Luna Raine
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GMB- Game Might Be
---Game Might Be---
*Capitolo 2: …a DrEaM*
Booohhhaaam!!!
Daniele- “Cos’è stato?!”
Un enorme tuono era risuonato per la città.
Daniele- ^Strano…Eppure non c’era nessun temporale…^
Pensò Daniele. Stava giocando a Final Fantasy X da più di tre ore, quando improvvisamente c’era stato quel tuono ed era mancata la luce.
Daniele- ^Che palle…Ora dovrò ricominciare tutto dall’inizio…Non ho salvato neanche una volta…^
Daniele non amava particolarmente quel gioco…Cioè…non è che proprio non gli piacesse, ma diciamo che quello non era esattamente il suo genere…Ma c’era un motivo che l’aveva spinto a comprarlo e per il quale aveva passato l’intero pomeriggio a giocarci…Quel motivo era Diana…
Era stato circa un paio di giorni prima. Mentre vagava nel negozio di videogiochi del centro commerciale…
Diana- “E’ Final Fantasy X?”
Aveva preso in mano per caso quel gioco, quando aveva udito la voce della ragazza alle sue spalle e si era voltato.
Diana- “E’ uno dei miei preferiti, sai? Cioè…non ho potuto finirlo perché ci ho giocato solo quest’estate a casa di mio cugino, ma l’ho trovato bellissimo…Stavo pensando di comprarlo anch’io ma per ora non me lo posso permettere…”
Daniele- “Anche io ero venuto per comprarlo…cioè…non è che lo conosco proprio bene, ma…”
In realtà Daniele era lì per prendere Resident Evil Code Veronica, ma non appena aveva sentito Diana le parole gli erano uscite di bocca da sole…
Diana-“Quanto ti invidio…Io non so che darei per giocarci di nuovo…”
Daniele- “Puoi passare da me per provarlo, se ti và…”
Diana- “Dici sul serio? Grazie Dan!”
La ragazza gli era inaspettatamente saltata al collo, e stranamente la cosa non gli era affatto dispiaciuta…Per un attimo aveva respirato il suo dolce profumo e aveva sentito il calore del suo corpo così vicino al suo…Quando poi lei si staccò da lui ebbe persino paura di essere arrossito…
Diana- “Non vedo l’ora! Ti faccio sapere al più presto quando sono libera. Tu intanto giocaci anche per me, ok?”
Daniele- “Ok…”
A un tratto il cellulare di Diana aveva preso a squillare. La suoneria sembrava quella di un qualche altro videogioco…Diana rispose.
Diana- “Monica? Sì, sono già al centro commerciale…Come non puoi venire?! …Ok…va bene allora passo da te…A dopo, ciao.”
Ripose il cellulare nella tasca frontale della giacca di jeans e poi si rivolse a lui.
Diana- “Scusa, ora devo andare…Ci sentiamo. Ciao!”
Si allontanò salutandolo con la mano.
Daniele- “Ci sentiamo…”
La ragazza uscì dal negozio, e Daniele tornò a guardare il gioco che teneva in mano…Sul retro della copertina c’era una ragazza che somigliava molto a Diana…i suoi tratti però erano più orientali, e gli occhi di due colori diversi, mentre quelli di Diana erano azzurri…Daniele distolse lo sguardo dalla figura rendendosi conto di quella considerazione…Non credeva di essersi mai accorto del colore degli occhi di Diana…
“Posso aiutarti?”
Davanti a lui c’era la commessa del negozio.
Daniele- “Sì…Prendo questo.”
Rispose porgendo il gioco alla commessa.
Tornato a casa aveva lasciato il gioco in camera sua, poi aveva preso il borsone ed era uscito per gli allenamenti di calcio.
La mattina seguente Monica era venuta nella sua classe chiedendogli di prestarle Resident Evil…Il giorno dopo Daniele era andato nella classe di lei durante l’intervallo per darle il gioco, e lei gli aveva chiesto il suo numero di cellulare…Sul momento lui non ci aveva fatto caso, ma poi aveva pensato: ^Monica è amica di Diana…Probabilmente il gioco era solo una scusa per poter avere il mio numero e darlo a Diana…^ Era un’ipotesi probabile…Diana gli era sembrata una ragazza estroversa, ma probabilmente era timida quando si trattava di ragazzi…per questo era ricorsa a quell’espediente per riuscire ad avere il suo numero…e la cosa non gli dispiaceva affatto, anzi! Non vedeva l’ora che lei lo chiamasse…Intanto avrebbe iniziato quel gioco…
Quel pomeriggio Daniele aveva telefonato a Matteo per avvisarlo che avrebbe saltato gli allenamenti, poi era subito andato in camera sua per iniziare il gioco…
Elisa- “E tu che ci fai ancora qui?! Non dovevi andare agli allenamenti?!”
Sua sorella era nella sua camera abbracciata a un tipo che poteva avere venticinque anni…
Daniele- “E tu non eri in punizione?”
Elisa- “Se osi dirlo alla mamma…”
Daniele- “Che cosa mi fai?”
Elisa afferrò il gioco sulla scrivania e lo alzò per impedirgli di prenderlo…
Elisa- “Se tu glielo dici io ti rompo questo!”
Daniele- “Lascialo!”
Elisa- “Allora?”
Daniele- “Ok ok…Non glielo dirò…Ma lascia quel gioco e uscite dalla mia stanza…”
Elisa gli consegnò il gioco e gli diede un bacio sulla fronte.
Elisa- “Grazie fratellino!”
Lui si strofinò vistosamente nel punto in cui lei l’aveva baciato.
Daniele- “Si certo…Ora uscite.”
Elisa si alzò dal divano seguita dal misterioso ragazzo.
Elisa- “Noi andiamo in camera di mamma. Se arriva chiamami!”
Daniele annuì spazientito aprendo la porta. Sua sorella e il “venticinquenne” uscirono dalla stanza lasciandolo solo. Non sapeva cosa avessero intenzione di fare in camera di sua madre, anche se ne aveva una vaga idea…ormai aveva quasi quindici anni e non era più un bambino. L’importante per lui era che non venissero a dargli fastidio.
Daniele- “Veniamo a noi…”
Prese in mano la custodia del gioco e ne estrasse il CD che inserì nella sua PS2…
La storia iniziava in un flash back…Un ragazzo sradicato dal suo mondo finiva in una specie di dimensione parallela grazie a un mostro di nome Sin…Finiva su una specie di nave, dove incontrava dei tizi con delle maschere e una ragazzina che parlava la sua lingua…Chissà quando sarebbe arrivata la ragazza della copertina…Ora era in un tempio…doveva trovare l’invocatrice, una specie di sacerdotessa a quanto aveva capito…Un casino per posizionare delle sfere per arrivare al naos e alla fine…Yuna. L’invocatrice. Era lei la ragazza che somigliava a Diana…avevano gli stessi capelli…la stessa espressione…lo stesso corpo…perfino lo stesso modo di muoversi e camminare…
Dovevano partire. La ragazza sembrava triste…e si vedeva che Tidus era innamorato di lei…Come avrebbe potuto non esserlo? Il mostro. Sin. Era arrivato e li aveva attaccati sulla nave per Kilika. Daniele stava per prepararsi a combattere
quando…
Booohhhaaam!!!
Quel tuono assordante aveva fatto saltare la corrente…
Daniele- “Cos’è stato?!”
L’antifurto aveva suonato per qualche secondo, ma poi anche quello si era spento. In casa avevano un generatore di riserva che si attivava automaticamente in casi come quello e aveva un’autonomia di circa due ore. Eppure era ancora tutto buio…e Daniele non aveva idea di dove poter scovare una torcia…Si affacciò fuori dalla stanza e chiamò la sorella:
Daniele- “Eli! Sai se c’è una torcia in casa?!”
Nessuna risposta.
Daniele- “Eli!?”
Ancora niente.
^Vuoi vedere che se n’è uscita con quel tipo?! Cazzi suoi…Quando torna la mamma se lo scorda che stia zitto…^
Poi gli venne in mente della collezione di candele che sua madre teneva in camera da letto. Prese l’accendino dalla tasca della sua giacca sul divano ed entrò nella camera di sua madre…
???- “Tidus?”
Cos’era stato? Di chi era quella voce?
???- “Wakka, Lulu? Kimahri?”
Daniele accese l’accendino…
???- “Dove sono tutti?”
Daniele- ^Non può essere…^
Daniele si avvicinò alla sagoma che a malapena riusciva a scorgere alla debole luce dell’accendino…C’era una ragazza nella camera da letto di sua madre…E non una ragazza qualsiasi…Daniele si mosse verso di lei, e questa si voltò accorgendosi della sua presenza…
Yuna- “Chi sei?”
