ha provocato."
"Smettila di fare il bambino. Va da Seifer a fare a pugni. Sono sicura che lo faresti felice."
Forse dovrei trasferirmi in un posto tranquillo, in campagna. Laguna potrebbe ospitarmi, ma non voglio chiederglielo.
"Voglio tornare al garden."
"Bene. Smettila di fare stronzate. Squall, hai 19 anni e stai buttando la tua vita nel water."
Un'altra lezione di vita della professoressa Quistis, faccio finta di ascoltare, ma preferisco pensare a qualcos'altro. Chissà se Laguna mi darebbe dei soldi per comprare una macchina. In fondo me lo deve dopo avermi abbandonato... dovrei proprio andare da lui. Come si arriva a Whinil senza un mezzo di trasporto? Chissà se mi bastano i soldi per il treno.
"Squall, hai capito?"
"Si."
"Ah... prendi ancora le medicine che ti ha dato la dottoressa?"
"Si."
Ho fatto un po' di casino con le dosi e con le quantità, ma questo non lo dico, meglio di no.
"Perchè sai. Mi hanno detto che qualche notte fa dormivi in ascensore strafatto."
"Cosa dovrei fare?"
" ... Squall ..."
Mi hanno tolto tutto quello che avevo e in cambio mi hanno dato delle pillole bianche. Mi fanno sentire tranquillo, mi fanno sentire che va tutto bene, ne vorrei una adesso.
" Tinei, un'altra confezione. Promettimi che le prenderai in maniera regolare. Che rispetterei i pasti e che dormirai almeno sette ore, come ha detto la dottoressa."
"Si."
Dammi le pillole.
"Devi dire "lo prometto."
" .... Lo prometto."
Ora dammele. Appena Quistis si allontana ne prendo una. Non ho ancora finito le mie, ma lo ho scordate a casa. Devo cambiare il foglietto prima di scordarmene o non ricorderò che Rinoa è morta. Voglio andare di nuovo a trovarla il prossimo anno. Ho dimenticato la strada di casa. Vagherò un po' cercando di ricordarmela.
In stazione mi danno un foglio con gli orari dei treni, i cambi e il costo.
Farò i bagagli in fretta per partire. Devo avvisare Laguna, ma prima mi servono le pillole. Queste non basteranno.
la ragazza del negozio di farmaci mi dice di non conoscerle, mi guarda male. Mi chiede di andarmene o dovrà chiamare di nuovo la polizia. Mi allontano.
Le prenderò al garden di Galbadia. Forse li ci sono. Quistis non lo saprà prima di un paio di settimane e allora sarò già a Whinil.
Sarà facile entrare di notte, mi basterà mostrare il mio tesserino Seed. Apre un sacco di porte. Poi devo solo convincere l'infermiere. La dottoressa mi aveva detto che altri seed seguono questa cura sperimentale. Dovrò solo convincere l'infermiere.

--- Continua
 
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