Varie Un'amica venuta da lontano

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Salve a tutti qui posto la mia prima fic scritta da me e Doomrider :
la storia incentra me che dalla Terra finisco su Midgard...accanto al mio idolo Cloud....Interpretato da Doomrider...spero vi piaccia. :)



_...ehi.. ehi.. ehiii!! Ma cosa succede? Dove sono? Ahi, che botta... ma dove sono finita, su un rinoceronte?!_

Rachele si guardò intorno, abbastanza confusa; non riusciva a comprendere esattamente cosa le fosse capitato. Un secondo prima stava facendo le pulizie a casa sua, una normale abitazione nei pressi di Genova, e il secondo dopo si era ritrovata in un luogo completamente diverso. Ora era all'aperto, in una vasta pianura; la ragazza osservò un po' stordita i fili d'erba che si piegavano per il forte vento, freddo tra l'altro. Nonostante tutto, il luogo in cui si trovava le risultava abbastanza familiare, anche se era sicura di non esserci mai stata di persona. Le sembrava quasi di essere...
I suoi pensieri si fermarono di colpo, quando un gemito proveniente dal basso la colse di sorpresa, facendola anche un po' spaventare; al primo lamento ne seguirono altri, fino a che la ragazza si accorse di essere lei l'involontaria responsabile di quei gemiti: era caduta addosso a qualcuno, che ora era schiacciato dal suo corpo. Prestando attenzione alle sue parole, Rachele si accorse che la persona sotto di lei si stava rivolgendo proprio a lei:

_Senti... chiunque tu sia.. potresti per favore... farmi.. respir.._

Rachele scattò su di colpo e si girò; al primo sguardo, sembrava un ragazzo più o meno della sua stessa età. Non l'aveva mai visto prima, ma osservandolo meglio le sembrava di conoscerlo, e anche molto bene.

_Oh, caspita! Ti ho fatto male?_

_Beh.. mi sei.. caduta addosso all'improvviso.. vorrei ben vedere!_ rispose il ragazzo, riprendendo il fiato

Mentre il ragazzo di fronte a lei si rialzava Rachele potè osservarlo meglio in volto. Aveva i capelli biondi, un fisico da guerriero e degli occhi blu particolarmente brillanti; il ragazzo si guardava intorno preoccupato, come se stesse cercando qualcosa. Rachele notò anche un medaglione a forma di lupo all'altezza della spalla sinistra, che oscillava ai suoi movimenti. Visto che lui non parlava, fu lei a prendere l'iniziativa.

_Certo che per non essere un rinoceronte sei fatto di marmo eh!! Mi hai fatto male!_

Il ragazzo non le rispose subito, ma continuava a guardarsi intorno, cercando qualcosa. Mentre veniva ignorata, Rachele potè comunque sentire i suoi commenti

_Dov'è la mia spada? Oddio.... l'ho persa.._

Improvvisamente si fermò, con un gesto che spaventò non poco Rachele.

_Oh no!!! Ci sei finita sopra!!_

Solo in quel momento la ragazza si accorse di essere con i piedi sopra una grande lama, che terminava con un'elsa. Tuttavia era un po' seccata per il comportamento del ragazzo di fronte a lui. Si era fatta anche male, e a lui interessava solo la sua spada? La cavalleria era proprio morta, dunque?! Senza pensarci due volte, la ragazza rispose

_Ecco cos'avevo di gelido sotto al sedere... eh, certo che potresti anche essere meno rozzo però!!_

_NOO!! Spostatiiii!! Se si riga mi costerà un sacco di gil per ripararlaaa!!!_

Il ragazzo si avvicinò e si inchinò a raccogliere il suo enorme spadone; era veramente grande, quasi quanto lui. Lo sollevò senza apparente fatica e lo pose dietro le sue spalle, com'era solito fare.
Rachele fu invasa da un'emozione fortissima: aveva davanti a sé un ragazzo coi capelli biondi, gli occhi blu brillanti, un medaglione a forma di lupo e che sapeva maneggiare con estrema facilità uno spadone esagerato. La ragazza impiegò qualcosa come un microsecondo per sommare tutti questi dati e il pensiero le si formò prepotente nella mente

“Cos.. ma allora io sono... e lui è.. è...”

Il ragazzo stava intanto esaminando accuratamente ogni centimetro della lama della sua spada, sperando che non si fosse rotta; nell'operazione, si lasciò scappare un commento

_Oh caspita.. se si è rotta... cosa dirà Tifa vedendomi tornare senza spada?!_

Rachele sbarrò gli occhi
_Come.. come hai detto..?? TIFA?!?_

Il ragazzo di fronte a lei mise la spada al suo posto, dietro le sue spalle, quindi rispose, un po' stupito dalla reazione di Rachele.

_Sì, ho detto Tifa.. perchè?_

_Tifa Lockheart forse!?_

Il ragazzo la osservò ancora più stupito, permettendole di essere inondata dalla luce blu dei suoi occhi Mako.

_Sì, proprio Tifa Lockheart.. che c'è?_

Rachele rimase a bocca aperta. Non poteva credere alle sue orecchie. Quella era la conferma che il suo pensiero, per quanto sembrasse irreale, era vero.

_Ma.. ma.. allora tu sei Cloud.. CLOUD STRIFE!!!!_

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia

_Sì, sono Cloud Strife, ma... ci conosciamo? Non mi pare.._

_Certo che ti conosco!! E più di quanto immagini!_
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Ep. II

Rachele aveva gli occhi spalancati, completamente persa nell'estasi di quella meraviglia.. era veramente vicina a Cloud Strife, il suo idolo.. poteva contemplare la sua presenza, assaporare il suo profumo.. era una cosa incomparabile, il sogno di qualsiasi giocatrice di Final Fantasy VII. Senza dubbio. Non le sembrava vero, non sapeva come, ma dalla Terra era riuscita ad arrivare sul Pianeta.. e conoscere niente di meno che Cloud, il grande Cloud! Ora sì che si spiegava perchè quell'ambiente le era così familiare..

_Sono.. sul Pianeta... questa.. è la piana di Midgar! Ma.. come ho fatto a venire qui?_

Cloud non sapeva che fare; era assolutamente sicuro di non aver mai incontrato quella ragazza, tra l'altro dal comportamento stranissimo. Eppure lei asseriva di conoscerlo, e molto bene anche; lui invece non sapeva nemmeno il suo nome.

_Scusa se te lo chiedo, ma... come ti chiami?_

_Ah già, che sbadata! Il mio nome è Rachele!_

Rachele. Un nome che non aveva mai sentito nominare in vita sua. Forse era un'altra di quelle persone che si era dimenticato dopo il “trattamento speciale” di Hojo? Rachele era forse un altro Zack? Cloud incrociò le braccia, pensieroso. In quel momento Rachele si rese conto che era in condizioni impresentabili, soprattutto per una ragazza: era in completo da casalinga, tuta da casa, pantofole e con un piccolo aspirapolvere in mano. Diventò subito rossa in viso e si girò di spalle di scatto, imbarazzata.

