i vg scadono?

ventolin

Member
(inizio tedio)nessuno verrà in questo 3ad e non è che mi importi poi tanto (dai insomma, dopo tremilaseicentosette tread falliti uno poi ci fa il callo no?) ma io ci provo lo stesso tanto non nuoce...

secondo voi i videogiochi scadono? ci sarà cioè un giorno in cui i videogichi saranno talmente evoluti che davanti ad un mgs3 per ps2 (per fare un esempio, ma vale qualsiasi gioco) la gente si girerà schifiata perchè è "ingiocabile e orrendo da guardare"? come fosse chessoio un episodio per msx? io sono solo del parere che l'arte non scade, seppure espressione del proprio tempo, e se per il videogioco le cose sono diverse (ancora devo capirlo) il media videoludico non si può veramente considerare arte...

altra domanda e chiudo: è lecito attribuire dei voti ad un gioco, ma soprattutto, si può VERAMENTE dare un giudizio oggettivo di un gioco? (leggasi:un voto) secondo me no, la bellezza di un videogioco è estremamente soggettiva e non vedo perchè dev'essere trattato al pari di un elettrodomestico dalle cosiddette "riviste specializzate" (Gmc, ti saboterò un giorno!) anzi, proprio perchè il videogame non è un'automobile da recensire su 4ruote secondo me ci dev'essere per forza qualche analogia con l'arte...

con questo ho finito. Era da tanto che volevo fare queste domande e mi sono uscite solo ora, sotto effetto di una specie di "trance da ascolto autechre". Grazie. (fine tedio)
 

Tidus 91

Pacco \o/
Credo proprio che in futuro sarà così visto che ho visto di gente che se mi vede giocare con lo snes mi dice "ma come fai a giocare con quella roba" solo perchè la grafica è brutta e infatti ora tutte le riviste la prima cosa che valutano è la grafica ma non credo che essa influisca più di tanto su un gioco e poi anch'io ritengo che il voto per i videogipchi e totalmente soggettivo perchè un gioco che nelle riviste ha un voto basso ti potrà piacere infatti ognuno ha i suoi gusti
 

Epyon

Did I ever exist?
ventolin ha detto:
(inizio tedio)nessuno verrà in questo 3ad e non è che mi importi poi tanto (dai insomma, dopo tremilaseicentosette tread falliti uno poi ci fa il callo no?) ma io ci provo lo stesso tanto non nuoce...

secondo voi i videogiochi scadono? ci sarà cioè un giorno in cui i videogichi saranno talmente evoluti che davanti ad un mgs3 per ps2 (per fare un esempio, ma vale qualsiasi gioco) la gente si girerà schifiata perchè è "ingiocabile e orrendo da guardare"? come fosse chessoio un episodio per msx? io sono solo del parere che l'arte non scade, seppure espressione del proprio tempo, e se per il videogioco le cose sono diverse (ancora devo capirlo) il media videoludico non si può veramente considerare arte...

altra domanda e chiudo: è lecito attribuire dei voti ad un gioco, ma soprattutto, si può VERAMENTE dare un giudizio oggettivo di un gioco? (leggasi:un voto) secondo me no, la bellezza di un videogioco è estremamente soggettiva e non vedo perchè dev'essere trattato al pari di un elettrodomestico dalle cosiddette "riviste specializzate" (Gmc, ti saboterò un giorno!) anzi, proprio perchè il videogame non è un'automobile da recensire su 4ruote secondo me ci dev'essere per forza qualche analogia con l'arte...

con questo ho finito. Era da tanto che volevo fare queste domande e mi sono uscite solo ora, sotto effetto di una specie di "trance da ascolto autechre". Grazie. (fine tedio)

