Così il corriere:
«Un'autorithy per vietare i giochi violenti» Il Guardasigilli interviene dopo le polemiche suscitate da «Rule of Rose», dove una giovanissima viene sepolta viva STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - Un'autorithy per vietare i giochi violenti. La richiesta arriva dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella, in Aula alla Camera nel corso dell'informativa urgente sulle iniziative tese ad impedire la vendita di videogiochi che favoriscono la violenza alla luce di quanto accaduto con il videogame «Rule of Rose», in cui una giovanissima viene sepolta viva. «Sono indignato per il livello di efferatezza e abiezione a cui possono giungere i videogiochi che finiscono nelle mani di bambini e ragazzi» ha affermato il Guardasigilli auspicando la nascita di una sorta di Authority ad hoc volta a stabilire parametri accettabili per la vendita di videogiochi ai minori.
«Non c'è bisogno - ha spiegato Mastella - di dosi massicce di orrore per far divertire i nostri ragazzi e credo che i più giovani abbiano diritto di vivere al riparo dalla violenza e di ricevere al tempo stesso una valida educazione che sinceri i principi di convivenza civile. Sono d'accordo che occorre agire - ha sottolineato il ministro - da subito prima che i danni si aggravino evitando inutili e dannosi elementi di commercializzazione. Finora non è stato fatto e si è lasciata proliferare questa malapianta».
Aspetto con ansia, dunque, gli spassosi puzzlegames dei teletubbies.
Recentemente panorama, che ha avuto l'onore di sperimentare questo nuovo baluardo criminale, si è espresso con fermo ribrezzo, puntando l'indice anche ai vari gta, mafia, yakuza ecc...
Da qn:
Sbarca in italia 'Rule of Rose'
Un gruppo di bambine 'gioca'
a seppellire viva una coetanea
Immagini che trasudano sadismo e violenza da ogni fotogramma. Prodotto in Giappone, sbarcherà anche in Italia il 24 novembre con la scritta 'Vietato ai minori di 16 anni'
VIDEOGAMES DA CHOC Roma, 10 novembre 2006 - Una bambina viene sepolta viva dopo le violenze psico-sessuali e fisiche di ogni genere. I suoi aguzzini? Altre bambine, cattive, molto cattive. È la trama di Rule of Rose, un videogioco sconvolgente a cui il settimanale «Panorama», da domani in edicola, ha dedicato un articolo dopo averlo provato in anteprima.
Il gioco choc il 24 novembre sarà messo in commercio in Italia con la dicitura vietato ai minori di 16 anni. Il videogame è costruito sulla perversione e la violenza che ha come protagonisti i bambini.
Immagini che trasudano sadismo da ogni singolo fotogramma e che stuzzicano l'orco che potrebbe risiedere in chi ha il joypad in mano anche perchè molte scene sono pervase da sottintesi omosessuali resi più inquietanti dalla giovane età delle protagoniste.
Per Yuya Takayama, inventore del gioco con gli occhi a mandorla, Rule of Rose non è pericoloso o deviante, anzi è utile .«Vuole dimostrare quanto un adulto possa essere terrificante per un bambino- ha detto Takayama a Panorama-ma anche il perfetto contrario, ossia quanto un bambino possa divenire terrificante per un adulto».
Il gioco in Giappone è stato prodotto e distribuito dalla Sony.Ma la consociata europea e italiana si sono dissociate dall'headquarter nipponico prendendo le distanze dal gioco. Che nel nostro paese verrà distribuito da un'altra etichetta: la «505 gamese».
Rule of Rose è solo l'ultimo, in ordine di arrivo di un filone di viodeogames basato sulla violenza e il sadismo che il settimanale Panorama ha analizzato uno per uno.
Dunque, partendo dal presupposto che Xavier Jacobelli dimostra così di non sapere nulla, oltre che di sport, anche di videogames, io sono per difendere ad ogni costo la vendita in italia di rule of roses, così come dei vari gta, mafia, il padrino e via discorrendo. E' bene chiarire che in Rule of Roses il giocatore non dovrà mettersi nei panni delle bambine sadomasochiste e violente che seppelliscono viva una ragazzina, bensì in quelli ragazzina stessa, impegnata a combattere le suddette perfide mocciose.
Beh, in fondo non dovremmo stupirci di questo scandalo, in Italia aveva fatto scalpore persino la violenza di dragon ball, quindi figuriamoci un gioco, classificato come horror (badate bene, non come simulazione di vita reale), nel quale giovani bambine seviziano coetanee per il gusto di farlo. La cultura europea è ben lontana da quella nipponica, nella quale bambini che in realtà sono tutto tranne che giovani fanciulli innocenti vengono visualizzati come effige del terrore, un terrore presupposto proprio dal fatto che l'aspetto esteriore tradisce clamorasamente quello interiore.
Spero vivamente che qualcuno ponga fine a quest'aura perbenistica che ci soffoca.