_Cosa c'è adesso?_ chiese Cloud

_..oddio, non guardarmi! Sono impresentabile.. o mamma mia, va se devo incontrare il mio idolo proprio in queste condizioni..._

Cloud non era certo di aver capito bene: il suo idolo?! Si disse di aver capito male, ma poi Rachele continuò

_Non.. non siamo sulla Terra, vero?_

_ Terra?_ Cloud non ci stava capendo più niente _N..no, questa è la piana di Midgar.. e... quello che hai in mano... è veramente un aspirapolvere?!?_

_Oh.. ehm.. sì, ma.. non farci caso.._ disse Rachele, cercando di nasconderlo dietro la schiena. Ci mancava solo che si accorgesse che stava facendo i mestieri di casa ed era a posto.

_Forse ti sei persa.. da dove arrivi? Da Edge? Junon?_

Rachele rimase un po' in silenzio, poi si voltò e rispose

_Io? Sono di Genova!_

Cloud ebbe un tuffo al cuore a sentire quella parola. Un brivido di paura misto a rabbia lo percorse da capo a piedi, poi estrasse la spada minaccioso.

_COSA?!_

Rachele fu un pochino spaventata dalla reazione di Cloud, anche perchè non capiva la pericolosità del nome della sua città.. troppo simile a un altro nome, tristemente più noto allo spadaccino.

_Che cos'hai? Ho detto che sono di Genova.._

_Hai.. hai detto.. ancora.. JENOVA?! SEI DI JENOVA?!?_

Il ragazzo esplose urlando, facendo sfogare tutta la sua rabbia.. possibile che ci fosse ancora in giro qualcosa che gli ricordasse quel dannato alieno?! Improvvisamente Rachele capì la terribile omonimia, e alzò le mani in segno di difesa

_No.. no.. un attimo... non ho detto Jenova, ma Genova.. è il nome della mia città.. sulla Terra!!_

_Non ti credo!!_

_Massì... devi farlo invece.._ ora la ragazza era decisamente spaventata.. con quello spadone eccessivo e la sua forza sovrumana, Cloud l'avrebbe ridotta in piccole fettine invisibili nel giro di qualche secondo. _Ho.. è.. Genova, con la G, non con la J... io non c'entro con quell'alieno, lo giurooo!!!_

_Non ti credo!! Come fai a conoscermi così bene sennò?! Probabilmente sei una di quelle cose... di quel pazzo di Hojo!! AH, ma questa volta non funziona!!_

Le puntò la spada alla gola, sfiorando di qualche centimetro il suo volto terrorizzato

_Sephiroth, ti ho scoperto!! Strano, però di solito la chiamavi “madre”.. come mai adesso la chiami Jenova?!_

_Ma.. MA IO NON HO DETTO JENOVA!! HO DETTO GENOVAAA!!!!_

_AH, l'hai detto ancora!!!!_

_Senti.._ il terrore, si sa, ha strani effetti sulle persone; e in questo caso provocò una sorta di coraggio incosciente in Rachele, che riuscì a opporsi alla minaccia della spada puntata contro e rispose decisamente

_Sentimi bene, io non ho niente a che fare con Jenova, né con quel criminale di Sephiroth. Io vengo da un mondo lontano, in cui non ci sono né alieni, né magia, né spadoni di sette metri, chiaro?!_

Cloud rimase per un po' a parlare a bassa voce tra sé e sé, chiedendosi cosa mai avesse fatto di male per continuare a incontrare surrogati di Jenova e del suo figlio.. fino a che una brezza di vento lo colpì, portando con sé un'eco

“Cloud.. credile, sta dicendo la verità!”

_Aeris?? Sei tu?_ chiese il ragazzo, abbassando la spada. A questo punto non poteva più proseguire con i suoi pensieri; la voce della fioraia aveva sempre un certo effetto su di lui. In questo caso aveva appena salvato la vita a Rachele, che tirò un sospiro di sollievo

_Oh.. meno male che ti sei convinto.._

Cloud ripose la spada e fece per avviarsi alla sua moto, poco distante, apparentemente incurante della ragazza.

_Ehi! Ehi, dove vai adesso?!_ chiese Rachele

_Si sta facendo tardi._ fu la risposta

_E mi lasci qui da sola?! Io non so come tornare a casa!! ..e poi ho anche un freddo cane!!!_

Rachele non aveva sentito la voce di Aeris nel vento, quindi pensava di essere riuscita a fermare le azioni di Cloud sfoderando un po' di aggressività; per questo decise di usare quella tattica per cercare di assicurarsi il suo aiuto.. in fondo era sempre su un pianeta diverso dal suo, e non aveva la più pallida idea di come poter tornare sulla Terra. E avere Cloud Strife come guardia del corpo non è affatto poco.
In effetti il biondo ragazzo al sentire quelle parole si fermò, si voltò verso di lei e la scrutò con i suoi occhi brillanti

_Cosa? Hai freddo?_

_Eh, direi proprio di sì!!_ rispose Rachele, in cuor suo felice di essere riuscita almeno a farlo interessare delle sue condizioni

_E perchè?_

_Ma come “perchè”?! Razza di.. non vedi che sono in tuta di casa?! Qui.. brr... fa freddo..._

Cloud sorrise

_Beh, Tifa va sempre in giro con vestiti molto più succinti dei tuoi e non ha mai avuto freddo...pensavo fosse una caratteristica femminile..

_Eh grazie! Sai com'è, non è che posso tirare palle di fuoco per scaldarmi, IO!!_

_Neanche Tifa, se è per questo.._

_Ah però tira certe sventole..._ commentò la ragazza

Cloud esplose in una risata

_Eh già, hai proprio ragione! Dai, vieni con me. Ti porto al bar, ti offro una cioccolata calda!_

Rachele non poteva credere alle sue orecchie; era veramente riuscita a sfondare il carattere scontroso di Cloud in pochi minuti?! Fino a trenta secondi prima voleva affettarla ed ora.. le stava VERAMENTE offrendo una cioccolata al bar di Tifa!? Non si spiegava veramente come avesse fatto, ma la cosa le stava più che bene.. accettò senza pensarci due volte.

_Va bene, sali_

Cloud le fece cenno di montare sulla sua moto dietro di lui; la ragazza si avvicinò e considerò la cosa

_Cosa? Con te su quel bolide ambulante?! ..Scusa ma soffro di vertigini.._ In parte il suo cuore le stava dicendo di mordersi la lingua.. stava giocando col fuoco, dopotutto a Cloud sarebbero bastati due secondi per andarsene e lasciarla al suo destino; però ormai ci stava prendendo gusto a fare un po' la scontrosa, e in fondo sapeva che la grande sensibilità di Cloud non l'avrebbe mai lasciata sola.
Il comportamento del ragazzo le diede subito ragione, perchè dopo quello che gli aveva detto scese dalla moto e tese la mano verso Rachele, per aiutarla a salire.

_Vieni.. ti do una mano_

La ragazza accettò l'aiuto, sempre più euforica e felice di avere colto nel segno; Cloud non l'avrebbe lasciata da sola, qualunque cosa lei avrebbe detto. Era proprio come l'aveva immaginato mentre seguiva le sue avventure dalla Terra: un vero eroe.
 

