Un ragazzo di tredici anni, studente delle medie di T?ky?, ha scritto una lettera all'editore del Tokyo Shimbun, domandando quanto segue: “Amo i manga, ma, se leggo manga tutto il tempo, mia madre mi rimprovera dicendo: 'Non fai che leggere manga! Perché non leggi un bel po' di libri?'. È in quei momenti che mi chiedo perché la lettura dei manga sia considerata nociva e mi venga piuttosto chiesto di leggere tanti libri. Che differenza c'è tra di essi, innanzitutto? Non sono diversi semplicemente per la presenza o meno di immagini? Credo che gli adulti abbiano semplicemente stabilito, per partito preso, 'che i manga non facciano così bene'”.
Per rispondere all'interrogativo, sono stati presentati diversi punti di vista. Un impiegato sessantenne di Shizuoka si è espresso in questi termini: “La grande differenza consiste nell'assenza di immagini. Se mancano queste ultime, ti tocca disegnare lo spettacolo mentalmente, man mano che leggi. Ciò giova alla capacità di pensiero”. Un quarantasettenne lavoratore in proprio di T?ky? ha replicato sostenendo che anche i manga producono lo stesso effetto.
Il mangaka Reiji Yamada (Zetsub? ni Kiku Kusuri - ONE on ONE) è stato chiamato in causa: “Il manga fa parte della cultura giapponese da tempi lontani. Sottostimare il manga sarebbe come guardare dall'alto in basso il kabuki”. Egli cita i rotoli illustrati del Genji Monogotari del periodo Heian (rappresentati nell'immagine sottostante), l'ukiyo-e ed altri media artistici per supportare la propria argomentazione fondamentale: “Esiste una lunga tradizione culturale di combinazione tra parole e immagini”. In ultima istanza, l'autore raccomanda di assumere di tutto un po' nella propria dieta mediatica: “Quando si gioca a sh?gi o si assiste a uno spettacolo cinematografico, la stimolo intellettuale è di diversa natura, ma questa differenza non implica che vi sia una cosa buona contrapposta ad un'altra cattiva. Vi invito a godere appieno di entrambi i divertimenti!”.
Il Tokyo Shimbun ha sottolineato come l'iniziativa Cool Japan (promossa dal governo a supporto dell'industria culturale nipponica — patrimonio da esportazione nonché forma tangibile del “soft power” esercitato da una vera e propria “superpotenza culturale” come il Giappone) stia promuovendo all'estero maggiormente i manga che i romanzi.
Il professor Sh?hei Ch?j?, autore di Manga no Ky?y?: Yonde Okitai J?shiki Hissh? no Meisaku 100 (L'educazione dei manga: 100 letture richieste per cultura generale), ha commentato: “Le trame complesse dei manga sono tipiche della cultura giapponese. È apprezzabile il mix di parole ed elementi grafici ? e in molti manga la complessità si spinge fino ai contenuti della singola vignetta; sono richieste (per poterli apprezzare) abilità di comprensione del testo, e ritengo che leggerli sia un valore aggiunto”. Egli ha colto anche delle somiglianze tra la struttura del manga e la duplice comprensione (resa linguistica) dei kanji di derivazione cinese (lettura kun, derivata storicamente dal giapponese, e lettura on, derivata dal cinese): “Gli strumenti attraverso cui il manga trasmette significati ricordano quel tipo di comprensione; desidero abbracciare quel tipo di creatività”.
Hiroshi, un ex insegnante delle superiori, autore di un libro sull'opportunità di dedicare del tempo alla lettura prima di recarsi a scuola, intitolato Kokoro wo Sodateru 'Asa no Dokusho' ? Juppunkan Asa Dokusho de, Kodomo ga Kawaru, Gakkou ga Kawaru (Allenare la mente con le letture mattutine: 10 minuti di lettura al mattino, cambiano i bambini, cambia la scuola), suggerisce un approccio bilanciato: “Le parole sono essenziali per la vita, dagli esami d'ammissione alla comunicazione interpersonale. Sono fondamentali anche nei manga: è attraverso le parole che si comprende la sostanza di ciò che sta accadendo. Le elementari e le medie sono un momento critico per lo sviluppo del linguaggio. Vanno bene anche i manga, ma in primo luogo bisogna leggere dei libri per arricchire il proprio lessico”.
fonte: animeclick.it
Spesso e volentieri mi capita di sentirmi dire da familiari, amici e conoscenti: "perchè invece di leggere fumetti (e già qui ci sarebbe da spiegare la differenza tra un "fumetto" e un MANGA) non leggi libri? Non puoi paragonare la qualità di un libro a quella di un fumetto."
La mia risposta: "perchè bisogna paragonarli?! Semplicemente acquisto - ciò che voi definite fumetto - perchè mi piace leggerlo. Il libro dopo un pò mi annoia e lo abbandono."
La mia risposta: "perchè bisogna paragonarli?! Semplicemente acquisto - ciò che voi definite fumetto - perchè mi piace leggerlo. Il libro dopo un pò mi annoia e lo abbandono."