Cespuglia2008
-+*Tokage the lynx*+-
Avverto che vi aspetta una parte più che chilometrica ^__^. questa è l'ultima parte di holyheart.
-Bene,bene. E adesso cosa credi di fare?-
Era finita. Sarei morta così? Senza nemmeno rendermi utile ai miei amici? Senza nemmeno lottare? No,non poteva finire in un modo così stupido. Mi ero promessa di lottare, e diavolo se avrei lottato! Dentro di me sentii crescere una forza stranissima,una forza che non avevo mai sentito. La pietra dell’Holyheart divenne simile a un diamante. Una luce calda mi avvolse. Non potei fare a meno di chiudere gli occhi.
- Cosa diavolo succede?!- esclamò Xemnas furioso. Il buio e il grattacielo stavano scomparendo lentamente. Sentii una strana sensazione di calore sulla schiena,come se stesse spuntando qualcosa. Riaprii gli occhi. Ero nuovamente sulla terrazza. Dietro di me c’erano i miei amici e di fronte stava Xemnas con gli occhi sgranati. Mi girai verso Axel e Roxas come per capire il perché di tanto stupore. Me ne accorsi quasi subito. Sulla schiena erano spuntate un paio di candide ali. Le guardavo stupita. Come erano belle. Improvvisamente la voce di Roxas ruppe il silenzio.
- Karen,cosa ti è successo?!-
-Niente di brutto,stai tranquillo- risposi io sorridendo- volete venire? Sbaglio o avevamo un compito da svolgere?- dissi guardando Axel. I due si fecero avanti. Xemnas era chiaramente impaurito.
-Cosa avete intenzione di fare?!-
-Quello che avremmo dovuto fare già molto tempo fa!- esclamò Axel gettandosi a capofitto contro il superiore. Quest’ultimo bloccò l’attacco del rosso con la spada laser,nel frattempo Roxas attaccò il nemico da un altro lato,costringendo quest’ultimo a utilizzare anche l’altro braccio. Era il mio turno. Iniziai a correre contro di lui. Stavo per trafiggerlo quando a un tratto si liberò dal placcaggio dei miei amici. Mi colpì alla spalla destra,facendomi cadere l’Holyheart di mano. Vidi quest’ultimo gettarsi contro di me. Sulla sua faccia comparve un sorriso spaventoso. Puntò nuovamente la spada al mio collo.
-Stavolta non mi scappi!- esclamò furioso. Vidi la spada abbassarsi verso di me. Mi sarei aspettata di sentire dolore,invece non sentivo nulla. Ad essere precisi non mi aveva nemmeno sfiorato. Il chakram di Axel aveva colpito il fianco del superiore ferendolo. Era a terra e non riusciva a rialzarsi.
-Ora Karen!- esclamò Axel. Ripresi l’Holyheart. Stavolta non mancai il bersaglio. Lo trafissi da parte a parte . Sfilai la punta dal corpo e guardai il nemico chino a terra.
-Ehehehe,cosa credete di fare? Adesso avete contro di voi l’intera organizzazione!- esclamò Xemnas con quel poco fiato che gli rimaneva.
-Ora siamo liberi,noi Nessuno potremmo finalmente fare ciò che vogliamo,noi non abbiamo mai creduto a quella stupida favoletta sul riavere i cuori,siamo nessuno e lo abbiamo accettato- disse Axel guardando Xemnas negli occhi.
-Stupidi….- rispose il Superiore. Iniziò a scomparire nell’oscurità,scomponendosi pezzo per pezzo. Scomparì del tutto. Era finita,la battagli era finita ed eravamo usciti vincitori. Le ali scomparvero in un turbine bianco.
-Ce l’abbiamo fatta!- esclamai contenta.
Finalmente i Nessuno erano liberi dai comandi di Xemnas. Niente più minacce o ordini. Ora c’era solo la libertà. Improvvisamente la pietra dell’Holyheart iniziò a brillare. Un raggio colpì la luna a forma di cuore. Quest’ultima iniziò a splendere. Da essa iniziarono a uscire un sacco di cuori. Tutti e tre guardavamo estasiati lo spettacolo.
-E così i cuori ora tornano ai propri possessori,è questo il vero potere dell’Holyheart- osservai.
