Varie -Infinite Dream-

Mh si, forse hai ragione, è che mentre scrivo non mi accorgo granchè, perchè col blocco note non andando accapo mi resta tutto dietro, gli dò solo una rilettura prima di postare e non mi era sembrato così pesante, ma forse hai ragione, ci farò caso.
 
EPISODIO II
-L'entrata del bosco-​

I due continuavano a correre, sentendosi rassicurati dal silenzio che proveniva dalle loro spalle, verso il bosco.
Hugh teneva Vince sulle spalle, e lo spostava spesso da un lato all'altro, gli sembrava di sentire provenire un calore innaturale dal corpo del bambino, e cambiava spalla come per non scottarsi.
Forse era solo la sua immaginazione, tra lo spavento, l'agitazione, la paura di essere braccati, sicuramente si stava agitando per nulla, si disse.
E il fuoco che ha bruciato per metà la sua casa? Si era sognato anche quello?
Continuava a correre a passo sostenuto immerso nei suoi ragionamenti poco lucidi, e si accorse in un secondo momento che Aya non correva più al suo fianco, voltandosi la vide leggermente indietro, visibilmente provata dallo sforzo.

-Ti prego.. fermiamoci un po'...non ce la faccio più-
Gli disse non appena lui le venne incontro camminando.

-Non so se possiamo ritenerci in un posto sicuro in questo momento...- Disse lui dubbioso.
-Non possiamo ritenerci al sicuro in nessun posto!- Insistette Aya. E aggiunse:
-Ma così non posso proseguire, ho bisogno di riposare.. mettiamoci qui per un po', in questa specie di radura.

Hugh pur non essendo d'accordo non disse nulla, accennò un si con la testa, e guardandosi alle spalle, si spostarono dal sentiero, che andava via via restringendosi sempre di più, e si infilarono tra alcuni grossi alberi sul lato.
Spostarono alcune pietre per evitare di sedersi sui piccoli cespugli che facevano da tappeto e sulla nuda terra umida che si intravedeva sotto di essi, e infine si sedettero, uno di fronte all'altra, entrambi in una sistemazione che poteva sembrare comoda, un grosso masso come sedia, e le spalle appoggiate a una pianta.
Lei prese Vince, che durante il lavoro con le pietre era rimasto, ancora privo di conoscenza, appoggiato dolcemente su un grosso tronco cavo, e se lo mise sulle gambe, accarezzandolo dolcemente sulla testa, sopra il cappuccio che di nuovo gli copriva quasi interamente il viso.
Hugh pensò che forse era il momento giusto per chiedere qualche spiegazione più precisa sulla situazione, e senza sapere bene come affrontare la questione senza sembrare nuovamente invadente, domando:

-Ehm.. senti, Aya.. visto che siamo fermi.. posso capire che tu sia stanca, però.. insomma, vorrei capire.. scusa..-

Lei lo guardava come si guarda una gallina che cerca di fare l'uovo, con un misto di curiosità e una punta di incitamento nello sguardo, come dire: ''su, ce la puoi fare!''.

-Si dai.. ma.. mi spieghi che diavolo sta succedendo?- riuscì a formulare lui, e continuò, guardando fisso per terra con lo sguardo accigliato, gesticolando sempre più freneticamente:

-Insomma, inseguiti dai censori! I censori combattono i demoni a piede libero, fanno la guardia alle città, vanno a cercare le tane dei mostri nelle campagne, non inseguono gli uomini!
E poi tuo fratello, usa la magia, e non ha l'aria di uno che ha studiato dieci anni nell' accademia di magia a Doliana!
Ormai penso di essere nei guai quanto te, per cui potresti almeno dirmi qualcosa di più, o no?-

Detto questo alzò lo sguardo verso di lei, che non lo stava più a guardare curiosa, ma osservava il fratellino che teneva tra le braccia, accarezzandolo, senza rispondere.
Lui non chiese oltre, e si rassegnò a non avere risposta, distolse lo sguardo da lei e cercò di trovare una posizione più comoda sulla pietra, quando lei inaspettatamente, a voce bassa, cominciò a parlare:

-Lui.. non è mio fratello.. non nel vero senso della parola...-
E si fermò nuovamente, ma Hugh non domandò nulla, anzi, neppure la guardò, temendo di rompere quel piccolo equilibrio che si era creato, e sperando che andasse avanti da sola con la spiegazione.

