Libri Moccia vs Pino Scotto

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Uh rispondo a BZero dato che mi era sfuggito il suo post.
Secondo me sei troppo pessimista. Oltre al fatto che tendi troppo a generalizzare.
Col tempo si cresce, ed una persona avviata alla lettura indipendentemente da quale questa sia è probabile che continui a leggere, e prima o poi gli capiterà in mano un bel libro che lo aiuterà a ricercare sempre libri di maggior livello artistico. Poi è vero anche il contrario, come dice Zanna persone di 30 anni che ancora adorano Moccia le si trova, ma non puoi dire che se uno inizia con Moccia il massimo a cui aspira è finire con Twilight.

Insomma, io a 13-14 anni divoravo Stephen King, avrò letto una mezza dozzina dei suoi libri e... mi piacevano! Cavolo, li difendevo pure strenuamente.
Ora invece leggo maggiormente scritti di filosofi o letteratura latina, e toccherei King solo e solo se lavorassi in una libreria e dovessi fare l'inventario.

Senza contare che una persona che accende la tv o gioca per non leggere Moccia molto probabilmente si guarderà Titanic (ahahahah, tutta per te) o giocherà a Giulia Passione. A quel punto non so se sbaglia a leggere Moccia.
 

ilPoli

Ein prosit!
26 Luglio 2009
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Near Milano
ilPoli.deviantart.com
Scotto ha ragione a dire che i ragazzi di oggi sono una massa di rincoglioniti, non il 100% ma sicuramente una grandissima fetta.
Non sono in grado di esprimersi correttamente ne parlando e neppure scrivendo (a volte sono così pervasi dall'abbreviare che pare di leggere dei codici fiscali).
Anche su un forum, escludendo errori di battitura, capita di leggere frasi che nromalmente sono assolutamente piene di errori.
Ma non è solo questo... le tre ragazze in studio erano giusto belle ma appena aprivano bocca facevano cadere i coglioni.
Fino a quando i ragazzini d'oggi idolatrano veline, calciatori, gli viene permesso di tutto e di più da genitori assenti e ancor più presi a far vedere che hanno soldi (spesso ricorrendo a plurimi finanziamenti pur di apparire) non se ne esce da questo circolo vizioso.
Moccia in tutto questo è l'unico furbo, ha trovato modo di fare soldi sfruttando la stupidità degli altri.
Scotto dice cose giuste ogni tanto mischiandole però ad altrettante cazzate figlie della sua ignoranza e del suo voler essere contro a tutti i costi.
 

teo9

Alpha and Omega
22 Ottobre 2008
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Sul fatto dei modelli... beh penso che in questo caso non bisogna prendersela con Moccia. Lui ha solo raccontato una storia, bella o brutta, scritta bene o scritta male che sia, poi se c'è gente che prende a modello i suoi personaggi la colpa non è sua.
Sennò allora ci si deve scagliare contro Tarantino per Pulp Fiction o roba simile, dato che anche i loro modelli non è che siano dei migliori.

Sì, ma Pulp Fiction, come parlando di gangaster, anche il Padrino e Scarface, non è stato un fenomeno di massa come Moccia. Poi, secondo me, apprezzare Pulp Fiction è un alktro paio di maniche rispetto ad apprezzare Moccia.

EDIT: Teocida, non avevo notato il tuo ultimo post:
Senza contare che una persona che accende la tv o gioca per non leggere Moccia molto probabilmente si guarderà Titanic (ahahahah, tutta per te) o giocherà a Giulia Passione. A quel punto non so se sbaglia a leggere Moccia.

E non ho capito quel che vuoi dire
 
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Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Sì, ma Pulp Fiction, come parlando di gangaster, anche il Padrino e Scarface, non è stato un fenomeno di massa come Moccia. Poi, secondo me, apprezzare Pulp Fiction è un alktro paio di maniche rispetto ad apprezzare Moccia.