Daniele- “Io…Io sono Daniele…”
La ragazza lo guardava con aria smarrita…Aveva i capelli umidi e intorno a lei l’aria sapeva di mare…
Yuna- “Perché sono qui? Cosa è successo ai miei amici?”
Yuna aveva gli occhi lucidi, ma la sua voce sembrava ferma.
Daniele- “Non lo so…”
Daniele non riusciva a pensare lucidamente…Cosa diavolo stava succedendo?
Yuna- “Sono forse morta…? Sin mi ha forse uccisa?”
Daniele-“Non…non credo…tu eri sulla nave per Kilika…”
Yuna- “E dove mi trovo ora?”
Daniele- “A casa mia…o almeno credo…Mi passi quella candela?”
Yuna abbassò lo sguardo e vide un ripiano con delle candele…prese la più grande e la porse al ragazzo che l’accese e la posò sul comodino.
Daniele- “Questo è un sogno.”
Disse poi ad alta voce.
Yuna- “E quando mi risveglierò?”
Daniele- ^Cosa…? Lei risvegliarsi…? Questo è un mio sogno…^
Daniele- “Non…” TUMP
Si interruppe. I due rimasero in silenzio…Che cos’era quel rumore?
Tump Tump Tump Tump…
Yuna- “Che cos’è?”
Daniele- “Viene dal piano di sotto…”
Daniele ripose l’accendino nella tasca posteriore dei jeans, prese la candela e precedette Yuna giù per le scale…Il rumore intanto continuava, e a questo si era aggiunto anche una specie di verso sommesso…A un tratto Yuna lo afferrò per un braccio.
Yuna- “E’ una scaglia di Sin!”
Daniele- “Cosa?!”
Yuna- “Sai combattere?”
Daniele- “Certo, come no…”
Yuna- “Tieni…”
Gli prese la mano e vi lasciò cadere all’interno delle sfere simili a biglie iridescenti…
Daniele- “Sono messo proprio male…”
Disse Daniele ironicamente.
Yuna- “Cosa?”
Daniele- “Niente…Parlo del sogno. Allora, come si usano questi affari?”
Disse agitando le sfere nella mano. Queste si urtarono l’un l’altra emettendo un suono tintinnante. Udendo questo suono l’essere che era al piano di sotto li raggiunse sulle scale con un paio di balzi…
Daniele- “Ho come l’impressione che lo scoprirò presto…”
Yuna- “Stà indietro.”
Yuna alzò le braccia e una violenta folata di vento li investì in pieno viso.
Yuna- “Valefor!”
L’enorme volatile che fino a quel momento Daniele aveva visto solo sullo schermo apparve nel suo salotto…Yuna accarezzò l’animale sul becco e questo si librò sopra di loro, attendendo ordini.
Yuna- “Attacca!”
Valefor planò fino all’essere sulle scale e lo attaccò con i suoi artigli. Questo si accasciò a terra e una quantità di luci si sprigionarono dal suo corpo, finchè non ne rimase nulla…
Yuna si fece sfuggire un sospiro di sollievo e richiamò l’eone.
Yuna- “Rientra!”
Dopodiché si terse la fronte con il dorso della mano e si rivolse al ragazzo.
Yuna- “E’ la prima volta che combatto da sola…”
Daniele- “Beh, direi che è andata bene!”
Yuna- “Tu credi?”
Daniele- “Beh…siamo ancora vivi, no?”
Yuna sorrise…un sorriso aperto e sincero…che gli ricordò Diana…
Yuna- “Come hai detto che ti chiami?”
Daniele- “Daniele.”
Yuna- “Io sono Yuna. Invocatrice di Besaid.”
Yuna aprì le braccia e salutò con il saluto di Yevon. Daniele le porse la mano e lei lo guardò senza capire. Lui le prese la mano.
Daniele- “Piacere di conoscerti…”
Il prossimo capitolo, fra una settimana!! Spero che vi piacerà!!
*Capitolo 3: …a TaLe*
Diana- “Pronto? Mamma mi senti?!”
^Dev’essere andata via la corrente…^
Diana riattaccò la cornetta del telefono e provò ad accendere la luce. Niente. Tornò nella sua stanza dove aveva lasciato il gioco in pausa quando aveva sentito squillare il telefono.
La console era spenta, ma la TV emanava una luce abbagliante…
^Com’è possibile che sia accesa?^
A un tratto un lampo accecante invase la stanza e istintivamente Diana chiuse gli occhi e proiettò le braccia in avanti…
Le sue mani toccarono ‘qualcosa’…qualcosa di ‘vivo’…Diana aprì gli occhi. Era di nuovo tutto buio, ma c’era abbastanza luce perché potesse vedere chi aveva davanti…
Diana- “Squall! Sei proprio tu!!!”
Diana saltò al collo del ragazzo.
Diana- “Sapevo che prima o poi sarebbe successo!”
Squall- “Dove…dove sono?”
Chiese lui sottraendosi all’abbraccio.
Diana- “Sei nel mio mondo.”
Squall la fissò senza capire.
Diana-“Voglio dire…il nostro mondo. E’ un po’ diverso dal tuo, ma…”
Squall-“Com’è accaduto?”
Diana si bloccò…
^E’ vero…come è potuto accadere? Beh…poco importa…L’importante è che Squall sia qui!^
Diana- “Dov’è Rinoa? C’è anche lei con te?”
Squall- “Chi?”
Diana- “Rinoa! Com’è possibile che non ti ricordi di lei?!”
Squall- “Io so solo che ero nella mia stanza e stavo per vestirmi per il ballo, quando a un tratto c’è stato una specie di lampo e mi sono ritrovato qui.”
Diana- “Oh…già, il ballo…non l’avevi ancora incontrata allora…”
Squall- “Puoi spiegarmi che sta succedendo?”
Diana- “Temo proprio di no. Io ne so quanto te…”
Squall- “Eppure non mi sembra che tu sia così sorpresa…”
Diana- “Questo è perché…sono contenta! Ho sempre sognato che un giorno tu…”
Diana si interruppe
^…un sogno…perché non ci ho pensato prima? Deve trattarsi di un sogno…^
Il viso di Diana si rabbuiò.
Squall- “Cosa c’è?”
Diana- “Ahi!”
Per sicurezza Diana si era data un pizzicotto ad una mano. Il dolore era nitido…non era un sogno…
Squall-“Ma che fai?!”
Diana- “Non è un sogno! Wow Squall! Come sono felice!”
Squall- ^Io invece credo proprio che si tratti di un sogno…^ “Come mai mi conosci? Vieni anche tu dal mio mondo?”
Diana- “Magari! Voglio dire, no…Ecco, è un po’ difficile da spiegare…”
AAAHHHRG!
Squall- “Cos’è stato?”
Diana corse alla finestra, poi si voltò di scatto verso Squall.
Diana- “E’ la voce di Monica! Lei stava giocando a Resident Evil…Potrebbe essere in pericolo!”
Squall- “Giocando…?”
Diana- “Sì…vedi voi…ti spiego strada facendo. Ora muoviamoci prima che Monica venga zombieficata!”
Squall- “Ma cosa…?”
Diana non diede il tempo al ragazzo di finire la frase e iniziò a strattonarlo per il braccio fino alla porta.
Intanto, a casa di Monica…
AAAHHHRG!
Monica- ^E’ un incubo…è solo un incubo…svegliati Monica, svegliati!!^
Lo zombie…l’incubo, la stava raggiungendo…Se Monica non avesse fatto qualcosa in fretta, avrebbe di certo fatto una brutta fine…
Monica- ^Devo nascondermi…nascondermi…Ma dove?!^
Lo sguardo le cadde sulla porta del ripostigli del sottoscala…avrebbe potuto rifugiarsi lì…ma doveva muoversi in fretta, o lo zombie le avrebbe ostruito il passaggio, proprio come nel gioco…
Monica- ^Non ce la farò mai…^
Monica respirò profondamente e si fiondò nel ripostiglio. Per poco non inciampò in una scatola accanto alla porta; mentre posava la mano sulla maniglia un orribile pensiero le attraversò la mente: il ripostiglio aveva una chiave? Non ci aveva mai fatto caso da quando abitavano lì…Durante il trasloco non aveva neanche dato una mano ai suoi a portare la roba nel ripostiglio, quindi quel luogo era sempre rimasto un mistero per lei…Se solo avesse portato qualcosa lì una volta ogni tanto si sarebbe certamente accorta della presenza di una chiave…Ma aveva sempre delegato suo fratello per quelle faccende…Dannazione! Chiuse la porta di scatto proprio mentre lo zombie l’aveva quasi raggiunta, e , mentre con una mano teneva chiusa la porta, con l’altra tastava la serratura alla ricerca di una chiave. La sua mano gelida e umidiccia si strinse attorno alla chiave e la girò finché non si bloccò nella toppa. A quel punto Monica si lasciò cadere a terra con le mani tra i capelli…
Monica- ^Fa che qualcuno mi trovi…^
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Squall- “Non capisco…in che senso un gioco?”
