I giochi sono morti?

Ianucolo

Nuovo utente
No. Non voglio riprendere il solito discorso del "era meglio prima".

Semplicemente volevo aprire una discussione, in quanto questo periodo che ho poco e niente da fare, nel tempo libero sto rigiocando alcune vecchie glorie sul pc, come Sin e Soldier of Fortune. E personalmente mi sono meravigliato del come avevo fatto, più di 10 anni fa, a far cadere la mia mascella sul pavimento per la qualità grafica di suddetti giochi.

O magari non era così?

Insomma: siamo arrivati al punto che la tecnologia videoludica sta facendo il massimo per avvicinarsi sempre più al fotorealismo e all'immersione visiva totale, non solo per la grafica ma anche per i supporti (vedi steroscopie, oculus rift ecc.). E magari tra qualche anno, rigiocando ad un Crysis 3 ne troveremo solo difetti.

Però obiettivamente: prendendo un Soldier of Fortune è piuttosto indiscutibile che i volti dei personaggi siano la cosa più lontana dalla realtà, le mani siano dei cubi e tutto il corpo è formato da 4 lati.

E' quindi semplicemente un concetto psicologico, che ci portava a gridare al miracolo dinanzi ad un Quake 2? O magari davvero quei prodotti avevano qualcosa che ora viene compensata da una ricerca al fotorealismo? Voglio dire: oggi come oggi, voi cosa pensate sia cambiato realmente tra il passato ed il presente?

Come detto non voglio aprire un dibattito su quanto oggi "le grafiche sono l'unica cosa che guardano i videogiocatori", ma semplicemente sapere il vostro parere!
 

bad_hunter

Metroid Hunter
Apparte discorsi del tipo che col invecchiare ci si stupisce sempre meno l'unica differenza che trovo rispetto al passato è che prima su PC si puntava a sfruttare al 100% l'hardware cosa che oggi non si fa più perchè i giochi nascono multipiattaforma e quindi si cerca sempre il compromesso.

Personalmente poi ciò che mi lascia a bocca aperta è la direzione artistica, con l'ampliamento dell'offerta che c'è stato negli ultimi anni grazie sopratutto agli indie ne trovo moltissimi di giochi che mi lasciano a bocca aperta per quello che vedo, come per esempio deadlight:

deadlight_3_605x.jpg
 

Enigma

Hyuga Clan's Heir
non c'entra nulla la psicologia, a quei tempi la tecnologia non poteva offrire gli stessi risultati di adesso ma ci si sorprendeva ugualmente per il semplice motivo che non c'era di meglio in giro, è il nostro personale standard ad essersi evoluto assieme alla tecnologia, è normale. un tempo avrei definito la grafica di resident evil fotorealistica, ma solo perchè prima di allora il meglio che avevo visto erano le sprites dei king of fighters, vedendola adesso ovviamente mi rendo conto di quanto fosse limitata, e posso dire la stessa cosa di FFX, primo gioco che presi per ps2 la cui grafica mi lasciò di stucco (anche se un po meno rispetto a RE)

poi al giorno d'oggi, essendo la grafica sempre più vicina al fotorealismo, l'evoluzione fra una gen e l'altra diventa sempre meno evidente quindi ciò che fa la differenza è principalmente lo stile artistico, come dice bad. probabilmente ciò che è cambiato rispetto al passato è una maggiore ricerca di uno stile proprio per distinguere un gioco dal resto
 

Ianucolo

Nuovo utente
Ecco, è proprio questo discorso che volevo inquadrare! Perché per dire: prendendo ad esempio proprio Resident Evil 2 (in versione pc), se conoscevi la soluzione a tutti gli enigmi terminavi un personaggio nel giro di un paio d'ore al massimo, e vedete: a quei tempi passavo i pomeriggi a giocarmi e rigiocarmi la storia di Leon, e non mi stancava mai. Oppure quando in Final Fantasy VIII tenevo al sicuro tutti i salvataggi appena precedenti a qualche cutscene in CGI per poi ricaricarli e rivedermela nel tempo libero. Ricordo addirittura che quando finalmente lo terminai collegai il videoregistratore alla playstation per salvare su videocassetta il lunghissimo finale. O ancora Rule of Rose, che quando lo portai a termine stetti quasi un mese a leggere in giro per il web le varie teorie sulla vera trama ed il vero significato di ogni boss ed ogni scena.

