daffodill
Aurora Execution!
LEGGERE ATTENTAMENTE
Prima di iniziare poche regole:
-La storia viene scritta a turno da più narratori. Se qualcuno vuole unirsi in qualsiasi momento lo segnali e verrà inserito nel ciclo di turnazione in coda (quindi alla fine).
-Chiunque voglia unirsi dovrà aver letto tutte le parti precedentemente scritte, se ci sono dubbi scrivete nel topic segnato sotto e vi risponderemo.
-Rispettiamo le regole della narrazione e il logico susseguirsi degli eventi.
-Non ci sono obblighi di tempo, cerchiamo solo di non bloccare la narrazione.
Potete eventualmente scambiare il vostro turno o passare.
- Non ci sono obblighi di battute, scrivete quanto volete e quanto vi sentite.
-Ci si può scambiare tranquillamente pareri e opinioni (civili) sulle varie parti o chiedere consigli e pareri su come risolvere situazioni spinose o continuare la narrazione sia tra narratori che tra utenti interessati alla storia.
- Per evitare di intasare il topic narrativo usiamo questo per i commenti, le nuove candidazioni a narratore ecc..
Anche i lettori della storia possono dare i loro pareri e opinioni nel topic linkato. Non saranno ben accetti consigli non richiesti dai narratori stessi (c'è differenza tra un consiglio e un parere), se volete intervenire attivamente alla storia scrivetela con noi ^^
http://forum.ffonline.it/showthread.php?p=639108#post639108
- Rispettiamo le regole generali del forum evitando un linguaggio scurrile ecc ecc
Ed ecco i turni inseriti per ordine di candidatura, se volete cambiare qualcosa ditelo apertamente ^^
1) Daffodill
2) Leon 90
3) Doomrider
Nota: La 24° parte di BarretSoul non è parte integrante della storia, verrà cancellata dall'utente, nel frattempo passate pure avanti ^^
Parte 1° - Daffodill
Una forte fitta alla testa lo tenne bloccato a terra ancora per un po'. Non riusciva ancora a svegliarsi. Comunque sia gli faceva male anche tutto il resto e continuava a chiedersi cosa fosse quella sensazione di umidiccio sotto di lui. Una seconda fitta lo svegliò completamente anche per mettersi in piedi ci sarebbe voluto ancora un po'.
"Cos'è questo posto?" fu la prima cosa che gli passò per la testa, ma gli faceva talmente male che decise fosse stato meglio non pensare. Si frugò tra le tasche, ma non aveva niente ed era strano perché solitamente portava con se delle medicine, solitamente... d'improvviso gli sembrò una strana parola. Cosa faceva lui di solito? Proprio non riusciva a ricordarselo, forse era colpa del mal di testa.
Sopra di lui si stagliava un intrigo di rami ed erba che sembravano fatti di miriadi di vetri e filamenti colorati, la luce del sole filtrava a tratti, facendo brillare i colori dei rami. Era un bosco, ma uno che non conosceva. Quelli che conosceva lui erano boschi più tradizionali, non gli sarebbe venuto in mente di nominarne qualcuno, non li ricordava, ma di sicuro erano più tradizionali.
Appurato che non sapeva dove fosse e non aveva niente nelle tasche, decise che era giunto il momento di mettersi in piedi. Gli facevano male tutti i muscoli e dalla faccia continuava a colare sangue sul collo e sulle spalle. Anche le mani erano sporche di sangue e non avrebbe saputo dire se era suo o di qualcun altro, non si ricordava bene neanche questo e la testa gli faceva troppo male per provare a mettere insieme pensieri complessi. L'unica cosa chi riusciva a ricordare chiaramente era quel grosso cristallo luminoso e la ragazza che aveva incontrato durante la serata. Carina, ma un po' confusa, anche lei aveva un gran mal di testa e continuava a dire quelle cose senza senso, ma poi chissà che era successo...
Dalla grossa ferita sulla guancia sgorgo un altro po' di sangue, aveva bisogno di medicine e di cure.
Riuscito finalmente ad alzarsi inizio a trascinarsi verso la prima direzione scelta a caso. I rumori intorno a lui gli fecero capire che non sarebbe stato semplice e sperò con tutte le sue forze di non imbattersi in animali selvaggi, anche perché non aveva con se armi e l'unica cosa che lo teneva in piedi era quel maledettissimo mal di testa.
Ad un certo punto iniziò anche a sentire delle voci. Le voci si mescolarono alle miriadi di rumori del bosco e per la prima volta nella sua vita sentì di non sapere davvero dove andare.
