Sono riuscito finalmente ad impormi di giocare questo peculiare "videogioco". Personalmente non me la sento in alcun modo di consigliarlo a tutti. Se ci si mette di impegno e si osserva ogni minimo dettaglio, al massimo il titolo dura due ore, e alla fin fine, a parte camminare, non si fa null'altro.
Tuttavia, sorvolando su tale premessa, posso affermare che Dear Esther offre tra le migliori ambientazioni e tra le più belle musiche che abbia mai trovato in un videogioco. Penso di non aver mai visto degli ambienti così perfettamente realizzati. Ad ogni istante è immediato l'istinto di fermarsi ad ammirare il paesaggio.
Seppur utilizzi il Source, siamo ad un livello grafico davvero eccezionale.
Alla fin fine poco è però cambiato dalla mod originaria. Quando ai tempi la provai non ci trovai nulla di così sbalorditivo. A dire il vero non la continuai per la difficoltà della narrazione, che in inglese è davvero ardua da seguire (fortunatamente è stata svolta una traduzione per questo rifacimento, che seppur risulti comunque di difficile comprensione, aiuta a capire meglio la storia).
Chi non ha gradito la mod, non troverà quindi nulla di interessante nemmeno in questo remake.
Per quanto riguarda la storia è difficile esprimere un vero e proprio parere. L'anonimo protagonista commenta il suo "viaggio" con scorci di vita passata e storie di altri personaggi che pian piano vengono a delinearsi con il proseguire dell'avventura. Diciamo che il senso finale del racconto può essere interpretato diversamente, in base alla persona che gioca.
Qualcosa mi ha lasciato questo Dear Esther. Assolutamente particolare, non c'è che dire. L'unico mio consiglio per coloro che volessero giocarci, è di iniziarlo in un momento di assoluta calma e pazienza, in modo da assaporare al meglio il ritmo lento ed introspettivo che offre il titolo.
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