Knukle
Il dimenticatore
Vi segnalo questo articolo interessantissimo, che mostra un punto di vista almeno per me inedito e intrigante. L'articolo è in inglese. Non so nemmeno se è già stato postando, nel caso mi scuso.
Anti-Videogame Manifesto: Games As Disciplines | Keith Burgun
Detto semplice semplice, divide i videogiochi tra grinding e discipline.
I grinding sono giochi dove quello che conta davvero è il premio, lo zuccherino. Non giochi a FF7 perché è davvero divertente fare incontri casuali, ma per sbloccare l'arma potente o andare avanti nella trama. In Diablo non è tanto divertente uccidere mostri nei dungeon, ma ottenere il potenziamento di turno. Si tratta per lo più di giochi che propongono azioni ripetitive, il cui unico scopo è ottenere un reward finale. Il reward può essere un oggetto potente, un nuovo livello, un pezzo di trama, ecc.
I discipline sono giochi che non hanno zuccherini o reward, perché il gioco stesso è il reward. Giocare al gioco è divertente di per se, non perché facendolo sbloccherai l'oggetto X o manderai avanti la storia.
L'articolo comunque è abbastanza chiaro, anche se è difficile da metabolizzare tutto in una volta.
Io sto ancora cercando di farlo e, se pure più ci penso e più mi trovo d'accordo, ho ancora un po di remore a sottoscrivere al 100% il suo contenuto.
Anti-Videogame Manifesto: Games As Disciplines | Keith Burgun
Detto semplice semplice, divide i videogiochi tra grinding e discipline.
I grinding sono giochi dove quello che conta davvero è il premio, lo zuccherino. Non giochi a FF7 perché è davvero divertente fare incontri casuali, ma per sbloccare l'arma potente o andare avanti nella trama. In Diablo non è tanto divertente uccidere mostri nei dungeon, ma ottenere il potenziamento di turno. Si tratta per lo più di giochi che propongono azioni ripetitive, il cui unico scopo è ottenere un reward finale. Il reward può essere un oggetto potente, un nuovo livello, un pezzo di trama, ecc.
I discipline sono giochi che non hanno zuccherini o reward, perché il gioco stesso è il reward. Giocare al gioco è divertente di per se, non perché facendolo sbloccherai l'oggetto X o manderai avanti la storia.
L'articolo comunque è abbastanza chiaro, anche se è difficile da metabolizzare tutto in una volta.
Io sto ancora cercando di farlo e, se pure più ci penso e più mi trovo d'accordo, ho ancora un po di remore a sottoscrivere al 100% il suo contenuto.