GatlingGun

Cogl*one. #5
Doom, come cristo fai a tener dietro a 3 fic contemporaneamente? Io ho già vita dura a farne una °-°(quella che abbandonai anni orsono u.u)
 

GatlingGun

Cogl*one. #5
Ehh.. me lo chiedo anch'io, sai? Non so come, ma per ora ce la faccio.. a breve posterò anche nelle altre due eh, non credere :D

Allora i casi son due:
1) Hai un tempo di inventiva inferiore a 0,01 secondi e scrivi la prima P*ttanata che ti viene in mente o
2) Non hai un emerito ca**o da fare nella giornata.
io son per la due asd
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Rachele salì sulla moto, e mise le sue braccia attorno al corpo di Cloud, che accese il motore.
Una forte vibrazione scosse la ragazza, che come prima reazione cacciò un urlo. Cloud, che stava per partire, si fermò subito.

_Che c'è?_

_..la.. tua.. moto..._

_Cos'ha la mia moto che non va? Ha il motore un po' freddo, l'ho lasciata spenta per due ore.._

_Non.. non lo so.. va troppo veloce, e io soffro di vertigini.._

_Veloce?_ Cloud considerò la cosa, mentre le vibrazioni della moto diminuivano leggermente allo scaldarsi del motore _Certo che sei strana..vai in giro con un aspirapolvere, probabilmente volando, visto che mi sei caduta addosso dall'alto e.. dici di soffrire di vertigini?_

_Che fai, mi pigli in giro?!_ gridò Rachele, sempre tenendo serrato l'abbraccio intorno a Cloud _Guarda che so che quando inseguivi Kadaj in moto eri una furia_

Cloud si voltò, sorpreso; in effetti il suo inseguimento del clone di Sephiroth era stato particolarmente criminale. Questa era la dimostrazione che Rachele lo conosceva, quantomeno era al corrente delle sue imprese principali; il biondo spadaccino decise di fare un'altra prova.

_Quindi se ti dico che sono stato un First Class SOLDIER.._

_Ti rispondo che mi stai mentendo, come del resto hai già fatto con un sacco di altre persone_ fu la risposta

_Caspita.. allora sai veramente tutto su di me! ..beh, sta diventando buio.. dai, chiudi gli occhi e stringiti forte a me se hai paura!_ disse poi, dando un'improvvisa accelerata _Ci metteremo poco, te lo prometto!_

La ragazza non perse tempo e si avvinghiò a lui stringendolo con forza

_Gh.. però.. lasciami.. resp.. irare...._

_Oh scusa.. ma sei stato tu a dirmi di stringerti!_

Durante il tragitto Rachele capì la loro meta; molto probabilmente si stavano dirigendo al Seventh Heaven, il bar di Tifa. Mentre il vento gelido le entrava nelle ossa, la ragazza continuava a chiedersi come diavolo aveva fatto ad arrivare sul Pianeta.. forse si era trattatato di una magia potentissima? O qualche Materia particolare? Ripercorse i suoi ricordi delle vicende di Cloud e compagni, ma non si ricordava di avere mai visto una Materia in grado di trasportare una persona da un pianeta all'altro...
Nel frattempo la velocità continuava ad aumentare, e la paura iniziò a superare il flusso di domande.

_..ehi.. vai.. vai piano..._

_COME DICI?_ gridò Cloud _NON TI SENTO!!_

Gridando sempre di più per superare il rumore del vento e della moto, Cloud esclamò

_TI CONVIENE CHIUDERE LA BOCCA, E ANCHE GLI OCCHI.. SIAMO QUASI ARRIVATI!!_

La moto accelerò per l'ultima volta entrando in Edge, dopodichè iniziò a rallentare, fino a rendere fattibile il parlare a voce normale. Cloud improvvisamente sobbalzò in modo strano, dopodichè si rivolse imbarazzato alla ragazza dietro di lui

_Ehi.. ma.. dove hai messo le mani?!_

_? Ah! Opsss.. scusa.._

Rachele diventò rossa e ritrasse immediatamente le sue mani, che si erano spinte involontariamente troppo in basso; dopodichè cercò un modo per cercare di giustificarsi

_..scusa..mi sono scivolate..._

Il ragazzo non rispose nulla, ma si limitò a fare una curva e con una manovra esageratamente pericolosa fermò la moto a pochi passi dal Seventh Heaven.

_Siamo arrivati... ehm... adesso puoi anche smettere di abbracciarmi.._ le disse

_Eh, dillo alle mie braccia.. s..si sono.. congelate.. brrr_ rispose Rachele, sull'orlo di un principio di assideramento. Cloud mise le sue braccia, molto più calde, sopra quelle della ragazza e gliele massaggiò delicatamente per sciogliere la presa.

_Wow, sono veramente fredde.. dai, entriamo!_

Scesero entrambi dalla moto, dopodichè Cloud fece cenno a Rachele di seguirlo. La ragazza annuì, ma nel frattempo era distratta dal vedere che l'ambiente di Midgar era esattamente come lo aveva immaginato; osservò lo strano monumento nella piazza principale, esattamente identico a quello che aveva visto nel film Advent Children. Si chiese se gli autori di quel film avevano anche loro avuto l'opportunità di vedere quel luogo di persona, e concluse che non ci poteva essere altra spiegazione, anche se incredibile: era tutto troppo identico a ciò che avevano montato in sceneggiatura.
Era come se si fosse trovata a camminare nel set di quel film, tanto che le sembrava di sognare.. mentre era persa in questi pensieri non si accorse che Cloud si era fermato all'improvviso, per cercare le chiavi del bar in tasca; l'urto inaspettato contro il corpo durissimo del ragazzo le fece subito cambiare idea: era tutto vero, soprattutto lo spadaccino davanti a lei.

_Ahio, che botta! ..ma sei fatto di marmo o di granito?!_

Il colpo, paragonabile a uno schianto sul muro, unito al freddo che le era entrato nelle ossa fecero barcollare la ragazza. Cloud la afferrò prontamente, prima che potesse cadere, stringendola in un quasi abbraccio.

_Ehi! Riesci a stare in piedi? ..non mi sembra che tu stia molto bene.._

Rachele non rispose, perchè effettivamente non si sentiva un granchè.. anzi, aveva tutti i sensi completamente ovattati dal grande freddo che aveva preso. Tremava come una foglia, mentre Cloud la manteneva saldamente ferma in piedi. Il ragazzo la osservò preoccupato in viso, era pallida e sembrava sul punto di svenire; Rachele dal canto suo si perse negli occhi blu di Cloud e nel calore del suo abbraccio, fino a che le forze non l'abbandonarono del tutto.
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Lentamente Rachele aprì gli occhi; si trovava al caldo, una sensazione decisamente piacevole rispetto alle precedenti.Con sua somma sorpresa la ragazza si accorse di essere sdraiata su un letto, in una stanza buia; l'unica luce proveniva da due punti fissi, blu, a una decina di centimetri dal suo volto. Erano gli occhi di Cloud, che era seduto vicino a lei e la stava guardando preoccupato; dal suo improvviso svenimento il ragazzo non aveva mai smesso di tenerle gli occhi puntati addosso, rischiando tra l'altro di inciampare e farsi malissimo mentre saliva le scale per portarla al suo letto.