Diana- “Un videogioco…Tu sei uno dei personaggi…il principale, per essere esatti.”
Squall si fermò e si mise una mano sulla fronte…
^Un gioco…ma che diamine significa? E cosa ci sarà in questo gioco? Non capisco…Proprio non capisco…^
Diana- “Fai sempre così quando pensi, eh?”
Squall guardò la ragazza…Sembrava quasi prevedere ogni sua mossa…come se lo conoscesse da sempre, e questo lo turbava…
Squall- “Scusa.”
Diana sorrise.
Diana- “E di cosa? Non devi mica chiedermi il permesso per pensare!”
Squall-“Ora…sarà meglio andare. Se la tua amica è davvero in pericolo dobbiamo muoverci.”
Diana- ^Cosa ho detto di sbagliato? Sembra a disagio…^
Squall affrettò il passo superandola, poi si fermò nuovamente.
Squall- “Come hai detto che ti chiami?”
Diana- “Diana. Diana Bianco.”
Squall- “Diana…Bene, ora andiamo.”
Diana- “Sì.”
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Monica non sapeva quanto tempo fosse trascorso da quando si era chiusa nel ripostiglio, ma ormai le sembrava un’eternità…Dapprima lo zombie si era allontanato per un po’…poi a un tratto Monica aveva cominciato a sentire picchiare furiosamente alla porta: lo zombie sembrava seriamente intenzionato a voler buttar giù la porta, e ormai stava quasi per riuscirci…Monica vedeva i cardini che iniziavano a cedere sopra di lei…
Monica- ^Ti prego fa che non la sfondi…Ti prego ti prego ti prego…^
Stava per scoppiare in un pianto isterico, quando…
“Energia!”
La voce di un ragazzo aldilà della porta…Chi poteva essere?! Beh, poco importava, chiunque fosse stato Monica l’avrebbe ringraziato mille volte se solo fosse riuscito a tirarla fuori da quella situazione…
“Energia!”
Questa invece era la voce di Diana!…Ma…cosa ci faceva lei lì?!
Diana- “Non funziona…”
Squall- “Non è possibile! Funziona sempre con i non-morti…”
Diana cercò di riflettere…era vero, le magie di recupero funzionavano sempre con i non-morti di Final Fantasy VIII…Ma…quello era uno zombie di Resident Evil, e in Resident Evil non esistevano magie…L’unico modo per uccidere uno zombie in quel gioco era…
Diana- “Aspetta! Forse ci sono!
Squall- “Che vuoi fare?!”
Squall guardò la ragazza…quando lui le aveva spiegato come usare le magie poco prima, Diana sembrava aver capito tutto in un lampo, ma a Squall non era parso ugualmente che quella ragazzina potesse essere un gran che in battaglia…Ora sperava che non stesse per cacciarli in qualche guaio…
Diana- “Io vado su! Tu cerca di tenerlo a bada con qualche magia elementare!”
Squall- “Che cosa…?”
Ma ormai Diana era salita e non c’era tempo per le spiegazioni…Squall lanciò contro lo zombie una magia del fuoco con poca convinzione…
Squall- “Thunder!” ^Dannazione, anche queste non funzionano! Lo sapevo…^ “Diana! Che stai facendo lassù?!”
BANG BANG!
Squall- ^Ma cosa…?^
Diana stava scendendo le scale impugnando la pistola per videogiochi del fratello di Monica, continuando a sparare a raffica contro lo zombie, che sembrava alquanto infastidito da quei colpi…
Squall- ^Però! Devo averla sottovalutata…Sa la cava bene con le armi da fuoco…^
Diana- “Prendi questo!”
Diana aveva ormai raggiunto il piano terra e si avvicinava al mostro senza smettere di sparare, finché questo non cadde a terra scomparendo poco dopo.
Squall- “Niente male…Devo ammetterlo…”
Diana- “Meglio di Irvine, eh?”
Squall- “Chi?”
Diana- “Oh…lascia perdere…”
“Diana?”
Squall- “Cos’è stato?”
Diana- “Monica!”
Squall- “E’ la tua amica?”
Diana annuì.
Diana- “Dove sei?”
Udirono il rumore metallico e un po’ arrugginito della chiave nella serratura, e videro Monica uscire dal ripostiglio nel sottoscala.
Monica- “Diana!”
Monica corse ad abbracciare l’amica, questa lasciò cadere a terra la pistola e l’abbracciò a sua volta.
Monica- “Grazie Diana…Ho avuto così paura…”
Diana- “E’ tutto finito…Ora è tutto a posto…ci siamo noi…”
Monica si staccò da Diana e notò il ragazzo che aveva sentito dal ripostiglio…Dopo pochi istanti si accorse che questo era il ragazzo in divisa che aveva visto quel pomeriggio a casa di Diana mentre lei giocava…
Monica- “Lui è…?”
Diana- “Sì! Non è fantastico?!”
Monica- “Ma come…?”
Diana- “Non lo so…Stavo giocando quando mia madre mi ha chiamato al telefono, poi dev’essere mancata la corrente e quando sono tornata…Cos’è stato?!”
Un rumore…Sembrava provenire dal seminterrato…
Squall- “Dobbiamo andarcene da qui.”
Diana- “Squall ha ragione…Questo posto potrebbe essere infestato dagli zombie!”
Monica- “E’ vero…dobbiamo andarcene…Ma dove?”
Diana ci pensò…sarebbero potuti tornare a casa sua…Ma a che scopo? Non c’era niente che avrebbero potuto fare là, ma in quel momento non le veniva in mente nessun altro luogo che avrebbero potuto collegare con ciò che era accaduto quella sera…Il rumore si stava avvicinando…
Diana- “Ci penseremo più tardi. Ora preoccupiamoci di uscire da qui.”
Si mosse verso la porta, poi si ricordò della pistola…avrebbe potuto tornarle utile là fuori…Diana attraversò la stanza e si chinò per raccoglierla…
Monica- “Diana attenta!”
Improvvisamente un’altro zombie aveva sfondato la porta e ora stava avvicinandosi a Diana, che era ancora china sulla pistola e lo fissava, come paralizzata…
Monica- “Diana!”
Monica fece per raggiungerla ma Squall la trattenne.
Squall- “Ci penso io! Tu aspettaci fuori!”
Così dicendo aprì la porta d’ingresso e la spinse fuori. Diana intanto era ancora immobile sul pavimento, mentre lo zombie si avvicinava con le braccia protese verso di lei…
Squall- “Fira!”
Una lingua di fuoco avvolse lo zombie che retrocedette di qualche passo…
Squall- “Diana la pistola! Usa la pistola!”
Ma Diana non dava cenno di muoversi…Lo zombie intanto si era ripreso e ormai incombeva su di lei.
Squall- “Diana!”
Squall sguainò il gunblade e le corse incontro…Lo zombie stava per chinarsi su Diana quando Squall gli balzò addossò con il gunblade e premette il grilletto…
Bang!
Quel colpo risvegliò Diana dallo stato di trance in cui si trovava, cercò la pistola accanto a lei, l’afferrò e cercò di mirare allo zombie…
BANG! BANG!
Un attimo prima che Diana premesse il grilletto, lo zombie aveva dato un violento strattone a Squall, e il proiettile lo aveva colpito in pieno petto…
Diana- “NO!!!”
Il ragazzo cadde a terra con un tonfo, mentre lo zombie cominciò a venire incontro a Diana.
Diana- “SQUALL!!!”
Diana iniziò a sparare a raffica contro lo zombie con furia, finchè anche questo non cadde a terra dileguandosi. Diana corse verso il corpo di Squall e si chinò su di lui…
Diana- “Squall…”
Squall aprì gli occhi portandosi una mano nel punto in cui era stato colpito, ma non c’era traccia di ferite di pistola…
Diana- “Sei vivo?”
Squall- “Credo…credo di si…
Diana- “Oh Squall!”
Diana abbracciò il ragazzo con le lacrime agli occhi, ma lui rimase immobile.
Diana- “Mi dispiace…mi dispiace tanto…Non so che mi è preso poco fa…”
Squall- “E’ tutto a posto, davvero…”
Rispose lui cercando di alzarsi.
Diana- “Ma…non ti colpito?”
Squall- “No. Sto bene.”
Diana- “Com’è possibile? Ti ho colpito al cuore…Credevo…”
Squall- “Forse la tua mira non è così infallibile…”
Diana- “…io…”
Squall- “Ora andiamo. La tua amica ci sta aspettando fuori…”
Diana- “Sì…”
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito fino ad ora. Sono contenta che la storia vi piaccia!!! Spero che continuerete a seguirmi! I Final Fantasy che compariranno nella Fan Fiction sono quelli dal 7 al X-2…Ma ci sarà solo un personaggio per ognuno…Ma non c’è ancora nulla di definitivo…Se avete qualche consiglio li accetto volentieri! Grazie a tutti, alla prossima puntata!!! ^-^
*Capitolo 4: The Light*
Di nuovo quella luce abbagliante aveva illuminato la città. Questa volta però non ci fu nessun tuono.
