Io me lo lessi in inglese perchè non avevo voglia di aspettare l'uscita italiana, e questo è il post che feci allora come commento :ffx04:
La prima volta che mi sono accostata ad Harry Potter è stato perchè ne hanno parlato sul Venerdì di Repubblica.
La trama mi aveva incuriosita, e all'epoca cercavo libri per ragazzi interessanti per rinfoltire una piccola biblioteca infantile che avevo trovato nella casa di campagna quando avevo appena imparato a leggere: ricordo ancora che quando entrai nella stanza la prima volta e vidi che sulle mensole c'erano solo libri per bambini mi sembrò di aver trovato un tesoro, e col tempo ho imparato a desiderare di contribuire di tasca mia nel metterci qualcosa, così se mai avrò figli o nipoti potranno provare la stessa cosa.
Ho iniziato dal primo, me lo sono letto, mi è piaciuto e nel giro di tre settimane li avevo tutti e tre... e ho iniziato l'attesa del nuovo libro, anno dopo anno.
Harry Potter non è la saga del secolo e la Rowling non è una scrittrice geniale, ma ha messo in piedi un'universo narrativo accattivante e che coinvolge.
Certo, ci sono buchi di logica enormi (perchè in un mondo dove esiste il Veritaserum Sirius si è fatto dodici anni di galera da innocente?), alcune cose tornano pochissimo (il totale isolamento della comunità magica è utile a fini narrativi, ma non attuabile: si vive nello stesso pianeta, per forza di cose qualcosa in più sui babbani lo devono sapere) e molti personaggi sono appena accennati e usati come sfondo.
Eppure mi ha presa, mi ha fatto aspettare con ansia che uscisse ongi nuovo libro, e di questo alla Rowling devo rendere atto.
Harry non mi piace, è sostanzialmente un isterico e troppe volte la pura fortuna lo tira fuori dai guai, così come reputo Voldemort un cattivo risibile, veramente cattivo solo quando sta fuori dalla scena.
Non ho apprezzato Harry che lancia maledizioni senza perdono come se fossero noccioline quando nelle prime pagine si limita a stupeficium, perchè non ho trovato un'evoluzione nei suoi pensieri che lo portasse a farlo, non ho apprezzato l'epilogo in sitle fyccina.
Ma il libro mi è piaciuto.
Mi sono piaciuti i capitoli in cui si avverte la diversa atmosfera, in cui si avverte che c'è la guerra, la tensione che sale.
Il primo capitolo ambientato a Malfoy Manor mi è piaciuto, così come mi era piaciuto quello con Bellatrix e Narcissa nel sesto.
Non so cosa pensare di come la Rowling rende le morti: raramente descritte, il più delle volte sono un "Tizio è morto"
Che colpisce, come un pugno nello stomaco, perchè è così che avviene... e neanche c'è lo sfogo del dolore, perchè si è in guerra e in guerra il tempo per piangere è poco, bisogna combattere.
Ma dall'altro lato Lupin non meritava di essere ucciso da un Mangiamorte random in un fuori scena, anche se il libro è dal punto di vista di Harry, lui era altrove e quando torna trova Lupin e Tonks morti.
L'idea non mi dispiace, ma parole di dolore che non sembrassero messe lì perchè ci devono essere e basta mi sarebbero piaciute di più.
Certo, non pagine e pagine di lacrime, ma qualcosa di più sentito, che sembrasse più vero. Tutto qui.
A Silente viene data una dimensione umana che prima non aveva: la sua storia, come è diventato quello che è, la sua spietata capacità di pianificare ed utilizzare persone care come pedine.
Nononstante l'affetto ha usato Harry, ha usato Snape. Due persone a cui teneva, ma che per un bene più grande non poteva proteggere. Doveva metterle in prima linea.
Splendido Aberfoth
"My brother Albus wanted a lot of thing and people had a habit of getting hurt while he was carrying out his grand plans."
"Funny thing, how many of the people my brother cared about very much, ended up in a worse way than if he'd left them alone."
Silente è un uomo che ha commesso degli errori, errori che hanno portato la morte di sua sorella, il risentimento di suo fratello. Un uomo che sa che quanto farà non potrà riportare in vita chi per colpa sua è morto, consapevole che la propria curiosità lo rende pericoloso.
Non adatto a fare il Ministro perchè quando ha il potere tende ad usarlo in maniera non consona. Ho apprezzato vedere come fosse grande non perchè esente da difetti, ma perchè consapevole di questi e determinato a porvi rimedio.
Ho adorato la figura di R.A.B., il fratello di Sirius.
Un ragazzino, poco più di un bambino, che è stato capace di andare consapevolmente a morire per fare la cosa più giusta.
Unito ai Mangiamorte a sedici anni, resosi conto di chi realmente Voldemort era a diciasette, Regulus era molto di più del fratellino stupido di Sirius.
Attualmente, lo reputo migliore di Sirius.
Regulus ha avuto il coraggio di tirarsi indietro. Di rendersi conto di cosa avesse fatto e di impegnarsi per portare alla caduta una persona pericolosa e crudele.