Ma anche si... credo che la maggior parte delle nuove generazioni ignori totalmente che esistevano delle console e dei videogiochi prima ancora che nascessero... purtroppo vivono nell'ignoranza di tutto questo e nell'illusione che oggi i "videogiochi" siano belli... questo di sicuro porta loro a pensare che tutti i giochi di prima siano delle schifezze e che mai e poi mai ci giocherebbero... ma io penso che siano proprio quei giochi i migliori della storia, visto che ogni gioco era una "IDEA" a sè stante e ognuno riusciva a far divertire oltremodo... oggigiorno, per quanto la grafica possa diventare stupenda o l'interattività coinvolgere sempre più, non credo ci siano più giochi veri, nel senso che gira e rigira, idee nuove non ce ne sono veramente, tutto ciò che si fa è riscaldare la minestra e immetterci qualche spezia per farla sembrare ancora gustosa.... sul fatto del poter giudicare un gioco oggettivamente, credo si possa fare... ma guai a dire questo gioco si merita 1/100 perchè dopo cinque minuti stanca/non diverte più/diventa scontato.... ecco queste sono le frasi che odio... datemi un giudizio effettivo sulla grafica, se ci sono bei effetti visivi oppure se sono stati creati ambienti definiti così come per una macchina si valuta la resistenza della carrozzeria o la qualità degli interni... ma non ditemi se può piacermi o meno, perchè questo giudizio spetta solo al giocatore finale, il quale riceverà o meno determinate sensazioni dal gioco in base alle quali poter dire se il gioco "GLI" è piaciuto (guai anche a lui se poi va facendo lo sborone "A me piace stò gioco, se a te non piace allora non capisci nulla")(che esempio lolloso e stupido che ho fatto :D )... ma dirmi attraverso un numero quanto un gioco sia bello mi pare davvero illogico, stupido....
 

DareCrow

The Mesmerizing One
Da sempre si parla dell'utilità della critica...questo vale per l'arte,ed alcuni videogiochi potrebbero essere definiti qualcosa del genere...quasi.

Il voto ad un videogame risulta più comprensibile e facile da condividere,se si è accumulata una certa esperienza in campo tecno-videoludico.
Si può così giudicare la grafica,il gameplay,la longevità,l'innovativa,il sonoro e la trama,in modo abbastanza oggettivo...non è troppo difficile.

Ma alla fine,comunque,ogni giudizio è soggettivo...a parte la differenza mostruosa fra "orrore" e "capolavoro".

Per quanto riguarda il futuro,può darsi che i posteri siano superficiali...ma spero invece che saranno abbastanza intelligenti da comprendere la differenza fra vecchio e classico. (certo io non gioco più a Paint su Commodore64,oppure a B.C. Kid,ma li apprezzo e ricordo con piacere).
 
Un capolavoro è per sempre.
Sono gameplay, trama e personaggi a rendere un gioco un capolavoro, la grafica è solo un'aggiunta non necessaria.
 

Rejectdial

U sir R a n00b >:-(
monkeyislandvidegiocoavfm8.jpg


"The Secret of Monkey Island", la madre delle avventure grafiche "punta e clicca", nei cuori di milioni di giocatori.
Certe cose continueranno in eterno, finchè non sprofonderemo terminalmente nella superficialità.
 

ventolin

Member
Epyon ha detto:
Ma anche si... credo che la maggior parte delle nuove generazioni ignori totalmente che esistevano delle console e dei videogiochi prima ancora che nascessero... purtroppo vivono nell'ignoranza di tutto questo e nell'illusione che oggi i "videogiochi" siano belli... questo di sicuro porta loro a pensare che tutti i giochi di prima siano delle schifezze e che mai e poi mai ci giocherebbero... ma io penso che siano proprio quei giochi i migliori della storia, visto che ogni gioco era una "IDEA" a sè stante e ognuno riusciva a far divertire oltremodo... oggigiorno, per quanto la grafica possa diventare stupenda o l'interattività coinvolgere sempre più, non credo ci siano più giochi veri, nel senso che gira e rigira, idee nuove non ce ne sono veramente, tutto ciò che si fa è riscaldare la minestra e immetterci qualche spezia per farla sembrare ancora gustosa.... sul fatto del poter giudicare un gioco oggettivamente, credo si possa fare... ma guai a dire questo gioco si merita 1/100 perchè dopo cinque minuti stanca/non diverte più/diventa scontato.... ecco queste sono le frasi che odio... datemi un giudizio effettivo sulla grafica, se ci sono bei effetti visivi oppure se sono stati creati ambienti definiti così come per una macchina si valuta la resistenza della carrozzeria o la qualità degli interni... ma non ditemi se può piacermi o meno, perchè questo giudizio spetta solo al giocatore finale, il quale riceverà o meno determinate sensazioni dal gioco in base alle quali poter dire se il gioco "GLI" è piaciuto (guai anche a lui se poi va facendo lo sborone "A me piace stò gioco, se a te non piace allora non capisci nulla")(che esempio lolloso e stupido che ho fatto :D )... ma dirmi attraverso un numero quanto un gioco sia bello mi pare davvero illogico, stupido....

