Varie -Infinite Dream-

fede14

Il pigro-2#
si,alexion,sei tu che vai troppo di fretta,in un racconto le cose vanno rivelate con calma,perchè sennò se ne va la suspence e al lettore non piace
comunque la parte è fatta piuttosto bene,noto che migliori
 
EPISODIO IV
-I pericoli del bosco-

I tre ripresero il cammino.
Vince stava davanti agli altri, marciando impettito come un bambino che gioca alla guerra, borbottando qualcosa ogni tanto con quella voce in grado di gelare il sangue.
Aya stava subito alle spalle, pronta ad afferrarlo nel caso il demone prendesse qualche iniziativa poco felice, pur essendo sicura che non si sarebbe mai allontanato troppo da lei, visto che avevano bisogno l'uno dell'altra per raggiungere ognuno i propri obiettivi.
Hugh camminava svogliato qualche metro indietro, silenzioso.
Nessuno aveva più parlato da quando lei aveva rivelato in parte la meta e il fine del suo viaggio, se qualcuno avesse potuto leggere nella testa di Hugh in quel momento, vi avrebbe sicuramente trovato un caos interiore immenso, pensava ''cosa ci faccio qui?'' ''non è possibile tutto questo'' ''dev'essere un sogno'', poi magari Vince sputava la sua rabbia contro qualcuno a voce alta durante i suoi monologhi, e immediatamente si ridestava, anche se ancora non accettava completamente la situazione.

Una cosa però a un certo punto gli venne in testa e lo turbò più di tutte:
Stavano attraversando il bosco degli squilli, quanto dovevano aspettare prima di trovarsi davvero nei guai?
Cominciava ormai a pensare che tutto quello che si diceva sulla foresta fosse falso, delle leggende per spaventare gli sciocchi, accettate ormai come verità nel corso dei secoli.
Stava per rassicurarsi quando vide Vince, che stava sempre qualche metro davanti a tutti bloccarsi improvvisamente, poi fare qualche passo indietro senza voltarsi.
Improvvisamente si voltò verso gli altri e gridò:

-Donna, umana! E' il momento di proteggere questo debole involucro che non mi appartiene!-

E scappò a nascondersi, finalmente agendo come farebbe un bambino spaventato, dietro le gambe di Aya.
Un grosso mostro si fece largo tra gli alti cespugli che circondavano il piccolo spiazzo senza alberi in cui il gruppo si era trovato.
Hugh rimase paralizzato nella sua posizione, raramente aveva combattuto con dei veri mostri anziani, salvo qualche mostro-scimmia o simili che a volte avevano invaso i suoi campi e che aveva sconfitto o scacciato facilmente con l'aiuto del forcone.
Ma la situazione era diversa, e lui era disarmato.
Il mostro era come un grosso lupo antropomorfo, si reggeva sugli arti inferiori, una possente muscolatura nascosta dal pelo grigio e in certi punti assente, per via di vistose cicatrici, sulla testa un grosso corno leggermente spuntato, la sua bocca aperta mostrava una dentatura potente e pericolosa, le sue zampe erano dotate di lunghi artigli, che producevano un rumore sinistro quando li sfregava l'uno con l'altro, come per affilarli, mentre guardava verso il gruppo pronto a scattare all'attacco.

-Lancia qualche magia! Sai bene che non mi darà il tempo di farlo io!-
Disse agitata Aya al demone che si nascondeva dietro di lei, sapendo bene che le poche magie che era in grado di lanciare necessitavano di un tempo di concentrazione che il combattimento con una bestia feroce del genere non poteva concedere.

-Non posso donna! Ho riposato poco, e sai bene che il mio potere è ancora sigillato, ho già fatto tanto per oggi! Datti da fare, o le conseguenze saranno sgradevoli per tutti!- Rispose Vince.
-Hugh!- chiamò lei!

Lui si svegliò dallo stato di catalessi indotta dalla paura che si era impossessata di lui, e cominciò a correre verso di loro, mentre il mostro si avvicinava lentamente ringhiando.

-Posso lanciargli delle magie, ma non sono la mia specialità e mi serve tempo!! Tienilo lontano da noi, distrailo, mentre io attacco a distanza! Ma stai attento ti prego!-
Hugh accennò un si con la testa senza staccare gli occhi dal mostro, improvvisamente prese l'iniziativa e scattò contro la bestia.