Spero tu stia scherzando perché quei film son dei fenomeni di massa molto più di Moccia, in quanto son conosciuti universalmente ed universalmente apprezzati. Possono creare emulazione (in spettatori tonti) molto, ma molto più di un qualsiasi 3msc.

E non ho capito quel che vuoi dire

Semplicemente che un lettore medio di Moccia, in quanto moccioso, probabilmente si guarderà quando accende la tv un filmaccio romantico che solo al guardarlo ti caria tutti i denti oppure giocherà ad un gioco consono alla sua età che di "culturale" non ha proprio nulla ^^
 

teo9

Alpha and Omega
22 Ottobre 2008
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Spero tu stia scherzando perché quei film son dei fenomeni di massa molto più di Moccia, in quanto son conosciuti universalmente ed universalmente apprezzati. Possono creare emulazione (in spettatori tonti) molto, ma molto più di un qualsiasi 3msc.



Semplicemente che un lettore medio di Moccia, in quanto moccioso, probabilmente si guarderà quando accende la tv un filmaccio romantico che solo al guardarlo ti caria tutti i denti oppure giocherà ad un gioco consono alla sua età che di "culturale" non ha proprio nulla ^^

1- Io ero appena nato ai tempi di pulp fiction e quindi non lo so com'era ai tempi, ma intendevo che secondo me per pulp fiction non c'è stato tutto il casino che c'è adesso per moccia ( lucchetti sul lampione che è caduto per il peso:yahoo:)

2- Per me ai videogiochi non ci giocano neanche, passano tutto il pomeriggio a vedersi gossip girl, il mondo di patty e così via:huh:
 

Natsumi

Killing Joke
26 Settembre 2005
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Moccia in tutto questo è l'unico furbo, ha trovato modo di fare soldi sfruttando la stupidità degli altri.
Scotto dice cose giuste ogni tanto mischiandole però ad altrettante cazzate figlie della sua ignoranza e del suo voler essere contro a tutti i costi.

Io non lo faccio così furbo Moccia. Per me è convinto di essere un "ggiovane" che sa parlare ai "ggiovani", a partire da quello stile illeggibile con la punteggiatura messa a casaccio, periodi brevi e tematiche banali. Insomma, non riesco a riconoscergli quella abilità di saper sfruttare le (tristi) mode del momento, tant'è che per quanto ne sappia tre metri sopra il cielo risale agli anni 80, ma allora fu praticamente un flop e non so per quale infausto motivo sia stato ristampato di recente.
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
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Insomma, non riesco a riconoscergli quella abilità di saper sfruttare le (tristi) mode del momento, tant'è che per quanto ne sappia tre metri sopra il cielo risale agli anni 80, ma allora fu praticamente un flop e non so per quale infausto motivo sia stato ristampato di recente.

Forse perchè parafrasando Pino Scotto, i "ggiovani" di oggi sono maggiormente "massa di rincoglioniti" rispetto a quelli di ieri.
Io invece trovo che Moccia sia un bel furbone dal momento che ha saputo cavalcare l'onda giusta, e il successo editoriale e cinematografico che ha lo dimostra. Voglio dire, non sono certo un illuso che crede alla meritocrazia (in Italia poi), ma non è da tutti fare soldi a palate scrivendo quisquilie a ripetizione.
Ammetto che in fin dei conti Moccia è uno dei tanti, basta andare in qualsivoglia libreria e guardare cosa viene proposto in vetrina, sempre più spesso libretti idioti iper publicizzati dalle case editrici, mentre se c'è necessità di andare a leggere un'opera contenente qualche valore artistico occorre per forza scavare in qualche recondita mensola dimenticata dagli dei e soprattutto dai lettori. Lettori che se andiamo a vedere le classifiche di vendite dei libri (dove spopolano Stephenie Meyer, Moccia, Coelho, Dan Brown, o in generale 9 volte su 10 l'ultimo libro di cui hanno parlato in TV), sono molto simili a quelli che Julio Cortazar definiva come "gente che non cerca il problema ma la soluzione, o ancora falsi problemi altrui che permettono loro di soffrire comodamente in poltrona, senza compromettersi in un dramma che dovrebbe essere anche il loro".