_Cos..è successo?_ chiese Rachele con un filo di voce, cercando di tirarsi su; Cloud si oppose gentilmente, mettendogli un braccio davanti

_..calma.. sei svenuta improvvisamente, forse hai preso troppo freddo.. è colpa mia scusa, avrei dovuto portarti al caldo prima_

Rachele fu molto stupita da quelle parole; com'era possibile? Passi che si preoccupasse, ma addirittura darsi la colpa di una cosa in cui in effetti non era coinvolto le sembrava decisamente eccessivo... poi pensò meglio a chi si trovava davanti e sorrise: poteva essere eccessivo per tutti, ma non per Cloud Strife.
La ragazza gli sorrise, per fargli capire che non lo riteneva certo il responsabile del suo svenimento e per ringraziarlo.. quando si rese conto di non avere più i suoi vestiti addosso.

_Ma.. sono in pigiama!!!_

Cloud cercò di interromperla subito, ma non ne fu capace perchè Rachele, che si era accorta che era stato proprio lui a cambiarle i vestiti mentre lei era priva di sensi, era diventata paonazza per l'imbarazzo e continuò a gran voce

_..ma, dove hai messo i miei vestiti?!?_

Cloud ebbe qualche difficoltà a gestire l'imbarazzo reciproco; pensava di aver fatto bene a metterla al caldo, però in effetti spogliare una ragazza appena conosciuta -anche se svenuta- e vestirla con un pigiama... avrebbe potuto essere come minimo frainteso.

_Ehm.. scusa ma.. mi sei praticamente svenuta in braccio, all'improvviso... Mi hai fatto prendere un colpo! ..così ho pensato di metterti nel mio letto, qui al Seventh Heaven; avevi i vestiti tutti bagnati, così ho pensato di... sostituirli.. con uno dei pigiami di Tifa.. adesso.. sono giù..._

Il biondo ragazzo pregò il Pianeta che Rachele credesse alla sua buona fede e non lo considerasse un pervertito; l'unica cosa in cui sperava era che se Rachele conosceva tutto su di lui, avrebbe certamente capito... forse. In effetti la reazione della ragazza fu tra le migliori che ci si sarebbe potuti aspettare.

_..grazie, sei stato gentile!_ rispose sorridendo.

_Avrei dovuto.. fare più attenzione. Non avrei dovuto farti venire in moto con me in maniche corte.._ proseguì Cloud, sinceramente in colpa

_Ma dai, non ci pensare! Sei stato fin troppo gentile a portarmi qui e a.. prestarmi il pigiama di Tifa. Non preoccuparti, non è colpa tua, anzi!!_

Rachele cercò di rincuorare Cloud, come sempre vittima della sua estrema sensibilità; visto che le sue parole sembravano avere poco effetto, la ragazza proseguì con più energia

_Sono io che devo scusarmi con te, mi sono comportata male soprattutto nei tuoi confronti.. spero di non dare troppo fastidio a Tifa.._

_Oh, no, non ti preoccupare.. e poi lei non c'è adesso, è a North Corel coi bambini.. non dai fastidio, anzi!Così mi tieni compagnia!_ si affrettò a rispondere Cloud _..più di Tifa almeno.. _

_Su Cloud, lo sai bene che ti adora quella ragazza!_ interruppe Rachele, lasciando il ragazzo balbettante e più imbarazzato di prima

_..ma...bhe.. eh..._

_Non fare quella faccia, Cloud! Non c'è motivo per cui tu debba essere imbarazzato!_ gli sorrise la ragazza, comprendendo la reazione

_Beh.. ma.. non.. non devi pensare male.. noi siamo.. solo amici.. amici d'infanzia!_

_Io non credo, sai?_ rispose maliziosa Rachele, dopodichè si alzò dal letto e si avviò verso la finestra. Fuori era buio, anche perchè il sole era tramontato ormai da un paio d'ore.

_Ehi, cosa fai? E' ancora presto per alzarsi...._ cercò di fermarla Cloud, come sempre invano

_Stai tranquillo, sto bene adesso_ Rachele gli sorrise, rimanendo comunque colpita dalla grande preoccupazione che era riuscita a destare nel biondo spadaccino di Nibelheim _Grazie comunque_

Poi la ragazza si avvicinò e lo guardò nel profondo dei suoi occhi blu mako; per una volta riuscì a sostenere il suo sguardo senza diventare rossa, dopodichè decretò:

_Tifa... tu le appartieni. E lei ti appartiene_

Cloud diventò del colore di un pomodoro per l'imbarazzo e chiese timidamente

_..c..come?_

Rachele distolse lo sguardo dai suoi occhi e sorrise, dicendogli dolcemente

_Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno_

Per non sprofondare nell'imbarazzo Cloud ebbe un'idea folgorante: meglio fermare quel discorso, stava diventando troppo pericoloso.. inoltre gli venne in mente che non avevano ancora fatto una cosa importante..

_Senti, vuoi che ti preparo qualcosa da mangiare?_

Rachele lo osservò e disse divertita

_Cosa fai, cambi discorso adesso?_

_N..no, è che non hai ancora mangiato.. chissà quanta fame devi avere.. dai, ti preparo qualcosa!_

La ragazza sospirò

_Eh sì.. in effetti ho lo stomaco che brontola.. ma cucino io però!_

Nonostante sapesse che non era molto etico autoinvitarsi in una cucina altrui, lo spirito culinario della sua terra d'origine, l'Italia, fu talmente potente da fare superare a Rachele l'imbarazzo dell'autoinvito e imporsi come cuoca. Così – pensava- avrebbe anche potuto ringraziare Cloud della sua ospitalità.. qualità che non aveva mai mostrato così facilmente.
Cloud cercò di opporsi, più perchè si preoccupava di non farla affaticare che per altro, ma quando la ragazza scese le scale e mise mani nella cucina, aprendo sapientemente antine come se fosse stata la sua, il biondo spadaccino decise di arrendersi e lasciarla fare.. in fondo lui in cucina avrebbe combinato più disastri che altro; se si fosse trattato di combattere un mostro, un'aberrazione di Jenova o una Weapon, era sicuro di non avere rivali, ma nelle faccende domestiche... dopo soli due giorni di tentativi -disastrosi- di aiutare Tifa in cucina, la barista l'aveva definitivamente allontanato da tutto ciò che potesse definirsi “mestiere di casa”. Perfino Denzel e Marlene sapevano fare qualcosa in più di lui, senza per questo distruggere la cucina e il bar intero; Cloud ormai era certo che la cucina non facesse per lui, anche per questo si arrese abbastanza facilmente alle intemperanze di Rachele.
La ragazza, all'opposto, recuperò diversi ingredienti e, facendo valere le sue radici italiane, nel giro di un paio d'ore riuscì a preparare della pasta fatta in casa; ovviamente, data la sua tradizione genovese, il piatto preparato fu un bel piattone di trofie al pesto.

_Ecco fatto_ comunicò la ragazza, servendo un piattone di pasta gigante davanti a Cloud, che si era seduto nel frattempo sul tavolo del bar.