ottimi commenti non c'è che dire...in particolare il tuo mi è piaciuto per diversi motivi: non è assolutamente lecito anche secondo me che qualcuno ti venga a dire "questo è un gioco divertente, con questo dopo 2 ore ti annoi, ecc ecc". Poi noto che anche tu hai avuto l'impressione che di questi tempi la maggior parte delle software house riscaldino un pò troppo la minestra guadgnandosi lo stesso gli elogi dell'ultimo pincopallino arrivato...e infine, non per ultimo, dici che il videogioco nasce(va) principalmente come un idea che ne rappresenta un pò l'essenza stessa. Oggigiorno la maggior parte dei giochi sono "agglomerati di idee" fritte e rifritte, che se da una parte arricchiscono l'esperienza ludica con trovate diverse, dall'altra ne fanno perdere la personalità, l'unicità e l'ESSENZA stessa che li contraddistingueva un tempo...in poche parole forse si stava meglio quando si stava peggio (scusate la pesantezza, ma voglio togliere il lavoro a Bittanti!:>). Ovviamente però generalizzare fa sempre male (Re4 non è forse un classico moderno?) e poi secondo me i vg sono da diverso tempo in un continuo periodo di transizione che li porterà ad una forma che noi umani neanche ci immaginiamo...

ah, e naturalmente quoto Rajectdial sul mitico Monkey Island!!:D:D
 

Togawa

Not Available
bel thread, Ventolin^^
Epyon ha detto:
... ma dirmi attraverso un numero quanto un gioco sia bello mi pare davvero illogico, stupido....
sarà anche illogico e stupido, ma è il principio su cui si basa la critica. Accettarlo o meno non è forse a nostra discrezione? Per quanto mi riguarda, il voto attribuito a un videogioco da una qualsiasi rivista del settore non ne ha mai snaturato i contenuti, né ha condizionato il mio giudizio, ergo non mi pongo il problema.

ventolin ha detto:
i vg scadono?
un capolavoro come Castlevania: Symphony of the Night caga in testa a TUTTA la produzione videoludica moderna. E che Tizio (12 anni e tre peli sul pistolino) affermi la presunta superiorità dei titoli di nuova generazione per un mero fattore "estetico" (perché è di questo che si tratta) non mi aiuta certo a cambiare idea. I videogiochi non hanno una data di scadenza, perché il loro valore (quando autentico) si mantiene inalterato nel tempo. Se poi si vuole sconfinare nel concetto di "arte", sono sempre stato dell'opinione che è l'idea ad esser merce, non il prodotto finale. Può sembrare un paradosso, ma l'alchimia che si sviluppa tra videogioco e videogiocatore porta il primo a evolversi verso uno stadio più elevato, indipendentemente dalla ragione per cui è nato (rimpinguare le finanze dei programmatori di turno). Che poi si voglia dare all'arte delle connotazioni assolute che NON HA (e quindi escludere a priori il settore videoludico, reo di avere una natura "commerciale"), è tutto un altro paio di maniche. Final Fantasy VII mi ha fatto gridare "sto gioco ha una fottuta anima, cavolo!", e per me questo basta a renderlo immortale, unico e prezioso. In una parola, Arte.

ventolin ha detto:
Oggigiorno la maggior parte dei giochi sono "agglomerati di idee" fritte e rifritte, che se da una parte arricchiscono l'esperienza ludica con trovate diverse, dall'altra ne fanno perdere la personalità, l'unicità e l'ESSENZA stessa che li contraddistingueva un tempo
la ***** circolava anche 15 anni fa, parliamoci chiaro. E' che spesso (e qui quoto il buon Morfeus^^) la nostra passione per il videoludico sconfina in una malcelata avversione verso tutto ciò che è nuovo. Anzi, verso la diffusione stessa del videogioco. "Non avremmo forse tutti i torti a sentirci spogliati di un qualcosa che fino a poco tempo fa credevamo nostra e di nessun altro?" si domanda(va) Morfeus... se la sua considerazione ha un tono polemico o se si limita ad esporre un dato di fatto, lo lascio decidere a te, Vento^^