A voi la parola
«Un'autorithy per vietare i giochi violenti» Il Guardasigilli interviene dopo le polemiche suscitate da «Rule of Rose», dove una giovanissima viene sepolta viva STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - Un'autorithy per vietare i giochi violenti. La richiesta arriva dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella, in Aula alla Camera nel corso dell'informativa urgente sulle iniziative tese ad impedire la vendita di videogiochi che favoriscono la violenza alla luce di quanto accaduto con il videogame «Rule of Rose», in cui una giovanissima viene sepolta viva. «Sono indignato per il livello di efferatezza e abiezione a cui possono giungere i videogiochi che finiscono nelle mani di bambini e ragazzi» ha affermato il Guardasigilli auspicando la nascita di una sorta di Authority ad hoc volta a stabilire parametri accettabili per la vendita di videogiochi ai minori.
«Non c'è bisogno - ha spiegato Mastella - di dosi massicce di orrore per far divertire i nostri ragazzi e credo che i più giovani abbiano diritto di vivere al riparo dalla violenza e di ricevere al tempo stesso una valida educazione che sinceri i principi di convivenza civile. Sono d'accordo che occorre agire - ha sottolineato il ministro - da subito prima che i danni si aggravino evitando inutili e dannosi elementi di commercializzazione. Finora non è stato fatto e si è lasciata proliferare questa malapianta».
Aspetto con ansia, dunque, gli spassosi puzzlegames dei teletubbies.
Recentemente panorama, che ha avuto l'onore di sperimentare questo nuovo baluardo criminale, si è espresso con fermo ribrezzo, puntando l'indice anche ai vari gta, mafia, yakuza ecc...
Da qn:
Sbarca in italia 'Rule of Rose'
Un gruppo di bambine 'gioca'
a seppellire viva una coetanea
Immagini che trasudano sadismo e violenza da ogni fotogramma. Prodotto in Giappone, sbarcherà anche in Italia il 24 novembre con la scritta 'Vietato ai minori di 16 anni'
VIDEOGAMES DA CHOC Roma, 10 novembre 2006 - Una bambina viene sepolta viva dopo le violenze psico-sessuali e fisiche di ogni genere. I suoi aguzzini? Altre bambine, cattive, molto cattive. È la trama di Rule of Rose, un videogioco sconvolgente a cui il settimanale «Panorama», da domani in edicola, ha dedicato un articolo dopo averlo provato in anteprima.
Il gioco choc il 24 novembre sarà messo in commercio in Italia con la dicitura vietato ai minori di 16 anni. Il videogame è costruito sulla perversione e la violenza che ha come protagonisti i bambini.
Immagini che trasudano sadismo da ogni singolo fotogramma e che stuzzicano l'orco che potrebbe risiedere in chi ha il joypad in mano anche perchè molte scene sono pervase da sottintesi omosessuali resi più inquietanti dalla giovane età delle protagoniste.
Per Yuya Takayama, inventore del gioco con gli occhi a mandorla, Rule of Rose non è pericoloso o deviante, anzi è utile .«Vuole dimostrare quanto un adulto possa essere terrificante per un bambino- ha detto Takayama a Panorama-ma anche il perfetto contrario, ossia quanto un bambino possa divenire terrificante per un adulto».
Il gioco in Giappone è stato prodotto e distribuito dalla Sony.Ma la consociata europea e italiana si sono dissociate dall'headquarter nipponico prendendo le distanze dal gioco. Che nel nostro paese verrà distribuito da un'altra etichetta: la «505 gamese».
Rule of Rose è solo l'ultimo, in ordine di arrivo di un filone di viodeogames basato sulla violenza e il sadismo che il settimanale Panorama ha analizzato uno per uno.
Dunque, partendo dal presupposto che Xavier Jacobelli dimostra così di non sapere nulla, oltre che di sport, anche di videogames, io sono per difendere ad ogni costo la vendita in italia di rule of roses, così come dei vari gta, mafia, il padrino e via discorrendo. E' bene chiarire che in Rule of Roses il giocatore non dovrà mettersi nei panni delle bambine sadomasochiste e violente che seppelliscono viva una ragazzina, bensì in quelli ragazzina stessa, impegnata a combattere le suddette perfide mocciose.
Beh, in fondo non dovremmo stupirci di questo scandalo, in Italia aveva fatto scalpore persino la violenza di dragon ball, quindi figuriamoci un gioco, classificato come horror (badate bene, non come simulazione di vita reale), nel quale giovani bambine seviziano coetanee per il gusto di farlo. La cultura europea è ben lontana da quella nipponica, nella quale bambini che in realtà sono tutto tranne che giovani fanciulli innocenti vengono visualizzati come effige del terrore, un terrore presupposto proprio dal fatto che l'aspetto esteriore tradisce clamorasamente quello interiore.
Spero vivamente che qualcuno ponga fine a quest'aura perbenistica che ci soffoca.
A voi la parola