_Ma.. ma tu non mangi?_ chiese il ragazzo

_No tranquillo.. ho già mangiato.. mentre cucinavo!_

_Ah bene.._

Rachele osservò dolcemente Cloud mentre mangiava il suo piatto, riuscendo a cogliere che gli piaceva veramente tanto.. e la sua mente si perse in quell'immagine, di Cloud, il suo idolo, bello come il sole, che mangiava ciò che aveva preparato con le sue mani.
Quando ebbe finito, Rachele gli chiese

_Allora, ti è piaciuto?_

_Caspita, sì! Era veramente buonissimo.. ma come hai imparato a cucinare così bene?_ esclamò Cloud, decisamente soddisfatto

_Eh, sai com'è.. sono italiana!_

La ragazza frugò in tasca dei suoi vestiti, ancora umidi, e trovò una bandierina tricolore; la porse a Cloud e gli disse

_Ecco.. tienila.. è la bandiera del mio paese, l'Italia!_

_Ah, e cucinate tutti così bene? Devo dire a Tifa che mi trasferisco in Italia allora!!_

Rachele esplose in una fragorosa risata, abbastanza orgogliosa. Anche sul Pianeta, l'Italia è sempre l'Italia!
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
Beh, diciamo che è troppo presto per dare un giudizio. (Posso solo dire che Genova-Jenova è stato ben pensato :D) Continuate, e quando la storia inizierà a venire a galla, potrò dire la mia :cool:.
Per quanto riguarda lo stile... Scorrevole e leggero, mi piace, non annoia. :D

...
P.S.: Occhio a non cominciare 74 fics, potrebbe essere pericoloso.. :D :D

E poi dice a me... :D
Occhio a non trascurare le altre, Doom...;)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Beh, diciamo che è troppo presto per dare un giudizio. (Posso solo dire che Genova-Jenova è stato ben pensato :D) Continuate, e quando la storia inizierà a venire a galla, potrò dire la mia :cool:.
Per quanto riguarda lo stile... Scorrevole e leggero, mi piace, non annoia. :D



E poi dice a me... :D
Occhio a non trascurare le altre, Doom...;)

Te non ti preoccupare, mi sono differenziato nelle 3 con parametri diversi. Per esempio, in quella che ti riguarda mi sono settato sulla brutalità alla rambo, nella mia sullo scenario apocalittico e in questa tutto il resto :D Il vero dramma è che ora ho una psp e quindi perderò un sacco di tempo a giocare ai vari dissidia, CC e quant'altro :D :D Comunque grazie, vedrai che non ti deluderemo! (L'ho mai fatto? ;) )
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Te non ti preoccupare, mi sono differenziato nelle 3 con parametri diversi. Per esempio, in quella che ti riguarda mi sono settato sulla brutalità alla rambo, nella mia sullo scenario apocalittico e in questa tutto il resto :D Il vero dramma è che ora ho una psp e quindi perderò un sacco di tempo a giocare ai vari dissidia, CC e quant'altro :D :D Comunque grazie, vedrai che non ti deluderemo! (L'ho mai fatto? ;) )

Abbiate pazienza e ne vedrete delle belle in sta fic ! :)
 
ve lo dice uno che nn capisce nulla, ( sono troppo socratico certe volte) ma secondo me ci sono troppe parte dialogate, può essere stancante delle volte per come sono fatto io, leggere e leggere senza poter godere di nessuna bella descrizione che sicuramente se ben fatta rende tutto più bello
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Mentre Rachele era ancora intenta a osservare Cloud, che aveva appena finito di mangiare, un lampo improvviso seguito da tuono fece intuire l'avvicinarsi di un temporale notturno.
Cloud si alzò dal tavolo e si avvicinò alla porta, coprendola quasi interamente con la sua figura; Rachele seguì il ragazzo con lo sguardo, incuriosita. Una serie di rumori metallici accompagnarono le azioni di Cloud, che stava sprangando la porta del bar chiudendo tutti i lucchetti che ne costituivano la serratura.

_Ma.. quanti sono?!_ chiese Rachele, un po' incuriosita e abbastanza divertita dallo scoprire quanti lucchetti effettivi costituivano le misure di sicurezza del Seventh Heaven

_Il Pianeta.. questo Pianeta è un luogo pericoloso_ affermò Cloud distrattamente, mentre assestava gli ultimi colpi di chiusura

_Ah, questo lo so.._ ricordò Rachele

Un nuovo tuono rimbombò nel bar, tanto da fare andare via la luce per un istante.

_...sta arrivando un temporale coi fiocchi_ commentò Cloud, voltandosi verso la sua ospite _Meglio che andiamo a letto_

_No, che ti letto!!_ interruppe Rachele _Devo ancora lavare i piatti!!!_

Il ragazzo le si avvicinò, puntandole addosso lo sguardo dei suoi occhi blu mako con fare convincente.

_Non adesso. E poi non tocca a te lavarli, lo farò io domani mattina. Hai già fatto abbastanza.._

Non furono tanto le parole a impressionare Rachele, quanto il modo con cui Cloud le aveva pronunciate: per una volta quel ragazzo mostrava tutta la leadership che lo aveva sempre caratterizzato, ma che quasi mai era riuscito a esprimere. Quelle poche volte in cui il suo carisma innato era emerso si era sempre trattato di situazioni di battaglia – generalmente contro Sephiroth; per il resto, la fin troppo eccessiva sensibilità del ragazzo di Nibelheim aveva sempre vinto e ridotto ai minimi termini la sua autorità. In effetti questo non era mai stato un problema, perchè generalmente tutti quelli che si convincevano a seguire Cloud finivano per riconoscerlo come leader indicusso, per cui in un modo o nell'altro il biondo spadaccino riusciva sempre a sfruttare il suo magnetismo naturale. Ad ogni modo la frase di Cloud in quel momento ottenne l'effetto massimo in termini di convincimento, per cui Rachele annuì e salì le scale.



Cloud la seguì, e quando fece per entrare nella stanza di Denzel e Marlene, Rachele venne fermata dal braccio del ragazzo

_No, non lì.. quello è il letto dei bambini! Non ci starai mai,sei troppo alta.._ le disse

_Ahio, ma che fai... sì, lo so che ci dormono i bambini qui.. ma.._

_Vai sul mio letto. Io dormirò in quello di Tifa!_

Rachele rimase stupefatta; va bene preoccuparsi, ma addirittura offrirle il suo letto.. no, non poteva accettarlo. E poi la stretta della mano di Cloud sulla sua spalla era decisamente troppo forte, le stava facendo anche male..

_No no, non se ne parla.. e poi.. ahia, mi stai facendo male!! Come sei brusco, povera Aeris l'avresti uccisa se..._

La ragazza si fermò di colpo, mettendosi una mano sulla bocca. Forse questa frase non avrebbe dovuto dirla, tanto che maledì il suo istinto come sempre troppo aggressivo. La reazione di Cloud le diede decisamente ragione: lo spadaccino lasciò la presa, mise le mani parallele al corpo, abbassò lo sguardo e si rabbuiò di colpo.

_..lo so._ disse, con tono funebre, prima di un pesantissimo silenzio

_Oddio.. scusa, non volevo.._ Rachele aveva ancora la mano davanti alla bocca, sempre più consapevole di avere parlato inevitabilmente troppo

_..per poco non lo feci sul serio.. con le mie mani.._ Cloud sembrava seriamente turbato, tanto che Rachele si accorse che era sul punto di piangere.
Sembrava incredibile; una parola, anzi un nome solo era riuscito a mandare in crisi Cloud come neanche la peggiore delle ferite subite in battaglia avrebbe potuto. Anche se dopo la sconfitta di Kadaj e fratelli il ragazzo era riuscito a perdonarsi di non avere protetto Aeris come avrebbe dovuto, il dolore per la sua perdita era ancora molto forte e la scena della Masamune che trafigge la fioraia era ben presente davanti ai suoi occhi, come se fosse stato ieri.