Ah, fa piacere constatare che non sono l'unico sopravvissuto della subcultura superplaystationconsoliana (passami il termine, please)^^
 

Epyon

Did I ever exist?
Togawa ha detto:
bel thread, Ventolin^^
sarà anche illogico e stupido, ma è il principio su cui si basa la critica. Accettarlo o meno non è forse a nostra discrezione? Per quanto mi riguarda, il voto attribuito a un videogioco da una qualsiasi rivista del settore non ne ha mai snaturato i contenuti, né ha condizionato il mio giudizio, ergo non mi pongo il problema.

A te non fa ne caldo ne freddo ok, ma se esistesse una scala di valori assoluti in base alla quale si può classificare un videogioco io riderei in faccia a chi l'ha creata e a chi lo stà a sentire... ma no invece non esiste e allora anche tale punteggio non sarà mai obiettivo ma a discrezione del recensore ergo è la stessa cosa che uno viene vicino a me per dirmi "stò gioco vale tanto, è bello ---> ci devi giocare [è brutto ---> non devi giocarci] ma se per me ciò equivale a totale illogicità proprio perchè non c'è assoluta obiettività, ciò si traduce per i giocatori superficiali come in un "consiglio all'acquisto" ergo si crea l'Hype attorno a dei giochi che nella maggior parte dei casi giochi non sono al solo scopo di far vedere codesti oggetti... quindi se la critica si fermasse alla sola recensione verbale/scritta dell'oggetto in esame ok, sentire un parere a me fa piacere e potrebbe aiutarmi a capire aspetti di un gioco che mi sfuggono in primo approccio... ma "quantificare" la "qualità" di una cosa [leggasi emozione/concetto che si vuole trasmettere] non vedo come si possa fare in modo obiettivo... se si devono quantificare cose come la grafica o il sonoro credo si possa fare visto che la tecnologia evolvendosi comporta anche nuovi standard di riferimento... e poi non c'è nulla da capire, se ti piace la grafica ok, se non ti piace vedi di cogliere altri aspetti positivi del gioco in caso tu non sia un giocatore superficiale, se non trovi nemmeno questi pazienza, ti hanno fatto un pacco...

Togawa ha detto:
la ***** circolava anche 15 anni fa, parliamoci chiaro. E' che spesso (e qui quoto il buon Morfeus^^) la nostra passione per il videoludico sconfina in una malcelata avversione verso tutto ciò che è nuovo. Anzi, verso la diffusione stessa del videogioco. "Non avremmo forse tutti i torti a sentirci spogliati di un qualcosa che fino a poco tempo fa credevamo nostra e di nessun altro?" si domanda(va) Morfeus... se la sua considerazione ha un tono polemico o se si limita ad esporre un dato di fatto, lo lascio decidere a te, Vento^^

Quindici anni fa poteva anche circolare già la me**a ma fatto stà che almeno era roba originale, poteva piacere o meno ma non credo che a quell'epoca si facessero sequel su sequel copiati da altri sequel di giochi simili come spesso e volentieri è accaduto di recente... certo è anche vero che sfornare nuove idee con l'avanzare del tempo diviene più difficile perchè si è portati a pensare che non c'è più niente di nuovo da proporre... ma questa è una scusa usata spesso per creare dei giochi commerciali al max proprio come oggigiorno avviene...

Togawa ha detto:
Ah, fa piacere constatare che non sono l'unico sopravvissuto della subcultura superplaystationconsoliana (passami il termine, please)^^

:lol: :lol: :lol:
 

ventolin

Member
Togawa ha detto:
bel thread, Ventolin^^
sarà anche illogico e stupido, ma è il principio su cui si basa la critica. Accettarlo o meno non è forse a nostra discrezione? Per quanto mi riguarda, il voto attribuito a un videogioco da una qualsiasi rivista del settore non ne ha mai snaturato i contenuti, né ha condizionato il mio giudizio, ergo non mi pongo il problema.

