Cespuglia2008
-+*Tokage the lynx*+-
Ehi,ragazzi,sono tornata!(di già XD!?) con una nuova fan fic. Faccio subito una premessa,questa è una fic seria ed è raccontata in prima persona. La protagonista è Karen,una ragazza di quindici anni come tante,ma non sa di essere più importante di quanto pensa. Per l'ispirazione ho preso spunto da un sogno che avevo fatto e ringrazio le paste al tonno di mia madre che mi hanno fatto fare il sogno in questione XD. Basta,stò decisamente divagando,vi lascio alla storia,buona lettura ^__^.
Edit:C'è anche il cover ora XD! Ringrazio un sacco Alex per il lavoro.
Era notte fonda. Potevo sentire la pioggia battere sui vetri della finestra. Dormivo tranquillamente nel mio letto caldo quando sentii le finestre aprirsi improvvisamente e una corrente gelida mista ad umidità penetrare nella stanza,svegliandomi. Vivo al piano terra,perciò la finestra è alta solo poco più di un metro e sessanta dal marciapiede,certe volte potevo vedere le persone passare,non sempre era piacevole,avevo sempre la sensazione di essere osservata ma questa volta era un inquietudine diversa,di quella che ti fa scendere il sudore freddo lungo la schiena,sentivo che stava per succedere qualcosa di nuovo e spaventoso ma non ho quasi mai seguito il mio sesto senso. Mi alzai per chiudere la finestra. Ero sul punto di chiuderla quando dal buio un guanto nero mi afferrò la mano. Tentai di liberarmi ma non ce la facevo. Riuscii a individuare la testa dell’aggressore che era coperta da un cappuccio nero. Con la mano libera riuscii a togliere il cappuccio alla figura. Sobbalzai. L’uomo aveva dei lunghi capelli cerulei che superavano le spalle,una cicatrice a forma di X sulla fronte divideva i due occhi gialli simili a quelli di un gatto. Non riuscii a trattenermi,presi coraggio e aprii la bocca.
- Chi diavolo sei?!-
- Come osi usare quel tono con me?!-
Lo fissai per qualche istante negli occhi ma non riuscivo reggerne lo sguardo,aveva qualcosa di orribile,avevano qualcosa di diverso.
- mpf,aspetta qui,torno subito,non tentare di andartene.
Appena l’uomo lasciò la presa si spostò di qualche metro. A un tratto al suo fianco comparvero due globi oscuri. Ne uscirono due strani individui vestiti esattamente come l’uomo con la cicatrice. Uno era un ragazzino biondo,aveva l’aspetto di un ragazzo quindicenne. L’altro invece era completamente diverso,aveva l’aspetto di un diciottenne,era decisamente magro, con dei lunghi capelli rossi e irti. Quest’ultimo appoggiò la schiena al muro e ascoltava ciò che gli diceva l’uomo dai capelli azzurri. Improvvisamente staccò la schiena dalla parete e cominciò a camminare nella mia direzione. Avevo paura,Chiusi le finestre.
- Cosa crede di fare quella?- disse il rosso.
- Non è molto brillante- Disse il ragazzo biondo.
A un tratto un strano rumore invase la camera accompagnato da un globo oscuro che comparve alle mie spalle. Da esso uscì il tipo dai capelli rossi.
- Che cosa vuoi e chi sei?!- Urlai io spaventata
Lui mi squadrò dall’alto in basso con i suoi occhi verdi. Come il tipo di prima anche lui aveva qualcosa di strano e diverso,ma non riuscivo a cogliere cosa.
- Accidenti,ben due domande in una frase! Il mio nome è Axel, Got it memorized?- Disse lui con tono ironico.
- Ehm,si- Risposi io perplessa.
- Bene,riguardo all’altra domanda posso solo dirti che devi venire con noi,ordini da Saix-
- Chi,quello con i capelli azzurri e la cicatrice?-
- Impari in fretta,si proprio lui-
- Perché mai dovrei ?- Chiesi io
- Non te lo posso dire,a proposito,devo vedere se sei la persona giusta- disse Axel. Mi prese per i capelli e mi guardò il collo.
- Ah,eccola qui,si,sei proprio ciò che cercavamo- ridacchiò lui. Riuscii a liberarmi dalla presa e a colpirlo alla spalla,allontanandolo.
- Insomma,vuoi spiegarmi cosa diavolo succede e perché dovrei venire?!- urlai io.
Sul viso del rosso comparve un ghigno che non mi piacque affatto.
- Le scelte sono due, o vieni con noi da brava o mi toccherà eliminarti-
Indietreggiai e mi misi a sedere sul letto,cosa potevo fare? Andare con degli sconosciuti,o,come diceva quello,essere eliminata? Forse era solo un bluff ma chi lo poteva sapere. A un tratto qualcuno bussò alla porta. Qualcosa di appuntito era puntato alla mia schiena.
