Scusate il ritardo ^^'
Spero di non aver lasciato troppi errori, ho avuto davvero poco tempo U.U
La caccia
Ho sempre desiderato diventare una strega. Non so perchè, ma è un'arte che mi affascina. Comprendere i segreti della magia, manipolare il fato, dominare il tempo. Se potessi fare tutte queste cose, cambierei il mondo. Una volta ho conosciuto una strega, aveva dei tatuaggi sul viso, mi disse che se volevo diventare una strega dovevo imparare ad essere paziente, ad osservare e ad ascoltare. In questa nuova casa avrò un sacco di tempo per imparare queste cose, qui il tempo scorre più lentamente, un'ora sembra durare un'eternità. Sarà che questo posto è così isolato e deserto o per via della luce che, alterata del clima, dà l'impressione che il tempo non voglia mai scorrere.
Per me è difficile distinguere il giorno dalla notte, così mangio quando mi viene appetito e dormo quando ho sonno. A volte, quando dormo, vengo svegliata da strani rumori. Non riuscirei a descriverli. Cerco di affinare il mio udito per comprenderli, è un buon esercizio.
Sono come dei sussurri, dei tocchettii sulla pietra, chissà da dove provengono. Mio padre mi aveva detto che ci sono i tonberry nei dintorni di questo castello, sarebbe bello se ci fossero davvero dei tonberry, mi piacciono i tonberry. Secondo le fiabe si nascondono nelle caverne scure e anguste e in posti bui, da soli perchè non amano la compagnia. Non si fanno vedere, ma sbucano fuori all'improvviso per accoltellare i mal capitati con le le loro affilate mannaie. Se se ne uccidono più di venti il re dei tonberry verrà a vendicarli. Il più alto, grosso e verde tonberry. Se ci sono dei tonberry, vorrei proprio vederli.
Io e mio padre siamo venuti in questo posti insieme, prima vivevo con mia madre in un posto molto carino pieno di alberi e prati. Anche questo posto mi piace, l'aria lugubre lo rende affascintente.
Mio padre è un tipo emotivamente svogliato, non che sperassi qualcosa da questo soggiorno, ma è molto noioso. Per questo ho deciso che mi dedicherò alla caccia dei tonberry. Il castello è pieno di ombre, oscuro e lugubre. Il posto ideale per un tonberry. Se ascolto attentamente, i rumori mi porteranno da loro.
Resterò in attesa vicino le scale dell'atrio principale. Li sotto è abbastanza buio, se sono fortunata sarà un buon punto per iniziare la mia caccia e magari potrei anche avere successo al primo tentativo.
Questo castello è costruito su vari piani, ma solo due sono quelli abitabili. La maggior parte del piano terra è occupata dall'atrio da cui partono le scale che conducono al piano superiore e che io sorveglio. Una scalinata che curva prima verso destra e poi verso sinistra. Per tutto l'atrio ci sono candele e candelabri disposte in fila ordinate a destra e a sinistra, ma sono quasi tutte spente. Di solito restano accese solo quelle necessarie ad illuminare il passagio, creando una zona d'ombra ben distinta.
Resto con le orecchie tese durante l'attesa, finalmente qualche rumore inizia a farsi sentire. Proviene da sotto le scale? E' davvero troppo buio per riuscire a vedere. Mi avvicinerò in silenzio. I miei occhi si abituano facilmente al buio. Un tonberry picchietta sul muro con la sua mannaia affilata. Che strano gesto. E' davvero piccolo, tozzo e verde, ha la coda a punta e la lanterna. Se faccio un'altro passo rischio di farmi sentire, ma se sto qui, non riuscirò a catturarlo. Potrei colpirlo, ma con cosa? E se non avessi una buona mira. Tuttavia se lo attaccassi adesso forse potrei contare sul fattore sorpresa.
Uno dei candelabri potrebbe essere una buona arma. Sono appuntiti e, spero, le punte sono affilate. Trattengo il respiro mentre afferro quallo più vicino a me. Non faccio rumore, tonberry continua a picchiettare. Cerco di aguzzare la vista, di capire la distanza che ci separa e gli ostacoli che ho davanti a me. Poi tendò il braccio e faccio vibrare il candelabro come se fosse uno stocco. Tonberry mi ha sentito? Si è girato e ha agitato la coda e i piedini prima di lasciar cadere la mannaia per terra e sgocciolarci sopra il suo sangue. Si è agitato molto prima di morire e ci ha messo un sacco di tempo!
Infine ha lasciato cadere anche la lanterna e c'è stata una fiammata per terra, c'era un tappeto li? Non lo avevo mai notato. Chissà chi lo ha messo, chi accende le candele, chi le cambia quando finiscono?
Forse tutto il castello è abitato da tonberry silenziosi che quando non sono osservati diventano operosi e... no, no, quelli sono i folletti. I tonberry sono solo piccoli e paurosi esserini verdi che picchietano insulsamente contro i muri. Tuttosommato, niente di che... Forse dovrei cacciare qualche preda più gorssa, più emozionante.
Ho sentito una storia su di un grosso leone con la criniera bianca e rossa e con le ali... per il momento prenderò con me la mannaia del tonberry, sarà migliore di un candelabro per la mia prossima preda.