finito da qualche giorno a difficoltà normale. mi aspettavo fosse più difficile memore degli smadonnamenti versati sul prequel, mentre la potenza e la semplicità di aggiornare le armi accompagnano il giocatore in relativa tranquillità.
i combattimenti sono interessanti, e non preponderanti, meno impostati rispetto al gioco precedente. l'anima del gioco è assolutamente arcade e platform, una lunga sequenza di mondi artisticamente molto ispirati in cui però si sente la mancanza di qualche boss a spezzare l'azione. però sarebbe stato banale no? i classici cattivoni in stile crash bandicoot vengono evocati e in un certo senso derisi ma non li andiamo ad affrontare, il che esponenalla critica di una linearità eccessiva. c'è un boss finale ma piuttosto deludente.
A conti fatti Madness Returns non è del tutto all'altezza del suo predecessore, tuttavia spinge l'acceleratore su una trama che amplifica gli elementi disturbanti introdotti nel 2000 dalla visione di McGee, ed in questo senso il gioco è assolutamente appagante e supera l'originale, in cui il Wonderland gotico era piuttosto fine a se stesso e sorretto più dall'idea di base (e a posteriori dal fandom che ne ha fatto un mito) che non dall'effettiva presenza di un macabro troppo esplicito. qui invece si ha davvero la sensazione di accompagnare la sventurata lungo un terrificante percorso psichiatrico, l'esperimento è perfettamente riuscito.
Graficamente la versione console non è poi granchè inferiore alla controparte pc, che sfoggia migliore risoluzione e una più dinamica gestione delle ombre. Altrimenti siamo a livelli medio bassi per quanto concerne illuminazione e texturizzazione. wonderland comunque c'è, sa essere viscida e amena ed attraversarla di nuovo è un piacere nonostante tutto.
E' molto triste che spicy horse abbia deciso di abbandonare il mondo console, perchè le possibilità ed il potenziale per continuare e migliorare la serie sarebbero notevoli.
Il gioco riesce nel suo intento? Si, quel gatto non ha smesso di ghignare, probabilmente perchè è matto.