Gangster-movie classico che strizza l'occhio - e neanche tanto velatamente - a un passato cinematografico fin troppo ingombrante, marchiato a fuoco da mostri sacri del calibro di Coppola, De Palma e Scorsese.
Vive di luce riflessa, quindi? Per quanto mi riguarda no.
American Gangster è un film ben confezionato, mai noioso, dalla sceneggiatura solida e dal ritmo serrato. Scott è poco avvezzo al genere e si nota, ma riesce comunque a proporre un ritratto lucido dell'America degli anni '70: coadiuvato da una scenografia che conferisce alla pellicola grande atmosfera (curata com'è fin nei minimi particolari *_*), il regista ricostruisce con precisione certosina dinamiche e situazioni, e lo fa in maniera asciutta, senza inutili fronzoli, con un'impostazione imparziale e oggettiva.
Si limita ad illustrare i fatti così come si sono svolti, stop.
Ho trovato la scelta più che azzeccata.
Riuscito il confronto "a distanza" tra Denzel Washington e Russell Crowe (sebbene, parere personale, preferisca l'interpretazione del primo). La coppia di attori appare più che ispirata ed esprime con efficacia quel dualismo - caratteriale, sociale, morale – che i due protagonisti della storia incarnano alla perfezione: il narcotrafficante Frank Lucas da una parte e il detective Richie Roberts dall'altra... figure diversissime tra loro, quasi contrastanti, eppure complementari.
Dulcis in fundo, un'ottima fotografia (volutamente
old school) e una colonna sonora sempre in tema.
Insomma, lungi dal ritenerlo un capolavoro del genere (ce ne vuole,
American Gangster manca della raffinatezza e della potenza di alcuni suoi illustri predecessori), ho comunque apprezzato.
kaos31 ha detto:
Vi dico questo perchè durante la visione de "L'allenatore nel pallone 2", ho dormito per 70 minuti buoni
Sei andato a vedere "L'allenatore nel pallone 2"?!
Ti sei rovinato un filmone.