Daniele- “E’ lo stesso lampo di poco fa…”
Yuna- “Cosa sta succedendo?”
Yuna guardava fuori dalla finestra cercando di individuare il punto da cui proveniva la luce…
Daniele- “Viene dal centro commerciale…”
Yuna- “Che cosa…?”
Yuna lo guardò con aria interrogativa. A un tratto Daniele si rese conto che nel mondo da cui Yuna proveniva non c’erano centri commerciali, così tentò di riassumerglielo in due parole…
Daniele- “Un centro commerciale è un posto molto grande dove si comprano delle cose…ci sono dei negozi e…”
Yuna annuì.
Yuna- “So di che si tratta…Ma credevo che esistessero solo…a Zanarkand…”
Daniele- “Il posto da cui proviene anche Tidus…giusto?”
Yuna- “Ma questa non è Zanarkand…Non è così?”
Daniele- “Infatti…Beh comunque anche da queste parti i centri commerciali sono molto diffusi!”
Daniele sorrise, seguito da Yuna…I due risero insieme per un po’, finchè Yuna non tornò seria, guardando nuovamente fuori dalla finestra…
Yuna- “Credi che dovremmo andare al centro commerciale?”
Daniele si fermò a riflettere…Se davvero la luce proveniva dal centro commerciale, forse lì avrebbero potuto scoprire qualcosa circa ciò che stava accadendo…Ma…
Daniele- “Potrebbe essere pericoloso…”
Yuna- “Ma…che altro potremmo fare?”
Daniele- “Potremmo aspettare che qualcuno ci trovi…”
Propose con aria poco convinta…In fondo anche lui desiderava scoprire cosa stava accadendo, e in fondo che pericoli avrebbero potuto esserci che non avrebbero potuto affrontare? Yuna aveva Valefor e le magie, e lui…lui non aveva niente ma avrebbe potuto imparare come usare le sfere strada facendo…
Yuna- “E…se non ci fosse nessuno là fuori…?”
Daniele- ^Già…e se non ci fosse nessuno oltre a noi due? No…Dev’esserci qualcun altro…Ma se così non fosse…? Che cosa potremmo fare?^
Daniele- “In ogni caso…hai ragione: non possiamo rimanere qui.”
TUMP……… TUMP TUMP TUMP TUMP
Daniele- “Ma che diavolo…?”
A un tratto un’altra scaglia li aveva raggiunti dal piano di sopra…
Daniele- “Ma non l’avevamo sconfitta?”
Yuna- “Deve essere un’altra!”
Daniele- “Un’altra?! Ma come…?”
Yuna- “Val…Ah!”
Proprio mentre Yuna stava per invocare Valefor, la scaglia le era saltata addosso immobilizzandola.
Daniele- “Yuna!”
Daniele estrasse le sfere che Yuna gli aveva dato poco prima…ora stavano brillando…
Daniele- ^Come diavolo si usano questi affari?!^
Cercò di concentrarsi e sentì una strana forza impadronirsi di lui…
Daniele- “Fire!”
Daniele aveva pronunciato la parola quasi senza rendersene conto, ed ora una lingua di fuoco aveva colpito la scaglia, e, fortunatamente, Yuna era riuscita a liberarsi da questa.
Yuna- “Energia!”
Yuna lanciò un incantesimo per recuperare le forze dopo l’attacco subìto.
Daniele- “Stai bene?”
Yuna- “Non preoccuparti! Continua ad attaccarlo, io ti copro le spalle!”
Daniele annuì e si preparò ad attaccare di nuovo con un’altra magia.
Daniele- “Thunder!”
Il lampo colpì in pieno la scaglia che vacillò, ma che si riprese quasi immediatamente. Quando si fu riassestata le sue ali stavano brillando.
Yuna- “Dobbiamo muoverci a sconfiggerla, o i suoi attacchi si faranno più forti!”
Daniele- “Ci penso io Yuna!”
Daniele si sentiva pervaso da una forza misteriosa, e sentiva che se avesse voluto avrebbe potuto sconfiggere quel mostro anche da solo…Ed era proprio quello che voleva…
Yuna- “Vuoi che invochi Valefor?”
Daniele- “Non c’è bisogno! Faccio in un lampo!”
Rispose lui strizzandole l’occhio.
Daniele- “Thunder!”
Un altro lampo colpì la scaglia, ma questa volta questa non tardò a contrattaccare…
Daniele- “Ah!”
Yuna- “Daniele!”
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Intanto, non lontano da casa di Monica…
Diana- “Ah!”
Monica- “Cos’è stato?”
Squall- “Una luce…”
Diana- “E’ come quella che ho visto prima che comparisse Squall!”
Monica- “Anch’io ne ho visto una simile mentre stavo giocando…Ma allora avevo anche sentito un forte suono…come di un tuono…”
Diana- “Già, anch’io…Squall, che ne pensi?”
Squall- ^E’ come quello che ho visto un attimo prima di ritrovarmi qui…^ “Che cosa dovrei pensarne? Io ne so quanto voi…”
Diana- “…”
Squall- “Scusa.”
Diana- “Potevi anche rispondere con qualcosa di più GENTILE!”
Squall si portò una mano alla testa…
Squall- ^Ma che diavolo vuole questa?^
Squall- “Scusa. Comunque sia anche io ho visto qualcosa del genere prima di arrivare qui.”
Monica- “Una luce…Che abbia qualcosa a che fare con ciò che sta accadendo ultimamente?”
Diana- “Non ci sono dubbi! Le due cose devono essere senz’altro collegate…”
Monica- “Ma come?”
Squall- “Avete visto da dove proveniva la luce?”
Diana e Monica- “?”
Squall- “Forse…risalendo alla fonte di quella luce potremmo trovare qualcosa che ci aiuti a capire cosa sta succedendo…”
Diana- “Ottima deduzione! Non ci avevo pensato! Sei proprio un bravo capo Squall!”
Squall- “Capo?”
Diana- “Certo! Noi siamo una squadra e tu sei il capo!”
Squall- “E chi l’ha deciso?”
Diana- “Ah ah! Nessuno! E’ così e basta!”
Squall- ^Ma dove diamine sono andato a finire…?^
Diana- “Sei arrabbiato?”
Squall- “No no…Va bene: sarò il vostro ‘capo’ se è ciò che volete.”
Diana- “Evviva!”
Squall- “Che hai?
Diana- “Sono contenta!”
Squall- “E per quale motivo?”
Diana- “Lascia perdere…”
Squall fu felice di accogliere quell’esortazione: lasciar perdere in fondo era la cosa che gli riusciva meglio…
Monica- “Quindi…ora dovremmo andare al centro commerciale?”
Squall- “Penso che sia la cosa migliore, se vogliamo cercare di scoprire le cause di…Beh di tutto questo.”
Diana- “Bene! Il centro commerciale è da quella parte!!
Diana e Monica- “Andiamo!”
Squall- ^Cos’è tutto questo entusiasmo?^
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Daniele riaprì gli occhi…era sdraiato sul pavimento…la prima cosa che vide fu il viso preoccupato di Yuna…
Daniele- “Cosa…cos’è successo?”
Yuna- “Hai perso i sensi…Mi dispiace…è stata colpa mia…non avrei dovuto…”
Daniele- “Il mostro?”
Yuna- “L’abbiamo sconfitto…Daniele io…era la tua prima battaglia non--”
Daniele- “Hey hey! Non preoccuparti per me ok? Ora sto benone! Devo essermi distratto, ma la prossima volta andrà bene, ok?”
L’espressione di Yuna si rasserenò, lasciando però trasparire ancora il suo senso di colpa…Quando Daniele era caduto a terra per Yuna era stato il panico…Come aveva potuto permettergli di combattere? Non era stata una mossa saggia…avrebbe potuto mettere in pericolo la sua vita…Ma ora sembrava che Daniele stesse bene…non era accaduto nulla di grave e il sollievo di Yuna era stato tale da farle dimenticare tutti i rimproveri che si era rivolta fino a poco prima…
Yuna- “Sei sicuro di star bene?”
Daniele- “Ma certo! Mi manca solo un po’ di allenamento…ma sono sicuro che per quello non mancherà l’occasione…”
Yuna- “Vuoi ancora andare al centro commerciale?”
Daniele- “Sicuro! Restare qui non servirebbe a niente…Dobbiamo andare se vogliamo scoprire cosa sta succedendo! Giusto?”
Yuna sorrise.