_No dai.. non dire così.. non è stata colpa tua!_ cercava di convincerlo Rachele, che si sentiva anche abbastanza in colpa per aver riesumato un discorso così doloroso per il suo nuovo amico. Cloud strinse i pugni, in un impeto di rabbia, ed esclamò ad alta voce

_E INVECE SI!!_

_Tu non potevi fare nulla.. eri bloccato_ insistette la ragazza, che non potè fare a meno di notare una lacrima scivolare veloce sulla guancia di Cloud e che la commosse profondamente

_Io DOVEVO proteggerla, ero la sua guardia del corpo!_ Cloud tirò istintivamente un pugno contro il muro, facendosi solo male alla mano e si fece scappare altre lacrime di rabbia _..e ho permesso che.. che.._

_No Cloud, non devi pensare così_ esclamò Rachele, con la voce rotta dalla commozione _La colpa è unicamente di quel verme schifoso.. non tua!!_

_..quel.. quel DISGRAZIATO!!_ gridò Cloud, lanciando uno sguardo alla ragazza, da cui si poteva cogliere tutto l'odio che bruciava nell'animo dello spadaccino per Sephiroth

_..lo so.. vidi tutto, dalla Terra... non sai quanto ho pianto per..._ ormai anche Rachele piangeva, in parte per la commozione, in parte per sfogare il suo senso di colpa per avere introdotto il discorso peggiore che avrebbe potuto introdurre.
Cloud tirò un altro paio di pugni al muro, dopodichè ebbe un improvviso giramento di testa e si sentì quasi svenire; la forte emozione provata l'aveva talmente preso da obbligarlo a mettersi con le spalle al muro per non cadere di colpo a terra. Rachele gli prese istintivamente le mani e le strinse alle sue, portandole poi al petto e guardandolo negli occhi. Entrambi i ragazzi stavano piangendo, anche se le emozioni prevalenti nei loro cuori erano un po' diverse: Cloud era rosso in volto, con un misto di rabbia, furia e dolore che per poco non avevano preso il sopravvento; Rachele invece era profondamente commossa, addolorata e abbastanza in colpa per avere rievocato i ricordi di quel terribile momento.

_Pe..perdonami!_ gli chiese, anzi lo supplicò Rachele _Non volevo.. non dovevo nominare Aeris.. scusa!!_

Prima che Cloud potesse dire qualsiasi cosa, la ragazza scappò via e sbattè la porta della camera dei bambini, chiudendosi dentro; lo spadaccino rimase appoggiato al muro, respirando profondamente per superare la sensazione di svenimento. Quando riuscì a superare lo svarione della troppa emozione, Cloud si avvicinò a quella porta e si sentì in dovere di entrare. Quantomeno doveva rincuorare Rachele, che dalle parole che gli aveva detto, secondo lui si stava sentendo un verme; cercò di pronunciare delle parole incoraggianti

_Ehi.. dai, non fare così... non.. non è successo niente.._

Cloud stava palesemente mentendo, ma di certo non aveva intenzione di farle venire dei sensi di colpa catastrofici... in fondo era anche colpa sua, ormai era passato tanto tempo, avrebbe dovuto reagire meglio. Ma si sa, al cuor non si comanda, e anche sul Pianeta questa regola non ammette eccezioni. In realtà Cloud si accorse solo dopo un paio di minuti di silenzio che stava cercando di parlare in una stanza buia; Rachele era già andata a letto e aveva spento la luce. Aveva ancora gli occhi aperti e non sarebbe certo riuscita ad addormentarsi a breve, ma Cloud non poteva saperlo.
Il ragazzo di Nibelheim decise che non era il caso di continuare quel discorso, si ripromise che se l'indomani mattina ci fossero state ancora conseguenze, avrebbe affrontato la questione da uomo e avrebbe chiesto scusa lui per primo per essersi lasciato trasportare dall'istinto. Mentre i tuoni del temporale imminente riecheggiavano dall'esterno, Cloud richiuse la porta e prima di andare verso la sua camera, sussurrò nel buio

_Bene.. allora.. buonanotte, Rachele!_
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Cloud si chiuse in camera, mentre il vento del temporale all'esterno fischiava minaccioso; lentamente appoggiò la spada al muro e si tolse i guanti, preparandosi per andare a letto. Il ragazzo sospirò: in quella giornata ne erano successe fin troppe.. era da sei mesi ormai, ovvero dall'ultima battaglia con Kadaj, Loz e Yazoo, che non gli succedeva niente di così movimentato. Certo, il trovarsi a tu per tu con una ragazza di un altro pianeta non era paragonabile a riaffrontare Jenova e i fantasmi del passato.. però in tutta questa storia Cloud sentiva che c'era qualcosa che non andava, c'era qualcosa di sbagliato. Non sapeva perchè, ma non si sentiva affatto tranquillo. Mentre si metteva sotto le coperte, la sua fantasia galoppante gli aveva già fatto prevedere scenari apocalittici, il migliore dei quali era che Rachele in realtà avrebbe potuto essere Jenova in persona e che al momento opportuno l'avrebbe attaccato... appena ci ebbe pensato Cloud ricacciò violentemente indietro quel pensiero e si chiese come diavolo aveva fatto a pensare una cosa simile.
“Se vuoi essere un eroe devi seguire i tuoi sogni” gli aveva detto Zack, e lui l'aveva ascoltato in pieno.. ma a tutto c'era un limite, e soprattutto il suo amico non si riferiva a fervide costruzioni di fantasia apocalittica, ma a qualcosa di diverso, di più serio.
Per cui Cloud decise di mandare al diavolo il suo pessimismo cosmico e cercò di pensare ad altro; anzi, di non pensare più a niente, spegnere la luce e mettersi a dormire.

