Libri Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte - Mark Haddon

Donlink

Eterno sognatore
11 Dicembre 2009
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Christopher ha quindici anni ed è affetto dalla sindrome di Asperger, una grave forma di autismo. E’ un genio della matematica, odia il giallo ed il marrone, non sopporta di essere toccato, capisce ben poco dei rapporti tra gli adulti e vive con il padre, perché la madre è morta qualche anno prima. Una sera, Christopher trova Wellington, il cane di una vicina di casa, trafitto da un forcone e decide di scoprire chi lo ha ucciso. Ma a venire a galla saranno altre verità, una più sconvolgente dell’altra per il povero Christopher…

Facendo tesoro del lavoro di tanti anni spesi come insegnante di bambini con disturbi di apprendimento, Mark Haddon ha sfornato un romanzo che – dopo essere stato un bestseller in tutta Europa – ha scalato anche le classifiche di vendita italiane. Un successo travolgente, e per giunta meritato, trattandosi di una immersione che toglie il fiato nell’universo di una mente “diversa” soprattutto nel reagire all’information overload al quale siamo sottoposti ogni giorno della nostra vita. Un approccio “altro” alla realtà, quello del protagonista, che se da una parte è un trip fascinoso ed istruttivo in sé, dall’altra è un magnifico ausilio narrativo al plot giallo che percorre il romanzo, perché l’approccio ossessivamente letterale e schiacciato sui semplici fatti di Christopher in qualche modo è già una procedura di investigazione. Christopher, in sostanza, per scoprire cosa si nasconde dietro alla strana morte del cane Wellington, usa le stesse procedure mentali di tutti i giorni, quando interpreta come indizi tutte le sollecitazioni sensoriali per indovinare il disegno complessivo che vi si cela, il mondo che lo circonda e lo assedia. Non è un caso che il protagonista (e l’autore) infarciscano il libro di grafici, schizzi, formule, diagrammi, tutti simboli in senso lato, e non è un caso che la nostra passione per l’approssimazione ed il nostro strano gusto per la metafora vengano continuamente ridicolizzati dalle pignole spiegazioni di Christopher (seriosissime e perciò irresistibili) su questo o quel fenomeno naturale, nei momenti più teneramente divertenti del romanzo. Il grande merito di Haddon, più che nel concepire e partorire un libro dallo stile frizzante e innovativo, sta nell’aver dato voce a chi di solito non ne ha e nell’aver fatto in modo che i lettori potessero ascoltare e capire questa voce. Se come qualcuno ha scritto il valore letterario di un’opera è direttamente proporzionale alla quantità di novità stilistiche introdotte, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (meglio il titolo originale, tra l’altro) porta senz’altro a casa un onorevolissimo risultato sia per la natura ibrida del linguaggio, sia per lo spiazzante alternarsi di momenti comici e momenti molto drammatici, man mano che la scoperta del complesso intrico di bugie nel quale è avvolta la famiglia di Christopher si svela ai suoi e ai nostri occhi.

Fonte: http://www.mangialibri.com/node/419


Davvero un bel libro, forse cala un po' nel finale, ma la bravura dell'autore è quella di calarsi nei panni di un ragazzo autistico in maniera ottima e realistica. Consigliatissimo.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Luka_1993

Member
7 Novembre 2010
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Dalla trama sembra splendido, anche secondo una visione sentimentale. Però non credo lo leggerò, perchè sono un tipo superficiale...io mi immedesimo nel personaggio e non credo di riuscire a capire un bimbo autistico. Non lo dico per cattiveria, anzi.