Pensavate fossi morta? dite la verità! comunque mi scuso tantissimo per il ritardo ma avevo iol blocco della scrittrice XD. dopo essermi scusata vi auguro buona lettura ^__^:
Roxas seguiva la scena sconvolto. Non poteva essere vero,il suo migliore amico stava per morire. Pur essendo un nessuno in quel momento provava qualcosa e quel qualcosa lo sentiva forte dentro di se. Per la prima volta in vita sua pianse. Battè con forza i pugni a terra. Era arrabbiato,sentiva una grandissima rabbia crescere dentro di sé. Si sentiva in colpa per ciò che era accaduto al suo amico.
Mi faceva male la gola,mi bruciava da quanto avevo pianto. Una delle mie lacrime cadde sulla pietra scarlatta dell’Holyheart. Improvvisamente quest’ultima divenne azzurra e si illuminò di una fortissima luce che avvolse interamente me e Axel. Con sorpresa vedevo le ferite del mio amico rimarginarsi velocemente sotto i miei occhi. Era un miracolo. Roxas rimase a bocca aperta. Quando il bagliore cessò di splendere potetti finalmente vedere Axel. Le ferite erano tutte sparite. Il rosso aprì lentamente gli occhi. Mi guardò e sorrise.
-Perché piangi guerriera?-
Stavolta piansi ma erano lacrime di gioia. Lo abbracciai nuovamente,e lo fece pure Roxas. Tutti e due piangevamo come degli stupidi.
-ehi lasciatemi! Mi fate male!-
-ops,scusa- dicemmo io e Roxas all’unisono.
Axel,anche se lentamente,si rialzò.
-Mi hai fatto un po’ male stringendomi in quel modo- disse Axel massaggiandosi lo stomaco. Per un momento divenni rossa.
-Karen,sei per caso arrossita?- mi chiese Roxas sorridendo.
-Io? No,no!- dissi agitando le mani.
-Guarda che ti vedo!-
-Mpf,sarà!-
-Dai,ora smettetela di litigare,abbiamo un compito da svolgere- disse Axel mettendosi a capo del gruppetto. Iniziai a camminare. Mi guardai il fianco ma della ferita causatami da Saix non c’era traccia. Che buffo,l’holyheart aveva guarito completamente le ferite. Continuammo a camminare.
-Che paura che mi hai fatto prendere!- dissi guardando il rosso un po’ preoccupata.
-Guarda che non c’era bisogno di preoccuparsi- disse lui sorridendo.
-Avevi un sacco di ferite e ti usciva anche molto sangue…….-
-………..-
-Che è questo silenzio?-
-Forse dovrei ragionare prima di prendere delle decisioni….-
-Poco ma sicuro- intervenne Roxas –Sei stato proprio stupido a voler fare tutto di testa tua!-
-ehehehe,sai come sono fatto no?-
Mi fermai. I miei amici si voltarono verso di me. Ripensai a quello che stava per accadere. Anche se conoscevo da poco quei due ci ero terribilmente affezionata.
-C’è qualcosa che non và?- mi chiese Roxas. Afferrai il braccio di Axel e lo guardai negli occhi.
-Ti prego,non comportarti più in quel modo! Noi siamo amici. Gli amici servano a questo no? gli amici si aiutano,non mettono in pericolo la propria vita perché vogliono fare di testa loro!-
Axel rimase momentaneamente sorpreso dalla mia reazione.
-Ok,prometto di non fare più lo stupido-
-promesso?-
-promesso,ora però,potresti lasciarmi il braccio?-
-Oh,scusa-
Ricominciammo a camminare. Finalmente arrivammo alla soglia che ci divideva dalla battaglia finale. Guardai il cielo. Quel cielo strano,senza vita,senza sentimento,quella luna luminosa. Guardai i miei amici. Mancava poco al momento dell’addio. Chissà se mi sarei ricordata di loro o se accadesse come in quei film fantasy dove il protagonista dimenticava l’intera avventura vissuta. Ora però non era il momento di pensare. Tutti e tre sfoderammo le armi e fissammo la soglia.
-Andiamo,per la libertà!- gridammo insieme. Attraversammo la soglia con le armi in pugno. Eravamo su un alta terrazza. Di fronte potevamo vedere la luna a forma di cuore. In fondo alla terrazza c’era un uomo dai capelli argentati e robusto. Le braccia erano aperte,sembrava conversasse con la luna stessa. Si girò. Aveva la carnagione scura e gli occhi gialli. Incuteva timore,a fatica riuscivo reggere il suo sguardo.
-E lui?- chiesi io ingenuamente a Roxas.
-Si,il Superiore,Xemnas-
L’uomo si avvicinò. Aveva un sorrisetto compiaciuto sulla faccia.
-Bene,ecco i traditori. Tu dovresti essere la portatrice dell’Holyheart giusto?- mi chiese Xemnas.
-Si,sono io e sono qui per distruggerti!- esclamai con tutto il fiato che avevo in gola.
-Bene,che ne dici di iniziare subito eh?-
-Cos….-
Non feci in tempo a finire la frase. Una luce abbagliante mi accecò e mi costrinse a chiudere gli occhi. Quando li riaprii non ero più nello stesso posto. Ero sotto un alto grattacielo,per la precisione lo stesso che avevo visto in quella specie di piazza. Mi guardai intorno,di Axel e Roxas non c’era traccia. Davanti a me stava xemnas con lo stesso sorriso di prima.
- Bene,sbaglio o volevi combattere con me?-
-brutto bastardo!-
Partii alla carica con l’Holyheart in pugno. Xemnas non si muoveva. La punta era ormai vicina al corpo dell’uomo. Improvvisamente qualcosa bloccò la mia carica e mi fece cadere indietro. Quel dannato si proteggeva con degli scudi di energia.
- Pensavi davvero che fossi così stupido?-
Improvvisamente degli strani oggetti presero forma intorno a me,chiudendomi in una specie di gabbia. Ogni istante mi sentivo più debole. Xemnas improvvisamente si teletrasportò sulla cima del grattacielo. Ignorando la strana gabbia continuai a correre fino a raggiungere i piedi del grattacielo. Stranamente la gabbia scomparve. Iniziai ad arrampicarmi. Ero arrivata a meta,mancava poco ma a un tratto Xemnas si buttò. Dalle mani spuntarono due spade laser. Non riuscii ad accorgermene e fui scaraventata al punto di partenza. La schiena mi faceva davvero male. La botta era stata fortissima. Mi toccai le costole per controllare se fosse tutto a posto. Provai ad alzarmi ma non ce la facevo. Improvvisamente davanti a me comparve il Superiore. Puntò una delle spade al mio collo.
-Bene,bene. E adesso cosa credi di fare?-