Delitto Meredith Kercher: colpa dei manga

Jiraiya

Sensei Member
27 Giugno 2007
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Link Badguy Zero ha detto:
Perdonate la citazione ma trovo che calzi a pennello...


Secondo i canoni del TG5 allora uno come me che legge Bastard!!, Berserk, Shamo, L'immortale, Shigurui e seinen vari dovrei essere una macchina assassina da guerra... °__°

/me si guarda allo specchio

Com'è che non me ne ero mai accorto...?
E se un leggesse Death Note incomincia ad uccidere a tutto spiano?...
 

masterdragon

Individuo schizoide
3 Dicembre 2006
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Kloud Von Doomegar ha detto:

Oh cielo. Evitiamo di dare la colpa al manga se questo tipo si è messo ad uccidere a sangue freddo.

Le cause di questi comportamenti devono andare a cercate nel rprofondo della psicologia dell'individuo, nella sua educazione e nella sua infanzia.

Death note può essere stato il grilletto, come avrebbe potuto esserlo qualsiasi altra cosa, da una statuetta in legno ad un libro di Harry Potter.

Evitiamo di demonizzare certe cose solo perchè la mente dell'uomo è marcia, ma non vuole rendersene conto.
 

Cloud_Darth

Active Member
20 Ottobre 2006
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Colpa dei manga? Ma stiamo scherzando?

La colpa è solo ed esclusivamente di chi ha commesso il delitto. Ci saranno non so quante persone per bene che avranno letto gli stessi fumetti e non mi pare proprio che vadano in giro ad ammazzare gli altri.
 

greenlamia

Nuovo utente
28 Ottobre 2006
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A parte il fatto che in base a queste "coincidenze" io che ho letto eternal sabbath e death note e me ne son vista tutto l'anime dovrei aver già sterminato mezza milano...
Ma poi, in Dylan Dog riflessioni inquietanti non ne han mai viste? Con tutto il rispetto x l'indagatore dell'incubo(inchin inchin, lo adoro^_^), al massimo questo può voler dire che ogni cultura ha i suoi "lati oscuri", sta all'intelligenza di ognuno poi...
 

Togawa

Not Available
4 Marzo 2007
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TgFregnacce ha detto:
Perugia, spunta la pista del fumetto
che avrebbe ispirato del delitto


Non c'erano solo i coltelli, la candeggina e i computer fra il materiale sequestrato nell'appartamento di Raffaele Sollecito. C'erano anche diversi manga, i fumetti giapponesi nella stanza dello studente pugliese. Raccontano storie di violenze sessuali e di delitti compiuti fra ragazzi e ragazze dalle complesse personalità. È su questi fumetti che nelle ultime ore gli investigatori hanno rivolto le loro attenzioni. In particolare hanno esaminato le storie che descrivono gli omicidi di alcune ragazze in cui è coinvolto Akira Fudo, il personaggio del fumetto il cui nome Raffaele Sollecito utilizzava come password del suo computer. Akira Fudo è uno studente dal carattere debole, timido e facilmente impressionabile, che assiste allo stupro e all'omicidio di una amica. In queste storie compare anche questo personaggio, Trigun, a cui si è invece ispirato Rudy Guede per la sua password. Nell'ambientazione fumettistica viene accusato di aver provocato una strage e sulla sua testa pende una taglia di 60 milioni di dollari. Di Amanda Knox, che non ha svelato la sua password del portatile, gli investigatori hanno letto di nuovo il racconto che la giovane di Seattle aveva scritto un anno fa. Descriveva l'omicidio di una studentessa. Dodici mesi dopo il delitto di Meredith. Tutte fatali coincidenze?
Sublime.
 

Jed

k-d-f-werewolf
Staff Forum
3 Luglio 2008
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www.gamesource.it
Sfrutto questo thread un pò anzianotto per riportare una notizia (con annesso commento) che credo potrebbe interessare:

Bambino di dieci anni muore imitando Naruto

Ieri notte cercavo in Internet qualche notizia da proporre su queste pagine e, passando da ‘Anime News Network’, ho letto di sfuggita una nota su di un bambino americano finito in ospedale per aver imitato una scena dell'anime di Naruto. Solitamente non mi occupo di queste storie, perché non mi piace contribuire alla spettacolarizzazione di tali drammi, ma oggi sono tornato sul sito in cerca di novità e ho trovato quello che non avrei mai voluto leggere. Codey non ce l'ha fatta!