-Già,ma che cavolo….?!- esclamò Axel. Non riuscì a finire la frase che uno dei cuori entrò nel suo petto. Improvvisamente sentì uno strano tepore dentro di se. A Roxas accadde la stessa cosa. Li guardai negli occhi,non sentivo più quel brivido lungo la schiena,erano tornati esseri umani.
-Non posso crederci!- esclamò Axel con felicità.
-Evivva!- urlò Roxas
Io li guardavo serena,finalmente avevano ciò che avevano sempre segretamente voluto: un cuore.
-Penso che sia ora per me di andare- dissi triste.
- Di già?!- esclamò roxas.
-Penso proprio di si-
-Non è giusto,proprio ora! Ora che abbiamo un cuore!- disse Axel
-mi dispiace – dissi tristemente
E così era arrivato il momento dell’addio,non volevo andare,però pensavo ai miei genitori che mi aspettavano. Chissà come sarebbero stati felici di rivedermi. Poi,in fondo,non appartenevo a quel mondo.
-Mi raccomando Axel,mantieni la promessa- dissi sorridendo.
-Lo farò- rispose lui ricambiando il sorriso.
-Ah,quasi dimenticavo!- presi un braccialetto che avevo al polso e lo porsi ad Axel.
-Tieni,così almeno te Roxas non vi dimenticherete di me- dissi sempre con il mio solito sorriso.
Axel e Roxas fissarono il braccialetto con malinconia. Improvvisamente mi abbracciarono tutti e due.
-Ci mancherai!-esclamò Axel.
-Anche a me mancherete tantissimo- risposi con le lacrime agli occhi. L’abbraccio si sciolse. Improvvisamente iniziai a scomparire. Salutai entrambi facendo ciao-ciao con la mano.
- ci rivedremo,è una promessa!- esclamò Axel con le lacrime agli occhi. Era la prima volta che piangeva,non aveva mai pianto in vita sua. Ora che aveva un cuore poteva provare ogni genere di sentimento,e in quel momento era triste. Roxas lo fissava sorpreso,anche se,dopotutto,pure lui era molto triste. Ormai ero completamente avvolta da uno strano bagliore. Scomparvi del tutto. Una lacrima si dissolse in una polverina dorata.
Axel e Roxas fissavano il punto dove fino a poco fa c’era Karen. Il rosso guardò il braccialetto. Ripensò a tutto quello che avevano passato insieme,i pericoli,i momenti
tristi e divertenti. Non era giusto,proprio ora che aveva iniziato a provare dei veri sentimenti…...
Si mise a sedere. Accanto a lui si sedette anche roxas.
-Adesso cosa facciamo?- chiese Roxas
-Niente,aspettiamo il ritorno di tutti i membri e gli diamo la notizia,ora ognuno di noi prenderà una strada-
Cadde il silenzio. I due fissarono il cielo,ripensando alla loro avventura,nella speranza che i loro cuori,un giorno,si sarebbero rincontrati.
La mia Routine era tornata quella di tutti i giorni. Quando tornai i miei genitori mi dissero che ero rimasta nella mia stanza,infatti mi ritrovarono esattamente dove ero prima di essere rapita,il tempo non era passato. La mattina vado a scuola,mentre nel pomeriggio faccio i compiti o leggo qualcosa. Tutte le sere,dopo cena,mi affaccio alla finestra per vedere se i miei due amici sono lì ad aspettarmi ma non c’è nessuno,solo il buio completo che avvolge ogni cosa. Ogni tanto mi faccio prendere dalla tristezza e verso qualche lacrima al ricordo della mia vecchia avventura. Era ormai passato un anno ma non mi ero rassegnata,continuavo imperterrita a fissare l’oscurità fuori dalla calda luce della mia camera,ogni tanto i miei genitori si preoccupano perché mi vedono tutte le sere nello stesso punto e hanno notato il mio cambiamento di umore. Quella sera pioveva,che buffo,proprio come quella sera. Mi affacciai alla finestra. Come al solito niente,sentivo solo il rumore della pioggia battere sull’asfalto e sui vetri delle macchine. Che monotonia. Nel mio mondo non potevo usare l’Holyheart,in più avevo perso tutte le mie capacità di combattimento. Tante volte ho pensato che fosse stato un sogno ma era troppo realistico,sapevo che Axel e roxas esistevano. Alzai la testa e guardai le stelle.
