Ultimamente mi sono riavvicinato a questo mondo, me ne ero allontanato da molti anni e adesso sto cercando di rimediare
riscoprendo i classici col quale sono cresciuto.
Ho iniziato col mio primo amore,
Hokuto No Ken (Ken il Guerriero), di cui ho rivisto con immenso piacere l'intera serie televisiva, poi gli OAV ed i vari film.
Ho molto apprezzato la nuova "pentalogia" di film ed oav recentemente usciti (alcuni anche nelle sale cinematografiche italiane), una sorta di spin-off che reinterpretano alcuni frammenti della storia originale. A chi non li avesse visti consiglio vivamente di vederli, sono davvero stupendi.
L'unico appunto che mi sento di muovere all'intera serie è che da adulto (quale sono) mi sono reso conto dell'incredibile retorica con il quale è farcita la storia (da ragazzo non ci ho fatto mai caso). Eppure non mi stato difficile capire che la retorica di Ken è la tipica retorica dell'epica giapponese (da sempre legata ad un certo modo di rappresentare l'eroismo ed i suoi personaggi leggendari), del suo teatro (basti vedere certe rappresentazioni tradizionali come il Kabuki), e di certo suo cinema. E di conseguenza ho continuato ad amarlo senza farmi troppe domande
Poi mi sono rivolto alle opere della Takahashi (versione Anime), altro mio grande amore da ragazzo, e da lì ho cominciato con:
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Urusei Yatsura (Lamù): 217 episodi di una serie COLOSSALE per inventiva comica, fantastica, surreale, degna della migliore tradizione della commedia dell'assurdo e del grottesco (sebbene tinta di rosa), un anime eccezionale nonostante i palesi limiti di età (nonché purtroppo le terribili condizioni dell'adattamento e doppiaggio ita).
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Maison Ikkoku: 96 episodi di un'altra serie INCREDIBILE, per bellezza, suggestione poetica ed analisi psicologica, dentro una storia che si veste da commedia, ma che racconta di sentimenti ed emozioni di una umanità difficilmente riscontrabile in altri anime.
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Ranma 1/2: allo stato attuale sono arrivato ai primi 40 episodi (sono in tutto 161 episodi), mi sta piacendo, è un'ottima commedia romantica d'azione, molta enfasi sull'ambiguità e sull'equivoco parossistico (elementi questi tipici della Takahashi, ma qui molto più accentuati), ma è sensibilmente inferiore per qualità artistica ai precedenti, senza dubbio.
Fra un episodio e altro (li vedo la sera) mi è capitato di ripescare pure qualche oav e film, non li elenco tutti (facciamo notte), ma mi sono ritrovato ad emozionarmi ancora rivedendo soprattutto:
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Devilman: due oav che ho molto amato all'epoca, li ho riscoperti splendidi (sebbene anch'essi un pò retorici in alcuni punti come per Ken), mi è dispiaciuto troppo che non l'abbiano mai continuati (la "maledizione" dell'opera non ne ha permesso il continuo a quanto pare eheh...)
Ovviamente ho anche rivisto il tanto discusso The Apocalypse of Devilman, che ancora molti credono essere il "terzo" fantomatico oav, quando invece è semplicemente uno spin-off tratto dall'ottimo manga di Yu Kinutani (una reinterpretazione di alcuni fatti della serie originale), davvero molto bello e affascinante.
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Macross Plus: quattro oav di una bellezza disarmante (da segnalare la bellissima colonna sonora di Yoko Kanno, la tizia di Cowboy Bebop fra l'altro!), da sempre tra i migliori che abbia mai visto e nonostante l'età (mia e loro) devo dire che non hanno perso nulla, in fascino, in spessore, in tutto.
Per il momento mi fermo...aggiornerò la lista delle mie visioni (o meglio..."revisioni") in futuro!