Non ne voglio fare una crociata, per carità, non ho assolutamente nulla contro la letteratura d'evasione o di consumo, dico solo che anche in quel campo ci sono sostanziali differenze tra scrittori e scribacchini, e manco a dirlo, Moccia sembra più che fiero di appartenere alla seconda pluridecorata categoria.
 

Django

Bastardo senza Gloria
22 Luglio 2009
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Velvet Room (VI)
Io non lo faccio così furbo Moccia. Per me è convinto di essere un "ggiovane" che sa parlare ai "ggiovani", a partire da quello stile illeggibile con la punteggiatura messa a casaccio, periodi brevi e tematiche banali. Insomma, non riesco a riconoscergli quella abilità di saper sfruttare le (tristi) mode del momento, tant'è che per quanto ne sappia tre metri sopra il cielo risale agli anni 80, ma allora fu praticamente un flop e non so per quale infausto motivo sia stato ristampato di recente.
Fu stampato da una piccola casa editrice, con poche copie distribuite solo in zona Roma e dintorni.
Visto il successo tra i ggiovani e grazie ad un tizio che l'ha notato, è stato ripubblicato dalla Feltrinelli, divenendo la piaga sociale che è, dando modo al Django di flammare la gente anche in real life.

Ci dò dentro forte e chiaro, oh yeah.
 

teo9

Alpha and Omega
22 Ottobre 2008
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Forse perchè parafrasando Pino Scotto, i "ggiovani" di oggi sono maggiormente "massa di rincoglioniti" rispetto a quelli di ieri.
Io invece trovo che Moccia sia un bel furbone dal momento che ha saputo cavalcare l'onda giusta, e il successo editoriale e cinematografico che ha lo dimostra. Voglio dire, non sono certo un illuso che crede alla meritocrazia (in Italia poi), ma non è da tutti fare soldi a palate scrivendo quisquilie a ripetizione.
Ammetto che in fin dei conti Moccia è uno dei tanti, basta andare in qualsivoglia libreria e guardare cosa viene proposto in vetrina, sempre più spesso libretti idioti iper publicizzati dalle case editrici, mentre se c'è necessità di andare a leggere un'opera contenente qualche valore artistico occorre per forza scavare in qualche recondita mensola dimenticata dagli dei e soprattutto dai lettori. Lettori che se andiamo a vedere le classifiche di vendite dei libri (dove spopolano Stephenie Meyer, Moccia, Coelho, Dan Brown, o in generale 9 volte su 10 l'ultimo libro di cui hanno parlato in TV), sono molto simili a quelli che Julio Cortazar definiva come "gente che non cerca il problema ma la soluzione, o ancora falsi problemi altrui che permettono loro di soffrire comodamente in poltrona, senza compromettersi in un dramma che dovrebbe essere anche il loro".

Non ne voglio fare una crociata, per carità, non ho assolutamente nulla contro la letteratura d'evasione o di consumo, dico solo che anche in quel campo ci sono sostanziali differenze tra scrittori e scribacchini, e manco a dirlo, Moccia sembra più che fiero di appartenere alla seconda pluridecorata categoria.