un capolavoro come Castlevania: Symphony of the Night caga in testa a TUTTA la produzione videoludica moderna. E che Tizio (12 anni e tre peli sul pistolino) affermi la presunta superiorità dei titoli di nuova generazione per una mero fattore "estetico" (perché è di questo che tratta) non mi aiuta certo a cambiare idea. I videogiochi non hanno una data di scadenza, perché il loro valore (quando autentico) si mantiene inalterato nel tempo. Se poi si vuole sconfinare nel concetto di "arte", sono sempre stato dell'opinione che è l'idea ad esser merce, non il prodotto finale. Può sembrare un paradosso, ma l'alchimia che si sviluppa tra videogioco e videogiocatore porta il primo a evolversi verso uno stadio più elevato, indipendentemente dalla ragione per cui è nato (rimpinguare le finanze dei programmatori di turno). Che poi si voglia dare all'arte delle connotazioni assolute che NON HA (e quindi escludere a priori il settore videoludico, reo di avere una natura "commerciale"), è tutto un altro paio di maniche. Final Fantasy VII mi ha fatto gridare "sto gioco ha una fottuta anima, cavolo!", e per me questo basta a renderlo immortale, unico e prezioso. In una parola, Arte.

la ***** circolava anche 15 anni fa, parliamoci chiaro. E' che spesso (e qui quoto il buon Morfeus^^) la nostra passione per il videoludico sconfina in una malcelata avversione verso tutto ciò che è nuovo. Anzi, verso la diffusione stessa del videogioco. "Non avremmo forse tutti i torti a sentirci spogliati di un qualcosa che fino a poco tempo fa credevamo nostra e di nessun altro?" si domanda(va) Morfeus... se la sua considerazione ha un tono polemico o se si limita ad esporre un dato di fatto, lo lascio decidere a te, Vento^^

Ah, fa piacere constatare che non sono l'unico sopravvissuto della subcultura superplaystationconsoliana (passami il termine, please)^^

scusa se quoto tutto, ma (a parte che il tuo commento è esattamente quanto mi auguravo quando ho aperto il 3ad) non so spezzetare le citazioni...

comunque una cosa mi ha un pò aperto gli occhi, perchè è un pò che non ci pensavo: l'arte NON HA (scritto grande^^) connotazioni assolute, tanto più che può considerarsi arte anche un qualcosa che- seppur bello- serva in ultima analisi a rimpinguare le tasse dei programmatori di turno...si comincio a convincermene pure io, tutti gli artisti d'altronde si fanno pagare per quello che fanno. In ogni caso io non rimpiango il passatom, figuriamoci, semmai rimpiango un pò il primo Mgs, che almeno era "solo" un bel(issimo) gioco...

ps:per i 18 i miei amici mi hanno regalato la ps2!!! roba da pazzi!! ancora mi sembra di sognare...ah e poi mi hanno fatto un pacco di condom ma questo non penso interessi a qualcuno!:>:>:>>:>
 

Togawa

Not Available
Epyon ha detto:
A te non fa ne caldo ne freddo ok, ma se esistesse una scala di valori assoluti in base alla quale si può classificare un videogioco io riderei in faccia a chi l'ha creata e a chi lo stà a sentire... ma no invece non esiste e allora anche tale punteggio non sarà mai obiettivo ma a discrezione del recensore ergo è la stessa cosa che uno viene vicino a me per dirmi "stò gioco vale tanto, è bello ---> ci devi giocare [è brutto ---> non devi giocarci] ma se per me ciò equivale a totale illogicità proprio perchè non c'è assoluta obiettività, ciò si traduce per i giocatori superficiali come in un "consiglio all'acquisto" ergo si crea l'Hype attorno a dei giochi che nella maggior parte dei casi giochi non sono al solo scopo di far vedere codesti oggetti... quindi se la critica si fermasse alla sola recensione verbale/scritta dell'oggetto in esame ok, sentire un parere a me fa piacere e potrebbe aiutarmi a capire aspetti di un gioco che mi sfuggono in primo approccio... ma "quantificare" la "qualità" di una cosa [leggasi emozione/concetto che si vuole trasmettere] non vedo come si possa fare in modo obiettivo... se si devono quantificare cose come la grafica o il sonoro credo si possa fare visto che la tecnologia evolvendosi comporta anche nuovi standard di riferimento... e poi non c'è nulla da capire, se ti piace la grafica ok, se non ti piace vedi di cogliere altri aspetti positivi del gioco in caso tu non sia un giocatore superficiale, se non trovi nemmeno questi pazienza, ti hanno fatto un pacco...
scartata una prima, superficiale interpretazione del tuo post, secondo cui "un videogioco non può essere riassunto in un freddo numero perché portatore di un bagaglio emozionale importante" (chiedo venia, ma alle quattro del mattino la stanchezza si fa sentire^^), il mio occhietto (sono guercio) si è posato sulla considerazione che ho evidenziato in grassetto.
Parrebbe (uso il condizionale) che per te la critica specializzata sia venuta meno al suo ruolo di mezzo informativo. Che avendo adottato una politica pro-marketing, abbia finito per standardizzare i punteggi verso l'alto, dando un giudizio spesso fuorviante di quella che è l'effettiva qualità di un videogioco.
Ovvero, la ritieni colpevole (o per lo meno complice) del mesto grigiume che caratterizza il settore videoludico oggigiorno.
E' così?
Te lo chiedo prima per non avventurarmi in commenti inutili^^