Yuna- “Giusto!”
!GMB!
---Game Might Be---
*Capitolo 2: …a DrEaM*
Booohhhaaam!!!
Daniele- “Cos’è stato?!”
Un enorme tuono era risuonato per la città.
Daniele- ^Strano…Eppure non c’era nessun temporale…^
Pensò Daniele. Stava giocando a Final Fantasy X da più di tre ore, quando improvvisamente c’era stato quel tuono ed era mancata la luce.
Daniele- ^Che palle…Ora dovrò ricominciare tutto dall’inizio…Non ho salvato neanche una volta…^
Daniele non amava particolarmente quel gioco…Cioè…non è che proprio non gli piacesse, ma diciamo che quello non era esattamente il suo genere…Ma c’era un motivo che l’aveva spinto a comprarlo e per il quale aveva passato l’intero pomeriggio a giocarci…Quel motivo era Diana…
Era stato circa un paio di giorni prima. Mentre vagava nel negozio di videogiochi del centro commerciale…
Diana- “E’ Final Fantasy X?”
Aveva preso in mano per caso quel gioco, quando aveva udito la voce della ragazza alle sue spalle e si era voltato.
Diana- “E’ uno dei miei preferiti, sai? Cioè…non ho potuto finirlo perché ci ho giocato solo quest’estate a casa di mio cugino, ma l’ho trovato bellissimo…Stavo pensando di comprarlo anch’io ma per ora non me lo posso permettere…”
Daniele- “Anche io ero venuto per comprarlo…cioè…non è che lo conosco proprio bene, ma…”
In realtà Daniele era lì per prendere Resident Evil Code Veronica, ma non appena aveva sentito Diana le parole gli erano uscite di bocca da sole…
Diana-“Quanto ti invidio…Io non so che darei per giocarci di nuovo…”
Daniele- “Puoi passare da me per provarlo, se ti và…”
Diana- “Dici sul serio? Grazie Dan!”
La ragazza gli era inaspettatamente saltata al collo, e stranamente la cosa non gli era affatto dispiaciuta…Per un attimo aveva respirato il suo dolce profumo e aveva sentito il calore del suo corpo così vicino al suo…Quando poi lei si staccò da lui ebbe persino paura di essere arrossito…
Diana- “Non vedo l’ora! Ti faccio sapere al più presto quando sono libera. Tu intanto giocaci anche per me, ok?”
Daniele- “Ok…”
A un tratto il cellulare di Diana aveva preso a squillare. La suoneria sembrava quella di un qualche altro videogioco…Diana rispose.
Diana- “Monica? Sì, sono già al centro commerciale…Come non puoi venire?! …Ok…va bene allora passo da te…A dopo, ciao.”
Ripose il cellulare nella tasca frontale della giacca di jeans e poi si rivolse a lui.
Diana- “Scusa, ora devo andare…Ci sentiamo. Ciao!”
Si allontanò salutandolo con la mano.
Daniele- “Ci sentiamo…”
La ragazza uscì dal negozio, e Daniele tornò a guardare il gioco che teneva in mano…Sul retro della copertina c’era una ragazza che somigliava molto a Diana…i suoi tratti però erano più orientali, e gli occhi di due colori diversi, mentre quelli di Diana erano azzurri…Daniele distolse lo sguardo dalla figura rendendosi conto di quella considerazione…Non credeva di essersi mai accorto del colore degli occhi di Diana…
“Posso aiutarti?”
Davanti a lui c’era la commessa del negozio.
Daniele- “Sì…Prendo questo.”
Rispose porgendo il gioco alla commessa.
Tornato a casa aveva lasciato il gioco in camera sua, poi aveva preso il borsone ed era uscito per gli allenamenti di calcio.
La mattina seguente Monica era venuta nella sua classe chiedendogli di prestarle Resident Evil…Il giorno dopo Daniele era andato nella classe di lei durante l’intervallo per darle il gioco, e lei gli aveva chiesto il suo numero di cellulare…Sul momento lui non ci aveva fatto caso, ma poi aveva pensato: ^Monica è amica di Diana…Probabilmente il gioco era solo una scusa per poter avere il mio numero e darlo a Diana…^ Era un’ipotesi probabile…Diana gli era sembrata una ragazza estroversa, ma probabilmente era timida quando si trattava di ragazzi…per questo era ricorsa a quell’espediente per riuscire ad avere il suo numero…e la cosa non gli dispiaceva affatto, anzi! Non vedeva l’ora che lei lo chiamasse…Intanto avrebbe iniziato quel gioco…
Quel pomeriggio Daniele aveva telefonato a Matteo per avvisarlo che avrebbe saltato gli allenamenti, poi era subito andato in camera sua per iniziare il gioco…
Elisa- “E tu che ci fai ancora qui?! Non dovevi andare agli allenamenti?!”
Sua sorella era nella sua camera abbracciata a un tipo che poteva avere venticinque anni…
Daniele- “E tu non eri in punizione?”
Elisa- “Se osi dirlo alla mamma…”
Daniele- “Che cosa mi fai?”
Elisa afferrò il gioco sulla scrivania e lo alzò per impedirgli di prenderlo…
Elisa- “Se tu glielo dici io ti rompo questo!”
Daniele- “Lascialo!”
Elisa- “Allora?”
Daniele- “Ok ok…Non glielo dirò…Ma lascia quel gioco e uscite dalla mia stanza…”
Elisa gli consegnò il gioco e gli diede un bacio sulla fronte.
Elisa- “Grazie fratellino!”
Lui si strofinò vistosamente nel punto in cui lei l’aveva baciato.
Daniele- “Si certo…Ora uscite.”
Elisa si alzò dal divano seguita dal misterioso ragazzo.
Elisa- “Noi andiamo in camera di mamma. Se arriva chiamami!”
Daniele annuì spazientito aprendo la porta. Sua sorella e il “venticinquenne” uscirono dalla stanza lasciandolo solo. Non sapeva cosa avessero intenzione di fare in camera di sua madre, anche se ne aveva una vaga idea…ormai aveva quasi quindici anni e non era più un bambino. L’importante per lui era che non venissero a dargli fastidio.
Daniele- “Veniamo a noi…”
Prese in mano la custodia del gioco e ne estrasse il CD che inserì nella sua PS2…
La storia iniziava in un flash back…Un ragazzo sradicato dal suo mondo finiva in una specie di dimensione parallela grazie a un mostro di nome Sin…Finiva su una specie di nave, dove incontrava dei tizi con delle maschere e una ragazzina che parlava la sua lingua…Chissà quando sarebbe arrivata la ragazza della copertina…Ora era in un tempio…doveva trovare l’invocatrice, una specie di sacerdotessa a quanto aveva capito…Un casino per posizionare delle sfere per arrivare al naos e alla fine…Yuna. L’invocatrice. Era lei la ragazza che somigliava a Diana…avevano gli stessi capelli…la stessa espressione…lo stesso corpo…perfino lo stesso modo di muoversi e camminare…
Dovevano partire. La ragazza sembrava triste…e si vedeva che Tidus era innamorato di lei…Come avrebbe potuto non esserlo? Il mostro. Sin. Era arrivato e li aveva attaccati sulla nave per Kilika. Daniele stava per prepararsi a combattere
quando…
Booohhhaaam!!!
Quel tuono assordante aveva fatto saltare la corrente…
Daniele- “Cos’è stato?!”
L’antifurto aveva suonato per qualche secondo, ma poi anche quello si era spento. In casa avevano un generatore di riserva che si attivava automaticamente in casi come quello e aveva un’autonomia di circa due ore. Eppure era ancora tutto buio…e Daniele non aveva idea di dove poter scovare una torcia…Si affacciò fuori dalla stanza e chiamò la sorella:
Daniele- “Eli! Sai se c’è una torcia in casa?!”
Nessuna risposta.
Daniele- “Eli!?”
Ancora niente.
^Vuoi vedere che se n’è uscita con quel tipo?! Cazzi suoi…Quando torna la mamma se lo scorda che stia zitto…^
Poi gli venne in mente della collezione di candele che sua madre teneva in camera da letto. Prese l’accendino dalla tasca della sua giacca sul divano ed entrò nella camera di sua madre…
???- “Tidus?”
Cos’era stato? Di chi era quella voce?
???- “Wakka, Lulu? Kimahri?”
Daniele accese l’accendino…
???- “Dove sono tutti?”
Daniele- ^Non può essere…^
Daniele si avvicinò alla sagoma che a malapena riusciva a scorgere alla debole luce dell’accendino…C’era una ragazza nella camera da letto di sua madre…E non una ragazza qualsiasi…Daniele si mosse verso di lei, e questa si voltò accorgendosi della sua presenza…
Yuna- “Chi sei?”