-amici,non sapete quanto mi mancate- dissi sospirando- la vita qui è monotona,voglio tornare da voi,voglio rivedervi…..-
Nessuno rispose alle mie parole. Mi accasciai sulla finestra. Detti un occhiata al muro che stava di fronte a casa mia. Non c’era mai nessuno,ogni volta che lo fissavo era completamente vuoto. Stavolta invece c’era qualcosa di diverso,un ragazzo con i capelli rossi acconciati in modo strano ,era appoggiato con la schiena ad esso. Mi guardò negli occhi e sorrise. Era una figura decisamente familiare. Mi strofinai gli occhi incredula ma quando guardai nuovamente il muro non c’era nessuno. Iniziavo a vederlo dappertutto ormai. Roxas mi mancava moltissimo,però la persona che mi mancava di più era Axel. Chiusi la finestra e andai a dormire. Quella notte sognai Crepuscopoli e la villa dove vivevamo. Mi svegliai la mattina dopo con le lacrime agli occhi. Ormai dovevo farmene una ragione,dovevo lasciare ogni cosa alle spalle. Mi vestii e andai a scuola,era l’ultimo giorno prima delle vacanze estive. Le ore passarono lente e noiose. Spesso venni richiamata per la scarsa attenzione che prestavo alla lezioni. Finalmente anche la scuola finì e me ne tornai a casa in autobus. Pranzai velocemente e mi rintanai in camera tutto il pomeriggio. Chi aveva voglia di uscire dopotutto? Mi misi a leggere e giocai un po’ alla playstation. Finalmente cadde la sera e subito dopo cena mi misi a fissare il muro davanti alla mia finestra. Non c’era nessuno,la classica oscurità. Chissà perché ma in quel momento pensavo a quel pazzo dai capelli rossi. Chissà se aveva mantenuto la promessa di comportarsi coscientemente. Che paura quella volta,per poco non lo vedevo morire tra le mie braccia. Che strano,provavo qualcosa ma era un qualcosa di indefinito. Perché mi preoccupavo così tanto,in fondo era un ragazzo forte e riusciva sicuramente a badare a se stesso,anche se era testardo come un mulo.
-Ehehehe,chissà come starà quell’incosciente- dissi tra me e me. Improvvisamente mi sentii toccare una spalla. Mi voltai e tirai un pugno a qualcosa.
Mi pentii subito della mia azione. Era proprio il solito ******. Il rosso si massaggiò la guancia. Lo squadrai dalla testa ai piedi. Non aveva il solito soprabito nero ma adesso indossava un abbigliamento Casual.
- A-axel,s-sei p-proprio tu?!-
-In carne ed ossa- disse lui massaggiandosi la guancia- certo che non sei cambiata di una virgola guerriera- Sorrise. Lo abbracciai forte. Era tornato! Finalmente,dopo un anno ci rivedemmo. Ero all’apice della felicità.
-Lo sapevo che saresti tornato! Non ti sei dimenticato!-
-e come avrei potuto?- disse mostrandomi il braccialetto- A proposito,sei cresciuta- affermò guardandomi dal basso all’alto.
-In effetti è passato un anno. Ma come hai fatto a venire?-
-Anche se ora sono un essere umano posso comunque usare i varchi oscuri e il fuoco,anche i Chakram sono rimasti,però non li posso più evocare quando voglio,mi tocca portarmeli dietro- disse lui un po’ scocciato.
-Come stà Roxas?-
-Benone,però non pensi sia meglio chiederglielo di persona?-
-Sicuramente!-
-Bene,cosa stiamo aspettando allora?-
Axel aprì un varco e vi entrammo insieme. Il desiderio di Axel e Roxas si era esaudito. Finalmente i cuori dei tre amici si erano ritrovati.
Riconosco che non è stata una storia lunghissima,spero che sia piaciuta comunque. Mi scuso ancora per la parte troppo lunga ma è meglio così secondo me ^__^. Che dire,ringrazio tutti quanti per avermi supportato e seguito fino alla fine. Ci si vede,alla prossima ^O^!
