merlin@
aDreamIsOnlyADream..
ecco qui la prima fan fic che posto su questo forum...spero di non annoiarvi e che sia di vostro gradimento nonostante i probabili errori, le frequenti imperfezioni, e la totale assenza di riferimenti a final fantasy....detto questo a voi la penna, aspetto giudizi spietati ma anche quacuno che non lo sia troppo...a voi lettori!^^....
(la posterò a pezzi, così non sarà una filippica insostenibile, e così se non sarà di gradimento smetterò di postarla...)
IL SOLDATO PERFETTO
La densa coltre di nubi che aveva avviluppato quella vallata per tre giorni e tre notti, impedendo a chiunque non fosse veterano del luogo di addentrarsi nella sua foresta, si stava pian piano diradando per lasciar posto ad un ben più desolato e macabro spettacolo. In quella immensa distesa attraversata da un unico fiume che si perdeva nei meandri di un bosco, era inverosimile o meglio, impossibile trovare il benché minimo segno di vita. Tutto giaceva in una raggelante stasi, annichilita da un unico sinistro sussurrare del vento. I raggi del sole difficilmente benedicevano quella sterile terra sovrastata dall’immensa distesa di fiori del male che, come parassiti della terra, nascevano e si nutrivano del sua linfa vitale espropriandone ogni altro essere vivente delle zone limitrofe, morendo per rigenerarsi. Attorno all’oscuro letto del fiume serpeggiava nella sua eterea aformità un infido arcobaleno di morte, i cui colori si erano uniti per dare origine a un nero opaco, perfettamente in tinta e armonia con il resto del panorama; mentre l’orizzonte, nuovo limite per ogni mente spaventata, irretiva il paesaggio in un fittizio senso di alienazione da ogni cosa bella del creato. La stessa parola bellezza era del tutto fuori luogo e facilmente accostabile ad una bestemmia in quel macabro quadro di morte.
< E’qui, sbrighiamoci> asserì Farent, caposquadra della spedizione. In realtà non si trattava di una vera e propria missione dell’esercito: era parte dell’addestramento militare che ogni giovane doveva seguire per diventare soldato. Ultimogenito di cinque fratelli tutti nell’esercito, Farent era riuscito a guadagnarsi una buona posizione in poco tempo grazie alla raccomandazione del padre, ex-generale, e a un pizzico di fortuna. Da decenni ormai gli uomini della sua famiglia erano parte delle truppe dell’Impero, e come molti dicevano “avevano le armi nel sangue”, così la strada per i nuovi eredi della famiglia Cloth era spianata in partenza. Con un po’ di fortuna quella sarebbe stata l’ultima missione di Farent come caposquadra prima di iniziare la lunga e al contempo facilitata scalata verso l’ambito posto di generale.
< Tsk, paura del buio?> lo ammonì Galish. Di carattere profondamente diverso dal suo raccomandato caposquadra, non faceva molto per tentare di nascondere il suo disprezzo per il compare, e tentava di sminuirlo in ogni situazione, sottolineando l’inadeguatezza del compito a lui assegnato, ben sapendo però che la sua opinione aveva la stessa risonanza del lento sibilo di una foglia che si perde in un tornado. I due erano nemici da quando il padre di Farent aveva spedito sul fronte il fratello maggiore di Galish condannandolo a morte. Da allora le famiglie erano state divise da un sentimento di odio perpetuo e duraturo. Inoltre la bassa estradizione sociale di Galish lo condannava a sottostare agli ordini del caposquadra senza possibilità di poter controbattere.
< Mi annoia questo luogo, farebbe paura solo a un bambino>.
“ Presuntuoso”…
(la posterò a pezzi, così non sarà una filippica insostenibile, e così se non sarà di gradimento smetterò di postarla...)
IL SOLDATO PERFETTO
La densa coltre di nubi che aveva avviluppato quella vallata per tre giorni e tre notti, impedendo a chiunque non fosse veterano del luogo di addentrarsi nella sua foresta, si stava pian piano diradando per lasciar posto ad un ben più desolato e macabro spettacolo. In quella immensa distesa attraversata da un unico fiume che si perdeva nei meandri di un bosco, era inverosimile o meglio, impossibile trovare il benché minimo segno di vita. Tutto giaceva in una raggelante stasi, annichilita da un unico sinistro sussurrare del vento. I raggi del sole difficilmente benedicevano quella sterile terra sovrastata dall’immensa distesa di fiori del male che, come parassiti della terra, nascevano e si nutrivano del sua linfa vitale espropriandone ogni altro essere vivente delle zone limitrofe, morendo per rigenerarsi. Attorno all’oscuro letto del fiume serpeggiava nella sua eterea aformità un infido arcobaleno di morte, i cui colori si erano uniti per dare origine a un nero opaco, perfettamente in tinta e armonia con il resto del panorama; mentre l’orizzonte, nuovo limite per ogni mente spaventata, irretiva il paesaggio in un fittizio senso di alienazione da ogni cosa bella del creato. La stessa parola bellezza era del tutto fuori luogo e facilmente accostabile ad una bestemmia in quel macabro quadro di morte.
< E’qui, sbrighiamoci> asserì Farent, caposquadra della spedizione. In realtà non si trattava di una vera e propria missione dell’esercito: era parte dell’addestramento militare che ogni giovane doveva seguire per diventare soldato. Ultimogenito di cinque fratelli tutti nell’esercito, Farent era riuscito a guadagnarsi una buona posizione in poco tempo grazie alla raccomandazione del padre, ex-generale, e a un pizzico di fortuna. Da decenni ormai gli uomini della sua famiglia erano parte delle truppe dell’Impero, e come molti dicevano “avevano le armi nel sangue”, così la strada per i nuovi eredi della famiglia Cloth era spianata in partenza. Con un po’ di fortuna quella sarebbe stata l’ultima missione di Farent come caposquadra prima di iniziare la lunga e al contempo facilitata scalata verso l’ambito posto di generale.
< Tsk, paura del buio?> lo ammonì Galish. Di carattere profondamente diverso dal suo raccomandato caposquadra, non faceva molto per tentare di nascondere il suo disprezzo per il compare, e tentava di sminuirlo in ogni situazione, sottolineando l’inadeguatezza del compito a lui assegnato, ben sapendo però che la sua opinione aveva la stessa risonanza del lento sibilo di una foglia che si perde in un tornado. I due erano nemici da quando il padre di Farent aveva spedito sul fronte il fratello maggiore di Galish condannandolo a morte. Da allora le famiglie erano state divise da un sentimento di odio perpetuo e duraturo. Inoltre la bassa estradizione sociale di Galish lo condannava a sottostare agli ordini del caposquadra senza possibilità di poter controbattere.
< Mi annoia questo luogo, farebbe paura solo a un bambino>.
“ Presuntuoso”…