PSP Metal Gear Solid: Peace Walker - 17 Giugno 2010

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Console: PSP
Sviluppatore: Kojima Production
Distributore: Halifax
Genere: Azione
Data di rilascio: 17/06/2010
Sito ufficiale: Metal Gear Solid: Peace Walker
Demo: Scaricabile da qui

Recensione

STORIA
Se Solid Snake è sempre stato il protagonista indiscusso della serie, Big Boss, aka Naked Snake, ha giocato un ruolo altrettanto importante nella sua storyline. In MG e MG2 lo vediamo come antagonista: la sua organizzazione di soldati mercenari, Outer Heaven, è diventata ormai una minaccia troppo grande perché il governo degli Stati Uniti possa continuare a ignorarla, e viene perciò deciso di mandare Solid Snake in missione per distruggerla. Ma quali eventi hanno portato alla creazione di Outer Heaven? Se in MGS3 assistiamo alla presentazione di una serie di importanti indizi sulla sua fondazione, è solamente in Portable Ops, uscito su PSP nel 2006, che vediamo come a Big Boss sia venuta in mente l'idea di un'organizzazione senza frontiere, senza leggi, un posto che ogni vero soldato possa chiamare paradiso. Ed è in Peace Walker che quest'idea arriva finalmente alla concretizzazione: ambientato dieci anni dopo la missione Snake Eater, Peace Walker inizia con un Big Boss abbandonato dagli Stati Uniti e "costretto" a stazionare nel Sud America con un piccolo ma fedele gruppo di suoi discepoli (tra cui Kazuhira Miller, altrimenti conosciuto come Master Miller - vi ricorda qualcosa?).
Durante una giornata piovosa, Big Boss viene visitato dall'esile Paz e dal suo tutore Ramon Galvez Mena (sarà il suo vero nome?), un losco russo con un arto cibernetico, che si presentano a lui con una missione: riportare la pace in Costa Rica, minacciata da una misteriosa organizzazione fornita di armi potentissime.
Un'introduzione semplice, che nulla lascia presagire della reale portata degli eventi coperti dalla storia di Peace Walker: senza rovinarvi la sorpresa, vi basti sapere che riapparirà un certo importante personaggio visto in Snake Eater, che costringerà Big Boss a fare i conti con passato, presente e futuro (non solo suo, ma del mondo intero). Il cast del gioco è inoltre arricchito da una caterva di nuove comparse: a parte la dolce Paz e il suo tutore, e il già citato Kaz, si uniranno a Big Boss anche numerosi guerriglieri sud-americani e scienziati dall'aspetto piuttosto familiare, insomma, la varietà non manca; ma ciò che più impressiona è come ogni singolo personaggio sia incredibilmente profondo e abbia un background ricco e affascinante. Il gioco comunque non costringe chi non è interessato a sorbirsi la storia della vita di ognuno: la scelta di approfondire il rapporto con i vari personaggi è completamente affidata al giocatore, che potrà ascoltare prima di ogni missione dei nastri con conversazioni preregistrate su vari argomenti. Mai un compito obbligatorio, ma quasi necessario se si vuole apprezzare a pieno il gioco, considerando l'innumerevole quantità di richiami ai precedenti capitoli che faranno sorridere e meravigliare i fan più accaniti della serie. Richiami di cui, del resto, il gioco è costellato, nei dialoghi così come nella trama.
EDIZIONI SPECIALI:
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MODALITA' ONLINE:
Peace Walker dura decine di ore. La storia principale vede la sua conclusione in circa 20 ore, ma la quantità di missioni secondarie sbloccate dopo di essa è impressionante: arrivare alle 200 ore non è difficile, soprattutto considerando che giocare online è estremamente divertente: è possibile giocare con un massimo di 3 giocatori, e letteralmente qualsiasi missione può essere affrontata con l'aiuto di altre persone. Giocando in multiplayer è possibile effettuare una manovra chiamata "Snake in", che consente a due o più giocatori di formare una specie di trenino: il giocatore in testa controlla il movimento del gruppo, mentre quelli in coda si occupano di sparare a tutto ciò che si muove. Avvicinandosi è inoltre possibile eseguire uno "Snake sync", manovra che richiede di rimanere immobili per qualche secondo ma aumenta la velocità di movimento e la potenza offensiva di coloro che la eseguono. C'è anche una modalità denominata Versus Ops, che consente ai giocatori di affrontarsi in svariate modalità: si tratta di un'esperienza molto simile a quella vista in Metal Gear Online, con la differenza che in PW c'è molto più lag. Non rende il tutto ingiocabile, ovviamente, ma può dare fastidio.
Come ampiamente pubblicizzato dalla Kojima Productions, è possibile anche sbloccare delle missioni di "caccia", con avversari dei mostri usciti direttamente dal gioco Monster Hunter Freedom Unite: si tratta di missioni molto difficili da completare in singolo, ma anche molto divertenti se affrontate con altre persone. Peccato che sia possibile affrontare solo tre mostri (Rathalos, Tigrex e un altro speciale che non sveleremo per non rovinare la sorpresa agli appassionati della serie).
Video:
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IMMAGINI:

GAMEPLAY:
Le missioni che il giocatore può intraprendere sono divise in due categorie: Main Ops ed Extra Ops. La differenza principale è che le Main Ops fanno avanzare la storia, mentre le Extra Ops sono missioni secondarie, irrilevanti ai fini della trama ma utili se si intende catturare unità extra o accumulare GMP (la valuta del gioco) per far salire di livello i vari oggetti, o anche solo per affinare le proprie abilità.
Per quanto riguarda il gameplay, per chi ha giocato a MGS4 sarà come un ritorno a casa: uno dei tre schemi di controllo disponibili è praticamente identico a quello di Guns of the Patriots, ma per chi lo trovasse troppo difficile da utilizzare è sempre possibile provare gli altri due, accessibili in qualsiasi momento dalla schermata Opzioni. Anche se lo schema di controllo non è niente di nuovo, ci sono state alcune modifiche fondamentali al gameplay: innanzitutto, non è più possibile strisciare. Tenendo premuto il tasto X, Big Boss si sdraierà a terra, ma non sarà possibile muoversi né mirare con un'arma. Stesso discorso per quando ci si "attacca ai muri": è possibile "bussare" per attirare l'attenzione dei nemici come sempre, ma muoversi da un lato o dall'altro sarà impossibile. Nonostante ciò possa sembrare limitante per i fan della serie, il gioco stesso fa in modo che questi cambiamenti non pesino sul giocatore, rendendo di fatto superfluo strisciare: PW incoraggia un approccio proattivo, anche grazie alle aree, divise in sezioni perlopiù di piccole dimensioni: arrivare all'uscita di un'area non è mai questione di più di due minuti. Le loro dimensioni però possono trarre in inganno: dietro ogni angolo si nasconde una minaccia, e bisogna fare molta attenzione se non si vuole scatenare una fase di allerta. Una buona strategia è quella di individuare subito tutti i soldati che pattugliano una certa area e stordirli tramite la pistola a tranquillanti o, se non si rischia di essere visti, con il CQC. CQC che tra l'altro è cambiato molto da MGS4: è ora possibile effettuare una presa istantanea per poi sbattere il nemico a terra. Si tratta di una mossa particolarmente efficace poiché sbattere un nemico contro un muro lo stordirà all'istante, e nei combattimenti in mischia è possibile eseguire una catena di prese, premendo il tasto quadrato al momento giusto, per sbarazzarsi di gruppi di nemici in poco tempo. I soldati avversari storditi possono quindi essere reclutati: a differenza di Portable Ops, qui non si devono trascinare per tutta la mappa, ma è sufficiente equipaggiare il sistema di recupero Fulton, avvicinarsi al nemico stordito e premere il tasto Azione: l'ignaro nemico si solleverà in aria e verrà automaticamente prelevato da un elicottero alleato. Da quel momento, qualsiasi nemico catturato passerà dalla vostra parte, e potrà essere assegnato a uno dei team alla base. Alcuni soldati si rifiuteranno di collaborare con voi da subito, e vi toccherà passare il tempo con qualche missione mentre i vostri subordinati li convincono a passare dalla vostra parte.

Le battaglie con i boss meritano una menzione speciale: sono sempre molto frenetiche e divertenti, e combattere macchine alte come palazzi dà una grande sensazione.
All'inizio di ogni missione è possibile scegliere l'uniforme che più si adatta alla situazione: aumentare la percentuale di mimetizzazione, come in MGS3 e MGS4, significa che per i nemici sarà più difficile individuarvi. Nonostante la buona varietà di uniformi a disposizione, però, è probabile che il giocatore finisca per selezionare sempre le stesse (l'uniforme Sneaking in particolare è molto utile poiché permette di annullare il suono dei nostri passi, rendendo lo stealth uno scherzo). Stesso discorso per le armi: ce ne sono in abbondanza, ma in missione è possibile portarne due o tre, ed è probabile che il giocatore finisca con lo scegliere sempre le stesse. Ciò comunque non influenza in modo negativo il gameplay, che rimane costantemente fresco e divertente, e non stanca anche dopo decine di ore di gioco.
COLLABORAZIONI:
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GESTIONE DELLA BASE:
A differenza dei principali capitoli della serie, Peace Walker non ha una struttura lineare: dopo la prima missione Big Boss entrerà in possesso di una base petrolifera che adatterà ai suoi scopi e trasformerà in una base vera e propria per sé e i suoi seguaci. Una base che funzionerà da hub principale: è qui che Big Boss tornerà dopo ogni missione ed è qui che il giocatore potrà decidere quale missione intraprendere dopo di essa. Se all'inizio le funzioni della base sono piuttosto limitate, avanzando nella storia se ne sbloccano a volontà: per cominciare, l'opzione smistamento staff, che consente di assegnare i soldati catturati durante le missioni ai vari team che mandano avanti Outer Heaven, aumentandone così il livello; viene quindi sbloccata la sezione di ricerca, che consente di sviluppare nuove armi e oggetti e monitorare lo stato delle unità meccaniche catturate durante le missioni; a queste due sezioni principali, che il giocatore visiterà sicuramente più di tutte le altre, si aggiungono varie modalità di interazione con altri giocatori (come quella che consente di scambiare membri dello staff e oggetti, o quella che consente di giocare contro altre persone), e una che consente al giocatore di inviare in missione un'unità che può essere composta di soldati e mech, a scelta. Queste missioni vengono completate dopo che il giocatore conclude una missione nei panni di Snake, e permettono in caso di vittoria di entrare in possesso di alcuni interessanti accessori per la modalità principale.
Una delle attrattive principali del gioco è proprio aumentare al massimo il livello di tutti i vari team, per poter sviluppare armi e oggetti sempre più potenti e (grazie al team che si occupa del cibo) ottenere potenziamenti per le missioni principali.
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Grafica alle stelle, una trama ricca di colpi di scena, gameplay avvincente e longevità estrema: Peace Walker può veramente essere considerato Metal Gear Solid 5, ed è un acquisto obbligato non solo per i fan della serie, ma per chiunque possieda una PSP.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Game of the year. 'nuff said.