-Bene,bene. E adesso cosa credi di fare?-
Era finita. Sarei morta così? Senza nemmeno rendermi utile ai miei amici? Senza nemmeno lottare? No,non poteva finire in un modo così stupido. Mi ero promessa di lottare, e diavolo se avrei lottato! Dentro di me sentii crescere una forza stranissima,una forza che non avevo mai sentito. La pietra dell’Holyheart divenne simile a un diamante. Una luce calda mi avvolse. Non potei fare a meno di chiudere gli occhi.
- Cosa diavolo succede?!- esclamò Xemnas furioso. Il buio e il grattacielo stavano scomparendo lentamente. Sentii una strana sensazione di calore sulla schiena,come se stesse spuntando qualcosa. Riaprii gli occhi. Ero nuovamente sulla terrazza. Dietro di me c’erano i miei amici e di fronte stava Xemnas con gli occhi sgranati. Mi girai verso Axel e Roxas come per capire il perché di tanto stupore. Me ne accorsi quasi subito. Sulla schiena erano spuntate un paio di candide ali. Le guardavo stupita. Come erano belle. Improvvisamente la voce di Roxas ruppe il silenzio.
- Karen,cosa ti è successo?!-
-Niente di brutto,stai tranquillo- risposi io sorridendo- volete venire? Sbaglio o avevamo un compito da svolgere?- dissi guardando Axel. I due si fecero avanti. Xemnas era chiaramente impaurito.
-Cosa avete intenzione di fare?!-
-Quello che avremmo dovuto fare già molto tempo fa!- esclamò Axel gettandosi a capofitto contro il superiore. Quest’ultimo bloccò l’attacco del rosso con la spada laser,nel frattempo Roxas attaccò il nemico da un altro lato,costringendo quest’ultimo a utilizzare anche l’altro braccio. Era il mio turno. Iniziai a correre contro di lui. Stavo per trafiggerlo quando a un tratto si liberò dal placcaggio dei miei amici. Mi colpì alla spalla destra,facendomi cadere l’Holyheart di mano. Vidi quest’ultimo gettarsi contro di me. Sulla sua faccia comparve un sorriso spaventoso. Puntò nuovamente la spada al mio collo.
-Stavolta non mi scappi!- esclamò furioso. Vidi la spada abbassarsi verso di me. Mi sarei aspettata di sentire dolore,invece non sentivo nulla. Ad essere precisi non mi aveva nemmeno sfiorato. Il chakram di Axel aveva colpito il fianco del superiore ferendolo. Era a terra e non riusciva a rialzarsi.
-Ora Karen!- esclamò Axel. Ripresi l’Holyheart. Stavolta non mancai il bersaglio. Lo trafissi da parte a parte . Sfilai la punta dal corpo e guardai il nemico chino a terra.
-Ehehehe,cosa credete di fare? Adesso avete contro di voi l’intera organizzazione!- esclamò Xemnas con quel poco fiato che gli rimaneva.
-Ora siamo liberi,noi Nessuno potremmo finalmente fare ciò che vogliamo,noi non abbiamo mai creduto a quella stupida favoletta sul riavere i cuori,siamo nessuno e lo abbiamo accettato- disse Axel guardando Xemnas negli occhi.
-Stupidi….- rispose il Superiore. Iniziò a scomparire nell’oscurità,scomponendosi pezzo per pezzo. Scomparì del tutto. Era finita,la battagli era finita ed eravamo usciti vincitori. Le ali scomparvero in un turbine bianco.
-Ce l’abbiamo fatta!- esclamai contenta.
Finalmente i Nessuno erano liberi dai comandi di Xemnas. Niente più minacce o ordini. Ora c’era solo la libertà. Improvvisamente la pietra dell’Holyheart iniziò a brillare. Un raggio colpì la luna a forma di cuore. Quest’ultima iniziò a splendere. Da essa iniziarono a uscire un sacco di cuori. Tutti e tre guardavamo estasiati lo spettacolo.
-E così i cuori ora tornano ai propri possessori,è questo il vero potere dell’Holyheart- osservai.
