Finito poco fa. Gran gioco sicuramente, che non mi ha fatto rimpiangere manco un centesimo dei cinquanta spesi per averlo. All'inizio, come già dissi, l'impatto è stato freddino: in un'ambientazione poco originale (un banale cimitero) si vede la protagonista menare degli angeli di chiara ispirazione “devilmaycryana” con in sottofondo una nenia inascoltabile. Però, già con il secondo capitolo, il gioco prende un'impennata senza sosta che tiene incollato il giocatore allo schermo. Tutto inizia a migliorare (tutto, tranne le musiche), dal gameplay alle ambientazioni al design dei nemici.
La trama non c'è. Vero, non esiste trama. Nel gioco si riesce a capire che c'è un conflitto tra due fazioni, le streghe di Umbra e i Saggi di Lumien, che se le danno di santa ragione per il possesso di un oggetto in grado di scatenare poteri divini. In tutto questo, noi siamo nel mezzo e mazzuoliamo angeli e una strega all'inizio non meglio definita per tutto il gioco per via della nostra memoria da tempo persa. Non ci sono colpi di scena, oddio no, ci sono, ma son tutti ampiamente prevedibili 4-5 capitoli prima, anche più. I diari che trovi all'interno del gioco servono a ben poco, dato che per la maggior parte son un ricettacolo di termini presi dalla cristianità e messi alla bene e meglio per descrivere i vari eventi o locazioni perché fa figo (e li ho trovati e letti tutti). Ma non fatevi ingannare, questa non è la trama. Sebbene appaiano queste vicende in sottofondo nei vari filmati, la trama è ben altra. Prologo: Bayonetta si strappa i vestiti. Cap. I: Le sinuose gambe di Bayonetta. Cap. II: Il **** di Bayonetta. Cap. III: quanto sono sode le tette di Bayonetta. Cap IV: anche l'amica di Bayo è una gran figa, ma lei sempre più. E così via, fino alle fasi finali dove ci sarà regalata una sequenza decisiva per la storyline, in cui una goccia di sudore percorre il petto della protagonista per fermarsi infine su un suo capezzolo, coperto dal vestito ma sempre e comunque in risalto. Alla fine del gioco, inoltre, saremmo ricompensati con una sequenza di apoteosi in cui la protagonista si farà vedere più nuda delle altre volte e con dei modelli 3d nella gallery da zoomare a piacimento nei meandri della protagonista, vestita in vari abiti e anche seminuda. La protagonista è quel che è, il carisma non lo ha di certo né per il suo ruolo nella storia ufficiosa né per il suo carattere, dato che sembra un po' la copia femminile e libertina di Dante. Il carisma lo pesca a piene mani dal suo ruolo nella storia ufficiale, ovvero mostrando tette, culi e passi arditi di danza. Carismatica come una Elena Grimaldi insomma, anche se un po' meno bella. Il fatto che poi a volte faccia sfoggio di una forza che sarebbe davvero paradossale che abbia (come alla fine del Cap. II) rende il tutto un po' ridicolo.
In tutto questo, anche le musiche lasciano a desiderare, fornendoci sequenze j-pop inascoltabili durante i combattimenti mandate continuamente in loop per la gioia del mio otorino e sequenze epiche che non sono mal fatte, ma in questo tipo di giochi si sentono fin troppo (e poi spesso scemano in sequenze j-pop inascoltabili, contro ogni legge fisica). In tutto questo però una nota particolare ai motivetti del menù e delle porte dell'Inferno, davvero piacevoli. Che poi magari saran sempre altri remix della stessa canzone, ma almeno son ben fatti.
Le ambientazioni non sono il massimo per l'originalità ma non mi hanno deluso. Anzi alcuni tratti del paradiso li ho trovati molto evocativi, specie quelli in cui si vedono piume e scintille fluttuare nell'aria che, magari insieme al bellissimo effetto grafico che si ha con poca salute, rendono più “magica” -e quindi a tema- la parte di gioco.