- Non scherzare o mi toccherà eliminarti- disse lui freddo.
Axel uscì,sentivo ancora l’oggetto puntato alla schiena,molto probabilmente poteva controllarlo a distanza. Sudavo freddo e mi risultava piuttosto difficile agire lucidamente in quel momento.
Edit:C'è anche il cover ora XD! Ringrazio un sacco Alex per il lavoro.
Era notte fonda. Potevo sentire la pioggia battere sui vetri della finestra. Dormivo tranquillamente nel mio letto caldo quando sentii le finestre aprirsi improvvisamente e una corrente gelida mista ad umidità penetrare nella stanza,svegliandomi. Vivo al piano terra,perciò la finestra è alta solo poco più di un metro e sessanta dal marciapiede,certe volte potevo vedere le persone passare,non sempre era piacevole,avevo sempre la sensazione di essere osservata ma questa volta era un inquietudine diversa,di quella che ti fa scendere il sudore freddo lungo la schiena,sentivo che stava per succedere qualcosa di nuovo e spaventoso ma non ho quasi mai seguito il mio sesto senso. Mi alzai per chiudere la finestra. Ero sul punto di chiuderla quando dal buio un guanto nero mi afferrò la mano. Tentai di liberarmi ma non ce la facevo. Riuscii a individuare la testa dell’aggressore che era coperta da un cappuccio nero. Con la mano libera riuscii a togliere il cappuccio alla figura. Sobbalzai. L’uomo aveva dei lunghi capelli cerulei che superavano le spalle,una cicatrice a forma di X sulla fronte divideva i due occhi gialli simili a quelli di un gatto. Non riuscii a trattenermi,presi coraggio e aprii la bocca.
- Chi diavolo sei?!-
- Come osi usare quel tono con me?!-
Lo fissai per qualche istante negli occhi ma non riuscivo reggerne lo sguardo,aveva qualcosa di orribile,avevano qualcosa di diverso.
- mpf,aspetta qui,torno subito,non tentare di andartene.
Appena l’uomo lasciò la presa si spostò di qualche metro. A un tratto al suo fianco comparvero due globi oscuri. Ne uscirono due strani individui vestiti esattamente come l’uomo con la cicatrice. Uno era un ragazzino biondo,aveva l’aspetto di un ragazzo quindicenne. L’altro invece era completamente diverso,aveva l’aspetto di un diciottenne,era decisamente magro, con dei lunghi capelli rossi e irti. Quest’ultimo appoggiò la schiena al muro e ascoltava ciò che gli diceva l’uomo dai capelli azzurri. Improvvisamente staccò la schiena dalla parete e cominciò a camminare nella mia direzione. Avevo paura,Chiusi le finestre.
- Cosa crede di fare quella?- disse il rosso.
- Non è molto brillante- Disse il ragazzo biondo.
A un tratto un strano rumore invase la camera accompagnato da un globo oscuro che comparve alle mie spalle. Da esso uscì il tipo dai capelli rossi.
- Che cosa vuoi e chi sei?!- Urlai io spaventata
Lui mi squadrò dall’alto in basso con i suoi occhi verdi. Come il tipo di prima anche lui aveva qualcosa di strano e diverso,ma non riuscivo a cogliere cosa.
- Accidenti,ben due domande in una frase! Il mio nome è Axel, Got it memorized?- Disse lui con tono ironico.
- Ehm,si- Risposi io perplessa.
- Bene,riguardo all’altra domanda posso solo dirti che devi venire con noi,ordini da Saix-
- Chi,quello con i capelli azzurri e la cicatrice?-
- Impari in fretta,si proprio lui-
- Perché mai dovrei ?- Chiesi io
- Non te lo posso dire,a proposito,devo vedere se sei la persona giusta- disse Axel. Mi prese per i capelli e mi guardò il collo.
- Ah,eccola qui,si,sei proprio ciò che cercavamo- ridacchiò lui. Riuscii a liberarmi dalla presa e a colpirlo alla spalla,allontanandolo.
- Insomma,vuoi spiegarmi cosa diavolo succede e perché dovrei venire?!- urlai io.
Sul viso del rosso comparve un ghigno che non mi piacque affatto.
- Le scelte sono due, o vieni con noi da brava o mi toccherà eliminarti-
Indietreggiai e mi misi a sedere sul letto,cosa potevo fare? Andare con degli sconosciuti,o,come diceva quello,essere eliminata? Forse era solo un bluff ma chi lo poteva sapere. A un tratto qualcuno bussò alla porta. Qualcosa di appuntito era puntato alla mia schiena.
- Non scherzare o mi toccherà eliminarti- disse lui freddo.
Axel uscì,sentivo ancora l’oggetto puntato alla schiena,molto probabilmente poteva controllarlo a distanza. Sudavo freddo e mi risultava piuttosto difficile agire lucidamente in quel momento.