-Io, sono una ladra, vengo da Sana..rubo per conto dei potenti, mi chiedono oggetti che non possono avere, che appartengono a altre persone, oppure vado a esplorare al posto loro in cerca di oggetti di valore..
Conosco Vince da poco più di un anno, ha solo sei anni... è cresciuto per strada con una compagnia di nomadi, non ha famiglia, si spostava con loro, finché un giorno non l'ho aiutato con un mercante che voleva fargli del male perché aveva rubato della frutta.
Da allora si è affezionato... mi segue ovunque, anche quando gli ordino di non farlo, e.. diciamo che vive con me.-
Hugh stava ad ascoltare in silenzio lei che parlava, ogni parola che diceva sembrava procurargli un dolore alla gola, uscivano sempre più sforzate, e parlava sempre più piano, e lui quasi faceva fatica a sentirla, con il suono del vento che muoveva le fronde rigogliose degli alberi attorno, ma non disse nulla, e continuò a tendere l'orecchio. Lei proseguì:

-Poco più di due settimane fa.. un nobile di Sana mi ha chiesto di procuragli un artefatto magico, uno specchio, per la sua collezione privata.
Lo specchio si trovava nelle rovine di Haan, poco lontano dalla città, al di là delle pianure, avevo detto come sempre a Vince di non seguirmi, che poteva essere pericoloso, ma lui testardo mi è rimasto dietro, finchè durante una sosta per riposarci me ne sono andata mentre dormiva.. pensavo avrebbe rinunciato e sarebbe tornato a casa, ero convinta, e così ho proseguito per le rovine.
Una volta dentro ho evitato i soliti scontri con i mostri, e sono arrivata alla sala centrale, dove era custodito lo specchio, ho schivato le visibili trappole che lo poteggevano. l'ho preso e stavo per tornare indietro quando ho sentito dei rumori dal soffitto, e alcuni mostri sono entrati nella stanza.
Li stavo affrontando senza problemi quando dalla porta è sbucato Vince, mi sono distratta, non so, ho avuto un attimo di paura per lui, che potessero attaccarlo, e allora non mi sono accorta di una trappola...
in un attimo sono stata afferrata per una caviglia e sollevata verso l'alto, e lo specchio è caduto, dalla borsa rompendosi, di fianco a Vince, che stava fermo terrorizzato, circondato da alcuni mostri-ragno e nonmorti... e così..-

Aya fu interrotta dal nervoso scatto in piedi di Hugh, che guardava attento verso il sentiero.
Soliti versi di mastini, cavalli da guerra e lumi di torce.

-Dobbiamo andare, subito, vieni!- disse lui prendendole la mano -Ci hanno già trovati, e stavolta non credo che il bimbo dei misteri ci sarà d'aiuto, per cui , sebbene mi spaventi l'idea, dobbiamo entrare nel bosco degli squilli.
Lei si alzò, strinse forse a se Vince, e tutti e tre uscirono dal sottobosco per tornare velocemente nel sentiero che consentiva l'accesso al bosco nell'unico punto in cui gli enormi alberi permettevano il passaggio.

-Qui di sicuro non ci seguiranno!- disse Hugh – Ma forse stiamo passando dalla padella alla brace-

E così entrarono.
 
Grazie, scusate se gli episodi finiscono per essere un pò lunghi, ma a me piace descrivere le situazioni e gli stati d'animo in modo piuttosto preciso, così che chi legge si immagini una specie di filmatone :D Poi è sempre un problema spezzare gli episodi, vabè.
 

alexion28

Member
Grazie, scusate se gli episodi finiscono per essere un pò lunghi, ma a me piace descrivere le situazioni e gli stati d'animo in modo piuttosto preciso, così che chi legge si immagini una specie di filmatone :D Poi è sempre un problema spezzare gli episodi, vabè.

Non te l'ho detto come una critica ma come un pregio
Ps : vai a vedere la mia fic vorrei un tuo parere!
 
Mi sono permesso di divertirmi a fare una mappetta in stile supernientendo dell'area che finora abbiamo più o meno trattato nella fic :p



E' scemina ma mi pareva carino farla
 
EPISODIO III
-Rivelazioni-

I due erano da poco entrati nel bosc e procedevano ormai piuttosto lentamente, sicuri di non essere seguiti, e, per via dei timori di Hugh che conosceva la zona, preoccupati per l'immediato avvenire.
Il bosco degli squilli era tristemente noto per essere infestato da mostri potenti e aggressivi, che raramente lasciavano scampo ai visitatori.
Il particolare nome derivava dal fatto che da sempre i mostri avevano un particolare modo per torturare i visitatori, gli sciagurati venivano portati sulla roccia più alta che si trovava nel punto più centrale e profondo della foresta, e lì venivano costretti a soffiare all'interno dell'enorme e antichissimo corno d'ottone, il cui suono poteva essere sentito a migliaia di chilometri di distanza, come segnale della morte di coloro che avevano osato attraversare la foresta.
Gli uomini dicono a mò di leggenda, che il corno che talvolta si sente in lontananza è stato creato da una delle corna del dio oscuro Neuma, quando fu tradito dal suo popolo, prima di invadere il regno degli umani.
La curiosità di Hugh era più forte della preoccupazione, allora chiese ad Aya di andare avanti nella storia che prima fu costretta a interrompere, disse:

-Aya, cosa è successo quando lo specchio è caduto? Come siete usciti da quella situazione?-
-Beh..- Disse lei - lo specchio è caduto accanto a Vince, e lì si è rotto.. improvvisamente i mostri si sono come paralizzati, poi una grande luce blu.. sentivo Vince che piangeva.. i mostri sembravano soffrire.. un attimo dopo c'è stata una forta esplosione e tutte le creature sono state spazzate via.-

Hugh ascoltava con un grande interesse, e mentre lei parlava guardò Vince, che le stava in braccio come un bambolotto di pezza, ed era come se cercasse di avere qualche risposta osservandolo, cercando di capire, inutilmente.

