Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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www.myspace.com
Non credo che Dylan Dog necessiti di troppe presentazioni.
Personaggio creato dalla geniale mente di Tiziano Sclavi, Dylan (fisicamente ispirato all'attore inglese Rupert Everett) è un ex polizziotto londinese che apre un attività da indagatore privato... dell'incubo. Trovatosi una spassosa spalla che è il sosia perfetto di Groucho Marx, e sempre amico dell'ispettore di Scotland Yard Bloch (che ricorda molto da vicino Alfred Hitchcock), indaga su casi di mostri, incubi e serial killer, innamorandosi perdutamente (al massimo per qualche settimana) di ogni bella cliente che gli si presenta sull'uscio di casa.

La vera forza del fumetto non sta tanto nelle scene splatter e nelle tematiche soprannaturali, ma nella bravura di Sclavi di saper entrare nell'inconscio del suo personaggio e del mondo che egli vive. "ogni mostro è sempre stato una vittima" ama dire Dylan Dog, e con lui sembra pensarla il suo creatore, che travalica le barriere linguistiche per mostrare una sensibilità e una bravura senza precedenti. Tra l'altro, Sclavi è un vero appassionato di citazioni e riferimenti a fumetti, film e libri, non sempre legati al genere Horror.

L'ultimo periodo di Dylan Dog vede dietro i testi una flotta di sceneggiatori più o meno capaci e una stuola di grandi disegnatori (primo tra tutti il magistrale Bruno Brindisi), ed ha perso un pò della sua forza originale.

La mia storia preferita in assoluto penso sia il numero 61, terrore dall'infinito. Dove, tra richiami di psicoanalisi Freudiana e rapimenti alieni, si dipana una triste storia di dolore e rimpianti.

Ok...bando alle ciance. Parliamo un pò di questo splendido fumetto.
 

Rockjaw

DonchaMessWithTheRockjaw.
7 Luglio 2008
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Io ho la collezione completa ed ormai la continuo più per inerzia ed abitudine che altro. Dylan&co. non hanno perso il loro carisma di sempre, ma le avventure non hanno più lo stesso fascino di una volta... riesco a trovarne piacevole una ogni tanto, le altre le leggo e le dimentico nell'arco di un paio d'ore. L'ultimo speciale ad esempio, quello delle sirene, non riesco a ricordarne nemmeno il nome: la storia mi aveva così annoiato che dopo le prime 50 pagine sono andato avanti senza nemmeno leggere.
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Io invece ne possiedo solo sporadici numeri, perchè dei tre "cugini" bonelliani più famosi (Tex, Dylan Dog, Diabolik) è quello che mi piace di meno.
Comunque ho notato anche io un calo nelle storie con il tempo (ed è normale, dato che la saga va avanti da decenni), l'ultimo numero da me letto, la collina dei conigli, non mi piacque molto.
Il mio numero preferito invece è il 24, i conigli rosa uccidono (sempre di conigli si tratta =P); lo trovo molto bello come storia. Ho letto anche il seguito dell'album (che uscì parecchi numeri più avanti), ma già la storia fece meno presa su di me.
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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Io invece ne possiedo solo sporadici numeri, perchè dei tre "cugini" bonelliani più famosi (Tex, Dylan Dog, Diabolik) è quello che mi piace di meno.

Ma Diabolik non è della Bonelli. XD

I Conigli rosa uccidono è bellissima, davvero fuori da ogni schema. Sclavi è geniale.

Purtroppo sono d'accordo con Rockjaw, le storie attuali di Dyd sono un pò vuote, complici forse sceneggiatori non proprio all'altezza.
 

pissio

Osservatore di eclissi
22 Luglio 2007
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Villaggio di Jimina
pure io come Ex e Rock possiedo svariati numeri, dopo aver letto il numero 136 intitolato
Lassù qualcuno ci chiama
ho deciso di lasciar perdere Dylan Dog definitivamente, mio fratello non ne compra più ma ogni tanto se ne fa prestare alcuni da un amico che ogni tanto ancora lo prende ma che è sulla buona strada per mollarlo pure lui
certo che quando prendi in mano albi tipo Killer! e leggi poi quelli di adesso ti cadono veramente le braccia
 

Gamesource Staff

Well-Known Member
12 Luglio 2008
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É vero, ultimamente le storie di Dylan Dog sono abbastanza piatte.
Trovo davvero insopportabile la mania che hanno ultimamente di non mettere le pause, c'è praticamente un fumetto per ogni riquadro, eccheccavolo! Mi ricorda una storia di Martyn Mistère (ho solo due o tre numeri) in cui non solo non c'era lo straccio di una pausa, ma neanche un PUNTO! tutti i dialoghi finivano con i punti di sospensione, che tortura!
 