Non è che se uno scrittore (visto che hai citato Brown) se non scrive opere letterarie tipo Pirandello e se è in testa alle classifiche allora è un mezzo scrittore, come credo di aver capito che pensi.
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
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Infatti non ho detto nulla di simile, ho detto che 9 volte su 10 la classifica delle vendite è influenzata dalla pubblicità e dalla TV, al di là dell'autore o del libro preso in esame. Vai a dare un'occhiata e ti renderai conto che è così, i nomi nel bene o nel male sono quasi sempre gli stessi.
Comunque ho letto Dan Brown, nulla di trascendentale e allo stesso tempo niente di così terribile. Trovo tuttavia che l'autore del Codice Da Vinci dovrebbe andare in chiesa ogni giorno e accendere un cero solo per ringraziare il Vaticano per tutta la pubblicità gratuita che gli ha fatto.
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Trovo tuttavia che l'autore del Codice Da Vinci dovrebbe andare in chiesa ogni giorno e accendere un cero solo per ringraziare il Vaticano per tutta la pubblicità gratuita che gli ha fatto.

Parole sante.
Se il Vaticano non si fosse messo a predicare in ogni dove di non leggere il libro, se non l'avesse definito opera del demonio o quant'altro, se magari avesse impedito che dei preti un po' anacronistici bruciassero in piazza alcune copie del libro, probabilmente non avrebbe registrato le vendite che ha avuto. Davvero, è stata la migliore pubblicità al tempo visto che grazie all'accanimento del Vaticano ne parlavano tutti.
Fossi il Papa avrei chiesto una % sulle vendite.

Io di Brown lessi sia il Codice sia Angeli e Demoni, mi piacque l'incalzare della trama, ma per il resto l'ho trovato un libro saturo di teorie sensazionalistiche messe lì per far numero ed attirare l'attenzione.
 

Omega

Dormo sulla collina
4 Luglio 2008
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Milano
Infatti non ho detto nulla di simile, ho detto che 9 volte su 10 la classifica delle vendite è influenzata dalla pubblicità e dalla TV, al di là dell'autore o del libro preso in esame. Vai a dare un'occhiata e ti renderai conto che è così, i nomi nel bene o nel male sono quasi sempre gli stessi.

Ma basta vedere che per un anno intero in cima alla classifica abbiamo visto un tale Paolo Giordano solo perchè hanno tirato per anni la storia del "cerchiamo ancora i protagonisti per il film: requisito minimo è l'aver letto il libro" e allora ci credo che tutti i ggiovani l'hanno acquistato per poter capire meglio la parte da interpretare. Che poi dai, fanno un film su quel coso e poi hanno il coraggio di fare un film sull'A Team con attori completamente nuovi: ok non c'entra niente ma volevo sfogarmi.

Ora per esempio va di moda Faletti, ma non ha avuto pubblicità o altro: ha messo "Dio" nel suo romanzo accostato a un "Io" e ha colpito. Assertività e un tabù che i giiovani non riescono a sfatare ancora, quello della religione. Ma se poi aprite i suoi libri c'è da capire che quest'uomo nella vita non avrebbe potuto fare mai nient'altro e s'è messo a scrivere. Come Giordano. Come Moccia. La differenza è che Moccia prende ***** da tutti, Giordano solo da me in tutt'Italia, perchè il resto degli italiani se l'è già dimenticato lol
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
773
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Purtroppo, o forse per fortuna, non ho letto Paolo Giordano, ma conosco Faletti e Brown (senza infamia e senza lode entrambi a mio modo di vedere) e soprattutto Coelho (pessimo, veramente pessimo). Non conosco nemmeno gli attori che interpreteranno l'A-Team nella nuova pellicola se è per quello, ma essendo io nato nei primissimi anni ottanta posso capire come mai tu possa sentirti tradito :laugh:
Tornando alla lettura, devo ammettere che la mia irriducibilità è un'ottima arma di difesa in merito a certi fenomeni, anche perchè quando sento autori italiani e stranieri sponsorizzati in modo plateale dalle case editrici, oppure sento parlare dell'ultimo Strega, solitamente tendo a girarmi dall'altra parte e andare a cercare di conoscere autori sconosciuti ai più, oppure che si rifanno a una certa tradizione letteraria. Al momento l'unico romanziere italiano che sono curioso di leggere è Moresco e i suoi Canti del Caos, ma prima devo finire il mio viaggetto nell'america latina.