Prima di iniziare poche regole:
-La storia viene scritta a turno da più narratori. Se qualcuno vuole unirsi in qualsiasi momento lo segnali e verrà inserito nel ciclo di turnazione in coda (quindi alla fine).
-Chiunque voglia unirsi dovrà aver letto tutte le parti precedentemente scritte, se ci sono dubbi scrivete nel topic segnato sotto e vi risponderemo.
-Rispettiamo le regole della narrazione e il logico susseguirsi degli eventi.
-Non ci sono obblighi di tempo, cerchiamo solo di non bloccare la narrazione.
Potete eventualmente scambiare il vostro turno o passare.
- Non ci sono obblighi di battute, scrivete quanto volete e quanto vi sentite.
-Ci si può scambiare tranquillamente pareri e opinioni (civili) sulle varie parti o chiedere consigli e pareri su come risolvere situazioni spinose o continuare la narrazione sia tra narratori che tra utenti interessati alla storia.
- Per evitare di intasare il topic narrativo usiamo questo per i commenti, le nuove candidazioni a narratore ecc..
Anche i lettori della storia possono dare i loro pareri e opinioni nel topic linkato. Non saranno ben accetti consigli non richiesti dai narratori stessi (c'è differenza tra un consiglio e un parere), se volete intervenire attivamente alla storia scrivetela con noi ^^
http://forum.ffonline.it/showthread.php?p=639108#post639108
- Rispettiamo le regole generali del forum evitando un linguaggio scurrile ecc ecc
Ed ecco i turni inseriti per ordine di candidatura, se volete cambiare qualcosa ditelo apertamente ^^
1) Daffodill
2) Leon 90
3) Doomrider
Nota: La 24° parte di BarretSoul non è parte integrante della storia, verrà cancellata dall'utente, nel frattempo passate pure avanti ^^
Parte 1° - Daffodill
Una forte fitta alla testa lo tenne bloccato a terra ancora per un po'. Non riusciva ancora a svegliarsi. Comunque sia gli faceva male anche tutto il resto e continuava a chiedersi cosa fosse quella sensazione di umidiccio sotto di lui. Una seconda fitta lo svegliò completamente anche per mettersi in piedi ci sarebbe voluto ancora un po'.
"Cos'è questo posto?" fu la prima cosa che gli passò per la testa, ma gli faceva talmente male che decise fosse stato meglio non pensare. Si frugò tra le tasche, ma non aveva niente ed era strano perché solitamente portava con se delle medicine, solitamente... d'improvviso gli sembrò una strana parola. Cosa faceva lui di solito? Proprio non riusciva a ricordarselo, forse era colpa del mal di testa.
Sopra di lui si stagliava un intrigo di rami ed erba che sembravano fatti di miriadi di vetri e filamenti colorati, la luce del sole filtrava a tratti, facendo brillare i colori dei rami. Era un bosco, ma uno che non conosceva. Quelli che conosceva lui erano boschi più tradizionali, non gli sarebbe venuto in mente di nominarne qualcuno, non li ricordava, ma di sicuro erano più tradizionali.
Appurato che non sapeva dove fosse e non aveva niente nelle tasche, decise che era giunto il momento di mettersi in piedi. Gli facevano male tutti i muscoli e dalla faccia continuava a colare sangue sul collo e sulle spalle. Anche le mani erano sporche di sangue e non avrebbe saputo dire se era suo o di qualcun altro, non si ricordava bene neanche questo e la testa gli faceva troppo male per provare a mettere insieme pensieri complessi. L'unica cosa chi riusciva a ricordare chiaramente era quel grosso cristallo luminoso e la ragazza che aveva incontrato durante la serata. Carina, ma un po' confusa, anche lei aveva un gran mal di testa e continuava a dire quelle cose senza senso, ma poi chissà che era successo...
Dalla grossa ferita sulla guancia sgorgo un altro po' di sangue, aveva bisogno di medicine e di cure.
Riuscito finalmente ad alzarsi inizio a trascinarsi verso la prima direzione scelta a caso. I rumori intorno a lui gli fecero capire che non sarebbe stato semplice e sperò con tutte le sue forze di non imbattersi in animali selvaggi, anche perché non aveva con se armi e l'unica cosa che lo teneva in piedi era quel maledettissimo mal di testa.
Ad un certo punto iniziò anche a sentire delle voci. Le voci si mescolarono alle miriadi di rumori del bosco e per la prima volta nella sua vita sentì di non sapere davvero dove andare.
Come potete vedere vi ho lasciato un bel po' di materiale da sviluppare, non vedo l'ora di leggere cosa scriverete ^^