pissio

Osservatore di eclissi
22 Luglio 2007
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Villaggio di Jimina
É vero, ultimamente le storie di Dylan Dog sono abbastanza piatte.
Trovo davvero insopportabile la mania che hanno ultimamente di non mettere le pause, c'è praticamente un fumetto per ogni riquadro, eccheccavolo! Mi ricorda una storia di Martyn Mistère (ho solo due o tre numeri) in cui non solo non c'era lo straccio di una pausa, ma neanche un PUNTO! tutti i dialoghi finivano con i punti di sospensione, che tortura!
anch'io ho un paio di numeri di Martin Mystere ma non ricordo fossero così. D'altro canto è un fumetto che vive molto sulle supposizioni perciò i puntini di sospensione sono d'obbligo (o quasi)
riguardo a Dylan Dog dimenticavo di dire che una cosa che mi era molto indigesta era il continuo mutamento di stile del disegno, ci sono numeri per i quali provo veramente ribrezzo per la parte grafica, nonostante la storia possa essere di alto livello
 

Gamesource Staff

Well-Known Member
12 Luglio 2008
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No, va beh, quel numero era un caso a parte.
Comunque per dialoghi intendo ogni singolo fumetto, anche quando dicevano solo "sì" o "no" o "andiamo".

Sono d'accordo sul fatto che non tutti i disegnatori di Dylan Dog siano eccelsi; ad esempio non mi piace il tratto di Montanari e Grassani, soprattutto quando fanno il sangue, sembra che dalle ferite escano fili :/
 

Knukle

Il dimenticatore
8 Aprile 2006
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anch'io ho un paio di numeri di Martin Mystere ma non ricordo fossero così. D'altro canto è un fumetto che vive molto sulle supposizioni perciò i puntini di sospensione sono d'obbligo (o quasi)
riguardo a Dylan Dog dimenticavo di dire che una cosa che mi era molto indigesta era il continuo mutamento di stile del disegno, ci sono numeri per i quali provo veramente ribrezzo per la parte grafica, nonostante la storia possa essere di alto livello

Essendoci molti disegnatori è una cosa normale. Sono daccordo anch'io che molti illustratori della serie sono fin troppo sopravalutati. Prendiamo Corrado Roi, le sue tavole sono altilenanti e il suo stile poco accattivante. Ma il peggiore è, IMHO, Franco Saudelli, le sue tavole sembrano fatte in fretta e furia.
Naturalmente ci sono anche disegnatori bravissimi come Angelo Stano, Bruno Brindisi e Nicola Mari.
Se poi parliamo di sceneggiatori, trovo davvero di infimo livello le storie scritte da Pasquale Ruju. la storia più brutta in assoluto di Dylan Dog è "Nightmare Tour" numero 231, e l'ha scritta lui. :eek:h:
Tra i pochi che si salvano infilerei di diritto Paola Barbato che, anche se non raggiunge le vette Sclaviane, è molto al di sopra della media.
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Ma Diabolik non è della Bonelli. XD

LOL è vero, che topica!! E dire che ne ho anche svariate decine di numeri :D

E' che sono abituato a classificare ogni fumetto italiano come Bonelli... tutta colpa di Tex... tra un pò anche il sommo Manara lo metto sotto le produzioni Bonelli asd
 

T.G.Cid Orlandu

Hitoshi Matsumoto
12 Febbraio 2006
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Personalmente, "Non credo che Dylan Dog necessiti di troppe presentazioni. ", bla bla bla, eccc... confesso di aver abbandonato questa serie ormai da 2 anni a questa parte: al di la di grandi disegnatori (Brindisi ti ho nel cuore) che nel tempo hanno saputo immortalare come meglio non potevano le storie di Sclavi & company, migliorando e migliorandosi con Dylan, lo stesso non posso dire sulle trame. Dov'è finito il vecchio Splatter dei primi 50-60 numeri? Certo, sono state poi scritte storie molto belle e introspettive, ma sinceramente al giorno d'oggi ogni quanti numeri possiamo assistere ad un vero e proprio capolavoro?
Indi per cui, la mia collezione si fermo con il numero 246 mi pare... dopo aver collezionato tutti i numeri originali, gli almanacchi, gli albi giganti, gli incroci con Martin Mystere (se si scrive cosi :p ) e perfino 1-2 libri game.
Non provo minimamete a sconsigliarlo, anzi: a dir la verità nella mia camera ho in esposizione solo la serie di Dylan Dog e qualche tavola originale (tutti gli altri manga sono nascosti in qualche armadio).
La mia è solo delusione...



ps. Comunque sia nelle varie fiere, nello stand della Bonelli c'è sempre una fila chilometrica tutti i 3-4 giorni e da anni per poter autografare i propri numeri: questo qualcosa vorrà pur dire...

ps Certo che stano dal Vivo è proprio brutto, non me ne volere LOL
 

pissio

Osservatore di eclissi
22 Luglio 2007
6.361
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Villaggio di Jimina
si scrive Martin Mistère per l'esattezza
riguardo la delusione è il mio stesso stato d'animo quando riprendo in mano (raramente) alcuni dei primi albi, come ho già detto in precedenza. Non che qualche storia deludente mancasse anche tra i primi, ad esempio "L'isola misteriosa" è un pò scialbo come volume, però il livello tutto sommato dei primi 50 numeri, e forse qualcosa in più, era molto elevato