Arriva Buraaq, il supereroe musulmano

Teocida

Oltreuomo
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Buraaq, ecco il supereroe musulmano
La sua missione è la pace tra l'Occidente e l'Islam
Il fumetto nasce negli Usa a pochi giorni dall'11 settembre​

MILANO – Il suo nome, pronunciato all'americana, somiglia tanto a quello di Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d'America. Ma non bisogna farsi trarre in inganno: Buraaq – il supereroe musulmano nato negli Stati Uniti - avrebbe copiato il suo nome da un animale, al-Buraq, il cavallo alato e angelico che portò Maometto in cielo da Gerusalemme. Come tutti i supereroi ha una missione speciale: la sua è quella nobile e quasi impossibile di riportare la pace tra l'Occidente, e in particolare gli Stati Uniti d'America, e la popolazione di religione musulmana. Una bella scommessa a pochi giorni dal decimo anniversario del crollo delle Torri Gemelle di New York.

BURAAQ – Dal fisico atletico e muscoloso, anche Buraaq ha modi e stile da grande supereroe come Batman, Uomo Ragno e Superman. È un ragazzo musulmano in America, come tanti altri. Ma per via della sua storia personale decide di impegnarsi nell'aiutare i cittadini a superare odio e intransigenza etnica. Nelle vesti di supereroe porta una tutina aderente bianca e rossa, un cinturone dorato, un lungo mantello, e copre il suo viso con una mascherina rossa, da cui esce una folta chioma castana. Lo chiamano One man one mission, perché nelle sue avventure a fumetti ha una sola missione, salvare l'umanità dall'odio e dalla violenza e rimettere pace tra Occidente e Islam. Nelle prime due uscite, ad opera di una casa indipendente americana, protegge i musulmani in suolo straniero dall'odio americano, salvando una donna con il velo che viene terrorizzata e maltrattata.

L'AUTORE – La matita dietro a questo fumetto, il primo a nascere in America il cui eroe è di credo musulmano, è di un trentenne pachistano oggi cittadino americano, Adil Imtiaz, emigrato dall'est quando era poco più che un bambino insieme con la sua famiglia alla volta degli Stati Uniti. Affascinato dai supereroi della Marvel e appassionato di disegno e arte, ma anche credente e fedele alla sua religione, nelle prime puntate di Buraaq ha cercato di rappresentare i valori della fede musulmana meno conosciuti dall'Occidente ma più simili a quelli degli altri credo del mondo. Il risultato è un supereoe fortemente e volutamente religioso che, oltre a combattere le ingiustizie, vorrebbe eliminare i giudizi erronei sull'Islam.

Fonte: Corriere.it

A parte il fatto che Batman non ha certo lo stile da grande supereroe, ecco l'ultima trovata americana!

Questo è probabile sia il sito ufficiale: BURAAQ| First Muslim Superhero by an American Muslim Artist
 

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In Brook We Trust!
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Ma solo super eroi escono dalla mente degli americani? <.>
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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In quella degli americani si, in quella degli arabi americani solo supereroi religiosi.
Però è simpatico, vai Baraaq!