ventolin ha detto:
scusa se quoto tutto, ma (a parte che il tuo commento è esattamente quanto mi auguravo quando ho aperto il 3ad) non so spezzetare le citazioni...

comunque una cosa mi ha un pò aperto gli occhi, perchè è un pò che non ci pensavo: l'arte NON HA (scritto grande^^) connotazioni assolute, tanto più che può considerarsi arte anche un qualcosa che- seppur bello- serva in ultima analisi a rimpinguare le tasse dei programmatori di turno...si comincio a convincermene pure io, tutti gli artisti d'altronde si fanno pagare per quello che fanno. In ogni caso io non rimpiango il passatom, figuriamoci, semmai rimpiango un pò il primo Mgs, che almeno era "solo" un bel(issimo) gioco...
in realtà sono il primo a domandarmi se il mio recente disinteresse verso i videogiochi dipenda da un pregiudizio di fondo (tanto per ricollegarmi al mio precedente post), o se invece sta andando per davvero tutto a p*****e. Neppure i giochi "semplicemente" belli esistono più? Boh, non so che pensare. Ma in TRE ANNI l'unico che sia riuscito ad emozionarmi è stato Resident Evil 4.
E questa rimane una triste constatazione, porcaccia boia.

ventolin ha detto:
ps:per i 18 i miei amici mi hanno regalato la ps2!!! roba da pazzi!! ancora mi sembra di sognare...ah e poi mi hanno fatto un pacco di condom ma questo non penso interessi a qualcuno!
buon per te^^ forse le ragazze d'oggi, se dici loro che hai una Play2, potrebbero (ri-uso il condizionale) risponderti: "davvero? Fantastico! Toccami le tette!". Ai miei tempi se parlavi di videogiochi ti sputavano in un occhio (ecco perché sono guercio).
Che tristezza.
 

ventolin

Member
Togawa ha detto:
buon per te^^ forse le ragazze d'oggi, se dici loro che hai una Play2, potrebbero (ri-uso il condizionale) risponderti: "davvero? Fantastico! Toccami le tette!". Ai miei tempi se parlavi di videogiochi ti sputavano in un occhio (ecco perché sono guercio).
Che tristezza.

ebbè, non sarai mica così vecchio dai! (seppur guercio:>) in ogni caso la domanda di fondo secondo me è sempre quella: siamo noi vecchietti ad essere nostalgici di un epoca in cui non ti annoiavi mai giocando mentre ora quasi niente ci cattura, oppure l'industria videoludica sta veramente andando allo spatafascio? boh, questo è il dilemma...secondo me sono entrambe le cose visto che la verità sta sempre nel mezzo...

riguardo al dire alle ragazze (di oggi) che ho la playstation 2...beh, io dubito fortemente che mi rispondano "fantastico! toccami le tette!" ma d'altronde meglio un ceffone in faccia che restare eternamente con la tempesta del dubbio!:>
 

Bahamut Zero

Dreamcaster
dovessero sputarti in un occhio, ventolin, potrai comunque consolarti giocando a FFX2 sulla tua ps2 nuova fiammante. allegriaa!