Avrebbe potuto scappare, avrebbe potuto nascondersi... invece ha scelto di andare contro l'Oscuro Signore, è riuscito ad appropiarsi di un Horcrux, è morto per proteggere la sua famiglia.
Certo, non era un piano esente da pecche (avrebbe potuto chiedere aiuto a Silente) ma era un ragazzino, e al contrario di quanto crede Sirius è veramente morto da eroe.
Ha scelto una strada che non lo avrebbe portato alla gloria, ma solo ad una morte silenziosa, con la speranza di aver contribuito alla caduta di un pazzo.
E un grande è stato Snape.
Per quanto il tema dell'amore sia abusato, non credo sia così orribile.
Il fatto che Snape fosse innamorato di Lily non cancella il fatto che sia un ********. Non cancella che ha fatto passare anni d'inferno ad Harry, che ha umiliato Neville ad ogni occasione, che abbia favorito in maniera maniacale la sua casa. Non toglie nulla al fatto che odiasse i Malandrini (e a ragione), che volesse far consegnare Sirius pur sapendolo innocente.
Il piccolo Severus è descritto come un bambino trascurato, probabilmente picchiato e che di sicuro in casa ha visto cose che un bambino non dovrebbe vedere. Un ragazzino ombroso, che non attira simpatia, e i bambini sanno essere crudeli.
Lily al contrario è una bella ragazzina, amata e curata. La riconosce come sua simile, è ovvio che ne sia attratto.
Per Severus Lily è importante, lo accetta, è sua amica.
Si sono avvicinati perchè si sono visti simili nel saper usare la magia, Lily per anni chiude gli occhi di fronte alla strada che Severus sta prendendo, salvo poi allontanarsi quando è lei a esserne "vittima" (anche se ritengo un "Mezzosangue" un po' meno cattivo di quanto, in quel frangente, stava succedendo a Severus.
Non è così assurdo che fosse innamorato di Lily, e non mi sembra così banale che nel saperla in pericolo abbia deciso di proteggerla.
Tra l'altro non ha difeso Harry perchè era affezionato a lui, ma perchè era il figlio di Lily, l'ultima cosa rimasta di lei.
E non credo neanche che alla fine fosse tutto dovuto all'amore per lei, sapeva che Voldemort era un pazzo e che doveva essere sconfitto.
Snape è il personaggio più complesso, il più coraggioso, quello in grado di sopportare il disprezzo e la solitudine, di essere odiato mentre è nella posizione più difficile. Mentre combatteva in un modo più rischioso e complesso di ogni membro dell'Ordine questo lo detestava e lo voleva morto.
E' a lui che Silente ha confessato cos'era successo con l'anello, è a lui che Silente ha chiesto di essere ucciso, perchè sapeva che sarebbe sopravvissuto ad un simile gesto.
Mi è piaciuto come è stato reso, alla fine, un "buono" e nonostante tutto mi è piaciuto come è stato trattato il suo amore per Lily.
E avrei voluto che sopravvivesse per vedere tutto l'Ordine della Fenice (o quanto ne rimane) chiedergli scusa in ginocchio.
E' stata triste anche la morte di Lupin, ma me l'aspettavo: il tempo dei Malandrini è finito, il passato non c'è più e non tornerà.
James, Sirius, Peter, Remus, Lily, Severus sono tutti morti, e gli anni di Hogwarts che loro ricordavano e rappresentavano adesso sono davvero un ricordo di cui nessuno potrà più parlare in prima persona.
Tonks, invece, mi aspettavo che sopravvivesse e stesse col suo bambino.
Però non è che il libro sia esente da difetti, e grossi anche: alcuni capitoli ti fanno morire di sonno. Alcuni passaggi sono veramente da ficcyna e Ginny è una Mary Sue odiosa come poche (per tutto il libro ho desiderato che qualcuno la uccidesse). La storia dei Deathly Hallows non è che l'abbia compresa più di tanto, in fin dei conti si trattava solo di artefatti particolarmente potenti e anche il modo in cui Voldemort diventa più instabile ogni volta che crea un Horcrux mi sarebbe piaciuto vederlo approfondito, così come il fatto che un'anima dilaniata come la sua non sia in grado di sopportare la vicinanza con una intera (ma potrebbe spiegare perchè Voldemort fa così tante cazzate). Ho detestato che Harry avesse il grande schermo nella testa di Voldemort... e che cavolo, alla fine lo potevano usare come radar <_<
Però in definitiva mi è piaciuto.
Anche riguardo alle coppie finali... è un libro per ragazzini, nell'epilogo ha dato al lettore medio quello che voleva, l'epilogo semplice e scontato.
La cosa che mi sarebbe piaciuta, però, era un capitolo ambientanto dopo la guerra, un piccolo scorcio di cosa è successo in quei diciannove anni: si passa dal campo di battaglia al secondogenito di Harry e Ginny che va ad Hogwarts.
"After all this time?"
"Always."
E con questo ho detto tutto.