-Già,ma che cavolo….?!- esclamò Axel. Non riuscì a finire la frase che uno dei cuori entrò nel suo petto. Improvvisamente sentì uno strano tepore dentro di se. A Roxas accadde la stessa cosa. Li guardai negli occhi,non sentivo più quel brivido lungo la schiena,erano tornati esseri umani.
-Non posso crederci!- esclamò Axel con felicità.
-Evivva!- urlò Roxas
Io li guardavo serena,finalmente avevano ciò che avevano sempre segretamente voluto: un cuore.
-Penso che sia ora per me di andare- dissi triste.
- Di già?!- esclamò roxas.
-Penso proprio di si-
-Non è giusto,proprio ora! Ora che abbiamo un cuore!- disse Axel
-mi dispiace – dissi tristemente
E così era arrivato il momento dell’addio,non volevo andare,però pensavo ai miei genitori che mi aspettavano. Chissà come sarebbero stati felici di rivedermi. Poi,in fondo,non appartenevo a quel mondo.
-Mi raccomando Axel,mantieni la promessa- dissi sorridendo.
-Lo farò- rispose lui ricambiando il sorriso.
-Ah,quasi dimenticavo!- presi un braccialetto che avevo al polso e lo porsi ad Axel.
-Tieni,così almeno te Roxas non vi dimenticherete di me- dissi sempre con il mio solito sorriso.
Axel e Roxas fissarono il braccialetto con malinconia. Improvvisamente mi abbracciarono tutti e due.
-Ci mancherai!-esclamò Axel.
-Anche a me mancherete tantissimo- risposi con le lacrime agli occhi. L’abbraccio si sciolse. Improvvisamente iniziai a scomparire. Salutai entrambi facendo ciao-ciao con la mano.
- ci rivedremo,è una promessa!- esclamò Axel con le lacrime agli occhi. Era la prima volta che piangeva,non aveva mai pianto in vita sua. Ora che aveva un cuore poteva provare ogni genere di sentimento,e in quel momento era triste. Roxas lo fissava sorpreso,anche se,dopotutto,pure lui era molto triste. Ormai ero completamente avvolta da uno strano bagliore. Scomparvi del tutto. Una lacrima si dissolse in una polverina dorata.
Axel e Roxas fissavano il punto dove fino a poco fa c’era Karen. Il rosso guardò il braccialetto. Ripensò a tutto quello che avevano passato insieme,i pericoli,i momenti
tristi e divertenti. Non era giusto,proprio ora che aveva iniziato a provare dei veri sentimenti…...
Si mise a sedere. Accanto a lui si sedette anche roxas.
-Adesso cosa facciamo?- chiese Roxas
-Niente,aspettiamo il ritorno di tutti i membri e gli diamo la notizia,ora ognuno di noi prenderà una strada-
Cadde il silenzio. I due fissarono il cielo,ripensando alla loro avventura,nella speranza che i loro cuori,un giorno,si sarebbero rincontrati.
La mia Routine era tornata quella di tutti i giorni. Quando tornai i miei genitori mi dissero che ero rimasta nella mia stanza,infatti mi ritrovarono esattamente dove ero prima di essere rapita,il tempo non era passato. La mattina vado a scuola,mentre nel pomeriggio faccio i compiti o leggo qualcosa. Tutte le sere,dopo cena,mi affaccio alla finestra per vedere se i miei due amici sono lì ad aspettarmi ma non c’è nessuno,solo il buio completo che avvolge ogni cosa. Ogni tanto mi faccio prendere dalla tristezza e verso qualche lacrima al ricordo della mia vecchia avventura. Era ormai passato un anno ma non mi ero rassegnata,continuavo imperterrita a fissare l’oscurità fuori dalla calda luce della mia camera,ogni tanto i miei genitori si preoccupano perché mi vedono tutte le sere nello stesso punto e hanno notato il mio cambiamento di umore. Quella sera pioveva,che buffo,proprio come quella sera. Mi affacciai alla finestra. Come al solito niente,sentivo solo il rumore della pioggia battere sull’asfalto e sui vetri delle macchine. Che monotonia. Nel mio mondo non potevo usare l’Holyheart,in più avevo perso tutte le mie capacità di combattimento. Tante volte ho pensato che fosse stato un sogno ma era troppo realistico,sapevo che Axel e roxas esistevano. Alzai la testa e guardai le stelle.