Codey, un bambino americano di 10 anni, di Seattle, era stato ricoverato in ospedale sabato scorso dopo che, per un gioco fatto col secondo fratello ed altri compagni nel cortile di casa di un amico, si era fatto seppellire con la testa sotto la sabbia per imitare una delle tecniche dei ninja del Villaggio della Sabbia dell’anime di Naruto, rimanendo soffocato. I primi soccorsi erano riusciti a rianimarlo e trasportarlo in ospedale, ma evidentemente le sue condizioni erano piuttosto gravi.
Questa stupida tragedia mi ha particolarmente colpito, specie dopo aver visto nella foto la faccia da birbante di Codey, e mi ha ricordato un altro episodio, quello di un bambino gettatosi dal balcone, negli anni 80, per voler imitare Jeeg Robot.

E' vero che i bambini dovrebbero essere sempre sotto il vigile sguardo dei genitori, ma vanno anche lasciati respirare, giocare, vivere. Talvolta non bisogna essere dei pazzi, dei disadattati, per commettere delle follie, a volte basta essere... bambini!


fonte: animeclick.lycos.it / AnimeNewsNetwork
 

Gamesource Staff

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12 Luglio 2008
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R.I.P. I bambini molte volte non riescono a distinguere realtà da finzione.

Se fosse successo in Italia non oso immaginare le reazioni che ci sarebbero state.
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
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Talvolta non bisogna essere dei pazzi, dei disadattati, per commettere delle follie, a volte basta essere... bambini!

questa frase è da firma. Per il resto mi dispiace tanto per il bambino, spero solo che questo non crei ulteriore polemica sul fatto che gli anime & co. devino mentalmente i bambini e cavolate varie
 

Jed

k-d-f-werewolf
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Con tutto il rispetto per i bambini, a me questa notizia par proprio "carne fresca" per le associazioni dei genitori
 

Ex-Soldier

Vyse the Legend
10 Gennaio 2008
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Jed ha detto:
Con tutto il rispetto per i bambini, a me questa notizia par proprio "carne fresca" per le associazioni dei genitori
il MOIGE si farà sentire presto,ci scommetto il mio fratellino minore...
vorrà dire che quando i manga saranno dichiarati illegali in Italia(molto presto se continua cosi),mi darò al contrabbando con i miei amici otaku
 

LadySephiroth

Katatsubasanotenshi
13 Agosto 2005
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"Non si può vincere contro gli stupidi"(battuta finale giapponese di Mononoke Hime) ... Miyazaki ha proprio (sempre)ragione, roba da matti. questa è la seconda boiata dopo il fatto che secondo Focus i cosplayers sono (una setta di persone mascherate che fanno sesso tra di loro" non ho parole ....e poi sta gente (l'assassino compreso) che ci può aver capito di un Manga bello come Trigun...Blah
 