no, per non far scadere nel futile uno dei rari thread stimolanti la materia grigia (vuoi per mera stimolazione di ere videoludiche passate vuoi per la difesa di cui è meritevole anche la cultura del nuovo) ci terrei a dire che secondo me la seguente concezione è profondamente errata e fine a se stessa, distruttiva ed inutile;
Togawa (ma penso lui la riportasse senza condividerla ^^) ha detto:
Parrebbe (uso il condizionale) che per te la critica specializzata sia venuta meno al suo ruolo di mezzo informativo. Che avendo adottato una politica pro-marketing, abbia finito per standardizzare i punteggi verso l'alto, dando un giudizio spesso fuorviante di quella che è l'effettiva qualità di un videogioco.
Ovvero, la ritieni colpevole (o per lo meno complice) del mesto grigiume che caratterizza il settore videoludico oggigiorno.
Trovo che Togawa stesso abbia ben posto come questa visione delle cose sia poco seria, estremizzando ipotetiche "colpe" della critica. Tuttavia c'è una cosa che vorrei ammonire nel pensiero di Togawa stesso: ovvero che la critica abbia un dovere di informazione. Dire ciò equivale a confondere critica (da krino, io giudico) col giornalismo. scopo della critica è giudicare l'opera (d'arte letteraria, eccetera) secondo criteri dal duplice volto: tecnici ed estetici. quindi da un lato essa è abbastanza oggettiva, ma dall'altro può esserlo solo limitatamente ai vari canoni di bellezza artistica, e non potrebbe esserci cosa più soggettiva.

non esiste (o almeno non ha gran rilievo, probabilmente perchè si pensa che non ne abbia l'intero settore dei vg) una vera critica dei videogiochi: esiste il giornalismo videoludico, quello del consiglio all'acquisto, felicissima definizione. la critica è rimessa al personalissimo giudizio di ogni giocatore, unità che compone la generalità del pubblico. ma poichè si tratta di una audience di consumatori di un dvd incellofanato e ristampato in serie, e non di esteti che passano dieci magici secondi davanti alla teca della gioconda, è nella logica stessa delle cose che l'intero sistema, dagli sviluppatori ai redattori di riviste di settore, preferisca alle fenomenologie le strategie di marketing.

è questa la risposta che io mi dò quando penso a come erano belli i giochi un tempo mentre oggi abbiamo FF13: non essendoci ancora le capacità e le tecnologie di creare grafiche iperrealistiche, si puntava quanto più in alto possibile a stupire il giocatore con trame divertenti, o con tanti piccoli colpi di classe capaci, si, di colpire l'affettività e non tanto gli occhi.
ciò, detto, comunque, non sono dell'idea che il videogioco sia arte tout cour: nasce come passatempo. non credo che in pong siano ravvisabili tentativi di raffigurare la doppiezza dell'uomo, o l'eterno scontro tra bene e male. però ogni tanto qualche capolavoro ci scappa, no?

qual'è il succo del BZero pensiero? chi lo capisce è bravo... e me lo faccia sapere.
 

Epyon

Did I ever exist?
Togawa ha detto:
scartata una prima, superficiale interpretazione del tuo post, secondo cui "un videogioco non può essere riassunto in un freddo numero perché portatore di un bagaglio emozionale importante" (chiedo venia, ma alle quattro del mattino la stanchezza si fa sentire^^), il mio occhietto (sono guercio) si è posato sulla considerazione che ho evidenziato in grassetto.
Parrebbe (uso il condizionale) che per te la critica specializzata sia venuta meno al suo ruolo di mezzo informativo. Che avendo adottato una politica pro-marketing, abbia finito per standardizzare i punteggi verso l'alto, dando un giudizio spesso fuorviante di quella che è l'effettiva qualità di un videogioco.
Ovvero, la ritieni colpevole (o per lo meno complice) del mesto grigiume che caratterizza il settore videoludico oggigiorno.
E' così?
Te lo chiedo prima per non avventurarmi in commenti inutili^^