-Sai bene che stà per farsi ammazzare, vero donna?- Disse Vince parlando lentamente.
-Non succederà!- rispose lei -E ora lasciami concentrare!-
-Posso dirti una cosa donna, è un nemico debole all'elemento fuoco..-

Lei non rispose, puntò bene i piedi a terra, incrociò le braccia e iniziò a concentrarsi.
Nel frattempo Hugh aveva già schivato un attacco del mostro, i due stavano uno davanti all'altro, uno non aveva un briciolo di paura, l'altro stava quasi per riuscire a dominarla, grazie all'adrenalina.
Improvvisamente il mostro scattò in avanti e sferrò un'artigliata contro Hugh, che riuscì a schivare spostandosi di lato, e riuscì anche a piazzare un forte calcio all'altezza delle costole al suo avversario.
Approfittando del leggero barcollamento della bestia, gli sferrò subito un altro forte calcio dietro il ginocchio facendola cadere a terra, e prima che potesse reagire lo afferrò a una delle gambe e cominciò a muoversi in cerchio cercando disperatamente di farlo girare per poi scagliarlo lontano.
Il mostro si dimenava rendendo di difficile realizzazione l'idea di Hugh, che fu colpito forte da un calcio in pieno petto, fu sollevato dal suolo e scagliato qualche metro più in là.
Stava per rialzarsi velocemente nonostante il dolore per evitare di essere attaccato dal mostro che intanto si era rialzato, quando una grande fiammata investì il mostro cogliendolo alle spalle.

-Bene Hugh! Ancora!- gridò Aya da lontano, e riprese a concentrarsi.

Il mostro nonostante avesse ancora qualche fiamma viva sul corpo si lanciò più rabbioso di prima verso Hugh, che lo evitò rotolando di lato, e si portò alle sue spalle, ma troppo vicino per poter attaccare.
Il suo avversario si voltò di colpo e riuscì a graffiarlo nell'addome con i suoi artigli, Hugh neppure controllò lo stato della leggera ferita, e da quella posizione di fronte e vicinissima al nemico gli sferrò un fortissimo pugno allo stomaco usando entrambe le mani e tutto il peso del suo corpo, poi un calcio indirizzato alla pancia andò a vuoto, e il mostro riuscì a ferirlo ancora una voltavcon un forte pugno al viso, che lo scaraventò a terra, davanti alla bestia pronta a finirlo con gli artigli.
Hugh riuscì a schivare il primo fendente spostandosi di lato senza alzarsi, e prima che avesse il tempo di pensare come contrattaccare, il mostro fu investito da un'altra fiammata, e cadde a terra affianco a lui.

-Sei diventata brava con Fogu donna, ma non è bastato, non illudetevi!-


Disse Vince, uscito dal suo rifugio dietro le gambe di Aya, che ormai stava inginocchiata a terra esausta, impossibilitata di lanciare altre magie, e che guardava sconsolata verso l'amico.

Hugh si rialzò velocemente, e pure sentite le parole del demone gridò:
-Aya, finiscilo!!-

Ma lei continuò a guardarlo con la medesima espressione, facendogli capire che doveva fare da solo, quindi approfittò con rabbia del mostro ancora fermo a terra, colpendolo ripetutamente e con poco decoro, alle costole e alla testa.
Ma quello si stava rialzando lentamente, pensò di allontanarsi prima di venir attaccato nuovamente, visto che cominciava a sentire il dolore del profondo taglio che aveva sull'addome, quando intravide una crepa notevole sul corno del mostro, che rialzandosi cercò di allontanarlo portandogli un forte graffio nello stesso punto in cui era stato colpito prima.
Ingnorando il dolore, Hugh sferrò un forte calcio alla testa del mostro, e il corno, come sperato, si ruppe e cadde a terra, fu lesto a raccoglierlo e, mentre l'avversario, ormai deciso ad attaccare reggendosi sulle quattro zampe, scattò in avanti con la bocca aperta per azzannarlo, usò la stessa forza dello scatto del nemico per piantarglielo sulla testa, a pochi centimetri dalla sua posizione originaria, ma al contrario.
Un grosso fiotto di sangue fu il segnale che annunciò la vittoria del gruppo sul mostro.
Aya si alzò e corse verso Hugh, che camminando lentamente e con una fanfara trinfale nel cuore, le andava incontro, preparandosi a essere festeggiato come grande eroe, ma lei, arrivata vicino a lui, che già stava a stendere le braccia per ricevere il suo abbraccio, si bloccò di colpo incrociò le braccia e prese a concentrarsi.
-Mexina- Sussurrò lei, e la ferita di Hugh prese in parte a rimarginarsi.
-Ma... non avevi detto che non potevi lanciarne più?- Chiese lui leggermente scocciato.
-Non potevo più lanciare magie nere! Magari con un pò di riposo in più potevo lanciarne un'altra, ma sapevo che ti avrebbe ferito per cui ho preferito preservarmi per lanciare una bianca! Rispose lei.
-Ma non avrei avuto bisogno di cure se tu l'avessi finito prima!- Aggiunse Hugh nervoso guardandola con gli occhi spalancati.
E iniziò una piccola baruffa, mentre a distanza Vince li guardava con severità con la testa immersa in chissà quali pensieri.
E non era l'unico a osservarli.
 

alexion28

Member
tutto bene però non mi piace :
Hugh chiamò lei potresti correggerlo con un semplice "gridò o urlò o semplicemente disse"
 
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