Daniele- “Io…Io sono Daniele…”
La ragazza lo guardava con aria smarrita…Aveva i capelli umidi e intorno a lei l’aria sapeva di mare…
Yuna- “Perché sono qui? Cosa è successo ai miei amici?”
Yuna aveva gli occhi lucidi, ma la sua voce sembrava ferma.
Daniele- “Non lo so…”
Daniele non riusciva a pensare lucidamente…Cosa diavolo stava succedendo?
Yuna- “Sono forse morta…? Sin mi ha forse uccisa?”
Daniele-“Non…non credo…tu eri sulla nave per Kilika…”
Yuna- “E dove mi trovo ora?”
Daniele- “A casa mia…o almeno credo…Mi passi quella candela?”
Yuna abbassò lo sguardo e vide un ripiano con delle candele…prese la più grande e la porse al ragazzo che l’accese e la posò sul comodino.
Daniele- “Questo è un sogno.”
Disse poi ad alta voce.
Yuna- “E quando mi risveglierò?”
Daniele- ^Cosa…? Lei risvegliarsi…? Questo è un mio sogno…^
Daniele- “Non…” TUMP
Si interruppe. I due rimasero in silenzio…Che cos’era quel rumore?
Tump Tump Tump Tump…
Yuna- “Che cos’è?”
Daniele- “Viene dal piano di sotto…”
Daniele ripose l’accendino nella tasca posteriore dei jeans, prese la candela e precedette Yuna giù per le scale…Il rumore intanto continuava, e a questo si era aggiunto anche una specie di verso sommesso…A un tratto Yuna lo afferrò per un braccio.
Yuna- “E’ una scaglia di Sin!”
Daniele- “Cosa?!”
Yuna- “Sai combattere?”
Daniele- “Certo, come no…”
Yuna- “Tieni…”
Gli prese la mano e vi lasciò cadere all’interno delle sfere simili a biglie iridescenti…
Daniele- “Sono messo proprio male…”
Disse Daniele ironicamente.
Yuna- “Cosa?”
Daniele- “Niente…Parlo del sogno. Allora, come si usano questi affari?”
Disse agitando le sfere nella mano. Queste si urtarono l’un l’altra emettendo un suono tintinnante. Udendo questo suono l’essere che era al piano di sotto li raggiunse sulle scale con un paio di balzi…
Daniele- “Ho come l’impressione che lo scoprirò presto…”
Yuna- “Stà indietro.”
Yuna alzò le braccia e una violenta folata di vento li investì in pieno viso.
Yuna- “Valefor!”
L’enorme volatile che fino a quel momento Daniele aveva visto solo sullo schermo apparve nel suo salotto…Yuna accarezzò l’animale sul becco e questo si librò sopra di loro, attendendo ordini.
Yuna- “Attacca!”
Valefor planò fino all’essere sulle scale e lo attaccò con i suoi artigli. Questo si accasciò a terra e una quantità di luci si sprigionarono dal suo corpo, finchè non ne rimase nulla…
Yuna si fece sfuggire un sospiro di sollievo e richiamò l’eone.
Yuna- “Rientra!”
Dopodiché si terse la fronte con il dorso della mano e si rivolse al ragazzo.
Yuna- “E’ la prima volta che combatto da sola…”
Daniele- “Beh, direi che è andata bene!”
Yuna- “Tu credi?”
Daniele- “Beh…siamo ancora vivi, no?”
Yuna sorrise…un sorriso aperto e sincero…che gli ricordò Diana…
Yuna- “Come hai detto che ti chiami?”
Daniele- “Daniele.”
Yuna- “Io sono Yuna. Invocatrice di Besaid.”
Yuna aprì le braccia e salutò con il saluto di Yevon. Daniele le porse la mano e lei lo guardò senza capire. Lui le prese la mano.
Daniele- “Piacere di conoscerti…”
Il prossimo capitolo, fra una settimana!! Spero che vi piacerà!!
*Capitolo 3: …a TaLe*
Diana- “Pronto? Mamma mi senti?!”
^Dev’essere andata via la corrente…^
Diana riattaccò la cornetta del telefono e provò ad accendere la luce. Niente. Tornò nella sua stanza dove aveva lasciato il gioco in pausa quando aveva sentito squillare il telefono.
La console era spenta, ma la TV emanava una luce abbagliante…
^Com’è possibile che sia accesa?^
A un tratto un lampo accecante invase la stanza e istintivamente Diana chiuse gli occhi e proiettò le braccia in avanti…
Le sue mani toccarono ‘qualcosa’…qualcosa di ‘vivo’…Diana aprì gli occhi. Era di nuovo tutto buio, ma c’era abbastanza luce perché potesse vedere chi aveva davanti…
Diana- “Squall! Sei proprio tu!!!”
Diana saltò al collo del ragazzo.
Diana- “Sapevo che prima o poi sarebbe successo!”
Squall- “Dove…dove sono?”
Chiese lui sottraendosi all’abbraccio.
Diana- “Sei nel mio mondo.”
Squall la fissò senza capire.
Diana-“Voglio dire…il nostro mondo. E’ un po’ diverso dal tuo, ma…”
Squall-“Com’è accaduto?”
Diana si bloccò…
^E’ vero…come è potuto accadere? Beh…poco importa…L’importante è che Squall sia qui!^
Diana- “Dov’è Rinoa? C’è anche lei con te?”
Squall- “Chi?”
Diana- “Rinoa! Com’è possibile che non ti ricordi di lei?!”
Squall- “Io so solo che ero nella mia stanza e stavo per vestirmi per il ballo, quando a un tratto c’è stato una specie di lampo e mi sono ritrovato qui.”
Diana- “Oh…già, il ballo…non l’avevi ancora incontrata allora…”
Squall- “Puoi spiegarmi che sta succedendo?”
Diana- “Temo proprio di no. Io ne so quanto te…”
Squall- “Eppure non mi sembra che tu sia così sorpresa…”
Diana- “Questo è perché…sono contenta! Ho sempre sognato che un giorno tu…”
Diana si interruppe
^…un sogno…perché non ci ho pensato prima? Deve trattarsi di un sogno…^
Il viso di Diana si rabbuiò.
Squall- “Cosa c’è?”
Diana- “Ahi!”
Per sicurezza Diana si era data un pizzicotto ad una mano. Il dolore era nitido…non era un sogno…
Squall-“Ma che fai?!”
Diana- “Non è un sogno! Wow Squall! Come sono felice!”
Squall- ^Io invece credo proprio che si tratti di un sogno…^ “Come mai mi conosci? Vieni anche tu dal mio mondo?”
Diana- “Magari! Voglio dire, no…Ecco, è un po’ difficile da spiegare…”
AAAHHHRG!
Squall- “Cos’è stato?”
Diana corse alla finestra, poi si voltò di scatto verso Squall.
Diana- “E’ la voce di Monica! Lei stava giocando a Resident Evil…Potrebbe essere in pericolo!”
Squall- “Giocando…?”
Diana- “Sì…vedi voi…ti spiego strada facendo. Ora muoviamoci prima che Monica venga zombieficata!”
Squall- “Ma cosa…?”
Diana non diede il tempo al ragazzo di finire la frase e iniziò a strattonarlo per il braccio fino alla porta.
Intanto, a casa di Monica…
AAAHHHRG!
Monica- ^E’ un incubo…è solo un incubo…svegliati Monica, svegliati!!^
Lo zombie…l’incubo, la stava raggiungendo…Se Monica non avesse fatto qualcosa in fretta, avrebbe di certo fatto una brutta fine…
Monica- ^Devo nascondermi…nascondermi…Ma dove?!^
Lo sguardo le cadde sulla porta del ripostigli del sottoscala…avrebbe potuto rifugiarsi lì…ma doveva muoversi in fretta, o lo zombie le avrebbe ostruito il passaggio, proprio come nel gioco…
Monica- ^Non ce la farò mai…^
Monica respirò profondamente e si fiondò nel ripostiglio. Per poco non inciampò in una scatola accanto alla porta; mentre posava la mano sulla maniglia un orribile pensiero le attraversò la mente: il ripostiglio aveva una chiave? Non ci aveva mai fatto caso da quando abitavano lì…Durante il trasloco non aveva neanche dato una mano ai suoi a portare la roba nel ripostiglio, quindi quel luogo era sempre rimasto un mistero per lei…Se solo avesse portato qualcosa lì una volta ogni tanto si sarebbe certamente accorta della presenza di una chiave…Ma aveva sempre delegato suo fratello per quelle faccende…Dannazione! Chiuse la porta di scatto proprio mentre lo zombie l’aveva quasi raggiunta, e , mentre con una mano teneva chiusa la porta, con l’altra tastava la serratura alla ricerca di una chiave. La sua mano gelida e umidiccia si strinse attorno alla chiave e la girò finché non si bloccò nella toppa. A quel punto Monica si lasciò cadere a terra con le mani tra i capelli…
Monica- ^Fa che qualcuno mi trovi…^
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Squall- “Non capisco…in che senso un gioco?”