-amici,non sapete quanto mi mancate- dissi sospirando- la vita qui è monotona,voglio tornare da voi,voglio rivedervi…..-
Nessuno rispose alle mie parole. Mi accasciai sulla finestra. Detti un occhiata al muro che stava di fronte a casa mia. Non c’era mai nessuno,ogni volta che lo fissavo era completamente vuoto. Stavolta invece c’era qualcosa di diverso,un ragazzo con i capelli rossi acconciati in modo strano ,era appoggiato con la schiena ad esso. Mi guardò negli occhi e sorrise. Era una figura decisamente familiare. Mi strofinai gli occhi incredula ma quando guardai nuovamente il muro non c’era nessuno. Iniziavo a vederlo dappertutto ormai. Roxas mi mancava moltissimo,però la persona che mi mancava di più era Axel. Chiusi la finestra e andai a dormire. Quella notte sognai Crepuscopoli e la villa dove vivevamo. Mi svegliai la mattina dopo con le lacrime agli occhi. Ormai dovevo farmene una ragione,dovevo lasciare ogni cosa alle spalle. Mi vestii e andai a scuola,era l’ultimo giorno prima delle vacanze estive. Le ore passarono lente e noiose. Spesso venni richiamata per la scarsa attenzione che prestavo alla lezioni. Finalmente anche la scuola finì e me ne tornai a casa in autobus. Pranzai velocemente e mi rintanai in camera tutto il pomeriggio. Chi aveva voglia di uscire dopotutto? Mi misi a leggere e giocai un po’ alla playstation. Finalmente cadde la sera e subito dopo cena mi misi a fissare il muro davanti alla mia finestra. Non c’era nessuno,la classica oscurità. Chissà perché ma in quel momento pensavo a quel pazzo dai capelli rossi. Chissà se aveva mantenuto la promessa di comportarsi coscientemente. Che paura quella volta,per poco non lo vedevo morire tra le mie braccia. Che strano,provavo qualcosa ma era un qualcosa di indefinito. Perché mi preoccupavo così tanto,in fondo era un ragazzo forte e riusciva sicuramente a badare a se stesso,anche se era testardo come un mulo.
-Ehehehe,chissà come starà quell’incosciente- dissi tra me e me. Improvvisamente mi sentii toccare una spalla. Mi voltai e tirai un pugno a qualcosa.
Mi pentii subito della mia azione. Era proprio il solito ******. Il rosso si massaggiò la guancia. Lo squadrai dalla testa ai piedi. Non aveva il solito soprabito nero ma adesso indossava un abbigliamento Casual.
- A-axel,s-sei p-proprio tu?!-
-In carne ed ossa- disse lui massaggiandosi la guancia- certo che non sei cambiata di una virgola guerriera- Sorrise. Lo abbracciai forte. Era tornato! Finalmente,dopo un anno ci rivedemmo. Ero all’apice della felicità.
-Lo sapevo che saresti tornato! Non ti sei dimenticato!-
-e come avrei potuto?- disse mostrandomi il braccialetto- A proposito,sei cresciuta- affermò guardandomi dal basso all’alto.
-In effetti è passato un anno. Ma come hai fatto a venire?-
-Anche se ora sono un essere umano posso comunque usare i varchi oscuri e il fuoco,anche i Chakram sono rimasti,però non li posso più evocare quando voglio,mi tocca portarmeli dietro- disse lui un po’ scocciato.
-Come stà Roxas?-
-Benone,però non pensi sia meglio chiederglielo di persona?-
-Sicuramente!-
-Bene,cosa stiamo aspettando allora?-
Axel aprì un varco e vi entrammo insieme. Il desiderio di Axel e Roxas si era esaudito. Finalmente i cuori dei tre amici si erano ritrovati.
FINE
Riconosco che non è stata una storia lunghissima,spero che sia piaciuta comunque. Mi scuso ancora per la parte troppo lunga ma è meglio così secondo me ^__^. Che dire,ringrazio tutti quanti per avermi supportato e seguito fino alla fine. Ci si vede,alla prossima ^O^!