A metà della notte però non aveva ancora preso sonno e continuava a rigirarsi nelle coperte; i rumori del temporale di certo non aiutavano, anche se sembrava non essere ancora cominciato a piovere.
“E' strano” pensò, quindi decise di alzarsi e raggiungere la finestra. Cloud spostò la tendina con una mano e osservò di fuori, con il risultato di essere sopraffatto da una sensazione di terrore purtroppo a lui molto nota: al di fuori, l'intero quartiere di Edge era in fiamme. Fiamme alte, feroci, tristemente analoghe a quelle che avevano devastato molto tempo prima Nibelheim. E proprio come a Nibelheim, una figura minacciosa con i capelli lunghi e una lunga spada si stagliava nelle fiamme ardenti; Cloud non riuscì a vedere di preciso chi fosse, ma l'ombra e la sua ormai annale esperienza non gli lasciavano dubbi: Sephiroth.
La prima reazione del biondo ragazzo fu quella di urlare, ma la voce sembrava non uscire dalla sua gola; corse fuori dalla stanza, in preda al panico e alla rabbia, per raggiungere la stanza di Denzel e Marlene, dove dormiva Rachele. Mettendo piede in corridoio, Cloud si accorse che anche il Seventh Heaven era in fiamme e che l'incendio ormai stava intaccando le strutture portanti. Sempre più spaventato il ragazzo si lanciò contro la porta della stanza di Rachele chiamandola a gran voce, ma nessun suono usciva dalla sua bocca; la trovò bloccata, come chiusa a chiave. Imprecando mentalmente di averle dato le chiavi della stanza, Cloud decise di prendere a spallate la porta, che cedette dopo qualche tentativo.
Mise piede nella stanza, resa irriconoscibile dall'inferno delle fiamme, e vide la sua paura più grande realizzarsi: Rachele era a letto, dormendo ancora, che non si era resa conta di nulla. Vicino a lei, la grande e minacciosa figura di Sephiroth con la Masamune estratta, pronto a colpire. Cloud cercò di attirare l'attenzione del figlio di Jenova, lanciandosi contro di lui, ma prima che potesse arrivare fu troppo tardi: la sua nemesi aveva già fatto in tempo a sollevare la Masamune e colpire, come aveva già fatto tempo prima con Aeris. Quando la lama della spada di Sephiroth arrivò al petto di Rachele, Cloud esplose in un grido di rabbia, dolore e tutto ciò che avrebbe potuto provare in quel momento. Poi cadde dal letto.
Respirando affannosamente il ragazzo tastò il tappeto sul quale era caduto e spalancò gli occhi; si tirò su velocemente e accese la luce. La sua stanza era diventata più un campo di battaglia che una camera da letto, con le coperte sparse dappertutto e il letto praticamente inesistente: sembrava fosse passato un uragano, ma Cloud non se ne occupò. La prima cosa che fece appena si rese conto di essere ancora nella sua stanza fu andare ad aprire la finestra, azione che fece con così tanta foga che per poco non la mandò in frantumi; guardò fuori e vide gli edifici scuri di Edge nella notte, mentre il temporale si era concretizzato in pioggia battente. Non c'era nessuna traccia dell'incendio di cui era stato testimone solo pochi secondi prima; nessun fuoco, nessun corpo carbonizzato e soprattutto nessuna ombra minacciosa tra le fiamme. Con il cuore che batteva ancora all'impazzata, Cloud iniziò a capire di avere avuto un incubo, ma non si sentiva ancora sicuro; per ottenere la prova definitiva uscì in corridoio e si fiondò alla porta della stanza di Rachele. Cercando di aprirla, la porta si spalancò senza troppi problemi e andò a sbattere contro il muro; all'interno però non c'era nessuno. Cloud si girò e si prese un altro mezzo infarto quando vide la ragazza col pigiama di Tifa a due centimetri da lui.

_Ehi, stai bene? Ti ho sentito gridare.._ chiese Rachele, che in effetti era appena uscita per controllare cosa stava succedendo. Non che lei fosse riuscita ad addormentarsi facilmente, ma ora l'incubo di Cloud era riuscita a farle perdere completamente il sonno.

_..ho.. credo di avere.. avuto un incubo.._ balbettò Cloud, che respirava ancora profondamente ed era ancora scosso dal terrore.
La ragazza sbadigliò e disse:
_Beh dai.. è quasi mattina.. e non credo che né io né te riusciremo a dormire ancora.._

_Perchè? Cosa è successo a te?_ chiese Cloud, tornando lentamente alla realtà

_Cosa è successo?! Intendi dire a parte il fatto che sono stata catapultata su un altro pianeta, ho incontrato te e non so più come tornare indietro?!?_ gridò Rachele. Cloud mise le mani davanti al corpo, come per calmarla, e rispose
_Va bene, va bene.. allora ci conviene vestirci.. a meno che non vuoi andare in giro in pigiama..._

_E come faccio a vestirmi se non mi dici dove hai messo i miei vestiti?!_

_Ah scusa.. sono giù, sono stesi in cucina.. pensavo li avessi visti..._

Cloud si voltò, per tornare in camera sua; mentre si stava rivestendo sentì un rumore strano, poi un tonfo e la voce di Rachele

_AHIA!!_

Il ragazzo si fiondò fuori dalla porta e vide Rachele semisdraiata a terra sulle scale che si massaggiava la schiena e si lamentava

_Ma.. chi diavolo ha messo qua questo gradino?!? Ieri non c'era!!_

Cloud non potè fare a meno di sorridere, in fondo la scena era abbastanza buffa, e lo aiutò a superare lo shock dell'incubo..

In effetti era stato in qualche modo un sogno premonitore,Rachele si era fatta male.Ma un gradino non è Sephiroth.
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
_Tutto bene?_

Cloud tese la mano a Rachele, ancora per terra dopo lo scivolone sul gradino. Mentre la aiutava a rialzarsi Rachele incrociò il suo sguardo, tanto che per poco la ragazza non cadde di nuovo per l'emozione di vedere quegli occhi blu così splendenti da sembrare irreali.

_Quel gradino c'era anche ieri, sai?_ disse poi Cloud, prendendola un po' in giro

_Non fare lo spiritoso! Io ho un decimo della tua forza, non ho poteri e di certo non so usare la ma.._ rispose la ragazza, ma venne fermata dal braccio di Cloud che stava indicando una pila di vestiti davanti a lei.

_I tuoi vestiti sono là.. dovrebbero essere asciutti, anche se non sono pulitissimi.._

_E quindi?!_ chiese Rachele, un po' indispettita perchè era stata interrotta; soprattutto non si era resa conto di avere ancora indosso il pigiama di Tifa

_Ehm.. forse non ti conviene uscire in pigiama, che ne pensi?_ commentò Cloud

_Ah cazz.. hai ragione! Scusa... vado in bagno a cambiarmi!_ ribadì Rachele, raccogliendo i suoi vestiti e scappando via per non cadere troppo nell'imbarazzo. In fondo, stava approfittando ancora della gentilezza di Cloud, non era il caso di tirare troppo la corda..
Mentre la ragazza era in bagno, Cloud si mise vicino alla finestra e la aprì, guardando di fuori la vita di prima mattina di Midgar. La luce del sole ebbe un ottimo impatto sul suo animo, ancora un po' in agitazione per l'incubo della notte precedente.

_Il temporale è passato, è una bella giornata.._

Una melodia sommessa arrivò alle orecchie del biondo ragazzo; si girò, molto incuriosito. Era Rachele, in bagno, che canticchiava sotto la doccia.. improvvisamente la porta del bagno si spalancò

_...SIAM PRONTI ALLA MORTE, SIAM PRONTI ALLA MORTE L'ITALIA CHIAMO'!!!_

_Ma che diavolo è?!_ chiese Cloud, mettendosi le mani alle orecchie

Rachele si girò, divertita, coi capelli bagnati. Aveva rimesso i suoi vestiti ed aveva deciso, già che c'era, di darsi una sistemata; fin dalla sera prima non aveva smesso di pensare a come diamine aveva fatto dalla Terra a ritrovarsi sul Pianeta.. e precipitando proprio su Cloud Strife, tra l'altro. Sembrava ci fosse una volontà in tutti gli eventi che le erano capitati, come una profezia destinata a compiersi.