Zoro83

Lo Zio
8 Luglio 2007
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Tempo fà, facendo un corso di psicopedagogia, mi è capitato di affrontare il discorso anime+bambini= emulazione con risvolti tragici con dei psicopedagogi, ebbene loro stessi mi hanno dato una risposta abbastanza sconvolgente, cioè nelle menti deboli, come ad esempio i bambini o soggetti psicologicamente instabili, come gli "amici" di Meredith i fumetti o gli anime possono indurre fantasie e spirito di emulazione nella vita reale. A ciò comunque è stato aggiunto che film con attori in carne e ossa o servizi giornalistici che raccontano verità influiscono molto di più che personaggi di fantasia.
Con questo spero di ribadire bene il concetto del fatto che basta anche solo un "ciao" detto in maniera differente dal solito per scatenare la scintilla dell'omicidio in una persona che comunque è già psicologicamente instabile, vuoi perchè alle spalle non ha una famiglia che lo segue, vuoi perchè è una persona repressa nel mondo del lavoro o in famiglia o vuoi, come nel caso di Meredith, persone che in gruppo, magari sotto effetto di sostanze strane, si sentono di poter fare di tutto di più arrivando al punto di non comprendere nemmeno il fatto di aver ucciso una ragazza!
Per quanto riguarda il bimbo morto nell'imitare Jeeg Robot il fatto è successo negli anni 80 proprio in Italia e il bimbo si era lanciato dal balcone di casa sua cercando di formare la testa di Jeeg, dopo quel fatto difatti i cartoni animati di robot, Mazinga in particolare, dalle reti nazionali, nel caso di Mazinga RAI 2, furono tutti spostati su reti minori.
Sta di fatto che diversi bimbi hanno usato armi da fuoco e purtroppo sono morti vedendolo fare dai genitori o al telegiornale e non su fumetti o anime, per cui non diciamo che solo i fumetti sono una creazione del male che inducono all'omicidio e alla violenza, ma bensì pensiamo che un bambino viene impresionato molto di più da mezz'ora di telegiornale che da 200 numeri di Berserk, Bastard Death Note o qualsiasi altro fumetto violento!
 

Cloud_Darth

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20 Ottobre 2006
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Omicidio Meredith/ Indagati i familiari di Sollecito, volevano manipolare le indagini

I familiari di Raffaele Sollecito - il giovane in carcere perchè accusato di essere, insieme ad Amanda Knox e a Rudy Guede, uno dei responsabili della morte della studentessa inglese Meredith Kercher - sono a loro volta indagati dalla Procura di Perugia.

I parenti dello studente pugliese risultano iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta parallela avviata in seguito alla messa in onda da parte della tv Telenorba delle immagini dei sopralluoghi della polizia scientifica nell'abitazione dove venne uccisa Meredith che mostravano tra l'altro il corpo della studentessa inglese.

Far trasferire poliziotti scomodi, chiedere l'intervento di politici di spicco, organizzare campagne mediatiche. È il piano messo a punto nei mesi scorsi dalla famiglia Sollecito e ora rivelato dalle intercettazioni telefoniche con i quattordici faldoni che raccolgono l'intera inchiesta sul delitto di Perugia.

Le registrazioni delle conversazioni telefoniche tra il padre di Raffaele, Francesco Sollecito, noto cardiologo pugliese, il fratello Giuseppe, la cognata Sara, la seconda moglie Mara e la figlia Vanessa ricostruiscono l'incessante attività della famiglia per trovare l'appoggio di personaggi influenti. Spinto dalla convinzione che la Squadra Mobile perugina e il pm Giuliano Mignini abbiano indagato in modo errato, l'intero clan familiare di Raffaele Sollecito si mobilita per scagionare il giovane. Non solo con l'intervento di pool di avvocati e di consulenti medico-legali ma anche attraverso amicizie politiche.

I reati ipotizzati a carico del "clan Sollecito" sono violazione della privacy, diffamazione, pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale e violazione della norma sul trattamento di dati giudiziari da parte di privati.

Secondo alcune indiscrezioni risulterebbe inoltre che i familiari di Raffaele Sollecito avrebbero contattato alcuni politici affinché intervenissero da Roma per fare pressioni sugli inquirenti perugini che indagano sulla morte di Meredith.

Un politico di spicco a cui si rivolge la famiglia Sollecito, anche grazie alla zia Sara, militante di Alleanza Nazionale, è Domenico Nania, ora vicepresidente del Senato, che, secondo i parenti di Raffaele, avrebbe potuto interessare alla vicenda addirittura l'attuale presidente del Senato Renato Schifani. Anche la scelta di Giulia Bongiorno come avvocato è dettata dalla stessa logica. Mara, la matrigna di Raffaele, la definisce "la signora Trentapalle" e sottolinea: "Lei sa come comportarsi in certe situazioni". Tutta questa attività naturalmente viene riferita a Raffaele durante i colloqui in carcere, anche questi intercettati.

fonte
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Per la serie: "Qualis pater, talis filius".