Il bello allora dove sta? Sicuramente nel gameplay, davvero uno dei migliori mai visti. Le combo disponibili sono molteplici e tutte varie, arricchite ulteriormente dalla possibilità di trasformarsi in vari animali (ognuno con il suo attacco, inoltre), dal poter equipaggiare armi diverse sia nei piedi che nelle gambe, ognuna con move list propria in un turbinio di combinazioni possibili, dal poter equipaggiare tre accessori scelti tra una quindicina dagli effetti più disparati; ed inoltre ci sono ancora le apoteosi, gli attacchi torturanti, il Sabbah temporale, le combo interruptus... insomma, il gioco può esser giocato una decina di volte adoperando sempre una strategia diversa a giocata. E poi i nemici, alcuni veramente molto belli come stile (le barche lancia-razzi; o il golem; o il mostro con la testa rovesciata, o il penultimo boss) che impegnano con strategie molto diverse da loro. E anche se ciò è piuttosto comune negli action, in questo gioco il tutto viene elevato alla massima potenza. Inoltre, il gioco è anche piuttosto difficilotto, specie per prender le statue più prestigiose dato che non dovrete praticamente non morire mai o non usare oggetti. Spesso e volentieri poi le fasi di lotta saranno parecchio veloci e adrenaliniche, rischiando di far perder il controllo sul personaggio nella foga di schivare e contrattaccare (cosa ancor più probabile nelle arene in cui si lotta su ogni superfice), e ciò va a sopperire al problema di non regger praticamente mai 10 nemici diversi a schermata (solitamente saranno 5-6, molto raramente di più: ma tutti molto rapidi!). Perciò è invogliante rigiocare i livelli passati, per accumulare anelli d'oro che vi permetteranno di acquistare nuove mosse, armi e potenziamenti di salute/magia per affrontare al meglio il nuovo livello. Con la difficoltà poi a “Difficile” come nei DMC verranno cambiati sia i nemici incontrati nei vari capitoli e sia il modo con cui vanno uccisi, proponendo varie sfide a combattimento, accrescendo ancora di più la difficoltà. Son arrivato fino al capitolo II in difficile e ho dovuto sudare non poco per battere Jeanne senza mai morire.
Anche il level design è bello, e negli schemi dovrete spesso cambiare stile di gioco e stare sempre pronti per i QTE che spesso e volentieri concluderanno la caccia alle streghe. Davvero un peccato per quei due schemi sulla moto e sul razzo, che oltre a esser bruttini vi daranno anche qualche problema di capogiro (specie quello sul razzo, per schivare: stavo per vomitare ad un certo punto e non sono epilettico).
La grafica è molto buona, non è eccelsa e si è visto di meglio ma si fa parecchio apprezzare. Forse un po' troppo colorata a volte, e anche molto luminosa: sfidare il Golem mi ha fatto venire mal di testa per la velocità di questo nel mutar forma di continuo. E nel luccicare di continuo.
La longevità poi è nella media degli action: per finirlo ci ho messo 16 ore, tenendo conto però che ho rifatto anche alla stessa difficoltà i capitoli dal II al VI prima di finirlo. Solitamente per un capitolo ci si mettono 15-20 minuti alla prima giocata, alla seconda una decina. Però il gioco, offrendo un sacco di roba da sbloccare, può esser giocato una seconda, una terza e anche una quarta volta se vi è piaciuto.
A me è piaciuto, e molto, e sicuramente lo rigiocherò subito in difficile, accantonando Prototype che mi hanno prestato ieri. Ha senza ombra di dubbio un gameplay che non ha da invidiare niente a nessuno, e anzi si piazza come primo nel suo genere per varietà e divertimento. Per me è da 8,5.
Per trama, ambientazione, colonna sonora e personaggio aspetto GoW III.
Dimenticavo: Berrettoverde, dove caspita sono i caricamenti interminabili? Mi durano si no 5 secondi ognuno.