Diana- “Un videogioco…Tu sei uno dei personaggi…il principale, per essere esatti.”
Squall si fermò e si mise una mano sulla fronte…
^Un gioco…ma che diamine significa? E cosa ci sarà in questo gioco? Non capisco…Proprio non capisco…^
Diana- “Fai sempre così quando pensi, eh?”
Squall guardò la ragazza…Sembrava quasi prevedere ogni sua mossa…come se lo conoscesse da sempre, e questo lo turbava…
Squall- “Scusa.”
Diana sorrise.
Diana- “E di cosa? Non devi mica chiedermi il permesso per pensare!”
Squall-“Ora…sarà meglio andare. Se la tua amica è davvero in pericolo dobbiamo muoverci.”
Diana- ^Cosa ho detto di sbagliato? Sembra a disagio…^
Squall affrettò il passo superandola, poi si fermò nuovamente.
Squall- “Come hai detto che ti chiami?”
Diana- “Diana. Diana Bianco.”
Squall- “Diana…Bene, ora andiamo.”
Diana- “Sì.”
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Monica non sapeva quanto tempo fosse trascorso da quando si era chiusa nel ripostiglio, ma ormai le sembrava un’eternità…Dapprima lo zombie si era allontanato per un po’…poi a un tratto Monica aveva cominciato a sentire picchiare furiosamente alla porta: lo zombie sembrava seriamente intenzionato a voler buttar giù la porta, e ormai stava quasi per riuscirci…Monica vedeva i cardini che iniziavano a cedere sopra di lei…
Monica- ^Ti prego fa che non la sfondi…Ti prego ti prego ti prego…^
Stava per scoppiare in un pianto isterico, quando…
“Energia!”
La voce di un ragazzo aldilà della porta…Chi poteva essere?! Beh, poco importava, chiunque fosse stato Monica l’avrebbe ringraziato mille volte se solo fosse riuscito a tirarla fuori da quella situazione…
“Energia!”
Questa invece era la voce di Diana!…Ma…cosa ci faceva lei lì?!
Diana- “Non funziona…”
Squall- “Non è possibile! Funziona sempre con i non-morti…”
Diana cercò di riflettere…era vero, le magie di recupero funzionavano sempre con i non-morti di Final Fantasy VIII…Ma…quello era uno zombie di Resident Evil, e in Resident Evil non esistevano magie…L’unico modo per uccidere uno zombie in quel gioco era…
Diana- “Aspetta! Forse ci sono!
Squall- “Che vuoi fare?!”
Squall guardò la ragazza…quando lui le aveva spiegato come usare le magie poco prima, Diana sembrava aver capito tutto in un lampo, ma a Squall non era parso ugualmente che quella ragazzina potesse essere un gran che in battaglia…Ora sperava che non stesse per cacciarli in qualche guaio…
Diana- “Io vado su! Tu cerca di tenerlo a bada con qualche magia elementare!”
Squall- “Che cosa…?”
Ma ormai Diana era salita e non c’era tempo per le spiegazioni…Squall lanciò contro lo zombie una magia del fuoco con poca convinzione…
Squall- “Thunder!” ^Dannazione, anche queste non funzionano! Lo sapevo…^ “Diana! Che stai facendo lassù?!”
BANG BANG!
Squall- ^Ma cosa…?^
Diana stava scendendo le scale impugnando la pistola per videogiochi del fratello di Monica, continuando a sparare a raffica contro lo zombie, che sembrava alquanto infastidito da quei colpi…
Squall- ^Però! Devo averla sottovalutata…Sa la cava bene con le armi da fuoco…^
Diana- “Prendi questo!”
Diana aveva ormai raggiunto il piano terra e si avvicinava al mostro senza smettere di sparare, finché questo non cadde a terra scomparendo poco dopo.
Squall- “Niente male…Devo ammetterlo…”
Diana- “Meglio di Irvine, eh?”
Squall- “Chi?”
Diana- “Oh…lascia perdere…”
“Diana?”
Squall- “Cos’è stato?”
Diana- “Monica!”
Squall- “E’ la tua amica?”
Diana annuì.
Diana- “Dove sei?”
Udirono il rumore metallico e un po’ arrugginito della chiave nella serratura, e videro Monica uscire dal ripostiglio nel sottoscala.
Monica- “Diana!”
Monica corse ad abbracciare l’amica, questa lasciò cadere a terra la pistola e l’abbracciò a sua volta.
Monica- “Grazie Diana…Ho avuto così paura…”
Diana- “E’ tutto finito…Ora è tutto a posto…ci siamo noi…”
Monica si staccò da Diana e notò il ragazzo che aveva sentito dal ripostiglio…Dopo pochi istanti si accorse che questo era il ragazzo in divisa che aveva visto quel pomeriggio a casa di Diana mentre lei giocava…
Monica- “Lui è…?”
Diana- “Sì! Non è fantastico?!”
Monica- “Ma come…?”
Diana- “Non lo so…Stavo giocando quando mia madre mi ha chiamato al telefono, poi dev’essere mancata la corrente e quando sono tornata…Cos’è stato?!”
Un rumore…Sembrava provenire dal seminterrato…
Squall- “Dobbiamo andarcene da qui.”
Diana- “Squall ha ragione…Questo posto potrebbe essere infestato dagli zombie!”
Monica- “E’ vero…dobbiamo andarcene…Ma dove?”
Diana ci pensò…sarebbero potuti tornare a casa sua…Ma a che scopo? Non c’era niente che avrebbero potuto fare là, ma in quel momento non le veniva in mente nessun altro luogo che avrebbero potuto collegare con ciò che era accaduto quella sera…Il rumore si stava avvicinando…
Diana- “Ci penseremo più tardi. Ora preoccupiamoci di uscire da qui.”
Si mosse verso la porta, poi si ricordò della pistola…avrebbe potuto tornarle utile là fuori…Diana attraversò la stanza e si chinò per raccoglierla…
Monica- “Diana attenta!”
Improvvisamente un’altro zombie aveva sfondato la porta e ora stava avvicinandosi a Diana, che era ancora china sulla pistola e lo fissava, come paralizzata…
Monica- “Diana!”
Monica fece per raggiungerla ma Squall la trattenne.
Squall- “Ci penso io! Tu aspettaci fuori!”
Così dicendo aprì la porta d’ingresso e la spinse fuori. Diana intanto era ancora immobile sul pavimento, mentre lo zombie si avvicinava con le braccia protese verso di lei…
Squall- “Fira!”
Una lingua di fuoco avvolse lo zombie che retrocedette di qualche passo…
Squall- “Diana la pistola! Usa la pistola!”
Ma Diana non dava cenno di muoversi…Lo zombie intanto si era ripreso e ormai incombeva su di lei.
Squall- “Diana!”
Squall sguainò il gunblade e le corse incontro…Lo zombie stava per chinarsi su Diana quando Squall gli balzò addossò con il gunblade e premette il grilletto…
Bang!
Quel colpo risvegliò Diana dallo stato di trance in cui si trovava, cercò la pistola accanto a lei, l’afferrò e cercò di mirare allo zombie…
BANG! BANG!
Un attimo prima che Diana premesse il grilletto, lo zombie aveva dato un violento strattone a Squall, e il proiettile lo aveva colpito in pieno petto…
Diana- “NO!!!”
Il ragazzo cadde a terra con un tonfo, mentre lo zombie cominciò a venire incontro a Diana.
Diana- “SQUALL!!!”
Diana iniziò a sparare a raffica contro lo zombie con furia, finchè anche questo non cadde a terra dileguandosi. Diana corse verso il corpo di Squall e si chinò su di lui…
Diana- “Squall…”
Squall aprì gli occhi portandosi una mano nel punto in cui era stato colpito, ma non c’era traccia di ferite di pistola…
Diana- “Sei vivo?”
Squall- “Credo…credo di si…
Diana- “Oh Squall!”
Diana abbracciò il ragazzo con le lacrime agli occhi, ma lui rimase immobile.
Diana- “Mi dispiace…mi dispiace tanto…Non so che mi è preso poco fa…”
Squall- “E’ tutto a posto, davvero…”
Rispose lui cercando di alzarsi.
Diana- “Ma…non ti colpito?”
Squall- “No. Sto bene.”
Diana- “Com’è possibile? Ti ho colpito al cuore…Credevo…”
Squall- “Forse la tua mira non è così infallibile…”
Diana- “…io…”
Squall- “Ora andiamo. La tua amica ci sta aspettando fuori…”
Diana- “Sì…”
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito fino ad ora. Sono contenta che la storia vi piaccia!!! Spero che continuerete a seguirmi! I Final Fantasy che compariranno nella Fan Fiction sono quelli dal 7 al X-2…Ma ci sarà solo un personaggio per ognuno…Ma non c’è ancora nulla di definitivo…Se avete qualche consiglio li accetto volentieri! Grazie a tutti, alla prossima puntata!!! ^-^
*Capitolo 4: The Light*
Di nuovo quella luce abbagliante aveva illuminato la città. Questa volta però non ci fu nessun tuono.