-Poi la luce è passata, e io sempre appesa in alto ho visto Vince immobile sotto di me che mi guardava, ma era.. come lo vedi ora.. - continuò lei -Con questi capelli privi di vita, gli occhi inondati di quella luce.. e così mi parlò... mi disse..-

-Io sono lo spirito che partorisce il male! Sono lo spirito che diffonde il male di cui si ingozzano le aberrazioni!- disse improvvisamente una voce rauca,cacofonica proveniente dal piccolo Vince.
Aya si spaventò e fece quasi per lasciarlo a terra, come se non fosse abituata a quella convivenza forzata, in un momento di debolezza dovuta al ricordare quei momenti.
Hugh invece instintivamente si spostò da lei e la guardò dubbioso, pensando per un attimo di essere vittima di un qualche tipo di burla.

-Sono lo spirito in grado di creare pura malvagità, al punto che gli stessi miei servi, figli, esseri inferiori, sono arrivati a pensare di essersene nutriti abbastanza! ah infami!!-
Continuò a urlare lo spirito che albergava dentro Vince.

-Io non posso crederci..- Borbotto Hugh, guardando il bambino, che nel frattempo era saltato giù dalle braccia di Aya e, coperto dal solito cappuccio, passeggiava baldanzoso vicino agli altri due.
Aya guardò Hugh, e lui ricambiò, nello sguardo di lei lesse le parole: ''purtroppo è così''
Passarono dei secondi lunghissimi con i tre che si guardavano, immobili e in silenzio.
Hugh chiese di potersi sedere un attimo, e si sistemò sopra una roccia tra due alberi, e li si sedette per un pò, con la testa fra le mani.
Aya lasciò il piccolo infestato, da solo per un attimo, e pur temendo che potesse nuovamente cercare di fuggire da solo, preferì avvicinarsi all'altro per rassicurarlo.

-Lo so, è assurdo..- disse lei
-No, è .. è impossibile!- rispose lui guardandola negli occhi verdi, con uno sguardo pieno di un misto di paura, incredulità e rabbia.
-Pare.. pare che i demoni maggiori, quando organizzarono la rivolta contro Neuma..-
-Vili!! Ah schifosi otri di sangue e letame!-
La interruppe da lontano Vince sbraitando, e prese a muoversi nervosamente vomitando una serie di imprecazioni, spesso incomprensibili.
Lei cercò di non farci caso e continuò a spiegare, e mettendo una mano sul ginocchio a Hugh andò avanti.

-Pare che imprigionarono il suo potere usando degli specchi in cui sigillarono il suo corpo, la sua anima e il suo potere, e li nascosero sparsi per il continente.. ed è proprio lo specchio che sono stata mandata a prendere conteneva la sua anima...e il resto l'hai capito..-
-Ma perchè ha preso il suo corpo? Perchè viaggia con te? E cosa c'entra coi censori? Domandò lui indicando Vince.
-Ecco.. è una storia complessa.. posso dirti che abbiamo interessi comuni.. e non so come abbiano fatto i censori a rendersi subito conto della liberazione di Neuma.. non so dirtelo...-
-Coraggio mortali! Stiamo perdendo tempo? Questo corpo è debole! Donna! Sai bene cosa succederà se non stai ai patti! Muoviamoci!-
Urlò Vince lontano.
-Patti? Di che parla? Aya.. ormai sono con te, voglio sapere cosa stiamo facendo, sembra che voi abbiate una destinazione ben precisa? Quale, perchè?..-chiese lui.
Lei guardò Vince e poi Hugh, abbassò lo sguardo e disse:

-Bene... stiamo andando a cercare il rinato corpo di Neuma custodito dal secondo specchio del sigillo! Ora andiamo!-
 
Gh, e non si è sviluppato parecchio? :D Avrei preferito tenere segreta più a lungo la situazione di Vince, ma alla fine sarebbe stato noioso, meglio che si sappia, e questo era l'unico momento ''tranquillo'' della trama in cui potevo far dialogare i personaggi con calma..
 
Addirittura prima? mh non so, avrei riempito di mille informazioni un solo capitolo, preferisco distribuire.. e poi ci sono ancora molti cose poco chiare..
 
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