Ancora oggi, quando ricapita che rispolvero i giochi della mia infanzia, c'è sempre quella sensazione di non so ché che mi prende in maniera smisurata.

Mentre per la maggiorparte dei giochi di oggi questo non succede. Voglio dire: si, è un bel gioco, lo porti a termine, ti piace.. Ma non c'è quell'affetto verso determinato prodotto che mi porta a quanto sopra detto. E volevo quindi capire se è una cosa che succede solo a me, se magari voi avete un'idea più precisa a riguardo.

Inoltre, la direzione artistica oggi è vero, è molto più libera in termini di creazione e quindi più bella da vedere, quando nei vecchi sparatutto i livelli erano tutti cubi con una texture sopra, per lo più.

La distinzione tra i giochi è vero che ora è molto più libera, e diciamo che anche i gameplay si sono evoluti parecchio (qualche anno fa, ad esempio, nei giochi in prima persona sembrava di essere sui pattini! xD).

Io parlavo di una probabile condizione psicologica proprio perché c'è questo fattore X che almeno a me non riesce a dare le stesse sensazioni in molti giochi odierni. Per questo quando vado su steam guardo quasi solamente la scena indie!

Ai giocatori più vecchiotti: a voi non mancano almeno un pò quei gameplay fatti a membro di segugio, le gocce di sangue generate con i pixel e i nemici a cui sparavi ad una gamba e morivano reggendosi il petto? xD
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
Staff Forum
Oggi non succede perchè non hai più lo stesso tempo a disposizione di quando avevi 12 anni. Avessi il tempo rigiocherei 1000mila titoli anche di questa generazione, talmente mi sono piaciuti.
 

bad_hunter

Metroid Hunter

Ora però stai cambiando argomento e stai parlando di gameplay, anche da questo punto di vista secondo me stai generalizzando troppo e inizio a sospettare che in questa gen hai scelto i giochi sbagliati, per esempio Xenoblade Chronicles, Demon's souls e Braid su di me hanno avuto lo stesso effetto dei giochi di una volta.
 

Ianucolo

Nuovo utente
No ma infatti il mio era proprio un discorso generico. Come ho detto non stavo parlando del solito discorso sulla grafica, difatti ho scritto "Eppure la grafica faceva cagare, allora perché erano così attraenti?" :p

Per il resto i Souls ancora non riesco a giocarli, ma sto provvedendo. Sembrano piuttosto interessanti!

Dai, allora qualcosa di assolutamente da non perdere per un nubbio come me? Ora sono curioso!

Ah: pc, che la ps3 non ce l'ho! D:
 

II ARROWS

Member
Mentre per la maggiorparte dei giochi di oggi questo non succede. Voglio dire: si, è un bel gioco, lo porti a termine, ti piace.. Ma non c'è quell'affetto verso determinato prodotto che mi porta a quanto sopra detto. E volevo quindi capire se è una cosa che succede solo a me, se magari voi avete un'idea più precisa a riguardo.
Quanti anni hai? Hai un lavoro?
È questo il punto...

E poi c'è questo concetto: http://youtu.be/wfrr5c7xhEM?t=8m14s
Che non conta la qualità, ma la pubblicità... chissenefrega se il nuovo Final Fantasy fa più cagare del precedente, tanto va comprato. Così loro continuano a fare una cagata dietro l'altra.

Come detto non voglio aprire un dibattito su quanto oggi "le grafiche sono l'unica cosa che guardano i videogiocatori", ma semplicemente sapere il vostro parere!
Al contrario, oggi la grafica è l'ultima cosa che guardano i giocatori. Altrimenti avremmo giochi di qualità nettamente migliori.
 
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