Videogiochi, GDR e focalizzazione. Una mia riflessione in merito.

Level MD

The Secret Darkness
Non avendo cultura dei GDR cartacei, non posso rispondere completamente all'articolo, però il tema della focalizzazione è indubbiamente valido.

Il contesto dei videogiochi AAA si sta effettivamente sempre più riempiendo di giochi che cercano di fare "tutto", quindi sono d'accordo nell'osservare un appiattimento dell'offerta in quel settore, che necessita di ritorni economici sempre più esasperati e che quindi spesso si ritrova ad inseguire le mode del momento.
Dei titoli citati, mi lascia giusto qualche dubbio la "minestrosità" di The Last of Us, principalmente se paragonata ad altri titoli AAA, però in linea generale condivido il pensiero, ci sono giochi in cui vengono utilizzate forzosamente strutture e meccaniche che non si prestano a quello che, almeno teoricamente, dovrebbe essere l'obiettivo principale del gioco, ma che però ricevono un riscontro positivo nelle vendite e nei giudizi perché si aprono ad una fetta di giocatori più ampia. Anche per questo, sono anch'io abbastanza ostile al fenomeno dell'open world, dei collezionabili e, nel complesso, dei trofei/achievements.
Non sono però così d'accordo nell'assumere che il singolo gioco focalizzato sia per forza di cose migliore di quello generalizzato. Credo che il ragionamento valga principalmente nel sostenere che, almeno in teoria, un mercato AAA più specifico sarebbe più interessante di quello attuale, ma sul valore di ogni singolo gioco focalizzato va sempre valutata la qualità della sintesi, mentre in certe produzioni la varietà permette di far pesare meno i limiti espressi dalle singole meccaniche, che in un gioco quantitativamente più limitato impattano sul efficacia della produzione in modo più determinante.
 

Knukle

Il dimenticatore
Focalizzare non equivale a fare automaticamente un buon gioco, ma di sicuro aiuta moltissimo. Tra l'altro, i migliori giochi degli ultimi anni sono tutti giochi molto focalizzati, che piacciono a determinati palati ma che sono difficilmente attaccabili nel loro essere ottimi prodotti.

Due esempi su tutti?
Journey è un raro esempio di design sottrattivo. Il gioco ha solo ciò che gli serve, niente di più, e questo, unito ad uno stile superbo che però è solo la ciliegina sulla torta, lo rende un gioco meraviglioso. Focalizzatissimo.

The Walking Dead è un altro esempio di gioco focalizzato. È un gioco narrativo, che non ha la pretesa di raccontare sia una bella storia che dare combattimenti tattici che... ecc.ecc., ma si focalizza su una cosa e la fa bene. Esplora la storia focalizzandosi sui personaggi e le loro scelte morali. Focalizzatissimo.

Non saprei dirlo con certezza perché non riscontra i miei gusti e quindi non l'ho giocato veramente (solo qualche oretta), ma credo che anche Dark Souls sia un gioco focalizzato. Se lo compri è perché vuoi una certa esperienza dal gioco, ed il gioco te lo dice schiettamente senza fronzoli. A chi adora la componente narrativa profonda e non ama smadonnare troppo per battere un boss della *******, come me, il gioco appare poco appetibile ma comunque coerente con se stesso. Focalizzato?
 

Code

In Brook We Trust!
Veramente anche Dark Souls ha una narrativa profonda,ma a differenza di altri giochi è nascosta e sta a te scoprirla leggendo le descrizioni degli oggetti e parlando con gli NPC,legando il tutto. Quindi và incontro anche a quel genere di giocatori... il bello di questo stile è che a ogni run scopri sempre qualcosa di nuovo.Comunque si,è certamente focalizzato.
Sono daccordo con Level comunque,perchè alla fine focalizzato o no se un gioco è una ciofeca rimane una ciofeca.
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
Staff Forum
Spiace anche a me non conoscere il mondo dei GDR cartacei, quindi non so dire se davvero i videogiochi hanno insegnato qualcosa ai GDR o se quest'ultimi insegnerebbero qualcosa ai videogiochi.

Sono daccordo con Level comunque,perchè alla fine focalizzato o no se un gioco è una ciofeca rimane una ciofeca.

Io sintetizzerei il tutto esattamente con quanto hai detto. Non esiste la regola secondo cui un gioco, se focalizzato, risulti qualitativamente migliore del cosidetto "minestrone". Tutto dipende da come i giochi vengono pensati e sviluppati, quindi esistono solo giochi belli o giochi brutti.
 
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