Daniele- “E’ lo stesso lampo di poco fa…”
Yuna- “Cosa sta succedendo?”
Yuna guardava fuori dalla finestra cercando di individuare il punto da cui proveniva la luce…
Daniele- “Viene dal centro commerciale…”
Yuna- “Che cosa…?”
Yuna lo guardò con aria interrogativa. A un tratto Daniele si rese conto che nel mondo da cui Yuna proveniva non c’erano centri commerciali, così tentò di riassumerglielo in due parole…
Daniele- “Un centro commerciale è un posto molto grande dove si comprano delle cose…ci sono dei negozi e…”
Yuna annuì.
Yuna- “So di che si tratta…Ma credevo che esistessero solo…a Zanarkand…”
Daniele- “Il posto da cui proviene anche Tidus…giusto?”
Yuna- “Ma questa non è Zanarkand…Non è così?”
Daniele- “Infatti…Beh comunque anche da queste parti i centri commerciali sono molto diffusi!”
Daniele sorrise, seguito da Yuna…I due risero insieme per un po’, finchè Yuna non tornò seria, guardando nuovamente fuori dalla finestra…
Yuna- “Credi che dovremmo andare al centro commerciale?”
Daniele si fermò a riflettere…Se davvero la luce proveniva dal centro commerciale, forse lì avrebbero potuto scoprire qualcosa circa ciò che stava accadendo…Ma…
Daniele- “Potrebbe essere pericoloso…”
Yuna- “Ma…che altro potremmo fare?”
Daniele- “Potremmo aspettare che qualcuno ci trovi…”
Propose con aria poco convinta…In fondo anche lui desiderava scoprire cosa stava accadendo, e in fondo che pericoli avrebbero potuto esserci che non avrebbero potuto affrontare? Yuna aveva Valefor e le magie, e lui…lui non aveva niente ma avrebbe potuto imparare come usare le sfere strada facendo…
Yuna- “E…se non ci fosse nessuno là fuori…?”
Daniele- ^Già…e se non ci fosse nessuno oltre a noi due? No…Dev’esserci qualcun altro…Ma se così non fosse…? Che cosa potremmo fare?^
Daniele- “In ogni caso…hai ragione: non possiamo rimanere qui.”
TUMP……… TUMP TUMP TUMP TUMP
Daniele- “Ma che diavolo…?”
A un tratto un’altra scaglia li aveva raggiunti dal piano di sopra…
Daniele- “Ma non l’avevamo sconfitta?”
Yuna- “Deve essere un’altra!”
Daniele- “Un’altra?! Ma come…?”
Yuna- “Val…Ah!”
Proprio mentre Yuna stava per invocare Valefor, la scaglia le era saltata addosso immobilizzandola.
Daniele- “Yuna!”
Daniele estrasse le sfere che Yuna gli aveva dato poco prima…ora stavano brillando…
Daniele- ^Come diavolo si usano questi affari?!^
Cercò di concentrarsi e sentì una strana forza impadronirsi di lui…
Daniele- “Fire!”
Daniele aveva pronunciato la parola quasi senza rendersene conto, ed ora una lingua di fuoco aveva colpito la scaglia, e, fortunatamente, Yuna era riuscita a liberarsi da questa.
Yuna- “Energia!”
Yuna lanciò un incantesimo per recuperare le forze dopo l’attacco subìto.
Daniele- “Stai bene?”
Yuna- “Non preoccuparti! Continua ad attaccarlo, io ti copro le spalle!”
Daniele annuì e si preparò ad attaccare di nuovo con un’altra magia.
Daniele- “Thunder!”
Il lampo colpì in pieno la scaglia che vacillò, ma che si riprese quasi immediatamente. Quando si fu riassestata le sue ali stavano brillando.
Yuna- “Dobbiamo muoverci a sconfiggerla, o i suoi attacchi si faranno più forti!”
Daniele- “Ci penso io Yuna!”
Daniele si sentiva pervaso da una forza misteriosa, e sentiva che se avesse voluto avrebbe potuto sconfiggere quel mostro anche da solo…Ed era proprio quello che voleva…
Yuna- “Vuoi che invochi Valefor?”
Daniele- “Non c’è bisogno! Faccio in un lampo!”
Rispose lui strizzandole l’occhio.
Daniele- “Thunder!”
Un altro lampo colpì la scaglia, ma questa volta questa non tardò a contrattaccare…
Daniele- “Ah!”
Yuna- “Daniele!”
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Intanto, non lontano da casa di Monica…
Diana- “Ah!”
Monica- “Cos’è stato?”
Squall- “Una luce…”
Diana- “E’ come quella che ho visto prima che comparisse Squall!”
Monica- “Anch’io ne ho visto una simile mentre stavo giocando…Ma allora avevo anche sentito un forte suono…come di un tuono…”
Diana- “Già, anch’io…Squall, che ne pensi?”
Squall- ^E’ come quello che ho visto un attimo prima di ritrovarmi qui…^ “Che cosa dovrei pensarne? Io ne so quanto voi…”
Diana- “…”
Squall- “Scusa.”
Diana- “Potevi anche rispondere con qualcosa di più GENTILE!”
Squall si portò una mano alla testa…
Squall- ^Ma che diavolo vuole questa?^
Squall- “Scusa. Comunque sia anche io ho visto qualcosa del genere prima di arrivare qui.”
Monica- “Una luce…Che abbia qualcosa a che fare con ciò che sta accadendo ultimamente?”
Diana- “Non ci sono dubbi! Le due cose devono essere senz’altro collegate…”
Monica- “Ma come?”
Squall- “Avete visto da dove proveniva la luce?”
Diana e Monica- “?”
Squall- “Forse…risalendo alla fonte di quella luce potremmo trovare qualcosa che ci aiuti a capire cosa sta succedendo…”
Diana- “Ottima deduzione! Non ci avevo pensato! Sei proprio un bravo capo Squall!”
Squall- “Capo?”
Diana- “Certo! Noi siamo una squadra e tu sei il capo!”
Squall- “E chi l’ha deciso?”
Diana- “Ah ah! Nessuno! E’ così e basta!”
Squall- ^Ma dove diamine sono andato a finire…?^
Diana- “Sei arrabbiato?”
Squall- “No no…Va bene: sarò il vostro ‘capo’ se è ciò che volete.”
Diana- “Evviva!”
Squall- “Che hai?
Diana- “Sono contenta!”
Squall- “E per quale motivo?”
Diana- “Lascia perdere…”
Squall fu felice di accogliere quell’esortazione: lasciar perdere in fondo era la cosa che gli riusciva meglio…
Monica- “Quindi…ora dovremmo andare al centro commerciale?”
Squall- “Penso che sia la cosa migliore, se vogliamo cercare di scoprire le cause di…Beh di tutto questo.”
Diana- “Bene! Il centro commerciale è da quella parte!!
Diana e Monica- “Andiamo!”
Squall- ^Cos’è tutto questo entusiasmo?^
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Daniele riaprì gli occhi…era sdraiato sul pavimento…la prima cosa che vide fu il viso preoccupato di Yuna…
Daniele- “Cosa…cos’è successo?”
Yuna- “Hai perso i sensi…Mi dispiace…è stata colpa mia…non avrei dovuto…”
Daniele- “Il mostro?”
Yuna- “L’abbiamo sconfitto…Daniele io…era la tua prima battaglia non--”
Daniele- “Hey hey! Non preoccuparti per me ok? Ora sto benone! Devo essermi distratto, ma la prossima volta andrà bene, ok?”
L’espressione di Yuna si rasserenò, lasciando però trasparire ancora il suo senso di colpa…Quando Daniele era caduto a terra per Yuna era stato il panico…Come aveva potuto permettergli di combattere? Non era stata una mossa saggia…avrebbe potuto mettere in pericolo la sua vita…Ma ora sembrava che Daniele stesse bene…non era accaduto nulla di grave e il sollievo di Yuna era stato tale da farle dimenticare tutti i rimproveri che si era rivolta fino a poco prima…
Yuna- “Sei sicuro di star bene?”
Daniele- “Ma certo! Mi manca solo un po’ di allenamento…ma sono sicuro che per quello non mancherà l’occasione…”
Yuna- “Vuoi ancora andare al centro commerciale?”
Daniele- “Sicuro! Restare qui non servirebbe a niente…Dobbiamo andare se vogliamo scoprire cosa sta succedendo! Giusto?”
Yuna sorrise.
Yuna- “Giusto!”