_E' l'inno del mio paese, Fratelli d'Italia! Ogni nazione sul mio mondo ne ha uno, per commemorare il proprio paese.. non farci caso, la canto spesso a casa!_

_Ah_ commentò Cloud, un po' pensieroso; poi, stupefacendo Rachele e chiunque altro l'avesse conosciuto, iniziò a canticchiare anche lui un inno abbastanza noto sul Pianeta
_..e Rufus.. e Rufus Shinra... è qualcosa del genere, vero?_

Rachele lo guardò con occhi sgranati, incredula.

_Tu.. che CANTI?!?_

Cloud allargò le braccia

_Perchè? Era l'inno della ShinRa.. tutti i SOLDIER lo conoscono.. _

Rachele lo guardò ancora più sospettosa, con un'aria del tipo “non mi freghi, bello mio..”; Cloud rimase un po' in silenzio, osservando la ragazza, poi si arrese.

_Va bene, va bene.. che conosciamo io e tutti quelli che hanno fatto parte di SOLDIER.._

Una domanda istintiva venne a Rachele, (“anche Sephiroth lo conosce?”) ma questa volta il buonsenso prevalse e la ragazza evitò di pronunciare nomi... pericolosi, specialmente in presenza di Cloud. Piuttosto fece un'altra domanda, che le venne altrettanto naturale.

_Cosa facciamo oggi?_

_Beh_ rispose Cloud avvicinandosi al tavolo _Per oggi non ho consegne da fare, ma questa sera dovrò partire per Gongaga.. credo che ti convenga trovare un modo per tornare a casa..._

_Cosa?! E come faccio?!_ chiese Rachele; non si aspettava una risposta del genere. Certo, dal punto di vista di Cloud era normalissimo: l'aveva ospitata per la notte, ma di certo non avrebbe potuto tenerla con sé tutta la vita.. anche sul Pianeta il lavoro era lavoro e gli impegni di un corriere non erano adatti per occuparsi di una ragazza aliena. Non che volesse cacciarla via, ma era giusto che pensasse a come tornare indietro, alla Terra, alla sua vita.
Per contro Rachele non era pronta a un passo simile; era abbastanza al corrente dei luoghi del Pianeta, ma rimaneva sempre una ragazza dispersa in un ambiente in cui non era mai stata, con mostri pericolosi sempre in agguato e senza nessun potere di difesa. L'unico suo contatto era Cloud; non solo, il ragazzo di Nibelheim rappresentava la sua unica speranza di poter sopravvivere in quel mondo.
Rachele lo osservò, dopodichè si voltò verso l'entrata del Seventh Heaven: conosceva troppo bene il Pianeta per pensare di poter mettere anche solo un piede fuori da quella porta ed essere al sicuro.
Un moto di terrore la attraversò da capo a piedi, ma decise di reagire nell'unico modo che poteva funzionare: aggressivamente. Per cui rispose a un silenzioso Cloud in modo quasi furioso, come se le avesse appena fatto un torto enorme.

_Come.. come puoi dirmi “cerca un modo per tornare”?! E'.. il destino che ha voluto che venissi qua, non so come ho fatto!!_

_Beh allora cerca il destino e chiedigli di farti tornare a casa.._ commentò Cloud, con un tono che stupì perfino se stesso. Era riuscito a far passare l'idea, ovviamente falsa, che di lei non gliene importasse quasi niente.
Non sapeva perchè, ma Rachele decise di tergiversare buttandola più sul personale che sulle oggettive difficoltà che minacciavano la sua vita se Cloud l'avesse abbandonata.

_Proprio non mi vuoi, allora? Ti ho conosciuto solo ieri e adesso vuoi che me ne vada?! ..e io che ti pensavo un eroe.._

_..No.. non volevo.. cacciarti via.._

_Te l'ho detto e te lo ripeto: IO NON HO POTERI!! Vuoi farmi fare la fine di.._ si fermò. Non voleva pronunciare ancora quel nome.
Come sempre il comportamento di Rachele colpì nel segno, e Cloud si rese conto di aver osato forse troppo; era troppo facile fargli venire dei sensi di colpa e Rachele lo sapeva molto bene. Con una sola frase le decisioni di Cloud vennero sconvolte al punto di farlo passare da un estremo all'altro: ormai Rachele era con lui, doveva occuparsene lui. Di fatto era diventato la sua guardia del corpo e tutto con una frase; solo altre tre persone al mondo avrebbero saputo fare altrettanto: Aeris, Tifa e Sephiroth.

_Va bene, non ti lascio andare da sola.. ma non credere, neanch'io ho i “poteri”, come li chiami tu_

_Cosa no? ..e le Materie dove le metti?!_ gridò Rachele, vicina alla finestra. Senza rendersi conto, i due ragazzi avevano cominciato a urlare e qualche passante si era fermato incuriosito ad assistere dall'esterno alla scena nel bar. Cloud ebbe un colpo.

_Le Ma.. MA SEI IMPAZZITA?!?_

Con gesto furioso e incredibilmente violento, Cloud saltò verso Rachele, che si ritrasse spaventata, e chiuse la finestra; per poco i vetri non andarono in mille pezzi da tanto l'aveva chiusa con violenza. Il ragazzo si voltò di scatto, come se Rachele fosse una pericolosissima nemica, facendola spaventare non poco. La furia brillava negli occhi mako di Cloud, mentre il ragazzo gli metteva le mani sulla bocca e proseguì

_Sei diventata matta?! Urlare delle materie... vuoi forse farti uccidere?!_

Rachele si dimenò, cercando di svincolarsi dalla presa forte di Cloud, che di fatto aveva ingaggiato un corpo a corpo non indifferente.

_La..lasciami!_ gridò _Lasciami, mi stai facendo male!!_

Cloud però non mollava la presa

_No. Non ti faccio andare da nessuna parte fino a che mi prometti che non parlerai più di certe cose!_

_Ma.. lasciami, ahia! Non sono un soldato io, mi stai distruggendo!! E poi, cos'ho detto di male, ho parlato solo di Materie.. AHIA!!_

Cloud strinse ancora di più la presa, dopodichè le sussurrò nelle orecchie, con tono abbastanza minaccioso

_NON devi più nominare quella parola!!! Dopo la Reunion di Kadaj, Rufus ShinRa ha abolito gli utilizzi di Mako o forze derivanti dal Lifestream. Per TUTTI. E ha decretato che chiunque venisse scoperto a conoscenza della Materia o peggio ancora a usarne una qualsiasi... venga ucciso, sul posto!!_

_Ma.. ahia, lasciami andare! LASCIAMI!! Cosa ne posso sapere io?!_

_Hai detto che conosci la mia storia e tutta la mia vita. Dovresti sapere anche questo!!_

_No.. AHIA.. non lo sapevo.. mi era sfuggita questa cosa delle Materie.. AHIA, LASCIAMI!!!_
Rachele tirò un calcio negli stinchi a Cloud, riuscendo a sfruttare quel microsecondo di distrazione per svincolarsi e scappare fuori dalla porta.
Sapeva di andare in un ambiente pericoloso, ma il comportamento manesco di Cloud l'aveva terrorizzata di più di qualsiasi altro mostro; per cui superò la paura dettata dal buonsenso e corse fuori, diretta alla Piana di Midgar.
_Ehi, dove vai?!_ le gridò Cloud, da dentro

_A cercare un modo per tornare a casa..!!_
 
Top