Si il condizionale hai fatto bene a usarlo... io non dò colpe alla critica dicendo che è solo colpa sua se i giochi non vengono giudicati per la loro effettiva qualità dando punteggi che schizzano verso l'alto come da te detto... solo che purtroppo con codesti punteggi è inevitabile che nella maggior parte dei casi, i giochi che veramente valgono possono essere trascurati perchè tecnicamente non soddisfano i requisiti standard... ti faccio un esempio pratico.. c'è una casa produttrice che è ricchissima e c'è una piccola azienda che non può permettersi elevati investimenti... ora la prima può permettersi di creare giochi tecnicamente straordinari con o senza una degna trama che può trasmettere un qualcosa al giocatore... la seconda non avendo gli stessi mezzi tecnici e finanziari, non potrà di certo sfornare un gioco alla pari a livello tecnico con l'azienda rivale e quindi mi viene spontaneo dire che si sforzerà maggiormente nel proporre una storia, un'idea che possa attirare l'attenzione del giocatore e focalizzandosi su questo punto è logico aspettarsi risultati soddisfacenti... però andiamo a vedere le recensioni di codesti giochi... il primo bello da vedersi di sicuro riceverà un voto alto per l'aspetto tecnico e/o per l'eventuale trama o idea che si è cercato di proporre... il secondo? Bè logicamente non essendo tecnologicamente valido avrà un voto basso anche se si farà menzione delle belle cose proposte... ma i giocatori d'oggi secondo te, acquisteranno ad occhi chiusi il primo gioco o no vedendo un volto alto? Per me si, lo faranno visto che la Santa Grafica oramai ha assunto un ruolo sempre più primario rispetto al resto... e il secondo gioco, quello che ha ricevuto un voto basso anche se si afferma che può divertire, cosa gli accadrà? Per me non gli verrà data nemmeno una chance... questo perchè influenzati dal voto, da una etichetta... questa è la "colpa" che trovo io e cioè che si condiziano involontariamente i pareri del giocatori a prescendire da ciò che il gioco stesso può offrire... ma dire che estremizzo la critica incolpandola del grigiore che c'è nel mercato videoludico oggigiorno mi pare esagerato, casomai la dò alle case produttrici che come ho già detto nel mio primo post, non cercano vere innovazioni o idee... la politica pro-marketing di cui parlo io è quella messa in atto dalle riviste "ufficiali" e non che spesso e volentieri ho sentito dire disposte a chiudere un occhio sulle pecche dei giochi sfornati delle case produttrici che hanno legami economici con tali riviste... questo è ciò a cui mi riferivo... se poi come dice Bahamut Zero e cioè che
Bahamut Zero ha detto:
è nella logica stessa delle cose che l'intero sistema, dagli sviluppatori ai redattori di riviste di settore, preferisca alle fenomenologie le strategie di marketing
allora quello che ho detto io mi pare esatto. Se non si ritiene che il videogioco sia arte va bene, credo siano in tanti a pensarla così... ma se riesce a farmi provare "qualcosa" credo che definirlo semplice passatempo sia non dico riduttivo ma sbagliato... allora anche se vado al cinema e vedendo un film riesco a percepire un messaggio come nei film d'autore oppure un sentimento come in quelli drammatici, esso vada definito come passatempo visto che mi offre due ore di svago in modo non tanto diverso da come fa un videogioco... (e pensare che dietro la produzione di un videogioco alla fine c'è la fusione delle cosidette "Arti" come la letteratura, il cinema, la pittura, ecc...)
 

Kain

So say we all!
Io credo che i vg di adesso puntino tutto sulla grafica più che sul contenuto, in fondo la base dei vg è il divertimento e la grafica non ti fa divertire, comunque secondo me c'è gente ( o meglio software house) ancora intenzionata a divertire i videogiocatori e non affascinarla con effetti visivi incredibili come la Nintendo, che ha creato una console next gen, il Wii, che graficamente non è la fine del mondo, ma che introdotto un stile di videogiocare, e questo è segno che la Nintendo, a differenza dalla Sony, vuol veramente far divertire.
Poi sono assolutamente d'accordo con Epyon sul fatto che la critica valuta principalmente i fattori come la grafica al contenuto, dando voti alti a giochi che magari come gameplay (e altri fattori importanti, come la trama per gli rpg) fanno pena, ma graficamente sono fantastici (vedi FF X-2) e non l'opposto; ma alla fine la colpa è principalmente di quei videogiocatori che considerano la grafica la parte fondamentale di un gioco.
 
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