Trama ottima e ulteriore sviluppo di essa nel post game con nuove missioni relative ad essa e ai suoi personaggi. Gameplay perfetto. Comparto tecnico da paura. Millanta mila cose extra e multiplayer. Unica pecca? Manca l'infrastruttura, ma personalmente la cosa non mi tange.
 

Mushashi

Grinding Maniac
Attendo con ansia l'uscita qui in Italia; più ne sento parlare più mi pare il capolavoro che mi aspetto.
 
Anch'io non vedo l'ora che esca, anche se mi piacerebbe che Kojima si concentrasse di più sugli altri personaggi, se proprio deve continuare a fare giochi legati a MGS.

A chi non piacerebbe sapere di più sul passato di Liquid? O magari un gioco incentrato sulla battaglia fra Big Boss e Zero..
 

Omega

Dormo sulla collina
Io amo la saga di Metal Gear tanto quanto amo quella di Splinter Cell, ma stavolta questo Peace Walker non mi attira nemmeno un po'. Penso proprio che lo lascerò andare e mi concentrerò sul Rising più in là: questo lo prendo solo se me lo regalano
 

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
A chi non piacerebbe sapere di più sul passato di Liquid? O magari un gioco incentrato sulla battaglia fra Big Boss e Zero..

Io scommetto che Kojima, un gioco sui fatti che portarono "Vic Boss" [cit.] a staccarsi dai Patriots ce lo propinerà. Dopotutto, tra Portable Ops e Peace Walker c'è un GAP di 3 anni (tenendo conto che se completato velocemente, Portable Ops finisce attorno a dicembre '70/gennaio '71).
Nella conversazione telefonica post staff roll di Portable Ops, sentiamo Ocelot parlare con qualcuno
(suppongo Zero)
riguardo ai Patriots, dove chiede la presenza di Big Boss come condizione per la sua partecipazione. Però, nel 1972, Big Boss è in coma e nascono Liquid e Snake. Finisce in coma perché viene ferito. Da chi viene ferito? In che contesto? Sarà tutta una macchinazione di Zero? Cosa succede nel 1971 di tanto grave da provocare un coma a qualcuno come Big Boss?

Sappiamo che Outer Heaven è stata fondata da Snake dopo che ha lasciato i Patriots. E Outer Heaven nasce appunto in Peace Walker (suvvia, non è spoiler, lo dicono anche nei trailer), ossia la ex MSF.

Ci vedrei bene un "sequel" che vada a coprire quei 3 anni di gap temporale. Infondo, possono benissimo ambientarlo dividendo una parte nel 1971 e la seconda parte nel 1973, fino alla fondazione della MSF e l'incontro con Kaz Miller.

Tornando a Peace Walker (perché centra con il discorso di cui sopra, quindi leggete lo spoiler a rischio e pericolo)

Chi ha mandato
Paz a spiare Big Boss, e a farle rubare il Metal Gear Zeke? Si parla di un mandante battezzato "Cypher", ossia Zero (Cipher è una parola inglese che indica il numero 0), lei lavora per i Patriots. Probabilmente assieme a Galvez, ma su quest'ultimo non ho prove certe, solo supposizioni dovute ad un paio di missioni "secondarie".

Di carne al fuoco ce n'è molta. Potrebbe benissimo essere che Zero venga ridotto ad un vegetale appunto nell'ultimo scontro con Big Boss.

P.S.: Ho appena reclutato Hideo Kojima D=
 
Ultima modifica da un moderatore:

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Esatto. Ma è utile solo se lo piazzi in Ricerca Medica o in Sezione informativa. Come combattente è una sega e ingame appare con il passamontagna, come il 99% dei soldati che recluti.

Ah, dove lo si "trova" è un pezzo fin troppo lolloso.
 
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